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martedì 31 agosto 2010

Fiordaliso



Fiordaliso
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Marina Fiordaliso - in arte solo Fiordaliso - (Piacenza, 19 febbraio 1956) è una cantante italiana di musica pop rock, di recente più orientata verso il soul, con ampio spazio al sottogenere melodico, spesso improntato a temi fortemente autobiografici.


Gli inizi e la vittoria a Castrocaro 1981
Il Conservatorio
Figlia e nipote d'arte (il padre è un musicista, mentre la zia Marisa Fiordaliso è stata una cantante nota negli anni '40 e '50), Marina inizia giovanissima a studiare pianoforte e canto, presso il Conservatorio "Giuseppe Nicolini" di Piacenza. La sua carriera di cantante comincia con l'incisione di vari brani insieme all'orchestra Bagutti.

1981
Nel 1981, ha inizio la sua carriera solista, con la partecipazione al Festival delle voci nuove di Castocaro, dove presenta la canzone Scappa via, piazzandosi al primo posto, a pari merito con un giovanissimo Zucchero Fornaciari. È qui, infatti, che i due iniziano una collaborazione, che darà i suoi frutti negli anni seguenti. Il brano con cui vince Castrocaro non viene mai pubblicato su 45 ma è presente solo nella Compilation di Castrocaro 81 edita dalla Phonogram.

Il primo periodo sanremese e i primi dischi con la Durium (1982-1987) [modifica]
1982
Nel 1982, grazie alla vittoria a Castrocaro, Marina accede di diritto alla sezione delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo (a cui partecipano anche Zucchero Fornaciari, con Una notte che vola via, uno dei suoi brani meno conosciuti, dal primo album Un po' di zucchero, ancora legato al tradizionale stile melodico italiano, precedente alla sua scoperta del blues, e Stefano Sani, che otterrà un grande successo con la canzone Lisa, prima di scomparire sùbito dopo) e, da allora, per un decennio, sarà una presenza fissa al Festival ligure. La cantante si presenta scegliendo come nome d'arte il solo cognome, Fiordaliso, e interpreta Una sporca poesia, il suo primo grande successo.

Pur non arrivando in finale, infatti, il pezzo, scritto da Pinuccio Pirazzoli (all'epoca all'apice del successo, soprattutto come arrangiatore, nell'entourage di Donatella Rettore), Depsa e un giovane Franco Fasano, raccoglie i favori della critica e ottiene un grandissimo riscontro radiofonico. Il video e la copertina di questo singolo sono entrambe curate da Cesare Zucca, che, a metà degli anni ottanta, curerà anche il look di Madonna. Il 45 giri Una sporca poesia esce per l'etichetta Durium, con il pezzo intitolato Il canto del cigno sul lato B. Nell'autunno del 1982, esce un secondo singolo, intitolato Maschera, con Il mago non c'è sul retro, che non ottiene grande pubblicità, perché oscurato dal buon successo raggiunto dal pezzo del Festival e molto trasmesso dalle radio.

1983
Nel 1983, partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo con Oramai, scritta ancora da Depsa, stavolta insiene a Angelo Valsiglio e Claudio Daiano (già autore di Sei bellissima, per Loredana Berté, con cui qualcuno inizia a fare dei primi paragoni, sia per la potenza della voce che per il particolare timbro rauco), che, partendo dalla categoria delle Nuove Proposte, arriva in finale, reggiungendo il sesto posto.

Dopo l'exploit del Festival, Gianni Morandi la sceglie come supporter per il suo nuovo tour, in cui, oltre al successo Oramai (pubblicata, sempre dalla Durium, anche su singolo, di nuovo con Il mago non c'è sul lato B), canta Favola triste, duettando con Morandi nel brano In bicicletta, di Riccardo Cocciante (cover che inserirà, in séguito, anche nel suo album live, in un'interpretazione solista, all'interno di un lungo medley di classici di cantautori italiani).

Nell'autunno del 1983 Fiordaliso passa sotto la produzione di Luigi Albertelli ed Enzo Malepasso, e la Durium fa finalmemente uscire l'atteso primo album, semplicemente intitolato Fiordaliso, con cui supera bene la prova del 33 giri. Nel disco trovano spazio, tra i vari brani scritti dalla coppia Albertelli-Malepasso, anche un pezzo intenso scritto da Flavio Premoli e Giangilberto Monti ed un altro musicato da Enrico Riccardi su testo dello stesso Albertelli.

Il disco non contiene i singoli fino ad allora proposti, né Una sporca poesia né Oramai, e neanche Favola triste, incisa qualche mese dopo da Silvia Conti e squalificata dal Festival di Sanremo 1984, perché già cantata in precedenza dalla stessa Fiordaliso.

Inverno/Primavera 1984
Nel 1984 Fiordaliso partecipa, per la terza volta consecutiva, al Festival di Sanremo, raggiungendo l'apice del suo percorso sul palcoscenico dell'Ariston con Non voglio mica la luna, il suo più grande successo in assoluto, anche fuori dai confini italiani, su singolo (con Un tipo sul lato B), scritto per lei dall'amico e collega Zucchero Fornaciari (insieme ad Albertelli e Malepasso, che firmeranno molti brani del primo periodo di Marina), con il quale si classifica al quinto posto nella categoria dei «Campioni» (prima tra le donne) ed arriva ai primi posti delle classifiche in Italia, Spagna ed America Latina.

Per l'occasione viene ristampato il primo omonimo album, uscito soltanto pochi mesi prima, con l'aggiunta del brano sanremese, da cui il long playing prende il suo nuovo titolo, Non voglio mica la luna.

Visti i riscontri in America Latina, poco dopo il long playing esce anche in un'altra versione, per la Spagna e per l'America centromeridionale, intitolata Yo no te pido la luna, contenente brani in italiano ed adattamenti in spagnolo.

Il brano diventa popolare anche in Germania e nell'Europa dell'Est, dove viene stampato con una singolare edizione.

Estate/Autunno 1984
Durante l'estate, sull'onda dell'enorme successo del pezzo e dell'album, esce un Q-Disc, intitolato "Discoquattro", contenente 4 brani, tra i quali Piña tropical, versione spagnola di Ananas, uno dei brani del primo album del 1983, ovviamente presente anche nella ristampa del 1984, e soprattutto il nuovo singolo, Li-be-llu-la (che contiene Terzinato sul retro), con cui partecipa con molto successo al Festival di Saint Vincent, manifestazione canora, svoltasi tra il 1964 e il 2004, ancòra molto popolare negli anni ottanta, nota anche come «Un disco per l'estate» e un duetto con Enzo Malepasso dal titolo Parliamo . Pur non avendo l'enorme successo del singolo precedente Li-be-llu-la riscuote un buon successo radiofonico e di vendite è a tutt'oggi è uno dei brani più conosciuti e cantati di Marina.

Al termine della tournée estiva italiana, parte il suo primo lungo tour mondiale che, oltre all'Europa, tocca Sudamerica, Russia, Cina e Giappone. Sempre nel 1984, Fiordaliso collabora anche all'album "È bello dire che ti amo", di uno dei suoi autori-produttori, nonché compagno dell'epoca, Enzo Malepasso.

1985
Il secondo album di inediti di studio
All'inizio del 1985, Marina interrompe brevemente la tournée, giusto il tempo di partecipare, per la quarta volta consecutiva, al Festival di Sanremo, dove otterrà ancora un grandissimo successo, per l'intensa interpretazione del brano Il mio angelo, che esce su 45 giri, con La nave bianca come lato B, e, subito dopo il Festival, viene pubblicato il nuovo album, "A ciascuno la sua donna", nel quale interpreta canzoni appositamente scritte per lei da alcuni dei cantautori italiani più famosi, tra cui: Zucchero Fornaciari, Fabio Concato, Dario Baldan Bembo, Enrico Ruggeri e Vasco Rossi. Quest'ultimo, in particolare, scrive Sarà migliore, il cui video dal vivo viene scelto come sigla TV di una trasmissione musicale di Italia Uno. Marina riproporrà il pezzo nella sua prima raccolta, "Io... Fiordaliso", primo lavoro a 33 giri pubblicato, nel 1989, per la sua nuova casa discografica, la EMI (nonostante la traccia sia stata realizzata per la Durium, così come quasi tutte quelle della compilation del 1989, tranne tre inediti), mentre lo stesso Vasco riprenderà la canzone in una sua raccolta del 2000. Sia l'album che il singolo ottengono un grosso successo radiofonico e di vendite.

Il primo album live
La lunghissima tournée mondiale si conclude soltanto in autunno, con l'uscita dell'album live "Dal vivo per il mondo", che ne celebra i momenti migliori, e, oltre a un medley di classici di cantautori italiani e all'inedito in lingua inglese You know my way, contiene anche Sola no, yo no sé estar, versione in lingua spagnola di Sola no, non ci sto. Entrambe le versioni vengono pubblicate su singolo, nei rispettivi mercati (quella spagnola ha sul lato B Oltre il cielo, mentre quella italiana esce abbinata con la corrispondente versione strumentale sul retro). Sempre nel corso del 1985, esce l'album "Fiordaliso" in Messico, cantato in spagnolo (da non confondere con l'omonimo primo album in italiano), che raccoglie per lo più adattamenti in lingua di brani dell'LP "A ciascuno la sua donna" e di lati B dei 45 giri. Il singolo in spagnolo Desde hoy verrà inserito, invece, negli album "Fiordaliso canta en español" e "Otra historia de amor", distribuiti entrambi, in Spagna e America Latina, l'anno successivo, nel 1986. Fiordaliso è ormai molto popolare nei mercati spagnoli e sudamericani dove viene accolta come una vera star e proprio nel 1986 si dedicherà quasi esclusivamente a questi mercati.

1986
Nel 1986, quasi inaspettatamente, poiché non supportata da un nuovo 33 giri di inediti e perché impegnata, con i suoi produttori Albertelli e Malepasso, nella realizzazione dei due 33 giri che usciranno poi per i mercati sudamericani e spagnolo, l'artista partecipa al suo quinto consecutivo Festival di Sanremo, con un brano graffiante, Fatti miei , una ballata con accenti gospel e dal sapore blues: scritto da Zucchero , arrangiato da Peppe Vessicchio e prodotto da Michele Torpedine ( allora produttore di Zucchero )viene pubblicato solo come singolo con Un'altra storia d'amore sul lato B.

Quest'ultimo brano viene invece tradotto in "Otra historia de amor", e diventa il titolo di uno dei due 33 giri realizzati quell'anno per il mercato di lingua spagnola.

In Messico, in coppia con il cantante messicano Lorenzo Antonio, incide la versione spagnola di " We've got tonight " di Bob Seger (in Italia portato al successo da Gianni Morandi in coppia con Ami Stewart dal titolo " Grazie perché " ) con il titolo " El idioma del amor " arrivando ai primi posti delle classifiche messicane e rimanendovi per oltre 10 settimane.

Il singolo di Sanremo invece, brano autobiografico al quale l'artista è molto legata, pur riscuotendo un buon successo radiofonico non raggiunge, ne in Italia ne in Spagna e Sudamerica (tradotto con il titolo " Desde hoy " ) il grande successo di vendite dei singoli precedenti.

" Fatti miei " viene inserito nel lato A della ristampa, uscita in occasione del Festival di San Remo, dell'LP Dal vivo per il mondo l'album live uscito nell'autunno del 1985. L'edizione sanremese del 33 giri non contiene, però, i due brani in lingua, You know my way e Sola no, yo no sé estar, inclusi nella prima edizione del 1985.

Dopo un nuovo lungo tour estivo, che si conclude a settembre, Marina partecipa come ospite a Premiatissima '86, in coppia con Pupo, con cui presenta il brano La vita è molto di più, che segna il suo debutto come autrice. Il pezzo, arriva in finale e si piazza al terzo posto, esce come singolo, con Quando penso a te sul retro e riscuote un discreto successo di vendite.

Sempre nel 1986, la cantante promuove e prende anche parte, assieme a Nino D'Angelo, Pupo Fausto Leali e altri artisti, all'iniziativa di beneficenza e al relativo disco Cantando per la mamma, che ospita inoltre un gruppo di bambini. Il ricavato del disco viene devoluto all'Istituto per ragazze madri del Fanciullo abbandonato di Milano.

Gli album per i mercati sudamericani e spagnolo [modifica]
Il 1986, come detto, è l'anno che Marina dedica quasi interamente ai mercati sudamericani e spagnolo dove pubblica, due 33 giri e vari singoli di grosso successo tra i quali: " El idioma del amor " in coppia con Lorenzo Antonio, Desde Hoy e Vive , che ricevono un ottimo successo in Messico, Sola no, yo no sé estar brano invece molto popolare in Spagna, inciso negli anni successivi in diverse versioni dance anche da altre cantanti spagnole e sudamericane. Tutti questi singolo fanno parte dei due album internazionali incisi nel 1986 per il Messico e la Spagna. Nei mercati sudamericani, dove ormai la sua notorietà è consolidata, ottiene, nuovamente sul finire del 1986, un altro buon successo con il quarto nuovo singolo Siento con Musica en el aire sul lato B.

1987
Nel 1987, per la prima volta dal debutto del 1982, Fiordaliso non partecipa a Sanremo. Esce in primavera il suo quarto album in studio, intitolato Fiordaliso, contenente 10 brani, a cui Marina partecipa attivamente, con la composizione di 7 testi di suo pugno.

L'album è arrangiato da Dado Parisini (collaboratore di Raf) e nella grafica di Luciano Tallarini (collaboratore di Mina, Loredana Bertè, Mia Martini e altri ancora) è dedicato alla zia, Marisa Fiordali.

Il 45 giri estratto dall'album Il canto dell'estate , con il quale l'artista partecipa all'edizione di Saint Vincent del 1987, è curato, per la musica, da Umberto Smaila, il quale, l'anno prima, aveva scritto per Anna Oxa il brano È tutto un attimo, con il quale la cantante barese aveva partecipato al Festival di Sanremo .

Oltre a Il canto dell'estate, vengono promossi Volando sognando, Vicino al Cielo una cover di A touch of Paradise , dell'australiano John Farnham e l'autobiografico I giorni dell'addio.

L'album del 1987, l'ultimo realizzato per la casa discografica Durium, pur rimanendo uno dei lavori più interessanti e curati di Fiordaliso, riceve però, così come il singolo, una scarsa promozione e distribuzione e non ottiene il successo dei lavori precedenti.

Sempre del 1987 viene pubblicato un album in spagnolo intitolato semplicemente Fiordaliso, che contiene i maggiori successi della cantante e viene destinato al pubblico di lingua spagnola del mercato statunitense.

Dopo il tour estivo, parte per il tour invernale, durante il quale Fiordaliso si esibisce nei teatri e nei palasport di tutta Italia. In quello stesso anno, tra l'altro, la cantante prende parte, insieme a Paolo Mengoli, ad un programma radiofonico che va in onda tutte le domeniche su Radio Uno.

Il secondo periodo sanremese e la trilogia con la EMI (1988-1992) [modifica]
1988
Nel 1988, dopo aver firmato un importante contratto discografico con la major EMI, passa, per due anni, sotto la produzione artistica di Toto Cutugno. Fiordaliso ritorna al Festival di Sanremo, dove, dopo un anno di pausa, è in gara per la sesta volta, con il brano Per noi, scritto per lei da Cutugno, classificandosi all'ottavo posto nella categoria dei «Campioni». Il pezzo, originariamente pensato per Mina, è un duetto con una potente voce maschile alla Fausto Leali, che si chiama Claudio Cabrini; l'anno dopo, sarò lo stesso Leali a vincere la manifestazione, proprio con un duetto simile, in coppia con Anna Oxa). Subito dopo il festival, esce il singolo (con la versione strumentale di Per noi sul lato B) e parte il tour promozionale, che dura quasi tutta l'estate. La tournée e l'uscita dell'annunciato nuovo album, mai più pubblicato in seguito, vengono infatti interrotti, perché Marina è in attesa del suo secondo figlio, che nascerà all'inizio dell'anno successivo.

1989
Il 3 gennaio del 1989, nasce infatti Paolino, e Fiordaliso, in splendida forma, nonostante la gravidanza recente e un po' travagliata, partecipa ancora, per la settima volta, al Festival di Sanremo, dove presenta nuovamente, per il secondo anno consecutivo, un pezzo di Toto Cutugno, intitolato Se non avessi te, che si piazza al sesto posto, riscuotendo anche un grande successo di vendite. La nuova fase della sua carriera musicale con la EMI va avanti con successo, con la pubblicazione, in primavera, di un curioso album antologico, "Io... Fiordaliso", che comprende 7 brani editi (tra cui Sarà migliore di Vasco Rossi e il recente duetto Per noi, del Sanremo precedente, mai inserita, fino ad allora, su nessun album della cantante) e 2 inediti: il nuovo pezzo sanremese, Se non avessi te, e Ora che ci sei, grande successo in Spagna, usciti anche sui due lati di uno stesso singolo. Il singolo Se non avessi te ottiene un grande successo di classifica in Italia, restando nella sola Top 20 per 7 settimane, e raggiungendo il Numero 10 per due volte, a distanza di tre settimane e riportando Fiordaliso al grande successo.

1990
Il 1990 segna una svolta nella carriera artistica di Fiordaliso, grazie alla produzione artistica di Franco Ciani, primo marito di Anna Oxa, che, tra le altre, firma, assieme a Mauro Paoluzzi (già autore, con Roberto Vecchioni, di una parte dell'album "Oxa", nel 1985), il brano Cosa ti farei, grande successo radiofonico, di vendite e tormentone dell'estate 90, accompagnato da un video fresco e sensuale, che ottiene popolarità anche nelle discoteche e nei club nella versione remix, e raccoglie grandi consensi anche in Spagna, nella versione originale in italiano, sette anni prima dell'uscita dell'adattamento in spagnolo, Como te amaré, nel 1997, contenuto nell'omonimo album per il mercato latino, "Como te amaré".

Sempre nel 1990, Marina partecipa a quattro puntate di «Europa Europa», in veste di primadonna musicale del programma, mentre, in contemporanea, esce il suo nuovo album, "La vita si balla", il primo di una ideale trilogia matura, che annovera, tra i giovani autori, Franco Fasano, che aveva già firmato uno dei primi successi sanremesi della cantante, e Danilo Amerio, all'epoca artisticamente vicino anche alla collega Mietta nonché autore di "Donna con te" di Anna Oxa, brano provinato anche dalla stessa Fiordaliso, ma alla fine assegnato alla Oxa. Tra una serata e l'altra del tour estivo, Fiordaliso partecipa, con successo, anche al Festivalbar e al nuovo Cantagiro, che conclude al 5º posto. In quello stesso anno, è protagonista di un divertente siparietto radiofonico, in coppia con Elio e le Storie Tese, intitolato «Datemi un Marzullo».

1991
Nel 1991, ancora al Festival di Sanremo (dove viene eletta «Lady eleganza»), a cui, di nuovo dopo un anno di pausa, prende parte per la settima volta (ma dove poi non tornerà più per 11 anni, fino al 2002), presenta Il mare più grande che c'è (I love you man), primo singolo estratto dal nuovo album, il secondo della trilogia con Ciani e Zanotti, con Che ora è sul retro. Per il secondo ed ultimo anno ogni artista si presenta al festival abbinato ad un interprete straniero, che presenta il brano in versione tradotta e con un arrangiamento diverso: nel caso di Fiordaliso si tratta di Laura Branigan che interpreta "Don't walk away". Al Festivalbar canta Saprai in coppia con Roby Facchinetti dei Pooh, secondo singolo estratto, con la brevissima e intensa Il fiore bagnato sul lato B.

I quattro brani inclusi sui due CD singoli sono entrambi tratti dall'album "Il portico di Dio", uscito dopo Sanremo, il suo lavoro di maggiore successo, distribuito in tutta Europa (oltre che in Sudamerica, in una speciale versione, contenente alcuni brani nei corrispondenti adattamenti in spagnolo), che riceve il disco d'oro. Con il titolo e il sottotitolo invertiti in I love you man (Il mare più grande che c'è), esce anche un remix, su maxi singolo, destinato alle discoteche e ai club italiani ed esteri, contenente tre diverse versioni del pezzo sanremese, una breve, una extended e un'altra connotata come «Paradise version», completate da E tu che guardi me (tratta dall'album) sul lato B.

Altri singoli vengono pubblicati in altri paesi, in diverse versioni e lingue, con altri brani dell'album come lati B: per il mercato ispanico, esce Sabrás (con la versione strumentale sul lato B), adattamento di Saprai, cantanto in spagnolo, insieme a Riccardo Fogli; in Germania, viene invece pubblicata la versione originale in italiano di Saprai, cantata con Facchinetti (con lo strumentale della title-track dell'album, Il portico di Dio, sul retro); nei Paesi Bassi, infine, viene messo in commercio un maxi singolo con 3 brani (tutti tratti dall'album "Il portico di Dio"), dal titolo collettivo di Sposa di rosa, contenente, oltre alla title-track, anche Il portico di Dio ed E tu che guardi me. L'unica cover dell'album è "Facciamo scopa" versione italiana di Zanotti e Ciani della versione inglese di Shelly Peiken " I wish I'd known you then " scritta da Peter Bliss e Shelly Peiken.

1992
A maggio del 1992, esce l'ultimo LP della trilogia EMI, l'LP "Io ci sarò" (che contiene 8 tracce, di cui 2 scritte da Roby Facchinetti) e un altro maxi singolo a tre brani, contenente Dimmelo tu perché come traccia portante, Fantasma (scritta per Marina dal cantautore Gianni Togni) e la title-track del long playing, Io ci sarò, tutte contenute nell'omonimo 33 giri. Nonostante la recente conquista del disco d'oro con l'album precedente, "Il portico di Dio", il lavoro, pur ottenendo un buon successo radiofonico e al Cantagiro e al Festivalbar, rappresenta, di fatto (a dispetto del titolo, «Io ci sarò»), l'ultimo album di Fiordaliso interamente composto da inediti di studio.

Successivamente la sua produzione discografica subisce un colpo d'arresto, con non poche polemiche tra l'artista e la EMI: di Fiordaliso usciranno solamente raccolte di successi, promosse dalla cantante in prima persona (la prima delle quali, "E adesso voglio la luna ...", che contiene, tra l'altro, gli inediti " Tutti colpevoli" e il brano " Mascalzone ", scritto appositamente per lei da Giorgio Faletti) o dalle case discografiche (tra cui "Made in Italy" della EMI e "Fiordaliso - I grandi successi originali", doppia collection della BMG Ricordi, con il meglio del repertorio Durium) oppure ibridi album/raccolte, costituiti da alcuni inediti e da vecchi brani remixati ("Risolutamente decisa" del 2002), oltre che ulteriori collection, per il mercato italiano ("Sei bellissima", "Come si fa") e quello ispano-americano ("Como te amaré"), composte da un'alternanza di successi storici di Fiordaliso, e da cover di canzoni italiane molto famose, cantate in lingua spagnola e in italiano, a seconda dei mercati.

Gli anni novanta: il teatro, le cover, i remix, i concerti italiani e i dischi all'estero in spagnolo
Conclusa la trilogia per la EMI, i successivi anni novanta la vedono esordire in teatro e allontanarsi dalla scena discografica italiana, mentre continua ad incidere dischi, per lo più per il mercato ispano-americano, dove, nel 1997, uscirà, su etichetta Divucsa, in Spagna, e per la label Musart, in Messico, l'album "Como te amaré", raccolta di adattamenti, in spagnolo, dei suoi più grandi successi storici, e di cover di altri artisti, di cui verrà pubblicata, nel 1998, la corrispondente versione per il mercato italiano, intitolata "Sei bellissima" e, ovviamente, cantata in italiano, per la NAR International (poi ristampata altre due volte). La decade vede Fiordaliso costantemente in concerto, in giro per l'Italia, nelle numerose tappe del suo spettacolo dal vivo, il «Fiordaliso Disco Live».

1993
Dopo la trilogia, nel 1993, in primavera, ha inizio un tour in cui la cantante gira l'Italia, accompagnata da due chitarristi, per una versione acustica dello spettacolo, che valorizza al massimo la sua voce. In autunno Fiordaliso viene invitata da Mara Venier a far parte del cast fisso della nuova edizione di «Domenica in», insieme alla collega Francesca Alotta, con la quale, ogni settimana, oltre ai suoi successi personali, ripercorre la storia della musica italiana e internazionale. Marina partecipa, inoltre, alla sigla di apertura del programma, intitolata Vieni a volare con noi, e a quella di chiusura, costituita dal brano Viaggiando, inserito nell'album della Alotta.

1994
Tra una puntata e l'altra di «Domenica in», la cantante ritorna in sala di registrazione, dove incide delle nuove versioni acustiche dei suoi brani più famosi. Il risultato è la sua prima raccolta ufficiale, "E adesso voglio la luna - I grandi successi", del 1994, che contiene, oltre ai suoi maggiori successi, riarrangiati in chiave soul, tra cui Oramai, Una sporca poesia e Non voglio mica la luna, anche i due inediti Tutti colpevoli (brano contro la guerra) e Mascalzone (scritta da Giorgio Faletti). L'album, registrato in presa diretta, vuole essere un modo per catturare su disco lo spettacolo dal vivo dell'anno precedente, dando a tutti la possibilità di ascoltarlo. Terminata la trasmissione televisiva, parte il nuovo tour che, dopo 50 date in Italia, si conclude oltreoceano, con 10 serate tra Canada e Stati Uniti. Al suo rientro, Fiordaliso decide di fare teatro, dove esordirà all'inizio del nuovo anno.

1995
Il 13 gennaio del 1995 la vede infatti debuttare al Teatro Alfieri di Torino come protagonista di "Blood Brothers - Fratelli di Sangue", un musical di Willy Russel, sulle disavventure di una giovane di Liverpool, lasciata sola dal marito con sette figli, e costretta a lavorare duramente per sopravvivere. Il musical riscuote un grande successo di pubblico e di critica, e viene replicato anche la stagione successiva, in molte città italiane, tra cui Roma, Milano, Livorno, Firenze e la sua città natale, [[Piacenza]. In quello stesso 1995, Marina Fiordaliso ottiene il premio «Renato Rascel», come showgirl-rivelazione dell'anno, e il prestigioso premio «Bob Fosse», per le sue doti di interprete, messe in luce dal musical. Soddisfatta di questa carriera parallela, la neo-attrice decide di portare il teatro nelle piazze e così, accompagnata da Gianfranco Fino, già suo partner nel musical, Fiordaliso gira l'Italia, con uno spettacolo di quasi tre ore, nel quale, oltre a cantare 16 canzoni tratte dal suo repertorio, si esibisce in numerose cover e dialoghi, coinvolgendo anche il pubblico.

1996
Nel 1996, reduce dal successo ottenuto dalla seconda stagione del musical "Blood Brothers - Fratelli di Sangue", Marina, in coppia con Annalisa Cucchiara, anche lei nel cast del musical, incide un singolo con due brani all'insegna dell'ironia, Disordine mentale e Donne sole in città. In autunno, la cantante riscopre il suo amore per i locali dove si suona dal vivo, i cosiddetti «liveclubs», e, accompagnata dai musicisti della "And Band", inaugura il citato «Fiordaliso Disco Live», con una serie di spettacoli nelle discoteche di Milano, Verona e altre città del Nord Italia. Lo show consiste in un concerto di oltre due ore, basato principalmente su un repertorio di cover di brani noti, dagli anni sessanta fino ad oggi.

1997
Il 1997 vede Fiordaliso attiva in Spagna e America Latina, dove esce l'album "Como te amaré", a cui si è già accennato, tutto cantato in spagnolo, contenente 7 suoi successi e 5 cover di famosissime canzoni italiane, 4 delle quali, delle sorelle Bertè, sotto alcuni aspetti simili alla cifra stilistico-artistica e umana di Fiordaliso: Il mare d'inverno, Sei bellissima e Dedicato portate al successo da Loredana Berté, Almeno tu nell'universo, dell'amica Mia Martini, e infine La mia banda suona il rock, di Ivano Fossati. Quest'ultima in particolare, arrangiata da Alberto Radius, sembra funzionare alla perfezione nella grintosa interpretazione di Marina e in America Latina, dove esce anche su singolo, ottiene un grosso successo commerciale, grazie anche ad un divertente videoclip, girato con i ragazzi della band, ambientato in una stazione ferroviaria. In primavera, la promozione del disco si sposta in Spagna. Di ritorno dalla penisola iberica, a settembre, Marina, insieme ai suoi musicisti, è ospite fissa di Patrizia Rossetti, nelle prime 4 puntate di «Casa per Casa», in onda, il sabato mattina, in diretta su Rete 4.

1998
Nel 1998, al termine della tournée estiva, ripartono le serate del «Fiordaliso Disco Live», che, durante il week-end, tocca alcune città del nord: Verona, Cremona e Milano. Nel periodo di Natale, esce invece un CD singolo, con due nuovi brani: Come si fa, il pezzo portante, scritto da Valentina Gautier, abbinato ad Ahi ahi ahi con testo di Fabrizio Berlincioni e ad un bel medley, arrangiato da Alberto Radius, delle tre più significative hit di Marina: Non voglio mica la luna, Cosa ti farei, I Love you man. Il nuovo singolo, anticipazione di un annunciato CD di inediti mai pubblicato, viene presentato al Motorshow di Bologna, in anteprima su Radio Italia.

Alla fine di quello stesso anno, come accennato, viene finalmente pubblicata anche l'edizione per il mercato italiano di "Como te amaré", intitolata "Sei bellissima" e, ovviamente, cantata tutta in italiano. L'album, arrangiato da Alberto Radius, esce per la NAR International, ottiene negli anni un discreto successo tanto che verrà ristampato altre due volte: la prima volta, nel 2002, praticamente identico, con lo stesso titolo e le medesime tracce, soltanto in un diverso ordine di tracklisting, e con una copertina bianca e rossa, invece che quella nera e blu dell'originale (ma la foto di Marina, in una posa molto sexy, è la stessa); la seconda volta, nel 2004, con una copertina completamente diversa, ripristinando l'ordine della tracklisting della prima edizione del 1998, ma modificandone il titolo in "Come si fa", dalla citata canzone della Gautier, che viene aggiunta, all'inizio della raccolta, seguìta dall'altro inedito dell'epoca, Ahi ahi ahi .

1999
Visto il successo di "Como te amaré" in Spagna e in Sudamerica, il 1999 viene dedicato tutto alla promozione dell'album, "Sei bellissima". Alla fine dell'estate, dopo una lunga serie di concerti, riparte, per il quarto anno consecutivo, il «Fiordaliso Disco Live»,

2000
Il 2000, la vede ripartire con il Disco Live che oltre a Verona, tocca anche la nativa Piacenza, Treviso e Vicenza. Il brano Linda Linda interamente cantato in lingua araba viene presentato ad una manifestazione svoltasi a Bologna, trasmessa in diretta nazionale sulle frequenze di RadioLatteMiele. Fiordaliso partecipa anche alla maratona benefica, condotta quell'anno da Lorella Cuccarini, per la settimana dedicata a «30 ore per la vita», dove riscuote grande successo con le sue esibizioni dal vivo.

Il nuovo millennio: il rilancio nei reality show: Da «Music Farm» a «La talpa»

2001
Nel 2001 il «Fiordaliso Disco Live», oltre che a Verona e a Vicenza, viene presentato anche in un villaggio di Sharm el-Sheikh, per un totale di due mesi, tra marzo ed ottobre, intervallati da pause, durante le quali continua, nel frattempo, anche la tournée italiana, iniziata il 26 aprile, che porta la cantante nelle piazze italiane, per concludersi a settembre, quando ripartiranno le serate del «Fiordaliso Disco Live».

2002
Nel 2002, dopo 11 anni partecipa al Festival di Sanremo con il brano Accidenti a te, brano scritto dalla coppia Falagiani/Bigazzi, classificandosi al 9º posto. Il branosuscita delle polemiche, soprattutto da parte dei critici, che non concordano sul modo in cui viene affrontato il delicato tema della canzone: il divorzio. Il pezzo viene inserito nel nuovo album/raccolta "Risolutamente decisa", pubblicato l'8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna, che contiene, oltre al brano sanremese, altri due inediti, tra cui " Noi donne " scritto sempre da Bigazzi e Falagiani e 9 grandi successi, riarrangiati in chiave blues.

Per la promozione del disco, Marina parte in tour per tutta l'estate, concludendo la stagione estiva a settembre, con un concerto tenuto al teatro del Casinò di Montecarlo. Il 13 settembre riparte anche la nuova stagione del «Fiordaliso Disco Live». Nello stesso anno, la BMG Ricordi fa uscire una doppia antologia, semplicemente intitolata "Fiordaliso - I grandi successi originali", che, fedele al titolo, ripropone le versioni originali di moltissime delle sue canzoni incise durante il periodo Durium, molte delle quali per la prima volta disponibili in digitale, su CD.

Sempre nel 2002 Marina viene chiamata da Pierangelo Bertoli e ricantare con lui il suo più grande successo Pescatore. Il pezzo viene inserito nell'album del cantautore emiliano "301 Guerre fa".

2003
Il 2003 inizia con la cantante chiusa in studio, per preparare i brani dell' annunciato e mai pubblicato album dal titolo " Femmine ". Il 16 maggio esce infatti il singolo Estate '83, scritto da Gennaro Cosmo Parlato, distribuito dalla major Sony Music, che, fin dal titolo, non nasconde le sue atmosfere estive. Contemporaneamente, al termine dell'ennesima stagione del «Fiordaliso Disco Live», ha inizio il Tour 2003, che parte dal Teatro Politeama di Piacenza e si conclude ad ottobre. Per tutto l'inverno, Marina continua a lavorare in studio, intenta a preparare il nuovo disco di inediti, ma, alla fine del «Fiordaliso Disco Live» (giunto, intanto, al suo decimo anno di vita), la cantante annuncia invece la sua partecipazione al reality show di Rai Due, «Music Farm» e dell'album già pronto non si hanno più notizie.

2004: «Music Farm»
Nel 2004, per partecipare al programma, il tour annuale, già iniziato, viene bruscamente interrotto, e Fiordaliso si trasferisce a Melezzole, nella beauty farm sede del programma.

Fiordaliso esce dal reality a due puntate dal termine della trasmissione, eliminata da Riccardo Fogli, che poi, nella puntata finale del 6 giugno, battendo l'altro finalista, Ivan Cattaneo, vincerà il programma. Le classifiche e i sondaggi di gradimento via Internet premiano Marina per bellezza e simpatia, apprezzandola per la sua carica umana e, soprattutto, la sua grande voce (tra i brani a lei assegnati: Light my fire dei The Doors e Almeno tu nell'universo di Mia Martini). Al termine dello show, esce la relativa "Music Farm Compilation", che include due delle numerose cover da lei interpretate durante la trasmissione: Dimmi come, di Alexia, e Anche per te, scritta da Mogol e Battisti.

Sull'onda del rilancio, la EMI pubblica prontamente "Made in Italy", raccolta di 16 brani (per l'omonima serie, che comprende greatest hits di illustri colleghi, tra cui Ricchi e Poveri, Al Bano, Alice e lo stesso Riccardo Fogli), tratti esclusivamente dai 3 album di inediti di studio, realizzati per la EMI, tra 1990 e 1992. Per l'occasione, i 6 pezzi da "La vita si balla" (che ne include in totale 8: in pratica, l'intero disco) vengono rimasterizzati; ben rappresentati anche "Il portico di Dio", con 5 brani su 9, e "Io ci sarò", con 5 pezzi su 8 - curiosa l'assenza della title-track di quest'ultimo, Io ci sarò. Intanto, uscita dal programma, Fiordaliso riparte in tournée, che continua fino ad ottobre, ma, grazie alla popolarità riacquistata con il reality show, dal 13 settembre, è già tornata in TV, di nuovo su Rai Due, dove è entrata a far parte del cast di «Piazza Italia».

2004-2008: Da «Piazza Grande» a «La talpa»
2004

Dal 2004 al 2006, quindi, esordisce come co-conduttrice televisiva, nel programma di Raidue «Piazza Grande», di Michele Guardì, accanto a Giancarlo Magalli e Mara Carfagna (quest'ultima, candidatasi alle elezioni, poi sostituita, nel 2006, da Maria Mazza). Nel corso del programma TV, in onda per cinque mattine la settimana, tranne nel week-end, Fiordaliso gode di uno spazio musicale fisso, dove presenta, ogni giorno, accompagnata dall'orchestra del maestro Mazza, almeno una canzone per puntata, conducendo inoltre il gioco musicale che prende il nome dal suo più grande successo: «Non voglio mica la luna». L'omonima compilation "Piazza Grande", pubblicata dalla RAI/EDEL, nel 2006, contiene 13 brani (tutte cover), selezionati tra quelli da lei interpretati durante le varie puntate della trasmissione.

2005

Durante la sua partecipazione a «Piazza Grande», Marina continua parallelamente la sua carriera musicale. La prima stagione del programma si conclude nel mese di maggio del 2005 e, già dal 2 giugno, la cantante riprende i suoi concerti, con un tour estivo che la porta in giro per l'Italia, con qualche data in Slovenia, Croazia e Francia, e prosegue fino a settembre, quando riparte la seconda stagione del programma di Rai Due. Alla fine dell'anno, Fiordaliso annuncia il suo imminente ritorno a teatro.

2006

Nel 2006, parallelamente all'impegno televisivo di «Piazza Grande», Marina viene chiamata dalla regista Manuela Metri e dalla produzione di "Menopause - The Musical", per interpretare una delle quattro donne protagoniste dell'edizione italiana di uno dei musical di maggiore successo in America negli ultimi anni. Il debutto avviene a Roma l'8 marzo. Segue un mese di repliche sold out, con numerosi passaggi televisivi e grandi consensi per la Fiordaliso attrice, che la stampa definisce «la vera rivelazione dello spettacolo». Le altre tre protagoniste sono Marisa Laurito, Fioretta Mari e Crystal White.

2007

Il musical ottiene un successo straordinario, soprattutto grazie all'ironia con cui tratta un tema piuttosto particolare e insolito, come quello della menopausa, affrontato con parodie di canzoni famose e balletti, curati dalla coreografa della versione americana dello spettacolo che, di fatto, è un libero adattamento dell'originale. Visto il grande successo di critica e di pubblico, "Menopause - The Musical" girerà l'Italia da ottobre fino a maggio del 2007. Terminato il musical e l'impegno televisivo, durato due anni, a «Piazza Grande», Fiordaliso parte nuovamente in tournée con la sua band e il suo show. Sempre nel 2007, esce quello che finora è il suo singolo più recente, il duetto con l'ex compagno del reality show «Music Farm», Gianni Fiorellino, per un brano realizzato in due versioni, Io muoio (in italiano) e Yo me muero (in lingua spagnola).

2008

Fiordaliso ritorna, per un periodo breve di tempo, a Piazza grande condotto da Magalli e Monica Leofreddi, in vista del Festival di Sanremo riproponendo vecchi brani di successo con Gianluca Guidi e Silvia Mezzanotte.

Nella primavera del 2008 esce un Dvd “M’amo non m'amo”, patrocinato dall'Associazione Italiana Donne Medico.

Il 12 aprile 2008 Fiordaliso, debutta, come guest star, all'Auditorium San Domenico di Foligno, nel nuovo musical "Oltre La Barriera Casse", scritto da Cristina Grandoni e Franco Grandoni, con la regia e coreografia di Franco Miseria, portato in scena dalla Compagnia OLBC. Fiordaliso canta un originale e difficile brano interpretando “ La regina del Gossip”.

Mentre il 9 ottobre partecipando alla terza edizione de La talpa, condotto da Paola Perego con l'inviata Paola Barale in Sudafrica.

2009 [modifica]
Il 2009 vede Marina ancora impegnata a Teatro. Agli inizi di aprile infatti, insieme a Marisa Laurito e Fioretta Mari, è ancora protagonista di Menopause che registra sold out in tutte le tappe nei maggiori teatri del nord Italia.

Il 21 giugno è tra le artiste che partecipano al concerto Amiche per l'Abruzzo allo stadio Meazza di Milano. Al concerto di beneficenza ideato da Laura Pausini per raccogliere fondi per la ricostruzione di una scuola, Fiordaliso canta il suo più grande successo degli anni ‘80, Non voglio mica la luna, in duetto con Annalisa Minetti.

A dicembre esce il singolo Canto del sole inesauribile con testo di Kaballà tratto dalle poesie di Papa Wojtyla; musica e arrangiamenti sono del Maestro Fio Zanotti. Con questo singolo, che anticipa il successivo album di inediti, Fiordaliso realizza un nuovo progetto di solidarietà: tutti i proventi andranno a favore dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi.

2010

Da gennaio Fiordaliso presenta il musical Anima rock di Sebastiano Bianco, spettacolo in cui interpreta il fantasma di una squinternata cantante rock.

Discografia

Singoli

Singoli in Italia

1982 - Una sporca poesia / Il canto del cigno (Durium)
1982 - Maschera / Il mago non c'è (Durium)
1983 - Oramai / Il mago non c'è (Durium)
1984 - Non voglio mica la luna / Un tipo (Durium)
1984 - Li-be-llu-la / Terzinato (Durium)
1985 - Il mio angelo / La nave bianca (Durium)
1985 - Sola no, non ci sto / Sola no, non ci sto (strumentale) (Durium)
1986 - Fatti miei / Un'altra storia d'amore (Durium)
1986 - La vita è molto di più / Quando penso a te (con Pupo) (BabyRecords)
1986 - Vive / La nave bianca (Durium)
1987 - Il canto dell'estate / Volando sognando (Durium)
1988 - Per noi / Per noi (strumentale) (EMI)
1989 - Se non avessi te / Ora che ci sei (EMI)
1990 - Cosa ti farei / Dietro lo specchio (EMI)
1991 - Il mare più grande che c'è (I love you man) / Che ora è (EMI)
1991 - Saprai (con Roby Facchinetti) / Il fiore bagnato (EMI)
1991 - Saprai / Il portico di Dio / Saprai (strumentale) (EMI, Germania)
1992 - Dimmelo tu perché / Fantasma / Io ci sarò (EMI)
1997 - Disordine mentale / Donne sole in città (con Annalisa Cucchiara) (NAR International)
1998 - Come si fa / Ahi ahi ahi / Medley (NAR International)
2000 - Linda Linda (Arabian Song) (CD singolo)
2003 - Estate '83 (radio edit) / Estate '83 (Jamaica version) / Estate '83 (remix version) (Sony Music) (CD singolo)
2007 - Io muoio / Yo me muero (con Gianni Fiorellino)
2008 - M'amo non M'amo / M'amo non m'amo (spanish version) (CD singolo)
2009 - Canto del sole inesauribile/versione strumentale(CD singolo)
Singoli all'estero
1984 - Yo no te pido la luna / Yo no te pido la luna (instrumental) (Durium)
1985 - Angel mio/ La nave bianca (Durium)
1985 - Sola no, yo no sé estar / Oltre il cielo (Durium)
1986 - Desde hoy / Siento (Durium)
1987 - Vive / Musica en el aire (Durium)
1991 - I love you man (Il mare più grande che c'è) (edit version/sample vrs/paradise vrs) / Che ora è (EMI, CD singolo)
1991 - I love you man (Il mare più grande che c'è) (sampled short vrs/paradise vrs/remixed long vrs) / E tu che guardi me (EMI, maxi singolo)
1991 - El mar más grande que hay / El mar más grande que hay (instrumental) (EMI)
1991 - Sabrás (con Riccardo Fogli) / Sabrás (strumentale) (EMI)
1991 - Sposa di rosa / Il portico di Dio / E tu che guardi me (EMI, Paesi Bassi)
1997 - Como te amaré / Sabrás / Y mi banda toca el rock (EMI)
Album
Album in Italia
1983 - Fiordaliso (Durium, 1º album)
1984 - Non voglio mica la luna (Durium, ristampa del precedente, con l'aggiunta della title-track)
1984 - Discoquattro (Durium, Q-Disc)
1985 - A ciascuno la sua donna (Durium, 2º album)
1985 - Fiordaliso - Dal vivo per il mondo (Durium, album live)
1986 - Applausi a Fiordaliso (Durium/Ricordi, ristampa del precedente, con l'aggiunta di Fatti miei e l'omissione di You know my way e Sola no, yo no sé estar)
1987 - Fiordaliso (Durium, 3º album)
1989 - Io... Fiordaliso (EMI, album/raccolta, con Per noi e 2 inediti)
1990 - La vita si balla (EMI, 4º album)
1991 - Il portico di Dio (EMI, 5º album)
1992 - Io ci sarò (EMI, 6º album)
1994 - E adesso voglio la luna - I grandi successi (Italfono/Sony Music, album/raccolta di successi, con 2 inediti e 9 remix - di cui Per noi e Se non avessi te in un unico medley)
1998 - Sei bellissima (NAR International, album di cover/raccolta di successi, in italiano - versione italiana di Como te amaré del 1997)
2002 - Sei bellissima (NAR International, ristampa del precedente, stesse tracce, ma in un diverso ordine)
2002 - Risolutamente decisa (QAZIM/Columbia/Sony Music, album/raccolta di successi, con 3 inediti e 9 remix)
2004 - Come si fa (NAR International, nuova ristampa di Sei bellissima + 2 inediti all'inizio, a cui seguono le altre tracce, nell'ordine del 1998)
Album all'estero [modifica]
1984 - Yo no te pido la luna (Durium, album in italiano e in spagnolo, Spagna e America Latina)
1985 - Fiordaliso (Durium, album in spagnolo, Messico)
1986 - Fiordaliso canta en español (album/raccolta in spagnolo, Spagna e Sudamerica)
1986 - Otra historia de amor (album/raccolta in spagnolo, Spagna e Sudamerica)
1987 - Fiordaliso (Durium, album in spagnolo, Usa)
1991 - Il portico di Dio (EMI, album in italiano e in spagnolo, Spagna e Sudamerica)
1997 - Como te amaré (Divucsa/Musart, album di cover/raccolta di successi, in spagnolo, Spagna / Messico - versione spagnola di Sei bellissima, 1998/2002)
Raccolte
1995 - Fiordaliso - Il meglio - Volume 1 (D.V. More Records)
1995 - Fiordaliso - Il meglio - Volume 2 (D.V. More Records)
1995 - Fiordaliso - Il meglio - Volume 3 (D.V. More Records)
1995 - I grandi successi (BMG)
1998 - I grandi successi di Fiordaliso (BMG)
2002 - Fiordaliso - I grandi successi originali (BMG Ricordi, doppia raccolta di successi del periodo 1982-1987 con la Durium + sigla TV «Domenica In '93»)
2004 - Made in Italy (EMI, raccolta di successi del periodo 1990-1992 con la EMI)
Collaborazioni in album di altri artisti e compilation [modifica]
1981 - Festival di Castrocaro 1981 (compilation dei brani in gara al Festival di Castrocaro 1981, che Fiordaliso vince con il brano Scappa via)
1984 - È bello dire che ti amo (Durium, album di Enzo Malepasso)
1985 - Cantando per la mamma (Durium, compilation di beneficenza)
2002 - Pescatore: duetto con Pierangelo Bertoli, P.Bertoli 301 Guerre fa, Crisler
2003 - One Shot 80 Volume 15 (Universal, compilation dance)
2004 - Music Farm Compilation (RAI/NAR International, colonna sonora del reality show Music Farm, con 2 brani di Fiordaliso)
2006 - Piazza Grande (RAI/EDEL, colonna sonora del programma TV Piazza Grande, con 13 brani di Fiordaliso)
Partecipazioni al Festival di Sanremo
1982 - Una sporca poesia (non accede alla finale)
1983 - Oramai (6º posto)
1984 - Non voglio mica la luna (5º posto)
1985 - Il mio angelo (8º posto)
1986 - Fatti miei (10º posto)
1988 - Per noi (8º posto)
1989 - Se non avessi te (6º posto)
1991 - Il mare più grande che c'è (I love you man) (12º posto)
2002 - Accidenti a te (9º posto)
Voci correlate
Festival di Sanremo
Festival di Castrocaro
Music Farm
Piazza Grande
La talpa
Collegamenti esterni
Amici della luna: sito ufficiale
La voce delle donne: contenente una bio-discografia di Fiordaliso, con la riproduzione di tutte le copertine dei suoi dischi, italiani ed esteri.
Shop NAR International: sito ufficiale della NAR International, l'attuale etichetta di Fiordaliso.


http://it.wikipedia.org/wiki/Fiordaliso_(cantante)





Fiordaliso

Oramai

A parte il fatto che ti voglio ancora bene
Ho un maledetto orgoglio da difendere
E pensa che figura ci farei…..cercarti io
Magari penseresti che mi sto arrendendo
Ma è vero com’è vero che con te

Oramai
Non bastano i ricordi e tu lo sai
Sarebbe come far del male in più
Ad uno di noi due che non sei tu

Oramai
Il cielo si è strappato su di noi
Raccogli le mie stelle le offro io
A chi si sta prendendo il posto mio

E strappo come un calendario i giorni della vita
Tra vecchi amici e solitudine
Ho perso, l’abitudine di te
Parola mia
E litigo ogni tanto con la nostalgia
Se è lei che vince sono affari miei
Ma

Oramai
Ho fatto un patto coi pensieri miei
Di non amarti neanche se tu vuoi
Se ci riuscissi giuro
Se ci riuscissi giuro
Lo farei
[ Oramai Lyrics on http://www.lyricsmania.com/ ]






lunedì 30 agosto 2010

misabellC



Crie glitters aqui!

misabellC



Crie glitters aqui!

Amicizia

Dicionário de Francês e outros

Dicionário de Francês

Franco Simone



Franco Simone
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Franco Simone (Acquarica del Capo, 21 luglio 1949) è un cantautore e vocalist italiano.


Biografia
Il suo esordio ufficiale è nel 1972, quando vince il Festival di Castrocaro.

Nel 1974 si presenta al Festival di Sanremo con Fiume grande, canzone che nelle versioni in francese (Je ne comprends plus rien) e spagnolo (Río Grande) vende centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo.

Nel 1976 esce l'album Il poeta con la chitarra, dal quale viene tratto il singolo Tu... e così sia.

L'anno seguente escono Respiro e Cara droga.

Si afferma all'estero, soprattutto in America Latina e particolarmente in Cile e in Argentina.

Nel 1984 esce l'LP Camper, che contiene la canzone Capitano.

Nel 1985 è a Sanremo fra i Big con Ritratto. Nel 1986 esce lp il pazzo lo zingaro ed altri amici . nel 1989 con toto' Simone da il meglio di se "un vero capolavoro"

Negli anni successivi incide altri album, sia in italiano che in spagnolo.

Nel 2005 partecipa al reality show televisivo Music Farm.

Discografia
45 giri
1972 - Con gli occhi chiusi e i pugni stretti/Senza un'ombra d'amore (Ri-Fi, RFN NP 16501)
1973 - Questa cosa strana/Ancora lei (Ri-Fi, RFN NP 16534)
1973 - Mi esplodevi nella mente/Allegramente (Ri-Fi, RFN NP 16549)
1974 - Fiume grande/La bella spettinata (Ri-Fi, RFN NP 16565)
1974 - Mi darai da bere/Il corvo, il vulcano e la notte (Ri-Fi, RFN NP 16585)
1974 - La notte mi vuole bene/Darling Christina (Ri-Fi, RFN NP 16586)
1975 - Mi darai da bere/Il corvo, il vulcano e la notte (Ri-Fi, RFN NP 16600)
1976 - Miele e fuoco/Triangolo (Ri-Fi, RFN NP 16636)
1976 - Tu... e così sia/Che cosa vuoi? (Ri-Fi, RFN NP 16656)
1976 - Tentazione/Bella quando (Ri-Fi, RFN NP 16690)
1977 - Il vecchio del carrozzone/Mia più mia più mia (Ri-Fi, RFN NP 16713)
1977 - Il cielo in una stanza/Sarà (Ri-Fi, RFN NP 16718)
1977 - Respiro/Poeta forse (Ri-Fi, RFN NP 16738)
1978 - Paesaggio/La chiave (Ri-Fi, RFN NP 16768)
1978 - La casa in via del campo/La ferrovia (Ri-Fi, RFN NP 16781)
1978 - Cara droga/Words (Ri-Fi, RFN NP 16804)
1979 - A quest'ora/Voglio farti un regalo (Franco Simone & C. / WEA, FS5001)
1980 - Tu per me/Chiedimi tutto (Franco Simone & C. / WEA, FS5002)
1981 - Il mondo/L'uva (Franco Simone & C. / WEA, FS5003)
1982 - Sogno della galleria/Io e Firenze (Franco Simone & C. / WEA, FS-5004)
1983 - Notte di San Lorenzo/Magia (SGM, SGM-72002)
1985 - Ritratto/Via da Amsterdam (SGM, SGM 81002)
1985 - Gli uomini/Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi (SGM, SGM 81004)
1989 - Per te, Armenia (con artisti vari)/Sono caduti (New Enigma Records, NEM 47002)
33 giri [modifica]
1972 - Se di mezzo c'è l'amore (Ri-Fi, RDZ-ST S 14226)
1973 - Dolce notte Santa notte (con Iva Zanicchi, Fred Bongusto e Corrado Castellari (Ri-Fi, RDZ-ST S 14232)
1974 - La notte mi vuole bene (Ri-Fi, RDZ-ST S 14240)
1976 - Il poeta con la chitarra (Ri-Fi, RDZ-ST S 14274)
1977 - Respiro (Ri-Fi, RDZ-ST S 14287)
1978 - Paesaggio (Ri-Fi, RDZ-ST S 14300)
1979 - Franco Simone (Franco Simone & C. / WEA, FS 9001)
1980 - Racconto a due colori (Franco Simone & C. / WEA, FS 9002)
1982 - Gente che conosco (Franco Simone & C. / WEA, FS 9004)
1984 - Camper (SGM, 91001)
1986 - Il pazzo, lo zingaro ed altri amici (Targa, TAL 1413)
1989 - Totò (Skizzo / Fonit Cetra, LPX 233)
1990 - Vocepiano - dizionario dei sentimenti (Skizzo - Discomagic, LP 486)
1995 - Venti d'amore (2 inediti) (Nibbio / Skizzo - Fonit Cetra, CDL 391)
1996 - Una storia lunga una canzone (Nibbio / Skizzo - Fonit Cetra, CDL 410)
1998 - Notturno fiorentino (Nibbio / Skizzo - RTI, CNT 21132)
2001 - Eliopolis - La città del sole (Segnali Caotici, 253750053-2)(con la grande orchestra balcanica di Nikos Papakostas)
2003 - Dizionario (rosso) dei sentimenti - VocEpiano (Azzurra, DA1012) (+ DVD)



http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Simone

Franco è nato vicino al mare (ad Acquàrica del Capo, nel Salento) e del mare possiede molte caratteristiche: la naturalezza, l’imprevedibilità "creativa", la confidenza con i grandi spazi…

Presso la Casa dello Studente di Roma, dove porta avanti i suoi studi di Ingegneria, ogni sera, nella sua camera, si riunisce un gruppo di compagni di studi che gli chiede di cantare. Le più richieste sono proprio le canzoni che Franco ha composto come semplice sfogo personale. Sono proprio quegli amici i primi a chiamarlo "poeta con la chitarra".

Incoraggiato da questo speciale pubblico, Franco si presenta, nel 1972, al Festival di Castrocaro e vince come cantante e come autore: alla finale televisiva arrivano ben 3 sue canzoni.

Credono subito in lui la casa discografica RI-FI Record ed il produttore Ezio Leoni, al quale si deve la consacrazione di nomi come Luigi Tenco, Adriano Celentano, Gabriella Ferri. Di Franco dice subito: "Ha talento naturale nel comporre ed una voce inconfondibile che usa con la naturalezza con cui respira…"

Dopo pochi mesi, Franco è presente alla "Gondola d’argento" di Venezia, insieme ad Alice e Antonello Venditti. "Sorrisi e canzoni" saluta l’arrivo di questi 3 debuttanti di lusso col titolo: "Pulcini, annata buona!"

Non tutto, però, è così facile: Franco non appartiene a nessuna "scuola", non ubbidisce a nessuna moda, non si piega ad alcuna esigenza commerciale. Molti hanno problemi a "catalogarlo": in un periodo di finti "ribelli", lui, come ogni vero artista, è un ribelle autentico che scrive canzoni in apparenza tradizionali, ma in realtà innovative… come tutto ciò che nasce in libertà di espressione.

Nel ‘74 Franco è al Festival di Sanremo, dove canta una canzone che, a distanza di tanti anni, l’ha consacrato vincitore morale di quell’edizione: si tratta di "Fiume grande", venduta in centinaia di migliaia di copie in giro per il mondo, in italiano, in francese ("Je ne comprends plus rien") e soprattutto in spagnolo ("Rio grande").

Nel ’76 arriva il grande successo con un album, "Il poeta con la chitarra", che contiene, tra l’altro, "Tu… e così sia", con cui Franco vince la "Gondola d’oro" nel ’77, "Tentazione" ed una personalissima rilettura de "Il cielo in una stanza", con cui Franco si guadagna, nel ’78, una seconda "Gondola d’oro".

Sempre nel ’77 la critica specializzata gli conferisce il "Premio del Paroliere" per il contenuto poetico dei suoi testi.

L’album "Respiro", pubblicato subito dopo, oltre alla canzone dal titolo omonimo (ormai riconosciuta come una delle più belle canzoni italiane di tutti i tempi) contiene "Cara droga", canzone con la quale Franco depista chi si aspetta da lui solo belle melodie, magari ai limiti del disimpegno.

Contemporaneamente, con una discografia ricchissima (oltre a quelli in italiano, registra 8 album in spagnolo ed uno in greco) si piazza per ben 10 volte al primo posto nelle classifiche straniere, soprattutto in quelle dell’America Latina. Succede con "Tu… siempre tu" (Tu… e così sia"), "Rio grande" ("Fiume grande"), "Tentaciones" ("Tentazione"), "Respiro" (stesso titolo), "Paisaje" (Paesaggio"), "Esta noche" ("A quest’ora"), "Tu para mi" ("Tu per me"), "Aquì" (inedito in italiano), "Magica" ("Malafemmena"), "El comico" ("Totò").

Leo Rivas, un attento commentatore d’oltreoceano dichiara: "Questo artista italiano sta cambiando, in una lingua che non è la sua, il nostro modo di scrivere canzoni…"

In alcuni paesi (Argentina, Cile, Corea, Canada…) i testi delle sue canzoni, che lui stesso traduce in spagnolo, vengono studiati nelle scuole.

Persino negli inaccessibili Stati Uniti, per più di dieci settimane, Franco è presente nelle classifiche di vendita ufficiali (quelle "sacre" della rivista "Bilboard") col suo album "Totò" ("El comico" nella versione spagnola). A parte Domenico Modugno, è la prima volta che un cantautore italiano trova spazio in quelle classifiche.

Dopo "Paesaggio" del ’78 (album contenente anche "La casa in via del campo"), arrivano "Franco Simone" (con "A quest’ora"), "Racconto a due colori" (contenente anche "Tu per me"), "Gente che conosco" (con "Sogno della galleria", grande successo del Festivalbar), "Camper" (con "Notte di San Lorenzo").

Nel 1985 Franco torna al Festival di Sanremo con "Ritratto".

Dopo "Il pazzo, lo zingaro ed altri amici" (1986), arriva "Totò" (1989), album destinato a fare il giro del mondo. Si tratta di un omaggio al grande comico napoletano.

Nel ’90, con "vocEpiano" ("Dizionario dei sentimenti"), Franco rilegge 12 autentici capolavori, col semplice accompagnamento di un pianoforte a coda. Lo stesso Domenico Modugno telefonò in diretta nel corso di un programma televisivo, per complimentarsi per la sua versione di "Meraviglioso".

Nel ’92 Franco compone dei brani per il musical "A piedi nudi verso Dio", portato nei teatri da Maria Carta.

Dopo un album pubblicato esclusivamente in lingua spagnola, "La ley del alma (y de la piel)", del ’94, arriva "Venti d’amore" (’95), in cui, accanto ad un inedito ("Angeli in prestito"), ricanta, con nuovi arrangiamenti, 11 suoi grandi successi.

La confidenza con la musica classica ha permesso a Franco, a partire dal ’97, di vivere nuove esaltanti esperienze musicali: si ritrova voce protagonista, con più di 200 musicisti, nella composizione sacra "Missa Militum". La voce recitante è quella di Giorgio Albertazzi. Le rappresentazioni di Foligno, Città di Castello, Palermo, Todi, Perugia, Roma segnano dei veri trionfi per Franco, alle prese con una partitura che richiede eccezionale capacità interpretativa, duttilità ed estensione vocale ai limiti dell’impossibile.

L’album "Notturno fiorentino" (del ‘98) contiene vari brani speciali: "Pane" (inno alla libertà in cui Franco duetta col soprano Adriana Maliponte), un’ "Ave Maria" di Bach-Gounod da brivido, la poesia di Salvatore Di Giacomo "Pianefforte ‘e notte" (musicata dallo stesso Franco), fino ad arrivare a "Figlio d’amore", ninna nanna ad un figlio drogato cantata con Maria Carta, la grande interprete scomparsa qualche anno fa.

Nel 2001 arriva "Eliòpolis - La città del sole", album nato dal felice incontro artistico col compositore greco Nikos Papakostas e la sua straordinaria Orchestra Balcanica. A Bruxelles l'album viene premiato con il GRAN PREMIO EUROPEO W.A.M (Web Award of Music) della cultura Etnico-Musicale.

Artista rigorosissimo, al di sopra delle stagioni e delle mode, accanto allo spettacolo legato al suo repertorio abituale, Franco, a partire dal ’99, ne propone un altro di arie sacre, in teatri e cattedrali. A questo particolarissimo concerto, dal titolo "Canto d’amore", è giunto dopo un lunghissimo lavoro di ricerca, composizione ed elaborazione.

L’uso delle tante lingue (italiano, latino, inglese, francese, spagnolo fino ai dialetti siciliano e salentino) dimostra che gli uomini, in qualunque modo si esprimano, possono vibrare tutti per le stesse belle emozioni.

Nel 2003 Franco partecipa come superospite, per la terza volta, al Festival Internazionale di Viña del Mar, in Cile. Ben 130 giornalisti di tutto il mondo gli assegnano un premio alla carriera.

Al suo rientro in Italia, insieme al cd “Dizionario (rosso) dei sentimenti”, registrato ancora con la formula voce e piano, pubblica l’omonimo dvd, arricchito proprio dalle immagini di quel festival.

Dopo qualche mese arrivano due altri riconoscimenti: il Leone d’oro alla carriera assegnato presso il Palazzo del Cinema di Venezia nel corso della rinata manifestazione “Gondola d’oro” ed una laurea “honoris causa” in Economia e Tecnica della Comunicazione, assegnata dall’Università Internazionale ISFOA.

All’inizio del 2006 Franco è presente in un imponente concerto trasmesso da Rai Uno, di nuovo con circa 200 musicisti: si tratta de “Il vento di Mykonos”, opera dal sapore mitologico scritta da Antonio Pappalardo su versi di Corrado Calabrò.

Segue la colonna sonora per un film corto sui conflitti religiosi, dal titolo “Due”, presentato con successo ad Hollywood ed in vari Festival del cinema.

Nel gennaio 2007 torna in Cile con un'ora di concerto sulla Televisione Nazionale. La stampa scrive: "La cosa sorprendente di quest'artista italiano è che il suo successo resti immutato da più di 30 anni".

Nel 2008 viene pubblicato in America Latina il cd "Grandes exitos en castellano" che vola subito ai primi posti delle classifice di vendita e gli fa ottenere un doppio disco di platino.

Sempre nel 2008 gli viene conferito il titolo di Ambasciatore nel mondo delle Pro Loco del Salento e ad agosto, insieme a Mariangela Melato, Stefania Sandrelli, Tosca e Giancarlo Giannini, riceve il premio "Alba di Venere". La motivazione: l'alto contenuto poetico dei testi delle sue canzoni.

Intanto una notizia curiosa arriva da Los Angeles: per le strade della California, con tutte le autorizzazioni legali del caso, circola una BMW targata "PAISAJE- FRANCO SIMONE": si tratta dell’omaggio al cantautore italiano (ed in particolare a "Paesaggio", "Paisaje" in spagnolo, uno dei suoi maggiori successi internazionali) della signora Nancy M. Silvia, fondatrice del primo Franco Simone Fan Club statunitense.

In autunno, presso l’istituto delle Suore Orsoline di Roma, si inaugura la Star Rose Academy, il cui progetto è quello di stimolare il talento di giovani artisti, disposti a cercare il successo esclusivamente col proprio talento, senza scorciatoie carrieristiche. Per Franco comincia una nuova avventura: Claudia Koll, nelle vesti di docente di recitazione, e il direttore Maximo De Marco ritengono che sia lui il più idoneo per il posto di docente di canto, grazie ad una carriera lunghissima che ha sempre miscelato arte ed etica.

Proprio con Claudia Koll, Franco si mette subito al lavoro per realizzare un cd a scopo benefico (dal probabile titolo “Abilmente diversi”) per la costruzione di un ospedale in Africa. Per l’occasione mette a disposizione alcune sue registrazioni inedite, ma la cosa entusiasmante è che altri prestigiosissimi nomi del mondo musicale rispondono con generosità all’invito di offrire dei loro brani. Nasce così un disco-evento, che presto sarà in circolazione, che vede la presenza, oltre a Franco, di nomi come Massimo Ranieri, Antonella Ruggiero, Nomadi, Lina Sastri, Marcella e Gianni Bella, Fausto Leali, Mariella Nava, Toto Cutugno, Marco Ferradini, Nino D’Angelo, Marco Frisina, Annalisa Minetti, Amedeo Minghi, Tiziana Rivale, Povia…


Contemporaneamente Franco, con un gruppo di eccellenti musicisti, sta completando le registrazioni di un nuovo cd di inediti. Chi ne ha ascoltato in anteprima degli estratti è pronto a scommettere che, anche questa volta, senza rinnegare nulla del proprio passato, l’artista riesce a stupire con una produzione che unisce la consapevolezza di una carriera lunghissima ad una freschezza degna di un debuttante.


Con una purezza da artista incontaminato, Franco continua ad esibirsi nei posti più diversi (teatri, piazze, chiese, stadi), ma, ovunque, con la stessa partecipazione emotiva, sua e del pubblico.
Come affermano quelli che lo conoscono bene: “Per amarlo basta ascoltarlo una volta dal vivo!”




http://www.francosimone.it

http://www.francosimone.it/stampa/stampa2.htm


















PAESAGGIO

(testo e musica di Franco SIMONE)

Non si può pensare al caldo

Quando c’è la neve.

Lascia scorrere un momento

E poi ritroveremo amore.

Tu non potrai mancare

Quando tutto il resto non ci sarà più

Tu l’aria che respiro

In quel paesaggio dove vivo io

Là io mi affaccio quando

Serve del coraggio per non andar via.

Cosa ci vedrei?




No, non è che questa volta
Tutto sia diverso
Di momenti come questi
Ne ricordo tanti.
Non si può pensare al caldo
Quando c'è la neve.
Lascia scorrere un momento
E poi ritroveremo amore.
E poi la logica del mondo
Non ci ha mai toccati
L'incertezza di ogni giorno
Non ci ha mai schiacciati.
Nei momenti in cui sembrava
Di dover partire
Nascondevamo le valigie
Sempre per ricominciare.
Tu non potrai mancare
Quando tutto il resto non ci sarà più
Tu l'aria che respiro
In quel paesaggio dove vivo io
Là io mi affaccio quando
Serve del coraggio per non andar via.
Cosa ci vedrei?
Qui di decisioni assurde
Noi ne abbiamo prese
Ogni angolo ha un'impronta
Una sua difesa
Qui ci siamo abbandonati
Per caderci ai piedi
Qui ci siamo finti persi
Qui ci siamo ritrovati.
Tu……………………… …………………………
C'è la voglia di sentirmi
Grande quanto basta per avere te.
Cosa ne farei?
No, non è che questa volta
Tutto sia diverso
Di momenti come questi
Ne ricordo tanti.
Non si può pensare al caldo
Quando c'è la neve.
Lascia scorrere un momento
E poi ritroveremo amore
Poi ritroveremo amore
Lascia scorrere un momento
E poi ritroveremo amore.

domenica 29 agosto 2010

Franco Califano


Franco Califano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« L'amore non è che si cerca. Capita »
(Franco Califano, in una intervista televisiva, 2006)
Franco Califano


Franco Califano (Tripoli, 14 settembre 1938) è un cantautore, scrittore e poeta italiano.


Biografia
Originario di Pagani, in provincia di Salerno, è nato per caso in volo sul cielo della capitale libica, in quei tempi territorio italiano. È cresciuto e vive da molti anni a Roma ma ha anche trascorso dieci anni a Milano.

I suoi ammiratori lo chiamano Califfo o anche maestro. Ha ricevuto una laurea honoris causa in Filosofia dall'Università di New York[1].

Autore per grandi artisti
Da sempre autore di testi, è famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti: Mia Martini (Minuetto, scritta in coppia con Dario Baldan Bembo e La nevicata del '56); Ornella Vanoni (La musica è finita, su musica di Umberto Bindi, scritta con Nisa, Una ragione di più, scritta con Mino Reitano); Peppino di Capri (Un grande amore e niente più, che vince il Festival di Sanremo del 1973); Bruno Martino (E la chiamano estate, scritta in coppia con lo stesso Martino); Edoardo Vianello e Wilma Goich (Semo gente de borgata). Suo è anche il testo di Un'estate fa, versione italiana di Une belle histoire, del cantante francese Michel Fugain. Le notti d'agosto fu portata al successo da Loretta Goggi.

Da cantante, annovera tra i suoi successi Tutto il resto è noia (su musica di Frank Del Giudice) e Fijo mio (su musica di Amedeo Minghi).

Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, dove fu coinvolto anche Walter Chiari, finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora. Durante quest'ultima esperienza carceraria ha composto l'album Impronte digitali, che si basa soprattutto su spunti di quel periodo. In entrambi i processi Califano è stato assolto perché il fatto non sussiste. Califano lo ha ripetutamente ricordato nei suoi libri e nelle sue interviste.

Si è cimentato come scrittore e saggista con opere come Ti perdo - Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra - Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l'autobiografia Senza Manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco.

È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico in Sciarada alla francese (1963), Gardenia, il giustiziere della mala (1979), Due strani papà (1983) con Pippo Franco, Viola bacia tutti (1998) e Questa notte è ancora nostra (2008).

Nel 2006 ha partecipato alla terza edizione del programma realtà Music Farm, condotto da Simona Ventura .

Nel 2007 partecipa a Ciao Darwin con Paolo Bonolis.

Le apparizioni sanremesi
La sua prima apparizione a Festival di Sanremo risale al 1988 con Io per le strade di quartiere scritta insieme a Toto Cutugno che l'ha musicata. Torna nel 1994 con Napoli e nel 2005 con Non escludo il ritorno, scritta assieme ai Tiromancino.

Curiosità [modifica]


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Califano si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po' cinico, un po' romantico, vantando migliaia di conquiste femminili.
Califano è "imitato" da Fiorello, dall'attore Max Tortora, e dall'imitatore Gianfranco Butinar.
A lui è stato dedicato un gioco chiamato "La Bisca del Califfo" .
Vive in una villa nei pressi di Roma, precisamente ad Acilia, a pochi chilometri dal litorale di Ostia.
Califano ha tatuato nell'avambraccio destro la sua celebre frase Tutto il resto è noia.
Califano viene citato anche nella recente serie televisiva "Romanzo Criminale" partecipando al matrimonio di uno dei componenti della banda.
Califano, nel 2007 ha partecipato per diverse puntate alla trasmissione televisiva, condotta da Paolo Bonolis, Ciao Darwin. In queste puntate si è esibito in una prova, la cosiddetta "gabbia neurale", durante la quale il concorrente doveva rispondere dopo aver visto una associazione di immagini. Califano si è laureato "Campione del mondo della gabbia neurale", così come simpaticamente proclamato da Bonolis.
Politica [modifica]
Quando fu arrestato nel 1983 scrisse una lettera per chiedere aiuto e sostegno a Bettino Craxi: il leader socialista gli fu vicino e, dopo questo episodio, i due divennero amici.[2]

Alle Elezioni Politiche del 1992 si è candidato con il PSDI, senza però essere eletto.[3]

Nel 2008, in occasione del suo settantesimo compleanno festeggiato a Piazza Navona, ha affermato:"Io sono liberale, anticomunista. Ho chiesto al sindaco Alemanno, mio caro amico, di poter cantare in qualche bella piazza. E lui mi ha fatto un meraviglioso regalo. Per 5 anni mi hanno impedito di cantare perché mi hanno bollato come uno di destra. Conoscevo bene sia Rutelli sia Veltroni: il primo si è sempre comportato bene, il secondo mi ha ignorato. E non so perché...".[4]

Religione

Franco Califano si definisce cattolico apostolico romano. Durante un'intervista radiofonica ha manifestato pubblicamente la sua grande ammirazione per Papa Benedetto XVI, di cui ha detto: "mi è piaciuto subito e continua ad essere quello che immaginavo: un uomo colto, politico, forte, duro al momento giusto, che non si ferma ad accarezzare le teste ma cammina dritto, perché ha tanto cammino da fare. La prima volta che l’ho visto ho sentito qualcosa dentro e mi sono molto riavvicinato alla fede". [5]

Discografia
LP
1972 - 'N bastardo venuto dar sud
1973 - L'evidenza dell'autunno
1975 - Secondo me, l'amore...
1976 - Tutto il resto è noia (Dischi Ricordi, SMRL 6199)
1977 - Tac...! (Dischi Ricordi, SMRL 6216)
1979 - Ti perdo (Dischi Ricordi, SMRL 6241)
1980 - Tuo Califano
1981 - La mia libertà
1982 - Buio e Luna piena
1983 - Io per amarti
1984 - Impronte digitali
1985 - Ma cambierà
1987 - Il bello della vita
1988 - Io
1989 - Coppia dove vai
1990 - Califano
1991 - Se il teatro è pieno
1994 - Ma io vivo
1995 - Giovani uomini
1999 - Tu nell'intimità
2009 - C'è bisogno d'amore
Live [modifica]
1975 - 24-07-1975 dalla Bussola, dal vivo a La Bussola di Viareggio
1982 - In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina, dal vivo al Blue Moon di Ogliastro Marina
1992 - In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina 2, dal vivo al Blue Moon di Ogliastro Marina
2001 - Stasera canto io
Raccolte

1977 - Bastardo l'autunno e l'amore
1981 - Ritratto di Franco Califano
1983 - Super Califfo
2003 - Le luci della notte
2005 - Non escludo il ritorno
Singoli [modifica]
1962 - Ti raggiungerò / Amica malinconia
1966 - Non voglio vederti / Triste così
1973 - Ma che piagni a ffa' / Beata te...te dormi
1975 - Io me m'briaco
1976 - Me'nnamoro de te / Tutto il resto è noia
1977 - Io non piango / Tac...!
1981 - La mia libertà
1983 - Io per amarti
EP
2001 - Vive chi vive
Filmografia
1962 - Appuntamento in Riviera
1979 - Gardenia, il giustiziere della mala
1983 - Due strani papà
1998 - Viola bacia tutti
2008 - Questa notte è ancora nostra
Note
1.^ Franco Califano, l'amore honoris causa, dall'archivio de Il Corriere della Sera
2.^ [1]
3.^ [2]
4.^ [3]
5.^ Intervista radiofonica nello show "La Trasmissione di Morelli"
Bibliografia

Monologhi e poesie romanesche
Diario segreto di un uomo da strada
Il cuore nel sesso
Sesso e sentimento
Calisutra
Senza manette
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali sui Franco Califano
Wikiquote contiene citazioni di o su i Franco Califano
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Stralcio di un'intervista fatta da Panorama a Califano.


http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Califano

http://www.francocalifano.ilcannocchiale.it















Franco Califano
La Nevicata Del '56

Mi ricordo una volta
si sentiva soltanto
il rumore del fiume,la sera
partitelle sofferte,sulle strade deserte
tanto un auto passava ogni ora.
Nonostante tanti anni ci sentiamo ragazzi
ci vediamo al bar ancora
tu ogni tanto passavi, ti vedevo crescevi
impazzivo per te.
Non è detto che adesso che vive nel chiasso
si stia meglio che nel silenzio!
E' aumentata la gente
ma si è soli ugualmente,
il progresso sei tu,poi niente.
Quando eri bambina somigliavi alla luna
ti amavo già...
M'incantava il tuo viso...
cresci presto,ti sposo,sei cresciuta e sei qua.
Per me,per te,per noi
non è finita ancora questa favola
soltanto la promessa mia: ti porto in America
non la mantenni mai.
Però per te inventai la nevicata del '56
q uesta città era candida
tutta pulita e lucida
era degna di te
che crescevi per me...
com' eri bella...
sempre più bella...
[ La Nevicata Del '56 Lyrics on http://www.lyricsmania.com/ ]

sabato 28 agosto 2010

Franco Battiato



Franco Battiato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Francesco Battiato, noto come Franco Battiato[1] (Jonia, 23 marzo 1945), è un cantautore, regista e pittore italiano.

Considerato da sempre il "maestro" della canzone. È fra le personalità più eclettiche, originali e influenti del panorama artistico/musicale italiano; si è confrontato con molteplici stili musicali, combinandoli spesso tra loro: dagli inizi romantici, alla musica sperimentale, passando per l'avanguardia colta, l'opera lirica, la musica etnica, il rock progressivo e la musica leggera. Ha sempre conseguito un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (co-autore di molti dei suoi brani).

Non solo la musica, ma anche i suoi testi riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la filosofia e la meditazione orientale.


La carriera musicale
I primi singoli
Dopo avere completato gli studi superiori al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale, nel 1965 si trasferisce dapprima a Roma per poi stabilirsi definitivamente a Milano e dopo aver svolto lavoretti vari, come magazziniere dei dischi che incideva, riesce a pubblicare due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretati da cantanti poco conosciuti. I dischi allegati alla rivista hanno oggi un alto valore collezionistico. In queste due occasioni, l'artista appare col nome di Francesco Battiato.

Il primo singolo reca in copertina la foto di Battiato e contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo ripropone invece una canzone portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo. Tradotto in italiano da Gino Paoli, il brano ritorna nell'album di Battiato del 2008, Fleurs 2.

La canzone di protesta
Insieme al compaesano Gregorio Alicata, già pianista di Edoardo Vianello ed autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, hit degli anni sessanta), Battiato forma un duo, "Gli Ambulanti". I due artisti si esibiscono con un repertorio di canzoni di protesta davanti alle scuole all'uscita degli studenti, suscitando molta curiosità. In questa fase vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che propone i loro brani alla casa discografica Dischi Ricordi. Il disco, però, è bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d'incisione. Il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo.

Proprio Giorgio Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta" che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli incisi ufficialmente furono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me.

Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista: poco dopo l'uscita del disco, il 1 maggio 1967, Giorgio Gaber lo invitò al programma televisivo che presentava insieme a Caterina Caselli, Diamoci del tu. Battiato si esibì proprio con il brano La torre. Ospite del programma, nella stessa puntata, un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: Francesco Guccini.

Qualche mese dopo partecipa anche alla III edizione della Caravella dei successi, presentata quell'anno da Mike Bongiorno, che si svolgeva al Teatro Petruzzelli di Bari[2].

Tra le sue prime esperienze, c'è anche quella di attore teatrale: Battiato ha recitato, con un piccolo ruolo, insieme a nomi del calibro di Tino Carraro ed Elsa Merlini, in Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Collabora inoltre con Gaber scrivendo la famosa ...e allora dai!, presentata al Festival di Sanremo del 1967, e Gulp Gulp, sigla della trasmissione televisiva Diamoci del tu.

Il periodo romantico
Nel 1968 cambiò casa discografica, passando alla Philips e abbandonando anche il genere di protesta per incidere dischi romantici più immediati e di facile consumo, con la collaborazione del chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registrò due brani che la casa discografica pubblicò soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottenne un discreto successo con È l'amore, nel quale l'arrangiamento classicheggiante al pianoforte e una voce accorata lascia già intravedere quello che sarà il Battiato futuro. Nel 1969 il catanese partecipò al Disco per l'estate con il brano Bella ragazza (insieme a lui c'era anche un'altra cantante destinata poi alla celebrità, Fiorella Mannoia), ma venne escluso dalla competizione; sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con Sembrava una serata come tante.

Musica sperimentale e avanguardia colta

Franco Battiato durante un'esibizione con il suo gruppo nel 1972Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l'etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus (1972) - con un'altra famosa copertina, all'epoca censurata - che vendette circa 7000 copie [3]; del disco venne anche registrata una versione cantata in inglese per il mercato estero, Foetus.

Il successivo, Pollution (1972), ebbe un discreto successo entrando anche in classifica e risultando il 59° album più venduto dell'anno.[4].

Nel 1972 avvenne anche l'incontro con il musicista Karl-Heinz Stockhausen e, per un certo periodo, i due rimasero amici.[5] Grazie al tedesco Battiato studiò solfeggio e notazione musicale tradizionale.[5]

I dischi seguenti furono Sulle corde di Aries (1973), Clic (1974) e M.elle le Gladiator (1975).

Un brano di questo primo periodo, Propriedad prohibida (1974) viene utilizzato ancora oggi come sigla del programma Tg2 Dossier.

L'album Clic venne inoltre stampato in Inghilterra nel 1974, con l'aggiunta di Aria di rivoluzione da Sulle corde di Aries (tradotta in copertina come Revolution in the air) dalla Island.

Esperimenti d'avanguardia in collaborazione

Franco Battiato nel 1972Il nome di Battiato appare nel 1972 in un LP di jazz rock progressivo opera del gruppo Osage Tribe ed intitolato Arrow Head.

Degli Osage Tribe si ricorda anche il 45 giri, Un falco nel cielo, la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con la bocca sanguinante, divenne molto famosa.

Inoltre collabora al disco Area di servizio, inciso da Riccardo Pirolli usando lo pseudonimo "Genco Puro & CO": in questo disco Battiato canta in tre canzoni: Giorno d'estate, Nebbia e Biscotti e the.

Realizza anche alcune produzioni minori per l'etichetta Bla Bla (con le denominazioni Springfield, Ixo e Colonello Musch, in quest'ultimo caso collaborando con Pino Massara).

Nel 1973 collabora anche insieme ad i jumbo nel loro album intitolato "Vietato ai minori di 18 anni?", aggiungendo gli effetti sonori nel brano "Gil" tramite il suo VCS3

Fondamentale la partecipazione al disco di Juri Camisasca La finestra dentro, album tra i più noti della musica d'avanguardia di quegli anni.

Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale Telaio magnetico, di cui rimane testimonianza in un rarissimo album live, uscito in pochissime copie, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino "Capra" Vaccina.

Sperimentazioni con la musica colta
Nel 1976 con la chiusura della Bla Bla passò alla Dischi Ricordi che aveva curato la distribuzione delle ultime produzioni dell'etichetta, e si dedicò all'avanguardia colta con tre album venduti pochissimo ma apprezzati dalla critica. Il primo di questi fu Battiato del 1977. In questi anni avvenne l'incontro del cantautore siciliano con Giusto Pio, che per tre anni gli impartì lezioni di violino.[5] Con lui compose Juke Box, che doveva essere la colonna sonora del film tv Brunelleschi, ma che venne poi rifiutato dai produttori. Infine ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi fu L'Egitto prima delle sabbie (1978). Con L'Egitto prima delle Sabbie, brano di 14 minuti di pianoforte "zen", con un solo accordo ripetuto, si aggiudicò nel 1979 il Premio Stockhausen di musica contemporanea. In questo periodo, insieme a Pio, Battiato assunse la direzione musicale dello spettacolo di Giorgio Gaber Polli d'allevamento: i due si occuparono degli arrangiamenti delle canzoni, utilizzati poi nel disco dal vivo tratto dallo spettacolo.

Il grande successo
Il ritorno alla canzone avvenne nel 1978 con un 45 giri pubblicato usando lo pseudonimo Astra (Scaduto il contratto con la Ricordi, il disco fu pubblicato dalla Elektra): i due brani, scritti con Pio (ma Battiato utilizzò lo pseudonimo "Albert Kui"), si intitolavano Adieu e San Marco (entrambi con un testo in francese); l'anno dopo Battiato usò la stessa musica di Adieu per Canterai se canterò incisa da Catherine Spaak (come retro di "Pasticcio"), e nel 1989 per la canzone Una storia inventata (contenuta nel disco Svegliando l'amante che dorme di Milva).
Il giovane seduto con in braccio una custodia di violino nella copertina del disco è Stefano, il figlio di Giusto Pio.

Passò poi alla EMI Italiana nel 1979 e qui continuò il ritorno alla canzone, con echi orientali e senza mai cedere al gusto imperante. Il primo album veramente pop dell'artista catanese è L'era del cinghiale bianco (1979), che ottenne un modesto riscontro di vendite. Con questo Lp cominciò anche la collaborazione con Alberto Radius, che sarebbe durata fino al disco Nomadas. Nello stesso anno iniziò anche il sodalizio con Filippo Destrieri, tastierista che avrebbe seguito Battiato in tutti i tour e in ogni album fino al 1997. L'anno seguente fu pubblicato Patriots (1980), che in origine doveva chiamarsi I telegrafi del martedì santo, ma si decise per il titolo attuale (mutuato dal brano principale Up patriots to arms) in quanto più d'impatto: l'album ottenne un discreto successo, arrivando fino alla trentesima posizione in classifica.

Nell'ottobre 1981 pubblicò l'album La voce del padrone, titolo ispirato alla casa discografica (distribuita in Italia dalla stessa EMI), promosso in televisione a Discoring, e prima ancora alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, attraverso il singolo Bandiera Bianca, dove Battiato cantava da un ipotetico palco elettorale, con tanto di megafono durante il ritornello (che era cantato infatti con una voce amplificata), e lo stuolo del Coro dei Madrigalisti ad arricchire la coreografia. Dopo un timido successo, a febbraio del 1982 l'album iniziò a scalare la classifica degli album, raggiungendo la prima posizione nel mese di marzo, e mantenendo il primato quasi ininterrottamente fino a inizio autunno, insidiato solamente da Bella 'mbriana di Pino Daniele: fu il primo Album a superare, tra settembre e ottobre, il milione di copie vendute,[6] superando ogni aspettativa dell'autore e della casa discografica.[6] A fine anno, inoltre, ricevette il premio Gondola d'oro a Venezia come miglior album dell'anno.[7]

Risultati simili all'album precedente vennero confermati da L'arca di Noè (1982), che risultò ancora una volta l'album più venduto in Italia in un anno, nella fattispecie il 1983, preceduto solamente da Thriller di Michael Jackson.[8] In poche settimane vendette circa 550.000 copie[9] e rimase in classifica per molti mesi. La prima canzone del LP, Radio Varsavia, fece molto discutere i critici e Gianfranco Manfredi, dalle colonne del quotidiano La Stampa, accusò Battiato di avere inserito nel disco "la cultura della nuova destra".[9]

Discreto successo ottenne anche l'album successivo Orizzonti perduti (1983), seppur nettamente inferiore ai precedenti.

Nel 1984 il cantante siciliano cantò anche all'Eurofestival in coppia con Alice la canzone I treni di Tozeur, giungendo al quinto posto. Canzone che poi venne inclusa in una versione solista nell'album Mondi lontanissimi del 1985, che raggiunse buoni risultati di vendita.

Battiato tornò poi alla pubblicazione di un disco nel 1988 con Fisiognomica (1988), che vendette oltre 300.000 copie, divenendo uno dei maggiori successi dell'anno e fu seguito da un tour svoltosi anche fuori dai confini nazionali.[10] Proprio grazie a questo disco, nel 1989 venne chiamato da Papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nello Stato pontificio.[11]

Il successivo Giubbe rosse (1989) fu il suo primo album live.

Nel 1991 uscì poi Come un cammello in una grondaia, che vendette oltre 25.000 copie[12]. La canzone Povera Patria ricevette inoltre la Targa Tenco[13] e l'album venne eletto miglior disco dell'anno, così come il successivo Caffè de la Paix (1993).[14] L'ombrello e la macchina da cucire (1995), fu l'ultimo album per la EMI, realizzato su testi del filosofo Manlio Sgalambro, che diventò in seguito suo stretto collaboratore.

Parecchi suoi brani sono entrati a pieno diritto nella storia della musica, non solo italiana: basta citare L'era del cinghiale bianco, Il re del mondo, Up patriots to arms, Prospettiva Nevskji, Bandiera bianca, Centro di gravità permanente, Cuccurucucu, Radio Varsavia, Voglio vederti danzare, I treni di Tozeur (con il quale nel 1984 si classifica al quinto posto dell'Eurofestival in coppia con Alice), La stagione dell'amore, La Cura e tanti altri, compreso il celebre Povera patria, una durissima requisitoria contro il potere politico e il potere in generale. Nella sua musica si avverte una profonda e costante ricerca di spiritualità: da citare su tutti E ti vengo a cercare, L'oceano di silenzio e L'ombra della luce.

Con Manlio Sgalambro

Manlio Sgalambro.A partire dal 1994 inizia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, conosciuto per caso a una festa in onore di un poeta siciliano, e la casa discografica Mercury. Il primo album pubblicato per la casa discografica fu L'imboscata (1996), che ottenne molto successo, tanto da restituire a Battiato la popolarità che aveva negli anni ottanta. Il successivo Gommalacca (1998), raggiunse il primo posto in classifica e ottenne buone vendite, inferiori comunque a quelle de L'imboscata. Nel 1999 uscì poi Fleurs, una raccolta di cover con due brani inediti, che ottenne un grande successo commerciale e rimase in classifica per molte settimane. Successo replicato, seppur in misura leggermente minore, da Fleurs 3.

Ultimi suoi lavori sono stati Ferro battuto (2001), Dieci stratagemmi (2004) e Il vuoto (2007). Il nuovo duo regala alla magica voce di Patty Pravo, "Emma Bovary" contenuta nell'album della cantante veneziana "Notti guai e libertà". I brani di questo periodo sono meno fruibili, forse di sonorità più ostica per il grande pubblico il quale però continua a non abbandonarlo, a partire da La cura, quindi Strani giorni, Shock in my town, Il ballo del potere, Running against the grain (cantato insieme a Jim Kerr dei Simple Minds) Ermeneutica e Tra sesso e castità. Nel 2005 viene rilasciato il live Un soffio al cuore di natura elettrica registrato al Nelson Mandela Forum di Firenze il 17 febbraio 2005. Il 9 febbraio 2007 ha pubblicato Il vuoto. Il 14 novembre 2008 esce Fleurs 2, degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo Fleurs. Quasi un anno dopo, venerdì 13 novembre 2009 esce Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti.

Le collaborazioni
Determinante è il suo contributo al lancio di Alice, che vince il Festival di Sanremo nel 1981 con "Per Elisa" (scritta con la stessa e Giusto Pio) e per la quale firma numerosi altri successi, a partire da "Il vento caldo dell'estate" (1980), "Messaggio" (1982), "Chan-son egocentrique" (1983), "I treni di Tozeur" (1984), collaborando agli arrangiamenti di ben due album (Capo Nord e Alice tra il 1980 e il 1981). Nel 1985 la cantante forlivese dedica alle canzoni di Battiato un altro album di successo, dal titolo Gioielli rubati in cui è contenuta una versione di "Prospettiva Nevskji". Nel 2002 torneranno a duettare insieme nel brano "Come un sigillo", unico inedito dell'album di cover Fleurs 3.

Con Giuni Russo, cantante lirica e leggera di eccellenti qualità vocali, ottiene un grande successo estivo con "Un'estate al mare" (1982). Il momento più importante della collaborazione con questa artista è comunque la realizzazione dell'album Energie (1981), lampante esempio dei fermenti innovativi dei primi anni ottanta. Con Giuni collabora fino alla prematura scomparsa dell'artista, firmando l'arrangiamento del suo testamento musicale, la canzone Morirò d'amore con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 2003.

Non è poi da trascurare la decisiva collaborazione agli arrangiamenti di Giusto Pio, già violinista nell'orchestra della Rai, che realizza in proprio alcuni album strumentali prodotti da Battiato, cogliendo un buon successo con Legione straniera (1982). Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: Milva e dintorni (1982) e Svegliando l'amante che dorme (1989), conosciuto anche con il titolo Una storia inventata. Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sue diretta supervisione sono stati Juri Camisasca, Sibilla (partecipazione al Festival di Sanremo nel 1983 con Oppio), Farida, Michele Pecora con il brano Dormirai canterai ballerò e Ombretta Colli. Come arrangiatore ha lavorato con Giorgio Gaber per Polli d'allevamento e con Eugenio Finardi.

Nel 1992 collabora all'album L'amore nuovo del cantautore catanese Vincenzo Spampinato.

Nel 1996 Franco Battiato canta insieme al gruppo CSI (ex CCCP Fedeli alla linea) nell'album Linea Gotica, un suo successo E ti vengo a cercare, un arrangiamento cupo, ma che non perde il messaggio originale dell'autore.

Nel 1998 propone a Ginevra Di Marco (ex dei PGR nonché CSI) di collaborare ad un album storico, Gommalacca, cantando la canzone Vite parallele (che Battiato presenterà anche a Sanremo '99). Canterà sempre con Ginevra Di Marco La stagione dell'amore incentrata sul rimpianto e sulle occasioni perdute. In quest'ultimo collaborerà anche con il cantante-bassista dei Bluvertigo, Morgan. Appare inoltre con lo stesso gruppo nel 2001, nel video "L'assenzio".

Nel 1999 interpreta il brano Finnegan's Wake (dal titolo della celebre opera sperimentale di James Joyce) insieme a Pippo Pollina, col quale appare anche nell'omonimo videoclip.

Nel 2000 collabora all'album L'infinitamente piccolo di Angelo Branduardi con il brano "Il sultano di Babilonia e la prostituta".

Un'altra collaborazione è stata quella con il gruppo pugliese Folkabbestia nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana del 2006, dove reinterpreta L'avvelenata di Francesco Guccini, in un risultato a metà fra combat folk e lo stile d'avanguardia di Battiato.

Collabora nuovamente con un ex-membro dei CCCP, Gianni Maroccolo, nel 2004 in Night and storms.

Nel 2006 presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano Sento che sta per succedermi qualcosa, contenuto nell'album Toilette memoria di Moltheni.

Il 22 giugno 2007 esce l'album di Ivan Segreto a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo Ampia.

Nel novembre 2008 collabora al brano Il tempo stesso con Tiziano Ferro, canzone presente nell'album di quest'ultimo Alla mia età; scrive inoltre con Manlio Sgalambro per Fiorella Mannoia, per l'album Il movimento del dare, l'omonima canzone.

Il 14 novembre esce il suo ultimo lavoro discografico "Fleurs 2", degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo "Fleurs".

Ha partecipato a scopo benefico, per raccogliere fondi per l'Abruzzo colpito dal terremoto, all'incisione del brano Domani 21/04.09, insieme ad altri cinquantasei famosi artisti italiani, riunitisi per l'occasione in un gruppo battezzato Artisti uniti per l'Abruzzo. Nel 2009 è il brano Tutto l'universo obbedisce all'amore (in collaborazione con Carmen Consoli) è stato tra i sei candidati al Premio Mogol.

Nel 2009 ha cantato nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Sembra il primo giorno".

Nel 2010 ha realizzato l'album "ConFusione", contenente 10 remix di canzoni dei PGR. Sempre nel 2010 il brano 'U cuntu è stato tra i cinque candidati al Premio Mogol.

I numerosi progetti

Battiato in concerto alla Notte Bianca 2007 di Roma.A partire dal 1985, travolto dal successo colossale arrivato improvvisamente (non solo italiano, ma anche spagnolo e in gran parte dell'Europa, mentre nei paesi anglosassoni non viene altrettanto apprezzato) si dedica all'attuazione di numerosi progetti estranei alla musica pop, accolti con interesse.

Nel 1985 fonda una propria casa editrice, L'Ottava, che, in collaborazione con Longanesi, pubblica quattordici libri di autori vari, dei quali alcuni ripubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, legati a tematiche esoteriche ed in particolare al pensiero di Georges Ivanovitch Gurdjieff, del cui insegnamento egli è stato un adepto. È il periodo in cui frequenta Henri Thomasson, di cui diverrà allievo, ma anche diversi poeti, anch'essi vicini al pensiero esoterico, alla spiritualità e alla rivisitazione del mito, come Giuseppe Conte, Gian Ruggero Manzoni, Cesare Viviani. Nel 1989 fonda anche un'etichetta discografica omonima della sua casa editrice, che pubblicherà sei titoli di musica etnica e musica colta. Inoltre, egli stesso è scrittore: scrive per Bonanno Evoluzione evoluzione evoluzione, mentre Mondadori nel 2005 pubblica il suo Ideogrammi.

Compone anche tre opere liriche, Genesi (1987), Gilgamesh (1992) e Il cavaliere dell'intelletto nel 1994. È il primo musicista occidentale a esibirsi in Iraq, nel 1992, sotto il regime di Saddam Hussein (Concerto di Baghdad, pubblicato nel 2006 su DVD), ed è l'autore del balletto Campi magnetici, presentato nel 2000 al Maggio musicale fiorentino. Inoltre, tra il 1999 e il 2002 pubblica due raccolte di cover, Fleurs e Fleurs 3, dove omaggia diversi celebri brani di fine anni sessanta e settanta che lo hanno influenzato. Nel 2008, ha pubblicato anche Fleurs 2.

La pittura
Attorno al 1990, Franco Battiato inizia a cimentarsi nella pittura, mediante una specie di esperimento di autoanalisi e miglioramento di se stesso. Dipingendo, Battiato vuole verificare che l'abilità nel disegno e nella pittura non siano caratteristiche innate nella persona umana, come molti critici invece sostengono. Dopo un periodo di ricerca, adotta quindi l'ideale pratica artistica associata alla sua facoltà pittorica.

Dal 1993 la sua attività nella pittura lo porta ad organizzare mostre personali in Italia e nel mondo: Roma, Catania, Firenze, Stoccolma, Miami e Goteborg; una delle sue mostre è stata organizzata in collaborazione con Piero Guccione. Dall'inizio della sua attività ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo pseudonimo di Süphan Barzani. Nei suoi lavori, eseguiti su tele o tavole dorate, predilige tecniche di pittura ad olio e utilizzi di terre e pigmenti duri. Le copertine e i libretti di Fleurs, Ferro battuto e dell'opera lirica Gilgamesh sono alcuni esempi della pittura di Battiato. Nel corso della presentazione della mostra di pittura del musicista Giusto Pio tenutasi a Treviso tra giugno e luglio 2010, il direttore dei Musei Civici, Emilio Lippi, ha annunciato una personale di Franco Battiato insieme allo stesso Giusto Pio per la primavera del 2011, presso il Museo S. Caterina di Treviso. [15]

Giudizi critici
« […] la pittura di Battiato, qualora pretendessimo di canalizzarla in un comodo alveo di neoprimitivismo, dimenticando la ricchezza operativa e intellettuale che la sorregge, rischierebbe di apparirci l'hobby d'un artista episodico e dimezzato; mentre, viceversa, osservandola con tutti due gli occhi, della natura e della cultura, ne vedremo i colori sposarsi affettuosamente alle note, alle parole, alle meditazioni dell'autore e in quest'alleanza, per non dire connivenza, spiegarci la cifra inconfondibile di un'anima »
(Gesualdo Bufalino)
« […] In questi ultimi anni Battiato ha concentrato la sua ricerca, per riscoprire i poteri dell’anima che sono latenti in noi, su un figurativismo, dalla perfetta sintesi espressiva, ch’evoca una dimensione spirituale. Fedele solo ed esclusivamente al proprio mondo interiore, l’artista riesce a conferire ai suoi lavori, eseguiti con la lucidità intellettuale di chi vuole avere un approccio del tutto mistico “con la realtà”, una penetrazione filosofica-poetologica. Il suo talento riesce a esprimersi al meglio nel “costruire” una narrazione volutamente discontinua, costellata di riferimenti alle culture esotiche e al sufismo, che rappresenta una ricerca d’illuminazione interiore, ma anche un voluto gesto di rottura nei confronti di nuove direzioni interpretative. La sua arte coinvolge il fruitore in una sfida intellettuale vivamente stimolante…” »
(Fortunato Orazio Signorello)

Il cinema
Il rapporto di Franco Battiato con il cinema ha inizio negli anni settanta, dopo l'unica esperienza come attore teatrale, avvenuta nel 1967.

Nel 1973 appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado Farina Baba Yaga, interpretato da Carrol Baker: la scena principale in cui compare è quella dell'happening al cimitero, quasi completamente eliminata nella versione uscita nelle sale italiane (ma recuperata nell'edizione in DVD edita dalla Blue Underground).

Compone diverse colonne sonore, collaborando soprattutto col veronese Giacomo Battiato (omonimo ma non parente) nel film Una vita scellerata (1990), imperniato sulla figura di Benvenuto Cellini, e quindi con il conterraneo Pasquale Scimeca, firmando le musiche del film Il giorno di San Sebastiano (1994). Alcuni suoi brani vengono utilizzati da Antonello Aglioti nel film Il giardino dei ciliegi (1992), dove l'attrice Marisa Berenson esegue Luna indiana, e soprattutto Nanni Moretti, che lo cita esplicitamente in Bianca (1983, con il brano Scalo a Grado), La messa è finita (1985, con il brano I treni di Tozeur), Palombella rossa (1989, con il brano E ti vengo a cercare). Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la versione di Battiato di Ruby Tuesday dei Rolling Stones nella colonna sonora del film I figli degli uomini (Children of Men). Collabora inoltre a numerosi film dell'amica Elisabetta Sgarbi, tra cui Deserto Rosa nel 2009.

Regista
Le sue aspirazioni di regìa iniziano già nel 1979, quando comincia a dirigere tutti i suoi videoclip, raccolti in gran parte nella VHS Dal cinghiale al cammello (1992) e ristampata in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection (2004). Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a soggetto: Perdutoamor, in larga parte autobiografico, con il quale si aggiudica il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film (uscito poi nelle sale con una precaria distribuzione nel marzo 2006): Musikanten, imperniato sugli ultimi quattro anni di vita del grande musicista Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky.

Sempre nel 2006 firma la regia del videoclip "Amara Terra Mia" dei Radiodervish (cover di Domenico Modugno) (2006 - RadioFandango, distribuito Edel).

Nel giugno dello stesso anno, alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede anche la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky,che, dopo essere stato presentato nel 2007 alla Festa del Cinema di Roma, uscirà direttamente in dvd il 31 ottobre dello stesso anno per Bompiani insieme al libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza". Nel 2007 firma la regia del docufilm dedicato alla vita e all'opera di Giuni Russo per il titolo La Sua figura.

Nel 2010 viene presentato il quarto lavoro di Battiato come regista: si tratta del lungo docufilm "Auguri Don Gesualdo", prodotto dalla Regione Siciliana con Kasba Comunicazioni, ed incentrato sulla figura dell'intellettuasle siciliano Gesualdo Bufalino. Battiato ha presentato il suo nuovo lavoro con un ciclo di conferenze sulla figura di Bufalino e con una serie di anteprima. Nella giornata del 4 marzo 2010 si è tenuta la prima anteprima del docufilm a Palermo, con un ottimo riscontro di critica e di pubblico.

Il cantautore catanese ha annunciato la prossima uscita di una sua nuova pellicola, che a suo dire, sarebbe molto influenzata dai suoi studi a proposito della musica del '700. Il film dovrebbe chiamarsi "Viaggio nel regno del ritorno" e all'interno della trama dovrebbero essere inserite le vicende biografiche di Haendel e Scarlatti.

La televisione e la radio
Franco Battiato è apparso molto di rado sul piccolo schermo. Evita con grande accuratezza di essere ospite in trasmissioni leggere (uniche eccezioni, con Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, trasmesso da Raitre, Quelli che il calcio su Raidue con Simona Ventura, Chiambretti Night su Italia 1, Brand:New su Mtv con Alex Infascelli e Il Tornasole con Andrea Pezzi). Ha partecipato in veste di accompagnatore a Turisti per caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi; concede invece interviste in occasione dell'uscita dei suoi lavori e presta il proprio nome a campagne di solidarietà sociale.

Nel 1988 è apparso insieme ad altri cantanti e musicisti come Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Ombretta Colli e Franz Di Cioccio nel film per la televisione Una donna tutta sbagliata, diretto da Mauro Severino e con protagonista Claudia Koll. Nel 1997 al Festivalbar canta Di passaggio e La cura, nello stesso anno si esibisce in concerto al Night Express, tornandoci anche l'anno successivo per presentare l'album Gommalacca. Nel 1999 è stato ospite al festival di Sanremo dove ha presentato canzoni dall'album Gommalacca come Shock in my Town con coreografie marziali interpretate dalla maestra Li RongMei.

Nel dicembre 2004 ha esordito come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame ("Per favore, niente pubblicità"), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc.

Battiato è stato uno dei numerosi personaggi imitati da Fiorello nella stagione 2006/2007 di Viva Radio 2; da citare inoltre la sua presenza nell'ultima puntata della stagione, trasmessa su Raisat Extra il 22 giugno 2007; in quell'occasione rivelò di aver partecipato anni fa ad un programma di Rete 4 al fianco di Mike Bongiorno.

Nel 2007 è stato ospite del Festival di Sanremo e di Domenica In, entrambi condotti da Pippo Baudo. Nel 2008 è stato ospite a "Che tempo che fa". Nel 2009 è stato ospite anche nel talk show di Piero Chiambretti, il "Chiambretti Night".

Vita privata
Legatissimo alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, Battiato non ha mai amato la vita mondana, preferendo il suo eremo siciliano di Milo alle pendici dell'Etna[16] e la stretta amicizia con Manlio Sgalambro.

È un vegetariano convinto. A questo proposito, la canzone Sarcofagia, contenuta nell'album Ferro Battuto, è ispirata al trattato Del mangiar carne di Plutarco.[17]

Politica
Franco Battiato s'è dimostrato in varie occasioni simpatizzante del Partito Radicale di Marco Pannella. Nel maggio 2009 ha dichiarato che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Emma Bonino[18]. Nel 2009, con la canzone di protesta Inneres Auge, conferma al vasto pubblico le proprie preferenze politiche ed il proprio disgusto per l'attuale scena politica italiana.

Pseudonimi
Sin dall'inizio della sua carriera l'artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi, tra cui in ordine cronologico: Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra (da solista), Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida), Kilim (A' Sciara), Springfield (da solista), Colonnello Musch in collaborazione con Pino Massara, Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi).[19] Quest'ultimo nome è anche la sua firma nei quadri.

Discografia
Per approfondire, vedi la voce Discografia di Franco Battiato.

Videografia
Dal cinghiale al cammello (in VHS nel 1992, in DVD nel 2004)
Concerto di Baghdad (in VHS nel 1992 in DVD nel 2006)
Messa arcaica (in VHS nel 1994)
L'Imboscata Tour 1997 (in VHS nel 1998, in DVD, col titolo la Cura nel 2004)
Un soffio al cuore di natura elettrica (in DVD nel 2005)
Niente è Come Sembra (box con il film omonimo, il libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza" ed un cd con 7 brani live, 2007)
Frequenze e Dissolvenze, 2007 (2 CD: best studio e best live e 2 DVD: "Dal Cinghiale Al Cammello" e "Concerto di Baghdad")
Rappresentazioni teatrali
Genesi - Prima rappresentazione: Parma, Teatro Regio, 26 aprile 1987
Gilgamesh - Prima rappresentazione: Roma, Teatro dell'Opera, giugno 1992
Il cavaliere dell'intelletto - Prima rappresentazione: Palermo, Cattedrale, 20 settembre 1994 (non pubblicata discograficamente)
Nell'agosto 2009 ha curato la supervisione artistica dell'opera popolare "Ottocento", diretta dal regista Fredy Franzutti.
Filmografia
Regista
Perdutoamor, (2003) (anche produzione, soggetto, sceneggiatura e scelta musiche)
Musikanten, (2005)
Niente è come sembra, (2007) (uscito solo in DVD).
La Sua Figura, (2007), documentario sulla vita di Giuni Russo.
Auguri don Gesualdo, (2010), documentario sulla vita di Gesualdo Bufalino.
Haendel. Viaggio nel regno del ritorno, (2010), annunciato.
Altro [modifica]
Baba Yaga, comparsa.
Benvenuto Cellini. Una vita scellerata, musiche.
Brunelleschi, musiche.
Il giorno di San Sebastiano, musiche.
L'Ultima Salita - La Via Crucis di Beniamino Simoni a Cerveno, musiche.
Deserto Rosa, musiche.
Scritti
Tecnica mista su tappeto, Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini. EDT, 1992.
Evoluzione evoluzione evoluzione, Bonanno, 1998.
Parole e canzoni, Giulio Einaudi Editore, 2004.
Ideogrammi, Mondadori, 2005.
In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza, libro allegato al film DVD Niente è come sembra, 2007.
Musica e spiritualità, con Ovadia Moni e Angelo Branduardi, Sufi Jerrahi-Halveti, 2008.
Io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito, con Daniele Bossari, Mondadori, 2009.
Sowa rigpa. La scienza della guarigione per un'alimentazione consapevole, con Coco Giuseppe, Infinito, 2010, ISBN 8889602759.
Onorificenze
Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura e dell'arte (insignito il 2- 4- 2003 da Carlo Azeglio Ciampi).
A Franco Battiato è stato dedicato l'asteroide 18556 Battiato.
Nel 2002 è stato vincitore, come Miglior regista esordiente, del Nastro d'Argento.
Ha vinto quattro volte, durante tutta la sua carriera, la Targa Tenco; è stato autore di testi premiati per Milva ed Alice.
Nel 1996 il comune di Gangi (Pa) gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Bibliografia
Franco Pulcini, Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto Torino, EDT, 1992.
Maurizio Macale, Mentre ascoltavo un disco di Battiato. Bastogli Editrice Italiana, 1996.
Enzo Di Mauro, Roberto Masotti, Fenomenologia di Battiato. Auditorium, 1997.
Maurizio Macale, Franco Battiato: Centro di gravità permanente. Dalle origini a "Gommalacca". Bastogli Editrice Italiana, 1998.
Luca Cozzari, Franco Battiato. Pronipote dei padri del deserto. Zona, 2000.
Maurizio Macale, Franco Battiato. Una vita in diagonale. Bastogli Editrice Italiana, 2002.
Paolo Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato e il sacro. Ancora, 2005.
Alessandro Pomponi, Franco Battiato - Discografia Illustrata. Coniglio Editore, 2005.
Guido Guidi Guerrera, Battiato. Another link. Verdechiaro, 2006.
Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
Federico Guglielmi, Voci d'autore. La canzone italiana si racconta. Arcana, 2006. ISBN 88-7966-416-6.
Lovato Vanna, Franco Battiato 1965-2007. L'interminabile cammino del Musikante, Editori Riuniti, 2007.
Falzone Michele, Franco Battiato. La sicilia che profuma di oriente, Flaccovio Editore, 2009, ISBN 978-88-7804-440-1
Annino La Posta, Franco Battiato. Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010.
Pulina Giuseppe, La cura. Anche tu sei un essere speciale, Editore Zona, 2010.
Note
1.^ Alla Siae risulta iscritto con entrambi i nomi; Franco è quindi da considerarsi un'abbreviazione di Francesco
2.^ Di recente, Battiato ha ricordato quest'esperienza, facendo qualche piccola confusione sulle date, come riportato in Battiato: Petruzzelli, amore interrotto, di Anna Puricella e Paolo Russo, pubblicato da La Repubblica del 15 luglio 2009 - http://bari.repubblica.it/dettaglio/battiato-petruzzelli-amore-interrotto/1675081
3.^ Sebastiano Messina. «Franco Battiato dalla A alla Zeta». Repubblica.it, 05-08-1989. URL consultato in data 04-03-2009.
4.^ ALBUM 1973. URL consultato il 21-05-2008.
5.^ a b c Franco Pulcini. «Io, Wagner e Alice». La Repubblica, 08-05-1992, p. 38.
6.^ a b Retroterra, p. 24. URL consultato il 2-08-2009.
7.^ Storici - Riconoscimenti. URL consultato il 02-08-2009.
8.^ Gli album più venduti del 1983. URL consultato il 02-08-2009.
9.^ a b Settimana 4 marzo 1983. URL consultato il 5-09-2008.
10.^ «Battiato e 'Fisiognomica' alla conquista dell'Europa». Repubblica, 11-11-1988, p. 34.
11.^ «Battiato dal papa. In programma le sue composizioni». repubblica.it, 12-03-1989. URL consultato in data 05-09-2008.
12.^ Luca Dondoni. «Un disco e la colonna sonora per Ghezzi Battiato al 13.^ «Stasera le Targhe del Tenco». LaStampa.it, 16-04-1993, p. 23. URL consultato in data 05-08-2008.
14.^ Franco Battiato - Caffè De La Paix. URL consultato il 24-07-2008.
15.^ Paola Fantin. «Pennellate di musica». Tg0 Positivo, 15-06-2010, p. http://www.tg0.it/doc.php?foglio=1&doc=425.
16.^ Sebastiano Messina. «Franco Battiato dalla A alla Zeta». Repubblica.it, 05-08-1989. URL consultato in data 04-03-2009.
17.^ Intervista a Franco Battiato
18.^ Radicali.it - Le personalità che hanno inviato una dichiarazione di voto per la Lista Emma Bonino
19.^ Collaborazioni con pseudonimi


http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Battiato

http://www.battiato.it/battiato
















Franco Battiato - Orizzonti Perduti (1983)- La Stagione Dell'Amore



La stagione dell'amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
La stagione dell'amore viene e va,
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.
Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non ritornano mai.
La stagione dell'amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.


http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_franco_battiato_127/testo_canzone_la_stagione_dellamore_7417.html