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domenica 31 ottobre 2010

Syria

Syria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Syria, pseudonimo di Cecilia Cipressi (Roma, 26 febbraio 1977), è una cantante italiana.
Biografia
Gli inizi
Figlia d'arte (suo padre è il noto cantante Elio Cipri, che ebbe un certo successo negli anni '60 e in seguito produttore presso la Fonit Cetra), la carriera di Syria comincia ufficialmente nel 1995, quando si aggiudica il primo posto nella manifestazione "Sanremo giovani" cantando la cover della famosissima canzone di Loredana Bertè, Sei bellissima, guadagnando la partecipazione al Festival di Sanremo dell'anno seguente.
La cantante vince così il Festival di Sanremo 1996 nella categoria giovani con Non ci sto e pubblica il suo primo omonimo album, con brani di Claudio Mattone, tra cui Sogno, cover tributo a Mietta.

Gli anni novanta
Nel 1997 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, stavolta tra i big, e arriva terza con il brano Sei tu. Contemporaneamente pubblica il suo secondo album L'angelo, che porta la firma di Claudio Mattone e Alberto Salerno, nel corso dell'estate si aggiudica l'ambito telegatto di "Vota la voce" a pari merito con Carmen Consoli come artista rivelazione dell'anno.
Dopo Station Wagon, del 1998, con brani scritti apposta per lei da svariati cantautori tra cui Mariella Nava, canta Riflesso, brano che fa da colonna sonora al cartone animato Disney Mulan.

Gli anni 2000
Il 26 maggio del 2000 esce il suo quarto album Come una goccia d'acqua, prodotto da Biagio Antonacci. In questo disco Syria scrive il suo primo testo sulla musica di Marina Rei per la canzone Maledetto il giorno.
Il brano Se t'amo o no è uno dei più suonati dell'estate 2000.
Un anno più tardi Syria torna al Festival di Sanremo con un brano di Biagio Antonacci dal titolo Fantasticamenteamore, che verrà inserito nella ristampa del disco Come una goccia d'acqua. Nello stesso anno nasce Alice, figlia della cantante e del suo compagno Pierpaolo Peroni, produttore degli 883.
La produzione discografica si arricchisce di un nuovo album nel 2002 con Le mie favole. Del disco fanno parte Essere in te scritta da Max Pezzali (brano che avevano già interpretato assieme nell'album Uno in più degli 883), Se tu non sei con me scritta da Jovanotti e Occhi fragili scritta da Gianna Nannini e Isabella Santacroce. Nello stesso disco c'e anche una canzone scritta dalla stessa Syria, "Lettera ad Alice", dedicata alla figlia di pochi mesi. Il disco verrà ristampato nel 2003 con l'aggiunta del brano L'amore è (scritto da Jovanotti) con cui la cantante partecipa al Festival di Sanremo di quell'anno e di un secondo inedito dal titolo Aria, uscito come singolo l'estate seguente.
Il sesto album, Non è peccato, vede la luce nel 2005 e contiene 11 brani inediti scritti appositamente per Syria da diversi artisti e autori come Jovanotti, Tiziano Ferro, Mario Venuti, Le Vibrazioni, Roberto Casalino e Giorgia. Dall'album vengono estratti tre singoli di buon riscontro: Senza regole, Non sono e l'omonima Non è peccato, di cui viene realizzato un video per la regia di Gaetano Morbioli. L'album contiene anche un omaggio a Loredana Bertè, di cui interpreta la hit Mi manchi, portata al successo nel 1993.
Alla carriera di cantante, da qualche anno Syria alterna quella di attrice teatrale, partecipando al fianco di Francesco Paolantoni allo spettacolo teatrale Jovinelli varietà, scritto da Serena Dandini. Nel 2006 collabora con Paolo Rossi in Chiamatemi Kowalski (novanticinque repliche in giro per l'Italia). Inoltre viene contattata dal regista Giovanni Veronesi per un breve cameo nel film Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi.
Nell'attesa di iniziare la registrazione del suo nuovo album con Cesare Malfatti dei La Crus, collabora con alcuni gruppi della scena Indie italiana (Non Voglio Che Clara, Atleticodefina).

Alla fine del 2007 escono i nuovi singoli "La distanza" e "Canzone d'odio" cover dei Northpole e Mambassa che anticipano l'uscita del settimo album, intitolato Un'altra me, in cui Syria, che nel frattempo è passata dalla Warner Music Italy alla Sony Music, reinterpeta alcuni brani di gruppi che appartengono al circuito indipendente italiano: Marta sui Tubi, Deasonika, NorthPole, Non voglio che Clara, Mambassa, Perturbazione, Filippo Gatti, Atleticodefina, Blume e Marcilo Agro. L'album è uscito l'8 febbraio 2008, e contiene 12 brani di cui 1 inedito, "Momenti" scritto da Sergio Endrigo e Cesare Malfatti, quest'ultimo ex membro della band milanese La Crus e produttore dell'intero disco. Con quest'ultimo brano la cantante si era presentata alle selezioni per il Festival di Sanremo 2008, ma senza successo. Il disco ottiene un'ottima recensione da parte della critica, ma non ottiene il successo sperato in senso commerciale.
Il 20 febbraio 2009, Syria ha duettato, in veste di ospite, con Dolcenera al Festival di Sanremo 2009 nella categoria "Artisti" con il brano Il mio amore unico, brano che nonostante non abbia avuto accesso alla serata finale ha riscosso un grande successo radiofonico.

La nuova veste: Airys
Nel maggio del 2009 esce il singolo Esco, mentre a giugno il singolo Vedo in te, entrambi pubblicati con il nome Airys ed inclusi nell'EP Vivo amo esco, che lancia l'artista in versione elettropop. In questo EP è anche presente il brano Io ho te, cover riarrangiata della canzone di Donatella Rettore del 1983. L'intero progetto a cui Syria presta la voce è scritto e curato dagli Hot Gossip, nome di punta della scena indie elettronica italiana.
Il 21 giugno 2009 prende parte al concerto Amiche per l'Abruzzo allo Stadio San Siro di Milano, in favore dei terremotati del terremoto dell'Aquila del 2009, esibendosi, tra l'altro, in quartetto con Irene Grandi, Noemi e Dolcenera in La tua ragazza sempre di Irene Grandi e nella storica Blowin' in the Wind.
Nell'aprile 2010 esce il terzo singolo di Airys, Io ho te, ricantata per l'occasione con la band Club Dogo. Il relativo videoclip ospita come partecipazione straordinaria l'autrice del brano originale, Donatella Rettore.
Nell' ottobre 2010, durate un suo intervento ad area sanremo ex sanremolab, ha annunciato la lavorazione del suo nuovo disco di inediti tornando in scena con il nome di Syria.

Discografia

Album
1996 - Non ci sto

1997 - L'angelo

1998 - Station Wagon

2000 - Come una goccia d'acqua

2002 - Le mie favole

2005 - Non è peccato

2008 - Un'altra me

EP
2009 - Vivo amo esco - sotto lo pseudonimo Airys

Singoli
1996 - Non ci sto

1996 - Manchi tu

1996 - batti e batti

1997 - Sei tu

1997 - L'angelo

1997 - Così mi butto via

1998 - Station Wagon

1998 - Ho scritto una canzone per te

1998 - Dimenticata

2000 - Se t'amo o no

2000 - Fino al cielo

2001 - Fantasticamenteamore

2001 - Maledetto il giorno

2002 - Se tu non sei con me

2003 - Mi consumi

2003 - L'amore è

2003 - Aria

2005 - Senza regole

2005 - Non sono

2005 - Non è peccato

2007 - La distanza

2008 - Canzone d'odio

2009 - Esco - sotto lo pseudonimo Airys

2009 - Vedo in te - sotto lo pseudonimo Airys

2010 - Io ho te - sotto lo pseudonimo Airys

Collegamenti esterni

Sito ufficiale





venerdì 29 ottobre 2010

Sabrina Salerno

Sabrina Salerno
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sabrina Salerno, negli anni ottanta nota più semplicemente come Sabrina (Genova, 15 marzo 1968), è una cantante, showgirl e attrice italiana.

Scoperta da Claudio Cecchetto, è divenuta celebre negli anni ottanta con la partecipazione ad alcuni spettacoli televisivi italiani quali W le donne e Premiatissima e con il suo debutto in veste di cantante ha venduto oltre venti milioni di dischi in tutto il mondo[1] soprattutto grazie agli album Sabrina e Super Sabrina e a singoli di genere disco come Sexy Girl e Boys (Summertime Love), che raggiunse la terza posizione della classifica britannica, prima artista italiana a raggiungere tale risultato.[2] Dopo aver suscitato interesse anche a causa delle sue forme prorompenti ed essendo così divenuta una delle icone sexy degli anni ottanta[3], ha proseguito la sua carriera incidendo diversi album, partecipando ad alcuni film e ad altrettanti spettacoli teatrali e televisivi.

Biografia
Esordio
Nata a Genova, dai cinque ai quattordici anni ha vissuto a Sanremo con i nonni. Tornata a Genova, durante gli studi al liceo linguistico "Cesare Pavese" ha partecipato a un concorso di bellezza vincendo il titolo di Miss Lido, noto concorso di bellezza genovese svolto nello stabilimento balneare piu' grande d'Europa di corso Italia, che ha negli anni ha avuto tra le sue vincitrici anche Sofia Loren. In seguito partecipa e vince anche il titolo di Miss Liguria[4].

Ha debuttato in televisione nel 1984 nel programma W le donne condotto da Amanda Lear e Andrea Giordana e l'anno successivo ha affiancato Johnny Dorelli nel popolare show del sabato sera Premiatissima sulla neonata Canale 5.[5]

Ha esordito come cantante nel 1986 con il singolo Sexy Girl, prodotto da Claudio Cecchetto, che ebbe successo in Italia[6] Australia[7] e altri paesi europei venendo scelta come sigla del Festivalbar 1986. Nel frattempo partecipò come cantante e showgirl ad altri due varietà di Canale5: Grand Hotel (1986) e Sandra e Raimondo Show (1987) con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.[5]

Gli anni ottanta: successo internazionale
Fra il 1986 e il 1987 pubblicò l'album d'esordio Sabrina[8] che oltre al primo singolo Sexy Girl conteneva nuovi brani e cover che riscossero successo internazionalmente, prima su tutte Boys (Summertime Love), che conquistò la terza posizione della classifica britannica;[2] questo singolo ottenne particolare successo in tutta l'Europa, piazzandosi ai primi posti delle classifiche di paesi come Svizzera, Francia, Germania e Norvegia[9] e al quarto in Italia.[10] Dall'album d'esordio furono estratti anche i singoli Hot Girl e la cover della nota canzone delle Labelle Lady Marmalade. Quest'ultimo entrò nelle classifiche di Francia e Paesi Bassi[11] mentre Hot Girl ha ottenuto un maggior successo in tutta Europa, con buone posizioni anche in Svizzera e Germania.[12] Tutte queste canzoni, in stile italo disco e accompagnate da maliziosi videoclip che esaltavano le forme mediterranee dell'interprete, famosa anche per il suo seno molto abbondante, la consacrarono come uno dei sex symbol degli anni ottanta e le procurano grande popolarità nelle discoteche.[13] In Spagna creò un caso nazionale quando, durante l'esecuzione del brano Hot Girl, si scoprì parzialmente un seno in diretta televisiva e il paese, nel pieno della movida, la elesse icona sexy. Tra il 1986 e il 1987 ha anche partecipato ad alcune pellicole: Grandi magazzini (1986), il thriller Le foto di Gioia e il telefilm Professione Vacanze (1987).

Nel 1988 uscì il secondo album, Super Sabrina, che ottenne per la seconda volta un ottimo successo a livello europeo entrando in diverse classifiche[14] e conteneva diversi singoli da classifica come My Chico, All of Me (Boy Oh Boy), realizzata da Stock, Aitken & Waterman, produttori dei maggiori successi dance dell'epoca.[15] Nel 1988 al Festivalbar 1988 venne premiata come migliore cantante europea dell'anno. Sempre nello stesso anno uscì il brano Like a Yo-Yo, prodotto dal noto produttore italo-americano Giorgio Moroder.[16] Quest'ultimo singolo fu scelto come sigla di chiusura dello show televisivo di Canale 5 Odiens, che vide la cantante nel cast al fianco di Lorella Cuccarini, Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo.[5] In Scandinavia uscì una raccolta di brani remixati dal titolo Something Special prodotto da Stock, Aitken & Waterman, che raggiunse la ventunesima posizione della classifica svedese degli album.[17] Successivamente usci in tutta Europa il singolo "Sex",sia in vinile che in versione picture disc.

Nel 1989 incise un altro singolo di successo, Gringo (decima posizione in Italia),[18] ed è stata protagonista di un concerto all'Olimpisky Stadium di Mosca, diviso in tre giorni, seguito da oltre 50.000 persone. Questo concerto è stato anche immortalato in VHS con il titolo "Sabrina Live In Moscow" Sempre in quell'anno uscì al cinema il film Fratelli d'Italia, con Jerry Calà e si esibì in Svizzera al Montreux Pop Festival; solo in Spagna, paese dove la cantante era particolarmente acclamata,[19] uscì un album intitolato Guys and Dolls, che mischiava brani del primo e del secondo album. Nel Regno Unito fu la prima cantante italiana a piazzare le sue canzoni nei piani alti delle classifiche e i tabloid si inventarono una rivalità con l'altra cantante-maggiorata del periodo, Samantha Fox.[20]

Negli anni ottanta i dischi di Sabrina Salerno sono stati pubblicati dalle etichette Five, Videogram e Media.

Gli anni novanta: musica, tv, cinema e teatro
Nel 1990 incise il singolo Yeah Yeah, partecipò per la quinta volta al Festivalbar e prese parte al programma quotidiano di Rai 2 Ricomincio da due, con Raffaella Carrà. Sempre nello stesso anno fu pubblicato il suo terzo album di inediti, Over the Pop, che vide la produzioni, tra gli altri, nel noto Giorgio Moroder in pezzi come Shadows of the Night, pubblicata anche come singolo, e Love Is like Magic.

L'anno successivo, il 1991, segnò un importante traguardo nella carriera della cantante che per la prima volta incise una canzone in lingua italiana, Siamo donne, insieme a Jo Squillo, partecipando così al Festival di Sanremo di quell'anno. Per l'occasione venne ri-stampato l'album Over the Pop e dopo il successo del singolo sanremese pubblicò Shadows of the Night, terzo estratto dall'album e "Dirty Boy Look". Con questo album, per la prima volta, la cantante si cimentò anche nella scrittura e nella produzione di alcuni brani. Successivamente, sempre nello stesso anno, uscì in Francia il singolo Cover Model. In quell'anno, particolare interesse suscitò la lotta mediatica tra la cantante e la showgirl Angela Cavagna (in passato sua corista e ballerina), iniziata dalla stessa Cavagna che aveva accusato la Salerno di essersi sottoposta a interventi di chirurgia estetica per aumentare il seno e le labbra.[19] Il caso è finito nelle aule di tribunale, nelle quali la Salerno ha portato la sua ex corista chiedendo un risarcimento danni.[21]

In questo periodo emerse da parte dell'artista la volontà di cambiare direzione artistica e staccarsi dall'immagine aggressiva e sexy che l'aveva lanciata, entrando così in contrasto con il suo management, che continuava a proporla come seducente interprete di brani scanzonati e maliziosi.

Fra dicembre '91 e gennaio 1992 è nel cast del programma di Canale 5 Bellezze sulla neve, dove animava la parte musicale cantando, tra le altre, la sigla Love Dream.[5]. Fra febbraio e aprile 1992 è ospite fissa dell'equivalente spagnolo Bellazas en la nieve trasemsso da Telecinco

Nel 1994, anno in cui avvenne la separazione artistica da Gianpiero Menzione, manager che l'aveva scoperta e lanciata, incise altri due singoli dance, Rockawillie ed Angel Boy che entrarono in classifica in alcuni paesi europei. Successivamente ha pubblicato il primo album in lingua italiana, Maschio dove sei, prodotto da lei stessa e distribuito dall'etichetta NAR International, che la vide collaborare con Massimo Riva e Vasco Rossi.[22] Il cd venne ristampato con un altro titolo, Numeri, contenente tuttavia la stessa lista tracce.

Nel 1995 debuttò a teatro diretta da Alessandro Capone con la commedia I cavalieri della tavola rotonda, dove interpretava, accanto a Tosca d'Aquino, Gianfranco D'Angelo e Daniele Luttazzi, il ruolo della fata Morgana.[22] Nel 1996 uscì un album di remix dal titolo Sabrina Remix 1996 che conteneva i singoli del primo album remixati, distribuito dalla RTI Music, e tornò in televisione affiancando Jocelyn nel game-show Il grande gioco del mercante in fiera, in onda su TMC. L'anno dopo tornò in teatro con la commedia Uomini sull'orlo di una crisi di nervi, sempre diretta da Alessandro Capone. Nell'estate del 1998 è stata invece scelta per condurre insieme a Carlo Conti lo show di Rai Uno Cocco di mamma; l'autunno successivo riprese invece la tournée teatrale.

Il 1999 segnò il ritorno della cantante alla musica, con la pubblicazione in Italia e in Spagna dell'album A Flower's Broken sempre per la RTI Music che, nonostante avesse suscitato un'iniziale curiosità per via del video che accompagna il singolo I Love You, dove la cantante, in succinti panni futuristici, baciava appassionatamente un androide di forma femminile, non ottenne il successo sperato.

Nell'autunno del 1999 è uscito il film degli 883 Jolly Blu, che la vedeva fra i protagonisti e, contemporaneamente, ha preso parte alla sit-com Tutti gli uomini sono uguali, in onda su Italia 1, con Maurizio Crozza.

Gli anni duemila
Dal 2001 al 2003 è stata impegnata in teatro con il musical Emozioni, diretto da Sergio Japino, con Ambra Angiolini e Vladimir Luxuria. Il musical è risultato un grande successo che ha portato alla cantante critiche positive.[23]

Nel 2002 è stata nel cast del programma di Italia 1 Matricole & Meteore, con il ruolo di inviata, mentre due anni dopo ha dato alla luce il suo primogenito Luca Maria, avuto dal compagno Enrico Monti, diventato suo marito nel 2006.

Nel 2005 è tornata a recitare, per la regia di Cristiano Ceriello, nel film indipendente Colori, opera di ispirazione Dogma 95, che le ha fatto vincere il premio della critica al Festival del Cinema di Salerno. Diretta dallo stesso regista, ha poi recitato in Film D., del 2006. Sempre nello stesso anno ha pubblicato, esclusivamente sul suo sito ufficiale, un singolo dance house intitolato I Feel Love (Good Sensation).

Il singolo è stato un primo passo verso il ritorno alla musica della cantante, che nel 2007 e nel 2008 ha eseguito una lunga tournèe in Francia con il tour "RFM Party", organizzato dal network francese RFM, e ha alternato apparizioni e concerti in numerose nazioni europee.

Il ritorno ufficiale alla discografia è avvenuto il 3 ottobre 2008, data di pubblicazione del greatest hits Erase/Rewind Official Remix per l'etichetta Edel, diviso in due dischi contenenti rispettivamente tredici successi della cantante e tredici brani inediti. Dall'album è stato inoltre estratto come singolo una cover del brano Erase/Rewind dei The Cardigans, che ha ottenuto un tiepido successo e di cui è stato frequentemente trasmesso il video nelle emittenti musicali.

Dal 4 agosto al 10 agosto 2008 è stata ospite fissa del programma Estate 101 in onda su R101, con il conduttore Alberto Davoli.

Nell'autunno 2009 è uscito il singolo Erase/Rewind con sette nuove versioni remixate dai DJ Andrea T Mendoza e Steven Tibet.

Il 15 giugno 2010 è uscito il singolo e il video di Call Me, cover della storica canzone dei Blondie reinterpretata in coppia con Samantha Fox. Il disco è uscito come EP, singolo, 45 giri in vinile e picture disc e in download digitale; il brano ha raggiunto la quarta posizione della classifica di vendita dei singoli dance [24]. Sempre nell'estate del 2010, precisamente dall'8 luglio, conduce quattro puntate della trasmissione Mitici '80, trasmessa in prima serata su Italia 1.

Discografia
Album
1987 - Sabrina
1988 - Super Sabrina
1988 - Something Special
1990 - Super Remix
1991 - Over the Pop
1996 - Maschio dove sei
1999 - A Flower's Broken
2008 - Erase/Rewind Official Remix
Singoli
1986 - Sexy Girl
1987 - Lady Marmalade
1987 - Boys (Summertime Love)
1987 - Hot Girl
1988 - All of Me (Boy Oh Boy)
1988 - My Chico
1988 - Like a Yo-Yo
1988 - Sex
1988 - Pirate Of Love
1989 - Gringo
1990 - Yeah Yeah
1991 - Siamo donne
1991 - Shadows of the Night
1991 - Cover Model
1994 - Rockawillie
1994 - Angel Boy
1995 - Boys '95
1996 - Fatta e rifatta
1999 - I Love You
2006 - I Feel Love (Good Sensation)
2008 - Erase/Rewind
2009 - Erase/Rewind (remix by Andrea T Mendoza vs Tibet)
2010 - Call Me (con Samantha Fox)
Picture Disc
1987 - Boys (Summertime Love)
1988 - Hot Girl
1987 - Super Sabrina
1988 - Interview (limited edition made in London)
1988 - Something Special
1988 - Sex
1989 - Gringo
1990 - Yeah Yeah
1991 - Over The Pop
1991 - Shadows of the Night
2010 - Call Me (con Samantha Fox)
Live
1988 - Sabrina live on stage
1989 - Sabrina Live In Moscow
Televisione [modifica]
1984 W le donne, Canale 5, Retequattro
1985 Premiatissima '86, Canale 5
1986 Grand Hotel, Canale 5
1987 Sandra e Raimondo Show, Canale 5
1990 Ricomincio da 2, Rai Due
1991 Bellezze sulla neve, Canale 5
1992 Bellezas en la nieve, Telecinco
1996 Il grande gioco del mercante in fiera, TMC
1998 Cocco di mamma, Rai Uno
2002 Matricole & Meteore, Italia 1
2010 Mitici '80, Italia 1
Filmografia
1986 Grandi Magazzini, di Castellano e Pipolo
1986 Professione vacanze, di Vittorio De Sisti - episodio Nove settimane e un mazzo
1986 Ferragosto OK, di Sergio Martino
1987 Le foto di Gioia, di Lamberto Bava
1988 Festa di Capodanno, di Piero Schivazappa
1989 Sabrina Live In Moscow (Vhs del concerto del 13-14-15-02-1989 febbraio all'Olimpiesky Stadium in Russia)
1989 Fratelli d'Italia, di Neri Parenti
1998 Jolly Blu, di Stefano Salvati
1999 Tutti gli uomini sono uguali, di Alessandro Capone e Fausto Brizzi
2004 Colori, di Cristiano Ceriello
2006 Film D, di Cristiano Ceriello
2009 Taglia & Cuci, di Michele Foresta
Teatro
1995/1996 I cavalieri della tavola rotonda di Alessandro Capone
1997/1998 Uomini sull'orlo di una crisi di nervi di Alessandro Capone
2001/2003 Emozioni di Sergio Japino
Note
1.^ Sabrina Salerno: "sono un gay intrappolato in un corpo di donna". URL consultato il 29-12-2009.
2.^ a b Boys (Summertime Love) su chartstats.com. URL consultato il 28-12-2009.
3.^ MitiCult: Sabrina Salerno e Samantha Fox, un duetto per le regine sexy degli anni '80. URL consultato il 29-12-2009.
4.^ Intervista a "L'Europeo", 13 gennaio 1989
5.^ a b c d Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2005.
6.^ Sexy Girl su Hit Parade Italia. URL consultato il 07-02-2010.
7.^ Sexy Girl su hitparade.ch. URL consultato il 29-12-2009.
8.^ Sabrina su italiancharts.com. URL consultato il 07-02-2010.
9.^ Boys (Summertime Love) su italiancharts.com. URL consultato il 07-02-2010.
10.^ Boys (Summertime Love) su italiancharts.com. URL consultato il 07-02-2010.
11.^ Lady Marmalade su italiancharts.com. URL consultato il 07-02-2010.
12.^ Hot Girl su italiancharts.com. URL consultato il 07-02-2010.
13.^ «Sabrina Salerno. Ritorno agli '80». Corriere della Sera, 3-10-2008, p. 16. URL consultato in data 07-02-2010.
14.^ Super Sabrina su hitparade.ch. URL consultato il 29-12-2009.
15.^ All of Me (Boy Oh Boy) su hitparade.ch
16.^ Like a Yo Yo su hitparade.ch. URL consultato il 29-12-2009.
17.^ Something Special su hitparade.ch. URL consultato il 29-12-2009.
18.^ Gringo su Hit Parade Italia. URL consultato il 07-02-2010.
19.^ a b «Angela e Sabrina a colpi di decolleté». la Repubblica, 8-10-1991, p. 25. URL consultato in data 07-02-2010.
20.^ Sabrina Salerno e Samantha Fox canteranno insieme "Call Me", musicroom.it. URL consultato il 29-12-2009.
21.^ «Proteste in ospedale: "Cavagna rivestiti"». la Repubblica, 5-12-1991, p. 20. URL consultato in data 07-02-2010.
22.^ a b Mario Luzzato Fegiz. «Sabrina: "Maschio, stai attento ti batterò con l'ironia"». Corriere della Sera, 14-10-1995, p. 34. URL consultato in data 29-12-2009.
23.^ Davide Carlucci. «Porto, gran galà con Luxuria e Sabrina Salerno». la Repubblica, 4-6-2002, p. 12. URL consultato in data 07-02-2010.
24.^ Italian Dance Singles Sales Chart - Dancedirectory.com
Voci correlate
Italodisco
Musica pop
Collegamenti esterni
(IT, EN) Sabrina Salerno Sito Ufficiale
(IT) Sabrina Salerno MySpace ufficiale
(IT, EN) Sabrina Salerno su last.fm
(IT) Sabrina Salerno discografia su discogs.com
(EN) Sabryfansite sito fan
Scheda su Sabrina Salerno dell'Internet Movie Database


http://it.wikipedia.org/wiki/Sabrina_Salerno



giovedì 28 ottobre 2010

Silvia Salemi


Silvia Salemi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Silvia Salemi (Palazzolo Acreide, 2 aprile 1978) è una cantautrice italiana.

Biografia

Nel 1995 vince il Festival di Castrocaro con Con questo sentimento.

Nell'autunno del medesimo anno partecipa a Sanremo Giovani, proponendo la canzone Nessuno mi può giudicare, originariamente interpretata da Caterina Caselli, in una versione moderna ed originale, che le permette di partecipare al Festival di Sanremo 1996 nella sezione Nuove Proposte con il brano Quando il cuore. Ottiene un soddisfacente quinto posto e pubblica il suo primo album, intitolato semplicemente Silvia Salemi.

Nel 1997 è di nuovo a Sanremo, approdando tra i Big con la canzone A casa di Luca, che riscuote un buon successo di critica e di pubblico. Nello stesso anno arriva seconda ad Un disco per l'estate con Stai con me stanotte ed ha l'onore di fare da supporter alla data romana del gruppo scozzese Simple Minds.

Torna al Festival di Sanremo nel 1998 con Pathos, brano in cui si fondono sonorità orientali e rock, scritta dopo un viaggio in Tibet. Affianca inoltre nello stesso anno Pippo Baudo nella conduzione della trasmissione Il gran ballo delle debuttanti, su Canale 5.

Nel 2000 esce il quarto album L'arancia, introdotto dal singolo La parola amore, il cui video la vede in una inedita svolta sexy.

Nel 2003 partecipa per la quarta volta al Festival di Sanremo con Nel cuore delle donne. "Dimenticami" è il secondo singolo estratto da "Il gioco del Duende".

Nel 2004 partecipa al reality show Music Farm.

Il 4 maggio 2007 esce Il mutevole abitante del mio solito involucro.[1] I video dei singoli segnano il debutto alla regia di due giovani e importanti attori:Giuseppe Fiorello (Il mutevole abitante del mio solito involucro) e Giorgio Pasotti (Ormai).

Nell'aprile 2009 partecipa ad un programma della televisione satellitare Alice, L'isola del Gusto, ambientato nella sua terra natale.

Nel febbraio 2010 ha annunciato, durante la trasmissione I fatti vostri su Raidue, che ha in preparazione uno spettacolo musicale interamente dedicato ad Edith Piaf e che sarà pronto a novembre per un grande tour teatrale.

Discografia
Album
1996 - Silvia Salemi
1997 - Caotica
1998 - Pathos
2000 - L'arancia
2003 - Gioco del Duende
2007 - Il mutevole abitante del mio solito involucro
Singoli
1996 - Quando il cuore
1997 - A casa di Luca
1997 - Stai con me stanotte
1998 - Pathos
1998 - Odiami perché
1998 - Soli in paradiso [radio edit.]
2000 - La parola amore
2000 - E ci batteva il sole [radio edit.]
2002 - J'adore
2003 - Nel cuore delle donne
2003 - Dimenticami [radio edit.]
2003 - Si, Forever [radio edit.]
2007 - Il mutevole abitante del mio solito involucro
2007 - Ormai [radio edit.]
Note
1.^ Scheda dell'album "Il mutevole abitante del mio solito involucro" su IBS. URL consultato il 10-10-2009.




Flying Trapeze Aerial Voltige

mercoledì 27 ottobre 2010

Rosanna Fratello

Rosanna Fratello
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Rosanna Fratello (San Severo, 26 marzo 1951) è una cantante e attrice italiana.


Biografia

Dopo aver firmato un contratto con la Ariston, Rosanna debutta al Festival di Sanremo 1969, sostituendo Anna Identici nell'interpretazione del brano Il treno, la cui versione alternativa è cantata da Brenton Wood. Lo stesso anno la Fratello partecipa ad Un disco per l'estate con Lacrime nel mare e successivamente alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Non sono Maddalena (scritta da Giorgio Conte), aggiudicandosi la "Gondola d'Argento".

Nel 1970 partecipa nuovamente a Sanremo con Ciao anni verdi, scritta da Adriano Celentano e presentata, nella doppia versione, anche dal complesso I Domodossola: il pezzo viene escluso dalla finale, ma la Fratello si guadagna l'apprezzamento da parte della collega Mina, che era anche discografica del gruppo citato. Nello stesso anno fa parte del cast della trasmissione del sabato sera E noi qui, con Gino Bramieri, Giorgio Gaber ed Ombretta Colli. Inoltre partecipa ad Un disco per l'estate con Una rosa e una candela, classificandosi al nono posto nella serata finale di Saint Vincent.

Nel 1971 è nuovamente presente a Sanremo con Amsterdam, che ottiene un certo successo in Spagna. Mediterranea e dotata di naturale espressività, la Fratello lo stesso anno viene scelta dal regista Giuliano Montaldo per il celebre film Sacco e Vanzetti, con Riccardo Cucciolla e Gian Maria Volontè: la pellicola verrà premiata a Cannes, e Rosanna riceve il Nastro d'Argento per la sua interpretazione del ruolo di Rosa Sacco.

La Fratello partecipa in seguito all'edizione 1971-'72 di Canzonissima con Sono una donna, non sono una santa (scritta da Alberto Testa ed Eros Sciorilli), il suo più grande successo, che giunge al vertice dell'hit-parade.

Nel corso del 1972 passa alla Ricordi pubblicando, tra gli altri, il singolo L'amore è un marinaio. Nell'edizione 1972-'73 di Canzonissima, accede ancora una volta alla finale con Figlio dell'amore, scritta da Fausto Leali.

Nel 1973 è con Nuvole bianche è finalista ad Un disco per l'estate, manifestazione che la vede in gara anche nel 1974 con Caro amore mio (semifinalista) e nel 1975 con Povera cocca (esclusa dalle finali di Saint Vincent) quest'ultimo brano destinato originariamente a Marisa Sannia.

Partecipa per altre tre volte consecutive al Festival di Sanremo, in quelle che saranno le edizioni più sfortunate circa il successo televisivo e la vendita discografica. Nel 1974 presenta Un po' di coraggio. Al 1975, lei ed Angela Luce sono le uniche concorrenti professioniste che godono di una popolarità a livello nazionale: entrambe si classificano al secondo posto, ma il brano presentato da Rosanna (Va' speranza va') non ottiene successo. Nel 1976 (dopo essere tornata all'etichetta discografica Ariston), presenta al Festival Il mio primo rossetto, brano che la cantante non ha mai apprezzato particolarmente, e che pur non arrivando in finale si rivela un discreto successo commerciale.

Contemporaneamente si dedica al folk, incentrando la sua produzione a 33 giri su vecchi canti come Vitti 'na crozza, Ciuri ciuri, Calavrisella, Vola, vola, vola, e molti altri.

Nel 1978, con la nascita della figlia Guendalina, la cantante dirada i propri impegni professionali, pur continuando ad esibirsi in Italia ed all'estero.

Dopo il passaggio alla Baby Records (1977), Rosanna tenta la carta della disco music con Listen (1977) e Quando una donna tace è sempre un angelo (1978), scritta dai Fratelli La Bionda.

Nel 1981, dopo la pubblicazione dell'album Mediterraneo dell'anno prima, la collaborazione col cantautore Cristiano Malgioglio le permette di risalire la china con Schiaffo, che ottiene un discreto successo.

Nel frattempo continua ad incidere altri singoli, passando da un'etichetta all'altra: tra gli altri, Per un uomo che va (1980) Se t'amo t'amo (1982), Al cuore bang bang (1982), La carovana (1984), M'innamoro sempre (1986), pubblicati rispettivamente da Balance Records, Durium, Panarecord e Dischi Ricordi.

Nel 1986 partecipa al programma televisivo Premiatissima (una delle prime "operazioni nostalgia"), formando con Little Tony e Bobby Solo il trio "I Ro.bo.t." (Ro per Rosanna, Bo per Bobby e T per Tony), che incide due album con la Five Record, ottenendo un certo successo. Nel 1987 Rosanna Fratello si classifica seconda, sempre a Premiatissima, con la sua interpretazione di Amore scusami, successo di John Foster degli anni sessanta.

Nel 1990 torna a collaborare con Malgioglio per la raccolta Rosanna ieri, Rosanna domani, pubblicata dall'etichetta Carrere.

Nel 1994 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Una vecchia canzone italiana, nella Squadra Italia. Pubblica l'album Stammi vicino, prodotto da Luigi Albertelli: ne esce il ritratto di un'interprete matura e raffinata, che non rinuncia alla consueta sensualità.

Successivamente partecipa ad alcune trasmissioni televisive quali Domenica in e Viva Napoli, in veste di cantante ed opinionista. Oggi è proprietaria di un bar pasticceria a Como.

Discografia
Album
1970 - Rosanna (Ariston Ar Lp 11010)
1971 - La ragazza del Sud (Ariston Ar Lp 12051)
1973 - Sono nata in un paese molto lontano (Ricordi SMRL 6102)
1974 - Canti e canzoni dei nostri cortili (Ricordi SMRL 6136)
1975 - Tanghi e valzer di casa mia (Ricordi SMRL 6143)
1975 - Musiche di casa nostra (Ricordi SMRL 6161)
1976 - Vacanze (Ariston AR Lp 12291)
1980 - Mediterraneo (Balance records BLN 46501)
1985 - Le più belle canzoni di Sanremo - I Robot (Five Record)
1987 - Cantando cantando - I Robot (Five Record)
1990 - Rosanna ieri, Rosanna domani (Carrere CAR 117)
1994 - Stammi vicino (Top Records 16632 0001-2)
1998 - Sono una donna non sono una santa - Il meglio (Mr Music)
Singoli
1969 - Il treno/La nostra città (Ariston AR 0307)
1969 - Lacrime nel mare/Dove finisce il mare (Ariston AR 0314)
1969 - Non sono Maddalena/La vita è rosa (Ariston AR 0330)
1969 - Piango d'amore/La nostra città (Ariston AR 0441)
1970 - Il mio sguardo è uno specchio/Pane e gioventù (Ariston AR 0346)
1970 - Ciao anni verdi/Il foulard blu (Ariston AR 0352)
1970 - Una rosa e una candela/Io non so dirti di no (Ariston AR 0361)
1970 - Io canto per amore/Avventura a Casablanca (Ariston AR 0371)
1971 - Amsterdam/Non fa niente (Ariston AR 0500)
1971 - Un rapido per Roma/Mi guardo intorno (Ariston AR 0513)
1971 - Sono una donna, non sono una santa/Vitti 'na crozza (Ariston AR 0527)
1972 - Smetti di piovere/Il cielo dell'amore (Ariston AR 0526)
1972 - Io ti amo alla mia maniera/Vivere insieme (Ariston AR 0540)
1972 - Sant'Antonio nel deserto/Lu polverone (Ariston AR 0562)
1972 - Lu forestiero dorme la notte sull'aia/Pellegrinaggio a Montevergine (Ariston AR 0563)
1972 - Lu pete di San Gabriele/Vola, vola, vola (Ariston AR 0563)
1972 - L'amore è un marinaio/Prigioniero (Ricordi SRL 10668)
1972 - Amore di gioventù/Via del mercato (Ricordi SRL 10679)
1972 - Figlio dell'amore/Stasera tu ed io (Ricordi SRL 10686)
1973 - Calavrisella/Ciuri ciuri (Ricordi SRL 10691)
1973 - Nuvole bianche/Amore vecchio stile (Ricordi SRL 10693)
1974 - Un po' di coraggio/Piano piano piano (Ricordi SRL 10716)
1974 - Caro amore mio/Che strano amore (Ricordi SRL 10716)
1975 - Va' speranza va'/Qualcosa di te (Ricordi SRL 10752)
1975 - Il bimbo/Amore come pane (Ariston AR 00683)
1975 - Amore bianco/Povera cocca (Ariston AR 00683)
1976 - Il mio primo rossetto/Pazza io (Ariston AR 00724)
1976 - Vacanze/La strada di casa (Ariston AR 00737)
1977 - Listen/Sempre sola (Baby Records BR 035)
1978 - Quando una donna tace è sempre un angelo/Ragazzino ragazzino (Baby Records BR 070)
1980 - Per un uomo che va/Ma quando penso (Balance Records BLN 46001)
1981 - Schiaffo/Piacere mi chiamo amore (Durium LD AI 8110)
1982 - Se t'amo t'amo/Duello (Durium LD AI 8136)
1982 - Al cuore bang bang/Smania (Durium LD AI 8156)
1984 - La carovana/Sola (Panarecord P 7329)
1985 - Mi innamoro sempre/El parasol (Ricordi SIR 20227)
1986 - Ma in fondo l'Africa non è lontana/Io non m'innamoro più (Five Record)
1986 - Amore scusami/La lontananza (Five Record FM 13150 )
Filmografia
Sacco e Vanzetti, regia Giuliano Montaldo (1971)
La Mano nera - prima della mafia, più della mafia, regia Antonio Raccioppi (1973)
La legge violenta della squadra anticrimine, regia Stelvio Massi (1976)
Voci correlate
Stanotte e per sempre, racconto grottesco di Daniele Luttazzi su Andreotti ed il caso Moro.
Bibliografia
Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, voce: Rosanna Fratello.
Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Editore Curcio, 1990; voce: Fratello Rosanna.


http://it.wikipedia.org/wiki/Rosanna_Fratello







http://www.rosannafratello.it

Una donna



La violenza ,con la quale a volte ,una donna entra nella vita di un uomo,è tale da precludere la nascita di un qualsiasi sentimento.
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martedì 26 ottobre 2010

Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni
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« Piccolo amore, piccolo amore...che pena quelli con un grande amore... »
(Roberto Vecchioni, in Piccolo amore)

Roberto Vecchioni (Carate Brianza, 25 giugno 1943) è un cantautore, paroliere, scrittore e insegnante italiano.


Gli inizi come autore

La famiglia di Vecchioni è di origine napoletana: il padre Aldo è commerciante, la madre Eva casalinga, ed il fratello Sergio, secondogenito, notaio. Roberto si laurea nel 1968 in lettere antiche presso l'Università Cattolica di Milano, nella quale resterà come assistente a Storia delle religioni; successivamente insegna in licei classici, come docente di greco e latino: tra i suoi allievi, la futura cantante Paola Iezzi[1] del duo Paola & Chiara.

Comincia la carriera nel mondo musicale come autore di testi di canzoni, in collaborazione con l'amico musicista Andrea Lo Vecchio: il primo brano pubblicato è una traduzione in italiano di "Barbara Ann" dei Beach Boys, incisa nel 1966 dai Pop Seven, e la particolarità di questo 45 giri è che lo stesso Vecchioni partecipa all'incisione (sua è la voce che comincia la canzone cantando "Bar bar bar, bar Barbara Ann").

Nella seconda metà degli anni sessanta e nei '70 continua la carriera di autore di testi (a partire dal 1970 anche su musiche di Renato Pareti, oltre che di Lo Vecchio) e scrive canzoni per cantanti affermati come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, i Nuovi Angeli, gli Homo Sapiens ecc.).

In alcuni di questi testi sono già evidenti le tematiche presenti nella sua produzione da cantautore: la nostalgia per il passato, il tema del doppio, l'uso della storia come metafora del presente (emblematica è, a questo proposito, La battaglia di Maratona incisa nel 1968 da Lo Vecchio), con evidenti influenze del lavoro letterario di Jorge Luis Borges.

Lavora spesso, in questo periodo, con la CGD e la CBS, ed è in queste case discografiche che ha modo di conoscere Francesco Guccini

« In quel periodo conobbi Guccini: la CGD gli mise vicino due parolieri veterani come Daniele Pace e Mario Panzeri per provare a modificare il testo di una sua canzone da mandare a Sanremo, ma Francesco se ne andò quasi subito, anche perché aveva le idee molto più chiare, era molto meno invischiato di me[2] »


Nel 1968 partecipa al Festival di Sanremo come autore della canzone Sera, interpretata da Giuliana Valci e Gigliola Cinquetti, e questo fatto contribuisce a rendere Lo Vecchio e Vecchioni autori molto richiesti:

« A parte ogni ovvia considerazione sul merito del Festival, c'era il gusto, l'orgoglio anzi, di avere scritto una cosa che era piaciuta più delle altre. più di quelle dei professionisti, dei veterani....e in parte questo mi gratificava, rispondeva al mio bisogno di affermazione, anche se non desideravo il successo indiscriminato...[3] »


Il debutto come cantautore

Dopo i primi successi come autore di testi, Vecchioni riesce nel 1968 ad incidere per la Durium un 45 giri, contenente sul lato A La pioggia e il parco e sul retro Un disco scelto a caso entrambi brani su musica di Lo Vecchio, ma il disco passa inosservato, e Vecchioni deve pazientare tre anni prima di ottenere la fiducia di una nuova casa discografica, la Ducale, fondata da Davide Matalon, ex padrone della Italdisc e storico scopritore di Mina.

Nel 1971 scrive il testo dell'inno dell'Inter, su musica di Renato Pareti, intitolato Inter spaziale e cantato dal calciatore Mario Bertini.

Per la Ducale Vecchioni incide, sempre nel 1971, il suo primo album Parabola, album che contiene una delle sue canzoni più famose, Luci a San Siro, seguito l'anno dopo da Saldi di fine stagione.

Nel 1973 riceve il premio della critica discografica italiana per il disco Il re non si diverte. Nello stesso anno partecipa al Festival di Sanremo sia come compositore ed interprete di L'uomo che si gioca il cielo a dadi, brano intimista dedicato al padre, che si classifica all'ottavo posto, sia come autore pur se non accreditato, delle parole di Sugli sugli bane bane, canzone del filone demenziale presentata dal gruppo Le Figlie del Vento e non ammessa alla serata finale.

Nel 1974 partecipa ad Un disco per l'estate con la canzone La farfalla giapponese, che passa però inosservata, e che è anche la sua ultima incisione per la Ducale; passa infatti alla Philips, con cui otterrà i primi successi di vendita, grazie a Ipertensione e soprattutto ad Elisir, i cui brani Velasquez e Figlia sono trasmessi spesso dalle prime radio libere.

Nel 1975 ha una buona notorietà grazie alle canzoni della serie a cartoni animati Barbapapà, i cui brani sono stati cantati anche da Orietta Berti e Claudio Lippi.

Il successo

Nel 1977 ottenne il successo del grande pubblico con il suo maggiore successo, Samarcanda, contenuto nell'album omonimo, ispirato a una leggenda di un soldato che fuggiva dalla morte. Gli archi della celebre introduzione furono incisi e composti da Angelo Branduardi, che cantò una versione della stessa canzone nell'album live Camper, realizzando anche un videoclip con i due artisti nei panni di Stanlio & Ollio.

Il successo fu confermato dai lavori successivi, negli anni di passaggio dalla Philips alla CGD, fino al Il Grande Sogno del 1984 dove, assieme al fidato Michelangelo Romano, arrangiò nuovamente alcuni successi affiancandoli ad alcuni nuovi brani, tra cui la title-track dove Francesco De Gregori vi suonò l'armonica. È questo forse il primo album italiano di canzoni incise in una nuova veste, abitudine che divenne poi una costante degli artisti con un cospicuo repertorio.

Nel 1979 fu accusato di spaccio sostanze stupefacenti dal giudice istruttore di Marsala: l'accusa si riferì ad un episodio avvenuto due anni prima durante una serata alla Festa dell'Unità della stessa località siciliana, quando il cantautore avrebbe offerto uno spinello ad un quattordicenne. Vecchioni venne arrestato in attesa del processo e rilasciato dopo alcuni giorni dopo avere ottenuto l'assoluzione; da questa vicenda personale, esacerbata dall'attesa in prigione poiché il giudice doveva rientrare dalle ferie, trasse poi l'ispirazione per scrivere le canzoni Lettera da Marsala e Signor giudice (un signore così così) (appartenenti all'album Robinson, come salvarsi la vita).


Roberto Vecchioni dal vivo nel 1979
Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, Vecchioni fu conduttore, nell'ambito della nota trasmissione Il Bingoo di Antenna 3 Lombardia della rubrica Telebigino, in onda di pomeriggio per 3 ore durante la quale aiutava a tradurre in diretta brani di latino e greco che i giovani telespettatori dovevano fare come compito per l'indomani. Molto spesso, come lo stesso Vecchioni ha confermato, dopo aver dato verbo e costruzione, alla seconda o terza telefonata di un ragazzo era lui stesso a dare la traduzione intera.

Nel 1980 fu la volta del disco "Montecristo", l'unico a non essere mai stato ristampato, a causa di una disputa tra le due case discografiche di passaggio: poco dopo la sua uscita fu ritirato dal commercio e tutte le copie distrutte, inclusi i master. Per questo ne esistono solo poche copie che costituiscono dei veri e propri pezzi da collezione, arricchiti inoltre dai disegni di Andrea Pazienza, che firmò anche le copertine di molti album seguenti.

Nel 1981 sposa l'attuale moglie, la scrittrice Daria Colombo.

Nel 1983 viene insignito del Premio Tenco.

Nel 1992 vince il Festivalbar con la canzone Voglio una donna, unico inedito del disco dal vivo Camper.

Si stima che i suoi album abbiano venduto oltre sei milioni e mezzo di copie.

La sua attività di cantautore si intreccia con quella di scrittore. Nel 1983 esce, come allegato ad un'edizione limitata dell'album Il grande sogno, un volume omonimo edito da Milano Libri, che contiene poesie, racconti e testi per canzoni. Il suo secondo libro è del 1996, una raccolta di racconti intitolata Viaggi del tempo immobile (Einaudi).


Roberto Vecchioni al Salone del Libro di TorinoNel 1998 cura la voce "Canzone d'autore" nell'enciclopedia Treccani. Nel frattempo non abbandona la musica e compone, per Patty Pravo, "Treno di Panna" inserita nel fortunato album "Notti guai e libertà" che porta la firma di altri prestigiosi cantautori. Ancora per Einaudi esce, nel 2000, il suo primo romanzo Le parole non le portano le cicogne ed è sempre l'editore torinese a pubblicare nel 2004 il volume Il libraio di Selinunte. Infine nel 2006 pubblica il libro "Diario di un gatto con gli stivali".

Ha ricevuto il premio per la pace "Giorgio la Pira" nel 1998.

Il suo lavoro s'intreccia con la musica nel 1999 quando, sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, organizza un giro presso Università e licei d'Italia per un ciclo di conferenze sulla Storia letteraria della canzone italiana.

Roberto Vecchioni, inoltre, è stato insignito di numerosissimi premi e riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano la recente nomina a "Cavaliere Ufficiale della Repubblica" conferitagli, motu proprio, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano, il premio "Scanno" per la narrativa, due premi "Tenco" alla carriera e il premio "Angelo dell'anno" per le sue attività di impegno nel sociale.

Dal 2001 al 2003 ha insegnato alla facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Torino col titolo "Forme di poesia per musica".

Nel 2004-2005 è stato docente del corso di "Forme di poesia per musica" presso l'Università di Teramo.

Tiene dal 2006 un corso di lezioni dal tema: "Testi letterari in musica" all' Università di Pavia ed un corso di lezioni: "Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione" presso l'Università "La Sapienza" di Roma.

Nelle sua opera, è ricorrente l'intrecciarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell'arte, quest'ultimi presi in prestito, non tanto per descriverne le gesta, piuttosto come espediente per rappresentare una parte di sè[4].

Ha partecipato alla realizzazione della canzone Domani 21/04.09, dedicata alle persone rimaste coinvolte nel terremoto dell'Aquila del 2009.

Discografia
La discografia completa di Vecchioni del periodo che va dagli esordi al 1992 è stata ricostruita da Franco Settimo ed è stata pubblicata nel volume Voci a San Siro (completa anche di tutte le canzoni scritte da Vecchioni per altri artisti, ed è su questa versione che ci si è basati).

Ippopotami è il primo album di Roberto Vecchioni che è stato stampato anche su CD, oltre che su LP. In seguito saranno ristampati anche i primi dischi della carriera.

Album
1971 - Parabola (Ducale, DUC 2)
1972 - Saldi di fine stagione (Ducale, DUC 6)
1973 - L'uomo che si gioca il cielo a dadi (Ducale, DUC 7)
1974 - Il re non si diverte (Ducale, DUC 9)
1975 - Barbapapà (Philips, 6198 134)
1975 - Ipertensione (Philips, 6323 040)
1976 - Elisir (Philips, 6323 042)
1977 - Samarcanda (Philips, 6323 049)
1978 - Calabuig, stranamore e altri incidenti (Philips, 6323 062)
1979 - Robinson, come salvarsi la vita (Ciao Records 1000)
1980 - Montecristo (Philips 6492 113)
1982 - Hollywood Hollywood (CGD, 20299)
1984 - Il grande sogno (CGD, 21212; nuove incisioni di vecchi brani, 7 inediti e un volume con poesie di Vecchioni, disegni e storie di Hugo Pratt, Milo Manara, Moebius ed Andrea Pazienza)
1985 - Bei tempi (CGD, 20477)
1986 - Ippopotami (CGD)
1989 - Milady (CGD)
1991 - Per amore mio (EMI)
1992 - Voci a San Siro, Arcana (mini cd con quattro brani inediti, allegato all'omonimo libro)
1993 - Blumun (EMI)
1995 - Il cielo capovolto (EMI)
1997 - El bandolero stanco (EMI)
1999 - Sogna ragazzo sogna (EMI)
2002 - Il lanciatore di coltelli (EMI)
2004 - Rotary Club of Malindi (Columbia Sony Music)
2007 - Di rabbia e di stelle (Universal)
45 giri [modifica]
1968 - La pioggia e il parco/Un disco scelto a caso (Durium, Ld A 7601)
1972 - Povero ragazzo/Io non devo andare in via Ferrante Aporti (Italdisc, IT 228)
1972 - Fratelli?/I pazzi sono fuori (Ducale, DUC 237)
1973 - L'uomo che si gioca il cielo a dadi/Sono solamente stanco da morire (Ducale, DUC 240)
1974 - La farfalla giapponese (canzone per tutti gli amori)/Messina (Ducale, DUC 245)
1975 - Irene/Canzone per Laura (Philips, 6025 143)
1975 - La famiglia di Barbapapà/Il miglior amico degli animali (Philips, 6198 134; con il coro Le Mele Verdi)
1976 - Velasquez/Pani & pesci (Philips, 6025 161)
1977 - Samarcanda/Canzone per Sergio (Philips, 6025 175)
1978 - Stranamore (pure questo è amore)/Il capolavoro (Philips, 6025 206)
1979 - A te/Un'altra storia (Music, 5000, con Enrico Nascimbeni)
1979 - Signor giudice/Vorrei (Ciao Records, 500)
1980 - Montecristo/La città senza donne (Philips, 6025 272)
1982 - Dentro gli occhi/Hollywood Hollywood (CGD)
1983 - Hotel degli assassini/Morgana (luce di giorni passati) (CGD)
1984 - Il grande sogno/Mi manchi (CGD)
1985 - Fratel coniglietto/Samarcanda (CGD)
Album live
1992 - Camper, Emi (Live con un inedito)
2000 - Canzoni e cicogne, Emi Live con due inediti)
2001 - Roberto Vecchioni live @Rtsi, RTSI (Live)
2005 - Il contastorie, Universal (Live con un inedito)
2009 - In Cantus, Universal (Live con inediti)
Raccolte
1980 - Luci a San Siro, Philips (Raccolta)
1990 - Il capolavoro, Philips (Raccolta)
1997 - Roberto Vecchioni raccolta, Cgd East West (Raccolta)
1998 - Studio Collection, Emi (Raccolta con un inedito)
1998 - Samarcanda e altri successi, Universal (Raccolta)
1998 - Luci a San Siro e altri successi, ??? (Raccolta)
1999 - Le più belle canzoni di: Roberto Vecchioni, Warner Music (Raccolta)
2000 - Roberto Vecchioni superstar, Universal (Raccolta)
2003 - Le ballate, Emi
2005 - Studio Collection, Universal
2006 - Collezione Italiana (Roberto Vecchioni), EMI (Raccolta)
2006 - The Platinum Collection (Roberto Vecchioni), EMI (Raccolta 3 cd)
2006 - Roberto Vecchioni DOC, EMI (Raccolta)
Apparizioni in compilation o in dischi di altri interpreti [modifica]
1979 - 1979 Il concerto - Omaggio a Demetrio Stratos: disco è la registrazione del concerto in ricordo di Demetrio Stratos, è pubblicato dalla Cramps; Vecchioni canta "Figlia".
1979 - Cantautori s.r.l. (speranze - rabbie - libertà), pubblicato dalla Dischi Ricordi: è una raccolta di 13 canzoni di altrettanti cantautori; Vecchioni canta Canzone per Sergio.
1991 - Club Tenco: vent'anni di canzoni d'autore vol 1: compilation pubblicata dalla Ala Bianca e curata dal club Tenco, raccoglie alcune esibizioni dal vivo durante i 20 anni del Premio Tenco; Vecchioni canta insieme a Francesco Guccini Gli amici.
1992 Club Tenco: vent'anni di canzoni d'autore vol. 2 compilation pubblicata dalla Ala Bianca e curata dal club Tenco, anche questa raccoglie alcune esibizioni dal vivo durante i 20 anni del Premio Tenco; Vecchioni canta Alessandro e il mare.
1993 - Il volo di Volodja: compilation pubblicata dalla Ala Bianca e curata dal club Tenco, è un omaggio al cantautore russo Vladimir Vysotskij: molti cantautori italiani interpretano alcune sue canzoni in italiano; Vecchioni canta Vladimir.
1994 - Quando... è una raccolta di brani di Luigi Tenco, pubblicati dalla Warner Music e riletti da numerosi cantanti e gruppi musicali, qui Vecchioni canta "Lontano, Lontano".
1994 - Omaggio a Pablo Milanes compilation pubblicata dalla Ala Bianca; Vecchioni canta "Dove saranno (Cuanto gané cuanto perdí)".
1997 - Anime in gioco pubblicato dalla Columbia, è il 13° album da studio di Claudio Baglioni con cui Vecchioni canta "Donna felicità" di cui è autore.
1999 - Roba di Amilcare: compilation pubblicata dalla Ala Bianca e curata dal club Tenco, è un omaggio al fondatore del club Tenco Amilcare Rambaldi; Vecchioni interpreta Waterloo.
2001 - Ernesto Ché Guevara" è una raccolta di canzoni dedicate a Che Guevara; Vecchioni canta "Celia de la Cernia".
2002 - Canzone per te - Dedicato a Sergio Endrigo; Vecchioni canta "Vecchia balera" e "Madame guitar"
2003 - Faber, amico fragile; Vecchioni canta "Hotel Supramonte"
2005 - Seguendo Virgilio, dentro e fuori il Quartetto Cetra pubblicato dalla Ala Bianca; Vecchioni canta "Dove andate?".
Temi e canzoni

Vecchioni è forse l'unico artista italiano che

« può permettersi di vincere il Festivalbar e di far coppia con i più bei nomi della nostra canzone sul palco del Club Tenco, di scrivere canzoni raffinate e suadenti, di riscrivere la storia di Orfeo ed Euridice, di citare Oscar Wilde ed al tempo stesso di scherzare, cadere di tono, frequentare la canzonetta senza perdere lo spirito e la faccia »


come ha scritto Ernesto Assante su la Repubblica.

Libri

Cronologia delle opere:

1983, Il grande sogno, Milano Libri
1996, Viaggi del tempo immobile, Einaudi
2000, Le parole non le portano le cicogne, Einaudi
2004, Il libraio di Selinunte, Einaudi
2006, Diario di un gatto con gli stivali, Einaudi
2007, Di sogni e d'amore, collana "I libri di Arnoldo Mosca Mondadori", Frassinelli
2008, Volevo. Ed erano voli, Pescecapone
2009, Scacco a Dio, Einaudi
Bibliografia

Michelangelo Romano, Canzoni e spartiti di Roberto Vecchioni, Milano, Lato Side, 1979.
Anna Caterina Bellati, con Paolo Jachia (a cura di), Roberto Vecchioni. Le canzoni, Milano, Lombardi, 1992. ISBN 88-7799-022-8
Sergio Secondiano Sacchi, Voci a San Siro. Roberto Vecchioni, Milano, Arcana, 1992. ISBN 88-7966-003-9
Rocco Mancinelli, Roberto Vecchioni, Roma, Gremese, 1999. ISBN 88-7742-375-7
Antonio Accardo, Roberto Vecchioni. Capire l'uomo e l'idea, Rapallo, Editrice Zona, 2001. ISBN 88-87578-30-3
Paolo Jachia, Roberto Vecchioni. Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, Genova, Frilli, 2001. ISBN 88-87923-18-3
Andrea Angiolino, Interviste di fine millennio. Quattro chiacchiere con Bisio, Bonvi, Dalla, Daolio, Elio e le Storie Tese, Gnocchi, Guccini, Rossi, Silver, Vecchioni, Roma, Novecento, 2003. ISBN 88-88423-33-8
Enrico Deregibus (a cura di), Dizionario completo della canzone italiana, Firenze, Giunti, 2006. ISBN 978-88-09-04602-3
Matteo Orsucci, Roberto Vecchioni. L'uomo che si gioca il cielo a dadi, Reggio Emilia, Aliberti, 2009. ISBN 978-88-7424-483-6
Note

1.^ Intervista a Vecchioni
2.^ Michelangelo Romano (a cura di), Roberto Vecchioni: Canzoni e spartiti, Lato Side, Roma, 1979, pag. 17
3.^ Michelangelo Romano (a cura di), Roberto Vecchioni: Canzoni e spartiti, Lato Side, Roma, 1979, pagg. 14-15
4.^ Paolo Jachia - Roberto Vecchioni Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori - Fratelli Frilli editori.



http://www.vecchioni.it


http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Vecchioni









Inutile

Inutile nascondersi dietro un sorriso se il cuore piange. By Zeppa

lunedì 25 ottobre 2010

Rita Pavone

Rita Pavone
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Rita Pavone (Torino, 23 agosto 1945) è una cantante e attrice italiana. Fu soprannominata Pel di carota per via del colore rosso della sua capigliatura.

Biografia

Debutta alla prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia nel 1962. Il patron del Festival è il cantante Teddy Reno che Rita sposerà nel 1968 in Svizzera, dopo una serie di polemiche (a causa della notevole differenza d'età tra i due, e soprattutto per il fatto che all'epoca Teddy Reno era già sposato ed aveva avuto un figlio dalla prima moglie Vania Protti). Avranno due figli, Alessandro e Giorgio, e decideranno di vivere in Svizzera dal 1968.

Poco dopo il suo esordio diventa famosissima. Sostituisce Mina, rimasta incinta di Massimiliano figlio avuto da Corrado Pani, nello show televisivo del sabato sera Studio Uno, assurgendo a beniamina dei teenagers. Escono uno dietro l'altro dei singoli di grandissimo successo: La partita di pallone e Sul cucuzzolo scritte da Edoardo Vianello, Alla mia età, Come te non c’è nessuno, Cuore versione italiana del brano statunitense Heart, Il ballo del mattone, Non è facile avere 18 anni, Datemi un martello (cover su testo di Sergio Bardotti di If I Had a Hammer), Che m’importa del mondo, Viva la pappa col pomodoro, Solo tu, Stasera con te, sigla del programma televisivo Stasera Rita con la regia di Antonello Falqui, Qui ritornerà, Il geghegè, sigla delle puntate che la videro protagonista nello Studio Uno del 1966, Fortissimo, La zanzara, Gira gira, Questo nostro amore.

È protagonista, nel 1964, dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca tratto dal celebre romanzo per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller, con musiche di Nino Rota orchestrate da Luis Enriquez Bacalov. Sempre nello stesso anno, la sua popolarità meritò le attenzioni di Umberto Eco nella prefazione al saggio intitolato Le canzoni della cattiva coscienza.

Nel 1965 vince il Cantagiro con Lui. Inizia a girare film dagli incassi miliardari, mostrando una grande vivacità di interprete e cantando anche le sue canzoni (musicarelli): il primo film è Rita, la figlia americana con Totò e regia di Piero Vivarelli. Seguono nel 1966 Rita la zanzara con Giancarlo Giannini e regia di Lina Wertmuller e Non stuzzicate la zanzara con Giancarlo Giannini e Giulietta Masina e regia sempre di Lina Wertmuller. Nel 1967 escono Little Rita nel West con Terence Hill e regia di Ferdinando Baldi e La Feldmarescialla con Terence Hill e regia di Steno.

Il matrimonio nel 1968 ha un effetto destabilizzante nella sua carriera. Nel 1969 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Zucchero. Senza fortuna vi ritonerà nel 1970 con Ahi ahi ragazzo! e nel 1972 con Amici mai.

In questo secondo periodo della sua carriera prende la strada più difficile della canzone d'autore: interpreta brani di Claudio Baglioni - la cui La suggestione, divenuta in francese Bonjour la France, ha oltralpe un'ottima affermazione discografica, e di Amedeo Minghi; fornisce versioni personali di Io che amo solo te di Sergio Endrigo e Sapore di sale di Gino Paoli; diventa autrice di testi delle sue canzoni come nell'Lp La valigia del 1985.

Significativa è anche la sua presenza come attrice teatrale: nel 1975 con Erminio Macario in Due sul pianerottolo, poi con Carlo Dapporto in Risate in salotto, fino a interpretare in coppia con Fabio Testi nel 1999 La strada, tratto dall'omonimo film di Federico Fellini con la sceneggiatura di Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano per la regia di Filippo Crivelli.

È stata una delle poche interpreti italiane a conoscere una fama internazionale: celeberrima in Brasile, nei paesi di lingua spagnola e in Germania, è stata una delle poche interpreti italiane a entrare nella classifiche inglesi e americane con Remember me (L'amore mio), tanto che dal 1965 al 1967 fu più volte ospite del Ed Sullivan Show.

Nel giugno del 2000 e del 2001 ha condotto su Canale 5 il varietà musicale di prima serata I ragazzi irresistibili, insieme a Maurizio Vandelli, Adriano Pappalardo e Little Tony, con i quali celebrava i brani che hanno fatto la storia della musica dagli anni sessanta in poi.[1]

Nel 2001 ha inoltre curato una nuova versione dello spettacolo teatrale Giamburrasca, con protagonisti Duccio Cecchi, Gerry Scotti, Katia Ricciarelli e Ambra Angiolini, trasmesso anche da Canale 5 il 5 gennaio 2002.[2] Dopo una vita passata a fare concerti in giro per il mondo ha deciso di ritirarsi della scene. Il 1 gennaio 2006 alle ore 1.10, durante la trasmissione di Rai Uno L'anno che verrà, che ha scandito l'avvicinarsi del Capodanno, ha reso ufficiale la scelta di ritirarsi dopo aver cantato per l'ultima volta in pubblico. Nel marzo del 2006 si è candidata alle elezioni per il Senato, Circoscrizione Estero (infatti come Mina anche Rita Pavone risiede in Svizzera da molti anni con la famiglia) nella lista "Per l'Italia nel Mondo" di Mirko Tremaglia, senza però essere eletta. Nell'ottobre del 2009 è riapparsa in televisione ad una festa dove è stata brevemente intervistata dalle telecamere della trasmissione televisiva La vita in diretta.

Il 6 ottobre 2010 è uno degli ospiti al concerto di Renato Zero in occasione dei 60 anni del cantautore. In quell'occasione ha cantato alcuni suoi successi come Alla mia età, Come te non c'è nessuno e Cuore, e la canzone di Renato Zero Mi Vendo

Curiosità

Secondo una diffusa leggenda urbana, la strofa finale di "Saint Tropez", dall'album Meddle dei Pink Floyd citerebbe Rita Pavone. Ufficialmente, la strofa recita: Making a date for later by phone, e probabilmente questa si è diffusa a causa dell'assonanza tra "later by phone" e "Rita Pavone" nella pronuncia in lingua inglese.
Discografia italiana [modifica]
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33 giri
Esempio di una complicata coreografia del corpo di ballo che si esibiva con Rita Pavone, da Studio Uno, 19661963: Rita Pavone (RCA Italiana, PML 10350)
Dicembre 1963: Non è facile avere 18 anni (RCA Italiana, PML 10360)
1965: Gian Burrasca (RCA Italiana, PML 10380)
1966: Stasera Rita (RCA Italiana, APML 10404)
1966: La "vostra" Rita (RCA Italiana, serie Special, S 10)
1966: È nata una stella (RCA Italiana, serie Special, S 20)
1967: Ci vuole poco (RCA Italiana, serie Special, S 24)
1967: Little Rita nel West (RCA Italiana, PML 10427)
Viaggio a Ritaland (1969)
Rita Pavone racconta Pierino e il lupo (1969)
Rita 70 (1969)
Gli Italiani vogliono cantare (1971)
Giamburrasca(versione stereo) (1973)
Rita per tutti (1975)
Rita ed io (1976)
Rita e l'anonima ragazzi (1979)
R.P. (1980)
Dimensione donna (1985)
Gemma e le altre (1989)
45 giri [modifica]
1962: La partita di pallone/Amore twist (RCA Italiana, PM 3140)
1963: Come te non c'è nessuno/Clementine chérie (RCA Italiana, PM 3163)
1963: Alla mia età/Pel di carota (RCA Italiana, PM 3166)
1963: Cuore/Il ballo del mattone (RCA Italiana, PM 3232)
1963: Non è facile avere 18 anni/Son finite le vacanze (RCA Italiana, PM 3233)
1964: Datemi un martello/Che m'importa del mondo (RCA Italiana, PM 3243)
1964: Scrivi!/Ti vorrei parlare (RCA Italiana, PM 3280)
1964: L'amore mio/San Francesco (RCA Italiana, PM 3300)
1965: Viva la pappa col pomodoro/Sei la mia mamma (RCA Italiana, PM 3303)
1965: La forza di lasciarti/Lui (RCA Italiana, PM 3313)
1965: Plip/Supercalifragilistic-espiralidoso (RCA Italiana, PM 3330)
1965: Stasera con te/Solo tuo (RCA Italiana, PM 3343)
1966: Qui ritornerà/Il geghegè (RCA Italiana, PM 3360)
1966: Fortissimo/La sai troppo lunga (RCA Italiana, PM 3366)
1966: La zanzara/Perché due non fa tre (RCA Italiana, PM 3377)
1966: Mamma dammi la panna/Col chicco (RCA Italiana, PM 3380)
1966: Dove non so/Gira gira (RCA Italiana, PM 3383)
1967: Una notte intera/Questo nostro amore (RCA Italiana, PM 3393)
Non dimenticar le mie parole / Da cosa nasce cosa (1967)
Cin cin c'innamoriamo/per una come me (1967)
I tre porcellini / Basta un poco di zucchero (1967)
Sul cucuzzolo/Cuore (1967)
Tu sei come / Ma che te ne fai (1967)
Pippo non lo sa/Un due tre se marci insieme a me (1967)
Parlare con gli animali/Niente di simile al mondo (1968)
Il mondo nelle mani/Il ballo dell'orso (1968)
Palla pallina/il raffreddore (1968?)
Nella mia stanza/Il grammofono (1968)
Putiferio/Ninna nanna del formichino (1968)
Chitty chitty bang bang/Maramao perché sei morto (1969)
Zucchero/Nostalgia (1969)
Per tutta la vita/Balla balla con noi (1969)
Dimmi ciao bambinò/Quelli belli come noi (1969)
Notte nera/È solo un'impressione (1970)
Ahi ahi ragazzo/Maria Luisa (1970)
Stai con me/ieri avevo cento anni (1970)
Finalmente libera/E tu (1970)
Se.. casomai/la suggestione (1971)
Il ragazzo del baseball/noi siamo noi (1971)
Ma cos'è quest'amore/arriverciao (1971)
Come un tiranno/il mio uomo (1971)
Lasciati andare a sognare/cuore (1971)
Amici mai/Magari poco ma ti amo (1972)
Amore ragazzo mio/La fine del mondo (1972)
Viva la pappa col pomodoro/Sei la mia mamma (riedizione stereo) (1973)
Sapore di sale/Amore scusami (1975)
Sei già lì/Nata ieri (1975)
E..zitto zitto/Fuggire da qui (1976)
My name is potato/Ma volendo (1977)
Siamo tutti Gianburrasca/pollicino e pollicina (1977)
Quel diavolo di santarellina/Eccì amavamo/Dimmi se non è un'idea/Bionda (1977)
Heidi -di-Viva la pappa col pomodoro(nuova versione) (1978)
Paperita/Il fischietto (1979)
Blame it on the boogie/Circus music (1979)
Prendimi/Mettiti con me (1979)
Siamo tutti Gianburrasca/Viva la pappa col pomodoro (1983)
Daniele/Adorable sixties (1985)
La valigia/Africa (1987)
Emissioni speciali realizzate dal fan club

Maria Luisa(in portoghese/Montanas verdes(in spagnolo)/Sono proprio uno schianto/Rita Kaputt (1987)
Filmografia

In quanto protagonista della musica leggera degli anni '60, sono numerosi i film a tema musicale (i cosiddetti musicarelli) alla quale ha partecipato.

1963 Clementine Cherie
1965 Rita, la figlia americana
1966 Rita la zanzara
1967
Non stuzzicate la zanzara
Little Rita nel West
La feldmarescialla
1975 Due sul pianerottolo
Note

1.^ Baroni, op. cit., p. 377.
2.^ Claudia Provvedini. «Il nuovo Giamburrasca: viva le monellerie». Corriere della Sera, 13-12-2001, p. 39. URL consultato in data 26-11-2009.
Bibliografia [modifica]
Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005. ISBN 88-7078-972-1
Collegamenti esterni

Sito Ufficiale

http://www.ritapavone.it/it

http://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Pavone




domenica 24 ottobre 2010

Rino Gaetano

Rino Gaetano


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« C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta. »

(Rino Gaetano ad un concerto prima di cantare Nuntereggae più nel 1979)



Rino Gaetano, pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano.

Biografia
Nato a Crotone, in Calabria, Rino Gaetano si trasferisce a Roma all'età di dieci anni, per motivi legati al lavoro dei suoi genitori. Per problemi familiari (il padre soffriva di cuore) Rino nel 1962 venne mandato a studiare in una scuola Apostolica a Narni, in provincia di Terni. Torna nella città capitolina dove vivrà per tutto il resto della sua vita, prima in via Monte Cimone nei dintorni di piazza Sempione, nel quartiere di Monte Sacro e successivamente in via Nomentana Nuova. Giovanissimo, insieme ad un gruppo di amici crea il quartetto dei Krunx composto da Giuseppe Lazzarotti basso, Nicola Giordano chitarra ritmica, Carlo Tatta batteria: Rino cantava, suonava la chitarra solista e componeva le prime canzoni: in particolare l'originale sigla del complesso "up, up, the Krunx". Ovviamente si suonavano le canzoni dei Beatles e dei Rolling Stones, spesso in un inglese maccheronico. Importantissima fu l'amicizia con Marcello Casco che con la sua grande esperienza e i suoi consigli lo indirizzò. Tra l'altro lo introdusse al Puff, il cabaret di Lando Fiorini. Lì si alternavano Francesco De Gregori che cantava "Roma capitale", Antonello Venditti che suonava il piano e cantava le sue prime canzoni, il duo Stelio e Edoardo (Edoardo de Angelis, che successivamente fonderà la Schola Cantorum). Ma anche del Duo di Piadena (Chittò e Merli) con "L'uva fogarina", Daisy Lumini che si esibiva fischiando e Beppe Chierici con le canzoni di Brassens, e mille altri. Rino musicava qualche testo di Marcello Casco, scriveva le prime canzoni, cercava contatti con i discografici. Assieme ad uno dei suoi amici più cari, Antonio Salezzari, che per primo credette in lui, si recava alla RCA, poco fuori Roma sulla via Nomentana, dove capitava di intravedere l'inarrivabile Principe (Maurizio Vandelli leader dell'Equipe 84), Gianni Morandi o Ennio Morricone, ma i tempi non erano ancora maturi. Durante un viaggio a Milano si propose alla casa discografica Blue Bell, li incontrò Fabrizio De Andrè che lo colpì molto per la sua disponibilità umana. Prima che Rino si esibisse Fabrizio gli accordò con grande maestria ed estrema facilità la chitarra. Durante il viaggio di ritorno da Milano a Roma in treno, i due amici composero una canzone dedicata ai fatti dei frati di Cassino, accusati di contrabbando di sigarette. Fu l'inizio dell'ironia che permeerà le canzoni di Rino: in essa si sosteneva che i frati giustificassero la loro attività con argomenti religiosi legati al parallelo tra le preghiere ed il fumo delle sigarette: entrambi salivano in cielo "così invece di pregare puoi benissimo fumare" concludeva il sermone dell'immaginario frà Leone. I due amcici si esibirono pure in un locale situato nelle vicinanze del Vaticano che si chiamava Blow up. Congiuntamente ai suoi studi da geometra, si avvicina al palcoscenico interessandosi di teatro e solo in seguito tenterà la strada del pop. Dopo le prime esibizioni al Folkstudio, viene scoperto da Vincenzo Micocci, e il debutto discografico avviene nel 1973: con lo pseudonimo di Kammamuri's, pubblica per la It il 45 giri I Love You Marianna (sul lato B Jaqueline); prodotto da Antonello Venditti, Piero Montanari e Aurelio Rossitto, fonico dello Studio 38, dove venne realizzato il disco (acronimo di RosVeMon, dall'iniziale dei cognomi). I Love You Marianna potrebbe far pensare alla marijuana ma in realtà qui Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino. In quegli anni il cantante stringe una particolare amicizia con alcuni dei colleghi sotto contratto con la It di Vincenzo Micocci, alcuni di questi allora ancora poco noti, quali i cantautori Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, l'attore Marco Messeri.



Nel 1974 pubblica il suo primo album, Ingresso libero, che non ottiene tuttavia particolari riscontri di vendita né di critica, pur mostrando già i segni dello stile estroso, provocatorio e innovativo che avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera. Tra i brani presenti ci sono Ad esempio a me piace il sud, canzone già nota perché incisa l'anno precedente da Nicola Di Bari con un testo leggermente diverso, e I tuoi occhi sono pieni di sale. L'incontro con Nicola fu, a dire di Rino, fondamentale per l'inizio della sua carriera.

Il successo arriva l'anno dopo con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu.

Rino Gaetano durante una delle sue esibizioniNel 1978 Rino Gaetano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Gianna, piazzandosi al terzo posto, alle spalle dei Matia Bazar e di Anna Oxa. Inizialmente Rino Gaetano non vuole presentarsi al Festival, manifestazione nel cui spirito non si riconosce, ma viene poi in qualche modo convinto dalla sua casa discografica, la It. Decide allora di presentarsi col brano Nuntereggae più perché considera Gianna troppo commerciale e perché, a suo parere, si tratta quasi di una brutta copia di Berta filava. Poi però, poco tempo prima dell'inizio del Festival Rino decide di portare sul palco Gianna, un brano che, grazie anche al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo e rimane per quattro mesi in classifica, vendendo oltre 600mila copie. Sul lato B di quel disco c'è il brano Visto che mi vuoi lasciare.
Nello stesso anno conduce un programma radiofonico, intitolato Canzone d'Autore, in onda alle 18.00.[1]
Artista estremamente poliedrico, nel 1981 recita nel Pinocchio di Carmelo Bene a Roma nel ruolo della volpe.
La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 a soli trent'anni, in un incidente stradale che avviene a Roma, sulla via Nomentana, nei pressi del quartiere Trieste. Già pochi giorni prima della tragedia, Rino assieme all'amico Bruno Franceschelli, venne coinvolto in un altro incidente automobilistico, dal quale uscì miracolosamente illeso. La sua auto, una Volvo 343, è completamente distrutta e lui ne acquista subito un'altra uguale.
Il secondo incidente invece si rivela fatale: la vettura, una nuovissima Volvo 343 grigio metallizzato, finisce sulla corsia opposta e si schianta lungo via Nomentana (all'altezza dell'incrocio con via Carlo Fea) contro un camion, un Fiat 650D. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali[2][3], una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, La ballata di Renzo[4], eseguita dal cantautore durante le sue prime esibizioni al Folkstudio. Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio con Amelia, sua compagna, che aveva conosciuto prima ancora della sua carriera musicale. Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana fino al 17 ottobre quando è trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.

« …vedo già la mia salma portata a spalle da gente che bestemmia che ce l'ha con me… »

(da Al Compleanno Della Zia Rosina, 1976 - Rino Gaetano)

Tributi ed eventi postumi
Rino GaetanoA distanza di quasi trenta anni dalla sua morte il nome di Gaetano, nonostante la sua breve parabola, viene ancora annoverato tra i grandi della musica italiana.
Diversi, a questo proposito, sono stati i tributi dedicati attraverso varie forme all'artista di Crotone.

Nel 1993, per l'etichetta EMI, viene pubblicata la raccolta di cover intitolata E cantava le canzoni - La nuova musica italiana ricorda Rino Gaetano, all'interno della quale, tra gli altri, sono presenti gli Afterhours che reinterpretano il brano Mio fratello è figlio unico.

Nel 1994 i Ritmo Tribale inseriscono una cover de Ma il cielo è sempre più blu nel loro album Mantra.

Nel 1995 esce il film Il cielo è sempre più blu, di Antonello Grimaldi, con un nutrito cast di attori italiani, il cui titolo è chiaramente riferito alla canzone, utilizzata anche come colonna sonora.

Nel 1996 gli Articolo 31 inseriscono nell'album Così com'è la canzone Così e cosà, in cui viene campionata Gianna.
Nel 1997 il cantante Leo Verde realizza una cover del brano "Gianna" inclusa nell'album Aria d'amore.

Nel 1999 nasce la prima cover Band a Roma: i "Ciao Rino".

Nel 2001 viene pubblicata la sua prima biografia ufficiale.

Il 28 gennaio 2003 la famiglia Gaetano mette all'asta l'ukulele del cantautore. È lo strumento originale con cui Rino Gaetano si è esibì al Festival di Sanremo nel 1978 cantando Gianna. Il ricavato poi servirà a finanziare l'ambulatorio pediatrico di Emergency in Sierra Leone.
Nel 2003 esce con successo, il remix dance del dj Molella di Ma il cielo è sempre più blu, presente anche nella raccolta Sotto i cieli di Rino.

Nel 2006 viene prodotto il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico con Elio Germano e Riccardo Scamarcio tratto dal romanzo Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi. Viene anche lanciata un'iniziativa per portare la musica e i testi di Rino Gaetano nelle scuole calabresi nella provincia di Crotone.[5]
Al Festival di Sanremo 2007 Paolo Rossi ha presentato il brano In Italia si sta male (si sta bene anziché no), scritto da Gaetano ma rimasto incompiuto. Nella band di Paolo Rossi suona il nipote di Gaetano, Alessandro. Nel novembre dello stesso anno è stata trasmessa su Rai Uno una miniserie tv in due puntate sulla vita del cantante intitolata Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, diretta da Marco Turco e interpretata da Claudio Santamaria e Ninetto Davoli, fiction bersaglio di molte critiche, soprattutto da parte della sorella del cantautore, Anna Gaetano, in quanto giudicata poco veritiera, molto romanzata e troppo subordinata alle esigenze televisive ma lei stessa aveva dato l'ok alla realizzazione della fiction.[6]

Antonello Venditti, che è stato fino alla morte amico del cantautore, ha dichiarato espressamente che nella mini-serie di Rai Uno è stata ignorata la cocaina: "Nella fiction non si è parlato di cocaina; era molto presente in quegli anni e in quel giro dove Rino finì negli ultimi anni e fu anche responsabile della sua tragica fine. La storia ha ignorato il vero guaio di Rino, la cocaina"[7]circostanza che nell'ambiente era nota a tutti.[8]
La sorella di Rino Gaetano, Anna, non ha gradito il commento, ha replicato che suo fratello è morto soltanto per colpa di un tragico incidente[9] e ha sporto querela. La vicenda è stata subito archiviata perché non c'era nessuna volontà denigratoria da parte del cantautore romano.[10] Inoltre Venditti ha anche ricordato come lui stesso avesse cercato di intervenire per ricondurre l'amico ad un diverso stile di vita e per allontanarlo dal giro di persone in cui era finito. Alla luce di questi elementi è risultata evidente l'assenza di ogni volontà denigratoria respingendo di fatto la querela di Anna Gaetano.[11]

Nel 2008 il suo amico e collega Toni Malco gli dedica una cover inserita nel suo ultimo album Sensazione scomoda. Nell'estate dello stesso anno, a Civitanova Marche, nascono i "Vili Maschi", la prima Tribute-Band nella Regione Marche dedicata a Rino Gaetano. Sempre in quell'anno FabioB in "Il mio nemico" (in cui partecipano J Ax e Dj Gruff) ma rilasciato nel 2010, campionò il brano "E io ci sto". Nel 2009 la cantante Giusy Ferreri realizza una cover di Ma il cielo è sempre più blu in suo onore tratta dall'album Fotografie.

Il 27 luglio 2010, al Giffoni Film Festival, viene proiettato il corto scritto e diretto da Paolo Scarlato Non voleva essere un giullare.

Riconoscimenti
Nel novembre 2004 la Giunta Comunale di Roma, città d'adozione del cantante, gli ha intitolato una via a Vigne Nuove.

Il 19 luglio 2008 la città di Crotone ha intitolato una piazza in suo onore, con tanto di statua in bronzo che lo raffigura in cilindro, frac e ukulele, come si presentò a Sanremo per cantare Gianna.[12]


Il 3 Maggio 2010 a Cutro (Kr), paese d'origine della famiglia Gaetano, è stata intitolata alla memoria di Rino Gaetano un piazza. Per l'occasione è stata dipinta a mano una gigantografia di Rino che è possibile ammirare all'interno della sala consiliare dello stesso comune.



Discografia
33 giri
Luglio 1974 - Ingresso libero (It, ZSLT 70024)

1976 - Mio fratello è figlio unico (It, ZSLT 70029)

1977 - Aida (It, ZPLT 34016)

1978 - Nuntereggae più (It, ZPLT 34037)

1979 - Resta vile maschio, dove vai? (RCA Italiana, PL 31449)

1980 - E io ci sto (RCA Italiana, PL 31539)

Q disc
1981 - Q Concert (con Cocciante e i New Perigeo; registrato dal vivo) (RCA Italiana, PG 33417)

45 giri
maggio 1973 - I love you Maryanna/Jaqueline (It, ZT 7047)

1974 - Tu forse non essenzialmente tu/E la vecchia salta con l'asta (It, ZT 7054)

novembre 1974 - Tu forse non essenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale (It, ZT 7057)

febbraio 1975 - Ma il cielo è sempre più blu/Ma il cielo è sempre più blu (2ª parte) (It, ZT 7060)

maggio 1976 - Mio fratello è figlio unico/Sfiorivano le viole (It, ZT 7062)

luglio 1976 - Berta filava/Mio fratello è figlio unico (It, ZT 7064)

giugno 1977 - Aida/Escluso il cane (It, ZBT 7078)

agosto 1977 - Aida/Spendi spandi effendi (It, ZBT 7081)

30 gennaio 1978 - Gianna/Visto che mi vuoi lasciare (It, ZBT 7086)

luglio 1978 - Nuntereggae più/E cantava le canzoni (It, ZBT 7091)

luglio 1979 - Ahi Maria/Resta vile maschio, dove vai? (RCA Italiana, PB 6343)

ottobre 1980 - E io ci sto/Metà Africa metà Europa (RCA Italiana, PB 6487)

1981 - Scusa Mary (RCA Italiana )

Antologie
1990 - Gianna e le altre... (contiene gli inediti Solo con io e Le beatitudini)

1993 - Aida '93

1996 - Superbest

1998 - La storia

2003 - Sotto i cieli di Rino

2005 - Sotto i cieli di Rino-special edition

2007 - Figlio unico (contiene vecchie registrazioni RAI)

Novembre 2007 - Figlio unico Cult Edition (contiene dei brani ed un filmato inedito)

2008 - The Essential Rino Gaetano (doppio compact disc)

2009 - Live & Rarities

2009 - Gli album originali (box contenente sei cd che ristampano i sei long-playing ufficiali)

2010 - E cantavo le canzoni (doppia raccolta con l'aggiunta dell'inedito Ciao Charlie. Nel booklet note e curiosità di: Walter Veltroni, Renzo Arbore, Maurizio Costanzo, Jovanotti, Fiorello, J-Ax e Simone Cristicchi.)

DVD/CD
2007 - Figlio unico (il DVD contiene registrazioni di vecchi filmati Rai; nel secondo disco, pubblicato a novembre, vi sono 2 CD in una raccolta di brani compresi 3 inediti e un filmato inedito)

Note

1.^ Rino Gaetano: Trasmettiamo per voi.

2.^ Sorrisi e Canzoni - [1]

3.^ Onda Rock - [2]

4.^ Testo [3]

5.^ Rino Gaetano nelle scuole in www.rockit.it. URL consultato il 28-10-2009.

6.^ Repubblica - [4]

7.^ http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo393844.shtml

8.^ http://www.strill.it/index.php?view=article&catid=1%3Aultime&id=19309%3Aprocura-chiede-archiviazione-diffamazione-rino-gaetano&format=pdf&option=com_content&Itemid=97

9.^ tgcom Mediaset - [5]

10.^ [6]

11.^ http://www.strill.it/index.php?view=article&catid=1%3Aultime&id=19309%3Aprocura-chiede-archiviazione-diffamazione-rino-gaetano&format=pdf&option=com_content&Itemid=97

12.^ calabrianotizie.it. URL consultato il 29 ottobre 2008.

Bibliografia
Casa, P.; Marigliano, D. (1999), Rino Gaetano (La Vita, le canzoni, le poesie e l'ironia di un grande artista)

Cotto, M. (a cura di) (2004), Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Mondadori,

D'Ortenzi, S. (2007), Rare tracce. Ironie e canzoni di Rino Gaetano, Arcana,

Del Curatolo, A. (2003), Se mai qualcuno capirà Rino Gaetano, Selene Edizioni,

Calò, S.; Gentile, M. (2001), Fontana chiara: omaggio a Rino Gaetano, LettereCaffè

Di Marco, E. (2001), Rino Gaetano live, Nuovi Equilibri,

Selvetella, Y. (2001), Rino Gaetano, Bastogi Editrice Italiana,

Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), (2006)Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore

Filmografia su Rino Gaetano
2007 - Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, regia di Marco Turco - Rai Uno - Miniserie TV

2008 - Rino Gaetano Un folletto sempre più blu Ritratti di Giancarlo Governi e Leoncarlo Settimelli - Raitre

2010 - Non voleva essere un Giullare, regia di Paolo Scarlato. Renato Marotta nel ruolo del cantautore.

Altri progetti
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Collegamenti esterni
rinogaetano.it - Il sito ufficiale

Rino Gaetano e i messaggi in bottiglia

Rino vive - Il cielo è sempre più blu Puntata de "La storia siamo noi" di Giovanni Minoli

Biografia critica su Ondarock.it

Biografia critica su Biografieonline.it

Ricordo di Rino Gaetano di Roberto Corda

Eterni ritorni, di Anna Petrazzuolo

Scheda critica su Zonarock.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Rino_Gaetano






http://www.rinogaetano.it/