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sabato 31 dicembre 2011

Feliz 2012

martedì 27 dicembre 2011

Mazza e Panella - crema dimagrante

http://youtu.be/sX1JEmhwl0g

domenica 16 ottobre 2011

'Strega per amore'

Sin dagli anni '60, le reti americane ABC e NBC si sono sfidate con due serie tv diventate dei veri 'cult', 'Vita da strega' e 'Strega per amore'.

A dire la verità, in 'Strega per amore', prodotto dal 1965 al 1970, la protagonista, Jeannie, non è una strega ma un genio rinchiuso in una lampada magica (una bottiglia, per la precisione) che, grazie all'intervento di un astronauta, il Capitano Anthony 'Tony' Nelson, riesce a liberarsi e poi vive con lui divertenti avventure.

A dare il volto a Jeannie, genio molto affascinante con una bionda e lunga chioma, era Barbara Eden (nata nel 1934), che, dopo la fine delle riprese di 'Strega per amore' non ha avuto molto successo in televisione, pur essendo un personaggio abbastanza conosciuto. Di lei si ricorda soprattutto qualche apparizione in serie tv come 'Dallas', 'Sabrina, Vita da strega' e 'Army Wives'.

Il protagonista maschile di 'Strega per amore', invece, è un volto notissimo a livello internazionale: si tratta di Larry Hagman (nato nel 1931), l'attore che, negli anni '70 e '80, ebbe il ruolo di J.R. Ewing in 'Dallas'.

Se il personaggio dell'astronauta Tony Nelson aveva fatto conoscere Hagman al grande pubblico americano mostrandone soprattutto la grande ironia, quello del perfido J.R., che Larry interpretò per tutte le 13 stagioni della mitica serie, lo rese un vero 'mito vivente', conosciuto in tutto il mondo.


Larry Hagman nel 2011 - © PR Photos

Dopo la fine delle riprese di 'Dallas' (1991), Hagman ha preso parte ad alcune pellicole cinematografiche come 'Gli intrighi del potere' di Oliver Stone e 'I colori della vittoria' di Mike Nichols (1998), e ad alcune serie tv, sia come 'guest star' che come personaggio ricorrente. Lo abbiamo visto in 'Nip/Tuck' e nella settima stagione di 'Desperate Housewives', dove interpreta il marito della mamma di Lynette Scavo.

Nel 2012 l'attore tornerà a vestire i panni di J.R. nel sequel di 'Dallas', in onda sul canale americano TNT.

Anche Hagman, come altre star molto note al pubblico, ha avuto seri problemi con l'alcol (si diceva che sul set di 'Dallas' consumasse quattro bottiglie di champagne al giorno), tanto da aver subito, nel 1995, un trapianto di fegato.

Sul piano sentimentale, invece, per lui le cose sono sempre andate a gonfie vele: Hagman è infatti sposato con la svedese Maj Axelsson, dalla quale ha avuto due figli, dal 1954.

Considerato tutto, non si può dire che 'Strega per amore' non abbia portato fortuna all'attore... E voi, avete seguito le avventure della simpatica Jeannie e del suo Tony in 'Strega per amore'?

sabato 17 settembre 2011

Definisce lo statuto giuridico degli stranieri in Brasile

Presidenza della Repubblica

 Definisce lo statuto giuridico degli stranieri in Brasile, ha creato il Consiglio Nazionale Immigrazione.


Casa civile

Vice capo degli affari legali


Legge n. 6815 DEL 19 AGOSTO 1980.
 
QUESTA LEGGE ERA LA DETERMINAZIONE DELLA REPUBBLICA l'articolo 11 della legge n. 6964, DE 1981/12/09.




IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, so che il Congresso decreti e sanzionare la seguente legge:



Articolo 1 In tempo di pace, ogni straniero può, le condizioni della presente legge, entrare e restare in Brasile e ha lasciato, salvaguardando gli interessi nazionali.
 
 
TITOLO I


applicazione



Articolo 2 L'applicazione della presente legge si incontreranno dovere importante per la sicurezza nazionale, le istituzioni, interessi politici, ai diritti socio-economici e culturali in Brasile, così come la difesa del lavoratore nazionale.



Articolo 3 La concessione del visto, l'estensione o la conversione sarà sempre condizionata da interessi nazionali.



TITOLO II

, Ingresso e Ostruzione



CAPO I

insenatura
 
Articolo 4 Un cittadino straniero che desidera entrare nel territorio nazionale può essere concesso un visto:




I - di transito;



II - turistica;



III - temporanea;



IV - permanente;



V - gratuito;



VI - ufficiale, e



VII - diplomatica.



Paragrafo unico. Il visto è un individuo e la sua concessione può essere estesa alle persone a carico, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 7.



L'articolo 5 sono determinate con regolamento i requisiti per ottenere il visto d'ingresso di cui alla presente legge



6 Il possesso o la proprietà delle attività in Brasile non dà allo straniero il diritto di ottenere un visto di qualsiasi tipo, o il permesso di soggiorno nel paese.



L'articolo 7 non viene concesso il visto per lo straniero:



I - in 18 (diciotto) anni, non accompagnati da un tutore legale o senza il vostro permesso;



II - considerato nocivo per l'ordine pubblico o gli interessi nazionali;



III - in precedenza espulso dal paese, a meno che l'espulsione è stata revocata;
 
IV - condannati o processati in un altro paese un reato, che è estradizione dalla legge brasiliana, o




V - che non soddisfano le condizioni sanitarie stabilite dal Ministero della Salute



Articolo 8 Il visto di transito può essere rilasciato a persone che, per raggiungere il paese di destinazione, devono entrare nel territorio nazionale.



§ 1 Il visto di transito è valido per un soggiorno fino a 10 (dieci) giorni, prorogabile di un ingresso.



§ 2 non richiede un visto di transito quando si viaggia all'estero in continuazione, che è solo una tappa obbligata per i mezzi di trasporto.



9 Il visto turistico può essere rilasciato agli stranieri che vengono in Brasile per piacere o per visitare, e che non ha visto di immigrazione o di scopo scopo dell'esercizio di attività remunerative.



Articolo 10. Si può derogare all'obbligo del visto di cui al precedente articolo, il turista di un paese che distribuirà il trattamento brasiliano identico.



Paragrafo unico. Reciprocità ai sensi del presente articolo sono in ogni caso, istituiti da accordi internazionali, che osserverà il periodo di permanenza dei turisti impostato in questa legge



Articolo 11. Il vettore deve verificare, durante la spedizione all'estero, documentazione richiesta, ed è responsabile in caso di irregolarità, al momento di entrata, uscita dall'estero, fatto salvo l'articolo 125, punto VI.



Art. 12. Il periodo di soggiorno dei turisti sarà fino a novanta giorni.

Paragrafo unico. Il periodo può essere ridotto in ogni caso, a discrezione del Ministero della Giustizia.



Articolo 12. La validità del visto turistico è fino a cinque anni, stabilito dal Ministero degli Affari Esteri, entro i criteri di reciprocità, e di fornire più voci nel paese, con soggiorni non superiori a 90 giorni, rinnovabile per lo stesso periodo, per un totale di più 180 giorni all'anno. (Scrittura dalla legge n. 9076 del 10/07/95)



Articolo 13. Il visto temporaneo può essere rilasciato agli stranieri che desiderano venire in Brasile:



I - un viaggio culturale o missione di studio;



II - in viaggio d'affari;



III - come un artista o uno sportivo;
 
IV - come studente;




V - come scienziato, insegnante, allenatore o altre categorie professionali, sotto contratto o al servizio del governo brasiliano;



VI - come corrispondente di giornale, riviste, radio, televisione o agenzia di stampa.



VII - in quanto ministro di religione o di membro di un istituto di vita consacrata e di una congregazione o di ordine religioso. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Art. 14. Il periodo di permanenza in Brasile, nel caso di articoli II e III di cui all'articolo 13 è di novanta giorni, e gli altri, salvo quanto previsto al paragrafo di questo articolo, corrispondente alla durata della missione del contratto, o servizi, depositata presso l'autorità consolare, fatte salve le disposizioni della legislazione del lavoro.



Articolo 14. Il periodo di permanenza in Brasile, nel caso di II e III dell'art. 13, saranno 90 giorni, in caso di clausola VII fino a un anno, e gli altri, salvo quanto previsto al paragrafo di questo articolo, corrispondente alla durata della missione del contratto, o la fornitura di servizi, depositato presso l'autorità consolare, fatte salve le disposizioni della legislazione del lavoro. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Paragrafo unico. In caso di punto IV dell'articolo 13 il termine sarà 1 (uno) anno, prorogabile, ove opportuno, sulla base di prove di istruzione e di iscrizione.



Articolo 15. Un cittadino straniero di cui al punto III o V di cui all'articolo 13 è concesso il visto solo se soddisfa i requisiti speciali stabiliti dal National Immigration Council ed è parte di un contratto di lavoro, certificato dal Ministero del Lavoro, salvo il caso di erogazione dei servizi dimostrato di Governo brasiliano.



Articolo 16. Il visto permanente può essere rilasciato agli stranieri che desiderano stabilirsi in modo permanente in Brasile.



Paragrafo unico. L'immigrazione si propone principalmente di fornire manodopera qualificata ai vari settori dell'economia nazionale, per aumentare la produttività, l'assimilazione della tecnologia e per raccogliere fondi per settori specifici.



Paragrafo unico. L'immigrazione si propone principalmente di fornire manodopera qualificata ai vari settori dell'economia nazionale, finalizzate alla politica di sviluppo nazionale in tutti gli aspetti e in particolare, una maggiore produttività, l'assimilazione di tecnologia e di raccolta fondi per settori. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 17. Per ottenere un visto permanente lo straniero deve soddisfare, oltre ai requisiti di cui all'articolo 5, i requisiti delle norme speciali set di caratteri nella selezione degli immigrati stabiliti dal Consiglio Nazionale Immigrazione.



Articolo 18. La concessione del visto permanente possono essere mantenuti per un periodo non superiore a 5 (cinque) anni, l'esercizio di una certa attività e l'impostazione in una regione determinata del paese.



Articolo 19. Il Ministero degli Affari Esteri definisce i casi di rilascio, rinnovo o rinuncia dei visti diplomatici, ufficiali e di cortesia.



Articolo 20. Per il visto potranno pagare una tariffa consolare, ad eccezione di:



I - regolato da accordi che riconoscano gratuità;



II - senza visto, ufficiali e diplomatici;



III - visti di transito, turistico o temporanea, se concesso ai titolari di passaporto diplomatico o di servizio.



Paragrafo unico. La validità per l'uso di qualsiasi dei visti è di 90 (novanta) giorni dalla data di assegnazione e può essere prorogato dall'autorità consolare in una sola volta, per un uguale periodo, la carica fino canoni dovuti.



Paragrafo unico. La validità per l'uso di uno qualsiasi dei visti è di 90 (novanta) giorni dalla data di assegnazione e può essere prorogato dall'autorità consolare in una sola volta, per un periodo equivalente, addebitando le spese sono dovute, all'applicazione di tale disposizione solo ai cittadini dei paesi dove si trova di limitare l'altro. (Scrittura dalla legge n. 12.134, 2009).



Articolo 21. Quando naturale paese vicino domiciliati nel territorio adiacente alla città, nel rispetto degli interessi della sicurezza nazionale, può essere consentito l'ingresso nella città di confine nel loro paese, di presentare un documento d'identità.



§ 1 Il cittadino straniero, di cui al presente articolo, con l'intenzione di proseguire i lavori pagati o frequentare la scuola in quelle contee verrà fornito apposito documento che identifica e caratterizza la loro condizione, e anche il Lavoro e della Previdenza sociale, se del caso .



§ 2 I documenti di cui al comma precedente non danno accesso al diritto di soggiorno in Brasile, o autorizzare la rimozione dei confini di quelle comuni.
 
 
CAPITOLO II


Ingresso



Articolo 22. L'ingresso nel territorio nazionale sarà di gran lunga gli unici luoghi dove vi è la supervisione degli organi competenti dei Ministeri della Salute, Giustizia e Finanze.



Articolo 23. Il vettore o il suo agente fronte in qualsiasi momento, per la manutenzione e altre spese di passeggeri che viaggiano o membro dell'equipaggio che continuamente non è presente l'uscita dei mezzi di trasporto, così come il ritiro del loro territorio nazionale.



Art. 24. Nessun estraneo dall'estero può derogare dal luogo di entrata e di ispezione senza il documento di viaggio e l'ingresso e l'uscita della carta deve essere stati presi di mira.



Articolo 24. Nessun estraneo dall'estero può derogare dal luogo di entrata e di ispezione, senza il tuo documento di viaggio e l'ingresso e l'uscita della carta deve essere stata bersaglio l'agenzia del Ministero della Giustizia. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 25. Non può essere salvato in Brasile, senza l'autorizzazione del Ministero della Giustizia, il biglietto per i viaggi all'estero che è entrato nel paese come un turista o in transito.



CAPO III

Ostruzione delle



Articolo 26. Il visto rilasciato dall'autorità consolare set mera aspettativa di diritto, può l', soggiorno iscrizione o la registrazione dall'estero essere impedito che si verificano entrambi i casi di cui all'articolo 7, o il disagio della loro presenza nel paese, a discrezione del Ministero della Giustizia.



§ 1 Uno straniero che si è ritirato dal paese senza raccogliere le multe dovute ai sensi della presente legge, non può rientrare senza fare il pagamento, più la correzione monetaria.



§ 2 L'impedimento dei membri della famiglia possono estendersi a tutto il gruppo familiare.



Articolo 27. Il vettore risponde, in ogni momento, lasciando la metropolitana e impedito.



Paragrafo unico. L'impossibilità di uscita immediata impedito o illegali, il Ministero della Giustizia può autorizzare l'ingresso subordinato rinuncia di responsabilità firmato da un rappresentante del vettore, che garantisce il mantenimento, impostare il periodo di soggiorno e dove devono rimanere il blocco, lasciando la custodia illegale per un massimo di 30 (trenta) giorni, rinnovabile per un periodo equivalente.



TITOLO III

Condizione di asilo



Articolo 28. Un alieno ammessi al paese, a condizione che l'asilo politico saranno soggetti, oltre ai doveri imposti dal diritto internazionale, a rispettare le disposizioni della legislazione vigente e il governo brasiliano per risolvere il problema.



Articolo 29. Il richiedente asilo non potrà lasciare il paese senza il permesso del governo brasiliano.



Paragrafo unico. La mancata osservanza comporterà la rassegnazione questo articolo di asilo e di prevenire il rientro in questa condizione.



TITOLO IV

Le modifiche del Registro di sistema e la loro



CAPO I

Registro di sistema



Art. 30. Uno straniero ammesso al rango di (articoli articolo 13, I, IV e VI) permanente, temporanea o assalito, è tenuto a registrarsi presso il ministero della Giustizia entro trenta giorni dall'entrata o la concessione asilo e identificare il sistema delle impronte digitali, in coerenza con i regolamenti applicabili.



Articolo 30. Uno straniero ammesso allo status di ricercatore permanenti, temporanee (articoli I e IV-VI d'arte. 13) o l'asilo è obbligato a registrarsi presso il ministero della Giustizia entro trenta giorni dall'entrata o concessione dell'asilo, e identificare il sistema delle impronte digitali, in coerenza con i regolamenti applicabili. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 31. Il nome e la nazionalità dello straniero, ai fini della registrazione, sarà contenuta nel documento di viaggio.



Articolo 32. Il titolare del visto diplomatico, ufficiale o di cortesia, accreditato dal governo brasiliano o con il soggiorno stimato nel paese supera i 90 (novanta) giorni, si dovrebbe organizzare la tua registrazione con il Ministero degli Affari Esteri.



Paragrafo unico. Lo straniero in possesso di un passaporto di servizio, ufficiali e diplomatici, che è venuto in Brasile secondo i termini del contratto di esenzione dal visto dovrebbe anche procedere con la registrazione di cui al presente articolo ogni volta che la sua permanenza in Brasile deve essere maggiore di 90 (novanta) giorni.



Articolo 33. Immatricolati all'estero verrà fornito un documento d'identità.



Paragrafo unico. Il rilascio del documento di identità, salvo il caso di titolare cortesia asilo o di visto, ufficiali e diplomatiche, è soggetta al pagamento della tassa prevista nella tabella di cui all'articolo 130.



CAPITOLO II

Estensione del soggiorno di lungo



Articolo 34. Un cittadino straniero che è entrato in una condizione di un turista, o l'asilo e titolari di visti temporanei di cortesia, ufficiale o diplomatico, può essere concesso un prolungamento del soggiorno in Brasile.



Articolo 35. L'estensione del soggiorno dei turisti non supera i 90 (novanta) giorni e possono essere cancellati a discrezione del Ministero della Giustizia.



Articolo 36. L'estensione del soggiorno del titolare del visto temporaneo, di cui al punto VII, articolo 13, non può superare un anno. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



CAPO III

Trasformazione Visa



Art. 36. Il titolare del visto di cui all'articolo 13, punto V, è possibile ottenere la stessa trasformazione a permanente (art. 16), le condizioni previste dalla presente legge e dai relativi regolamenti.


Paragrafo unico. Nella trasformazione del visto può applicare le disposizioni di cui all'articolo 18.



Articolo 37. Il titolare del visto di cui all'articolo 13, sezioni V e VII, è possibile ottenere la stessa trasformazione a permanente (art. 16), soddisfatto le condizioni previste dalla presente legge e dai relativi regolamenti. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



§ 1. Il titolare di un visto temporaneo di cui alla sezione VII dell'art. 13 può essere concessa solo dopo la trasformazione entro due anni di residenza nel paese (compresi dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



§ 2. Nel trattamento del visto saranno in grado di applicare le disposizioni di cui all'articolo 18 della presente legge (aggiunto dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 38. E 'fatto divieto di legalizzare il soggiorno dei clandestini e irregolari, e in permanente trasformazione, visti di transito, turistico, temporaneo (articolo 13, gli articoli da I a IV e VI) e cortesia. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 39. Il titolare del visto può ottenere i visti diplomatici o ufficiali per la trasformazione temporanea di questi (articolo 13, gli articoli da I a VI) o permanente (art. 16), dopo il ministero degli Esteri e soddisfatto i requisiti della presente legge e dai relativi regolamenti. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La trasformazione del visto diplomatico o ufficiale sulla cessazione temporanea o permanente di tutta la materia delle prerogative, privilegi e immunità in virtù di tali visti.



Articolo 40. La richiesta di modifica del visto non preclude l'applicazione dell'articolo 57, se lo straniero oltre il termine legale di soggiorno nel paese. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Dell'ordine negare il trattamento dei visti, verrà richiesta riconsiderazione definite nel regolamento.



Articolo 41. La trasformazione di quello visto negli articoli da 37 a 39 nulle se la registrazione non viene effettuata entro 90 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della dell'accoglimento dell'istanza. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 42. Il titolare di uno dei visti di cui agli articoli 8, 9, 10, 13 e 16, possono essere trasformati per lo stesso ufficiale e diplomatica. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



CAPITOLO IV

Cambio di insediamenti



Articolo 43. Il nome della costante registro straniero (art. 30), può essere modificato: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - se si è dimostrata sbagliata;



II - il senso peggiorativo se il titolare o esposto al ridicolo, o



III - se la pronuncia e la comprensione difficile e può essere tradotto e adattato alla prosodia della lingua inglese.



§ 1 La richiesta di modifica nome deve essere accompagnata dalla documentazione prevista dal Regolamento e sarà sempre l'oggetto di indagine sul comportamento del richiedente.



§ 2 Gli errori materiali verranno corretti in ufficio Registro di sistema.



§ 3 Le variazioni a causa di separazione o divorzio ottenuto in un paese straniero deve essere ratificato in Brasile, la frase corrispondente.



§ 4 possono essere iscritti nel registro il nome breve utilizzato dalla società straniera come marchio registrato o qualsiasi attività professionale.



Articolo 44. Il ministro della Giustizia autorizzare il cambiamento di insediamenti contenuta nella registrazione degli stranieri. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



CAPITOLO V

Aggiornamento del Registro di sistema



Articolo 45. Il Board of Trade, l'azienda registra partecipanti all'estero, il Ministero della Giustizia trasmette i dati identificativi e quelli dall'estero del documento di identità rilasciate in Brasile. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Nel caso di società, la loro azione è necessaria rispetto ad uno straniero che compare sullo stato di amministratore, dirigente, direttore o azionista di controllo. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 46. L'Ufficio del Registro Civile provvederà ad inviare mensilmente al Ministero della Giustizia copie di dischi matrimonio e di morte provenienti dall'estero. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Art. 46. L'albergatore, la società immobiliare, il proprietario, padrone di casa, locatore e locatario dei beni e il sovrintendente edificio del Ministero della Giustizia invierà i dati per identificare lo straniero ammesso a condizione che l'ospite, inquilino, occupante o subaffittuario



Articolo 47. L'albergatore, la società immobiliare, il proprietario, padrone di casa, locatore o al locatario di sovrintendente proprietà e la costruzione invierà al Ministero della Giustizia, quando richiesto, i dati identificativi sulla condizione dello straniero ammesso ospite, affittuario, subaffittuario o degli occupanti. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 48. Salvo quanto previsto al § 1 dell'articolo 21, l'ammissione del servizio estero, ente pubblico o privato, o l'iscrizione alla scuola di ogni grado, sono efficaci solo se si è registrato correttamente (articolo 30). (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. I soggetti di cui al presente articolo si riferiscono al Ministero della Giustizia, che ne informa il Ministero del Lavoro, se del caso, i dati identificativi dello straniero ammesso o iscritto e comunicare come si verificano, la cessazione di lavoro, cessazione o di proroga e la sospensione o la cancellazione di iscrizione e di laurea.



CAPITOLO VI

Cancellazione della registrazione e il Restauro dei



Articolo 49. Lo straniero deve essere registrato: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - se mi naturalizzazione brasiliana;



II - se avete ordinato la sua espulsione;



III - se richiede di lasciare il paese in modo permanente, rinunciando espressamente il diritto al ritorno di cui all'articolo 51;



IV - di stare lontano dal Brasile per più di permesso di cui all'articolo 51;



V - se succede a causa della trasformazione di cui all'articolo 42;



VI - eventuale trasgressione di cui all'articolo 18, l'articolo 37, § 2, o 99 a 101, e



VII - sia temporanea o asilo, alla scadenza del suo soggiorno nel paese.



§ 1 La registrazione può essere reintegrato in caso di voce I o II, cessò la causa della cancellazione, e in altri casi, il ritorno nel paese straniero con un visto di cui all'articolo 13 o 16, o ottiene trasformazione ai sensi dell'articolo 39.



§ 2 caso di cui al punto III del presente articolo, lo straniero deve procedere con la consegna della carta d'identità per gli stranieri e lasciare il paese entro 30 (trenta) giorni.



§ 3 Se la richiesta di cui al punto III di questo risultato articolo in esenzione da imposta o onere finanziario, il restauro del registro sempre, nella soddisfazione prima di tali oneri.



TITOLO V

Uscita e di ritorno



Articolo 50. Non richiede un visto di uscita dall'estero che vogliono lasciare il territorio nazionale. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 Il Ministro della Giustizia può in qualsiasi momento, stabilire il requisito di un visto d'uscita, quando ragioni di sicurezza interna, consigliamo la misura.



§ 2 Nel caso del paragrafo precedente, l'atto che ha stabilito il requisito avrà sulla validità del visto e le condizioni per la loro concessione.
 
§ 3 il richiedente asilo deve seguire le disposizioni di cui all'articolo 29.




Articolo 51. Lo straniero registrato come permanente, ad essere assente dal Brasile, si può ritornare a prescindere del visto di farlo entro due anni. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Prova della data di partenza, ai fini di questo articolo farà l'annotazione sarà puntata da parte dell'organo competente del Ministero della Giustizia, il documento di viaggio all'estero, nello stesso tempo lasciare il paese.



Articolo 52. Lo straniero registrato come assenza temporanea dal Brasile che si può restituire in modo indipendente di un nuovo visto se si fa nel periodo di validità del loro soggiorno nel paese. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 53. Il titolare del turista straniero consolare visto che è assente dal Brasile, è possibile restituire in modo indipendente di un nuovo visto, se a farlo entro il periodo di permanenza nel paese, situato nel visto. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)) (eliminata dalla legge n. 9076 del 10/07/95)



TITOLO VI

Documento di viaggio oltremare



Articolo 54. I documenti sono il passaporto per viaggiare all'estero e lasciapassare. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. I documenti di cui al presente articolo sono di proprietà dell'Unione, lasciando ai loro proprietari di diretta proprietà e l'uso regolare.



Articolo 55. Può essere concesso un passaporto per stranieri: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - in Brasile:



a) l'apolide e nazionalità incerta;



b) un cittadino di un paese che non ha rappresentanza diplomatica o consolare in Brasile o in un altro paese rappresentante incaricato di proteggerlo;



c) il richiedente asilo o rifugiato, riconosciuto come tale in Brasile.



II - in Brasile e all'estero, il coniuge o vedova di un brasiliano che ha perso la cittadinanza originaria in virtù del matrimonio.



Paragrafo unico. La concessione dei passaporti, nel caso della lettera B del punto I del presente articolo, richiedono la previa consultazione con il Ministero degli Affari Esteri.



Articolo 56. Il lasciapassare può essere concessa in Brasile o all'estero, lo straniero documento di viaggio rilasciato dal vettore governo non riconosciuto dal governo brasiliano, o non validi per il Brasile. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La concessione all'esterno, lasciapassare per uno straniero registrato in Brasile come permanente, temporanea o asilo, dipenderà dalla audizione preliminare del Ministero della Giustizia.



TITOLO VII

Dalla deportazione



Articolo 57. In caso di ingresso illegale o soggiorno di uno straniero, se non volontariamente ritirarsi dal paese entro il termine prescritto dal Regolamento saranno promosse la sua espulsione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 sarà anche deportati straniero che viola le disposizioni degli articoli 21, § 2, 24, 37, § 2, 98-101, § § 1 e 2 dell'articolo 104 o dell'articolo 105.



Dal § conveniente per gli interessi nazionali 2, deportazione sarà molto indipendentemente fissazione entro il caput di questo articolo.



Articolo 58. L'uscita sarà composta della deportazione obbligatorio dello straniero. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La deportazione è lontano nel paese di origine o di nazionalità dello straniero, o ad un altro che accetta di riceverla.



Articolo 59. Non essendo la responsabilità del vettore raffinato per i costi della rimozione dello straniero, né questo o il terzo per la sua risposta, la stessa sarà a carico del Tesoro. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 60. Lo straniero è esonerato eventuali sanzioni in materia di ingresso o il soggiorno illegale in Brasile o formalità la cui osservazione può ostacolare deportazione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 61. Lo straniero, mentre non provveda alla deportazione, può essere gettato in prigione per ordine del ministro della Giustizia per un periodo di sessanta giorni. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Quando non è possibile entro il periodo di cui al presente articolo, determinano l'identità di deportare o ottenere documenti di viaggio per promuovere la sua rimozione, la detenzione può essere prorogato per lo stesso periodo, dopo di che sarà liberato applicando le disposizioni dell'articolo 73.



Articolo 62. Non è possibile espellere o quando ci sono chiari segni di pericolosità o indesiderabilità dello straniero, si procederà alla sua espulsione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 63. Non vi sarà alcuna conseguenza l'estradizione in deportazione se non sono accettate dalla legge brasiliana. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 64. Il deportato non può che rientrare nel paese di rimborsare il Tesoro, con regolazione per l'inflazione, la spesa per la sua espulsione e l'effetto, se del caso, il pagamento dell'ammenda dovuta al momento, anche corretto. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



TITOLO VIII

Espulsione di



Articolo 65. E 'in grado di espellere uno straniero, tuttavia, di minacciare la sicurezza nazionale, ordine politico o sociale, la moralità pubblica o la pace e l'economia della gente, o la procedura che lo rende dannoso per gli interessi nazionali e la convenienza. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. E 'probabile anche di espellere lo straniero:



a) di praticare le frodi al fine di ottenere il vostro ingresso o il soggiorno in Brasile;



b) aver inserito il paese in violazione di legge, non si ritira entro il periodo è determinato a farlo, non è consigliabile per deportazione;



c) indulgere in vagabondaggio e accattonaggio, o



d) inosservanza divieto espressamente previsto dalla legge per gli stranieri.



Articolo 66. E 'interamente a decidere il presidente sull'opportunità e la tempistica della loro ritiro o espulsione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La misura di abrogarla o bye lontano sarà per decreto.



Articolo 67. Dal conveniente per l'interesse nazionale, l'espulsione dello straniero possa entrare in vigore, anche se ci sono stati procedimento o condanna. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 68. Gli organi del Pubblico Ministero invierà al Ministero della Giustizia, d'ufficio, entro trenta giorni dalla cosa giudicata, una copia della convinzione di un autore straniero di un crimine o un crimine contro la sicurezza nazionale, ordine politico o sociale, l'economia moralità popolare o la salute pubblica, così come la foglia di precedenti penali nel file. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Il ministro della Giustizia, ha ricevuto i documenti citati in questo articolo, determinano la costituzione di inchiesta per l'espulsione dello straniero.



Articolo 69. Il ministro della Giustizia, in qualsiasi momento, può determinare in prigione per 90 (novanta) giorni dalla all'estero oggetto di un procedimento di espulsione e per completare le indagini o l'applicazione della misura, che si estendono per un periodo equivalente. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. In caso di misura dinanzi alla magistratura di sospendere temporaneamente l'esecuzione del expulsório atto, la pena detentiva, che è la parte finale del presente documento didascalia deve essere fermato fino a quando la decisione finale del Tribunale a cui è fatto oggetto.



Articolo 70. Il ministro della Giustizia, lettera o accogliendo la richiesta fondata, determinare l'apertura di inchiesta per l'espulsione dello straniero. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 71. Nei casi di infrazione contro la sicurezza nazionale, ordine politico o sociale e l'economia della gente, così come nel caso di possesso facilitazione degli scambi commerciali o l'abuso di sostanze stupefacenti, o per determinare dipendenza fisica o psicologica, o rompere il divieto appositamente legge per gli stranieri, l'indagine sarà breve e non superare un periodo di quindici giorni entro i quali è fissato il diritto di espellere difesa. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 72. A meno che l'ipotesi del precedente articolo, sarà richiesta riconsiderazione entro 10 (dieci) giorni dalla pubblicazione del decreto di espulsione in Gazzetta Ufficiale (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 73. Lo straniero, la cui detenzione non diventi necessario, o che ha vinto questo termine, resterà in libertà vigilata, e non nominato dal Ministero della Giustizia, e mantenere gli standard di comportamento che si stabiliscono. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Il mancato rispetto delle norme stabilite in base alle disposizioni del presente articolo o il prossimo, il ministro della Giustizia, in qualsiasi momento, può ordinare la detenzione amministrativa dello straniero, il cui mandato non superare i 90 (novanta) giorni.



Articolo 74. Il ministro della Giustizia può modificare, d'ufficio o su richiesta, gli standard di condotta imposto all'estero e di nominare un altro luogo per la vostra residenza. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Art. 74. Non se il risultato sarà l'espulsione se non sono accettate dalla legge brasiliana, l'estradizione.



Articolo 75. Non vi sarà alcuna espulsione: (rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



I - comportare l'estradizione non viene accettato dalla legge brasiliana, o (compresi sezioni, paragrafi e § § legge n. 6964 del 12/09/81)



II - quando lo straniero:



a) il coniuge del Brasile che non è divorziato o separato, di fatto o di diritto, a condizione che il matrimonio è stato celebrato da più di 5 (cinque) anni, o



b) bambino brasiliano che hanno dimostrato di essere sotto la loro custodia e dipende economicamente.



§ 1. non costituiscono ostacolo alla espulsione dalla adozione o di riconoscimento di un bambino brasiliano incidentale al fatto che la motivano.



§ 2. Verificato l'abbandono di un divorzio bambino, o di separazione, di fatto o di diritto, l'espulsione può diventare efficace in qualsiasi momento.



TITOLO IX

Da estradizione



Art. 75. L'estradizione può essere concessa quando il governo chiede un sostegno in convenzione, trattato o promessa di Brasile quando reciprocità.



Articolo 76. L'estradizione può essere concessa se il richiedente a sostenere il governo in un trattato, o quando la promessa reciproca di Brasile. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 77. Non concedere l'estradizione se: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - il caso del Brasile, a meno che l'acquisto della cittadinanza si svolgono dopo il fatto per motivare la domanda;



II - il fatto che motivano l'applicazione non è considerato un reato in Brasile o nello Stato richiedente;



III - Il Brasile è competente secondo il proprio diritto di perseguire il crimine imputato a la persona ricercata;



IV - la legge brasiliana impone una sanzione penale detentiva non superiore a 1 (uno) anno;



V - è la persona ha cercato di rispondere o processo è già stato condannato o assolto in Brasile per il fatto stesso che la richiesta si basa;



VI - la responsabilità penale si estingue per prescrizione in base al diritto brasiliano o dello Stato richiedente;



VII - il fatto di essere un delitto politico, e



VIII - il estradato lì a rispondere, lo Stato richiedente davanti a un tribunale o di corte d'eccezione.



§ 1 L'eccezione a titolo VII non impedisce l'estradizione se il fatto di essere in gran parte ordinaria violazione di legge penale, o quando i reati comuni connessi alla criminalità politica, costituiscono il fatto principale.



§ 2 sarà responsabile esclusivamente alla Corte Suprema, valutare la natura dell'infrazione.



§ 3 La Corte Suprema potrebbe non riuscire a considerare gli attacchi contro i crimini politici Capi di Stato o di qualsiasi autorità, nonché gli atti di anarchismo, terrorismo, sabotaggio, sequestro di persona, o importare propaganda di guerra o di processi violenti di sovvertire l'ordine politico o sociale.



Articolo 78. Le condizioni per la concessione dell'estradizione (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



I - sono stati un crimine commesso nel territorio dello Stato richiedente o essere estradato alle leggi penali di questo Stato, e



II - vi è la frase finale di detenzione o l'arresto della persona che ha cercato di essere autorizzato da un giudice, tribunale o un'autorità competente dello Stato richiedente, salvo quanto previsto all'articolo 82.



Articolo 79. Quando più di uno Stato richiedente l'estradizione della stessa persona, il fatto stesso che la richiesta sarà preferito in cui il reato è stato commesso. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 Nel caso di molti crimini sarà data preferenza, a sua volta:



I - Stato richiedente nel cui territorio il reato è stato commesso più grave, secondo la legge brasiliana;



II - il primo a chiedere la consegna di una persona ricercata se la gravità dei crimini sono identici, e



III - lo Stato di origine o, in mancanza, la casa della persona interessata, se le richieste sono simultanee.



§ 2 Nei casi non contemplati dalla preferenza decidere il governo brasiliano.



§ 3 Se non è un trattato o convenzione con uno degli Stati richiedenti prevarrà in sua preoccupazione per gli standard la preferenza di questo articolo.



§ 3 Se non è un trattato o convenzione con uno degli Stati richiedenti prevarrà in sua preoccupazione per gli standard la preferenza di questo articolo. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 80. L'estradizione sarà richiesto attraverso canali diplomatici o, in assenza di un agente diplomatico dello Stato di richiedere, direttamente da governo a governo, la domanda deve essere accompagnata dal certificato o copia autenticata della condanna, la pronuncia o di emanare arresto, emesso da un giudice o dell'autorità competente. Questo documento o qualsiasi altra che è allegato alla domanda deve contenere indicazioni precise riguardo la posizione, la data, la natura e le circostanze di un atto criminale, l'identità della persona interessata, e anche le copie di testi sulla criminalità, la pena e la loro prescrizione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 di routing della richiesta attraverso i canali diplomatici dà autenticità ai documenti.



§ 2 Se non vi è alcun trattato o accordo che prevede in caso contrario, i documenti di cui al presente articolo deve essere accompagnato da versioni ufficiali rilasciate per la lingua portoghese nello Stato richiedente.



§ 2 Se non esiste un trattato non disponga diversamente, i documenti di cui al presente articolo deve essere accompagnato da versione ufficiale fatta per la lingua portoghese nello Stato richiedente. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 81. Il ministero degli Esteri inoltrerà la richiesta al Ministero della Giustizia, che ha ordinato l'arresto di estradare mettendolo a disposizione della Corte Suprema. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 82. In caso di emergenza, può essere dichiarato il fermo della persona interessata più a lungo, come richiesto, in termini di competenza, qualunque sia il mezzo, da un'autorità competente, agente diplomatico o consolare dello Stato richiedente. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 La richiesta, che denunciare il crimine, dovrebbe essere basata su convinzioni, auto nell'atto di arresto, warrant, o addirittura accusato in perdita.



§ 2 onorato il carcere, lo Stato richiedente deve formalizzare la richiesta entro novanta giorni, ai sensi dell'articolo 80.



§ 3 Il carcere ai sensi del presente articolo non devono essere conservati oltre il periodo di cui al paragrafo precedente, né ammettere nuova applicazione dal fatto stesso non è stato richiesto formalmente l'estradizione.



Articolo 83. L'estradizione non è concessa senza preavviso della Plenaria della Corte Suprema sulla sua legalità e l'origine, non soggetta a ricorso contro la decisione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 84. Effettuato l'arresto della persona interessata (articolo 81), la richiesta verrà inoltrata alla Corte Suprema. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La prigione durerà fino alla decisione finale della Corte Suprema, non essendo ammessi a libertà vigilata, arresti domiciliari, carcere o ostello.



Articolo 85. Alla ricezione della richiesta, il giorno e il tempo assegnato per l'interrogatorio della persona in questione e, se del caso, darà il suo tutore legale o se non hai svolto dal l'esame entro dieci giorni per la difesa. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 La difesa si concentrerà sull'identità del presunto difettoso forma dei documenti presentati e di estradizione illegale.



§ 2 non essendo il processo in ordine, la Corte, su richiesta dell'ufficio del procuratore generale, è possibile convertire la prova in un'indagine per colmare la lacuna nel termine perentorio di 60 (sessanta) giorni, dopo di che l'applicazione sarà giudicato indipendentemente diligenza.



§ 3 Il periodo di cui al comma precedente si svolgerà a partire dalla data di notifica Missione Diplomatica del Ministero degli Esteri a fare lo Stato richiedente.



Articolo 86. L'estradizione è concessa, il fatto verrà comunicato attraverso Missione Diplomatica del Ministero degli Esteri allo Stato richiedente entro sessanta giorni dalla comunicazione, è necessario rimuovere il paese estradizione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 87. Se lo Stato richiedente non depennare il paese estradizione nel precedente articolo, sarà rilasciato, senza pregiudizio per rispondere alle procedure di espulsione, il motivo per raccomandare l'estradizione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 88. Ha negato l'estradizione, non ammette nuova applicazione basata sul fatto stesso. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 89. Quando la persona ricercata è perseguito, o sono stati condannati in Brasile per un crimine punibile con la privazione della libertà, l'estradizione deve essere eseguita solo dopo la conclusione del procedimento o la frase, a condizione, tuttavia, le disposizioni dell'articolo 67. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La consegna della persona interessata anche essere ritardato se l'efficacia del provvedimento metterebbe in pericolo la sua vita a causa della grave malattia confermata da referto medico ufficiale.



Articolo 90. Il Governo può anche dare la persona ha cercato di rispondere a processo o è condannato per un reato minore. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 91. Consegna non sarà fatta senza lo Stato richiedente si impegna: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



I - di non essere estradato arrestato o perseguito per gli eventi che precedono la domanda;



II - per calcolare il periodo di detenzione che in Brasile, è stato imposto in virtù di estradizione;



III - di commutare una pena detentiva o punizioni corporali di morte, salvo per quanto riguarda questi ultimi, in cui la legge brasiliana consente l'applicazione;



IV - di non essere estradato consegnato, senza il consenso del Brasile, Stato che il credito, e



V - di non considerare alcun motivo politico, ad aggravare la pena.



Articolo 92. La consegna della persona interessata, secondo le leggi brasiliane e rispettando il diritto del terzo, saranno realizzati con oggetti e strumenti del crimine trovato in loro possesso. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Gli oggetti e gli strumenti di cui al presente articolo possono essere forniti a prescindere dalla consegna della persona interessata.



Articolo 93. L'estradizione che, una volta consegnati allo Stato richiedente, per sfuggire il corso della giustizia e homiziar in Brasile, o in transito, si terrà su richiesta fatta direttamente per via diplomatica, e di nuovo consegnato senza ulteriori formalità. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 94. Se non per ragioni di ordine pubblico, può essere consentito dal ministro della Giustizia, il traffico sul territorio nazionale, di persona estradata da Stati esteri, come pure quella dei loro accompagnatori, su presentazione di documenti da cui risulti la concessione della misura. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



TITOLO X

Diritti e Doveri degli Affari Esteri



Articolo 95. Stranieri residenti in Brasile gode di tutti i diritti di cui godono i brasiliani, secondo la Costituzione e le leggi. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 96. Ogni volta che sono richiesti da qualsiasi autorità o dal suo agente, lo straniero deve dimostrare documenti comprovanti il ​​loro soggiorno legale nel paese. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Ai fini del presente articolo e degli articoli 43, 45, 47 e 48, il documento deve essere presentato in originale.



Articolo 97. L'esercizio di attività retribuite e l'iscrizione alla scuola sono ammessi all'estero con le limitazioni previste nella presente legge e dai relativi regolamenti. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 98. Un cittadino straniero che è in Brasile nei termini di un visto turistico, di transito o temporaneamente di cui all'articolo 13, punto IV, così come a carico dei titolari di visti temporanei non sono ammessi alcun esercizio di attività retribuite. Il titolare del visto temporaneo di cui all'articolo 13, punto VI, che vieta la pratica del pagati da una fonte brasiliana. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 99. Lo straniero in possesso di un visto temporaneo e che si trova in Brasile come l'articolo 21, § 1, è vietato stabilirsi con una ditta, o esercitare qualsiasi ufficio o carica di dirigente o amministratore di società commerciali o civili e come applicare il corpo di vigilanza nell'esercizio della professione regolamentata. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Gli stranieri titolari di un visto di cui al punto V dell'art. 13 è consentito di registrazione temporanea nell'esercizio del corpo di vigilanza della professione regolamentata. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 100. Uno straniero ammesso alla condizione temporanea, sotto contratto, non può che svolgere attività con l'ente per il quale è stato assunto, in occasione del rilascio del visto, se non espressamente autorizzato dal Ministero della giustizia sentito il Ministero del Lavoro. ((Rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 101. Lo straniero ammesso, a norma dell'articolo 18 o dell'articolo 37, § 2, per l'esercizio di diritto di attività professionale, e di fissaggio specifica regione, non è possibile, all'interno della quale si trova nella opportunità di franchising o la trasformazione del visto , cambio di residenza o di attività professionale o esercitare al di fuori di questa regione, salvo casi eccezionali, previa autorizzazione del Ministero della giustizia, sentito il Ministero del Lavoro, quando necessario. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 102. Lo straniero registrato è tenuto a riferire al Ministero della Giustizia a cambiare il suo domicilio o la residenza, e deve farlo entro 30 (trenta) giorni immediatamente dopo la sua esecuzione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 103. Gli stranieri che acquisire una cittadinanza diversa da quella contenuta nella registrazione (articolo 30), entro 90 giorni, richiedere la registrazione della nuova cittadinanza nei loro insediamenti. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 104. La cortesia titolare del visto, visto ufficiali o diplomatici potranno solo impegnarsi in attività remunerata a favore della politica estera dello Stato, organizzazione o agenzia internazionale intergovernativa nel cui servizio è in campagna, o il governo brasiliano o ente, da un atto, firmato con le altre organizzazioni internazionali del governo di chiudere una clausola specifica in materia. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 Il servo con visto di cortesia non può che impegnarsi in attività remunerate al servizio privato titolare del visto gratuito, ufficiali e diplomatici.



§ 2, organizzazione di missione o di una persona al cui servizio è il servo, è responsabile della sua partenza dal paese entro 30 (trenta) giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, pena la deportazione la stessa cosa.



§ 3 Il titolare di uno dei visti di cui al presente articolo non si applicano le disposizioni della legislazione del lavoro brasiliana.



Articolo 105. Gli stranieri che arrivano in Brasile, come un turista o in transito è vietato impegnarsi in un porto brasiliano come un membro dell'equipaggio, salvo la nave di bandiera del vostro paese, viaggio non rotondo, su richiesta del vettore o del suo mandatario, previa autorizzazione del Ministero della Giustizia. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



All'articolo 106. E 'vietato agli stranieri: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - di essere, armatore proprietario o servizi di spedizioni nazionali nave comprese quelle fluviali e lacustri;



II - di possedere qualsiasi tipo di impresa giornalistica, e aziendali e televisive, socio o azionista di una società che possiede queste aziende;



III - da supervisore responsabile, intellettuale o di amministrazione delle società di cui al punto precedente;



IV - per ottenere una licenza o autorizzazione per la ricerca, prospezione, esplorazione e sfruttamento delle cave, miniere e altre risorse minerarie e le potenzialità di energia idraulica;



V - di essere proprietario o gestore di aerei brasiliani, salvo quanto previsto dalla normativa specifica;



VI - da mediatore marittimo, i fondi pubblici, spedizioniere doganale e banditore;



VII - partecipare l'amministrazione o la rappresentazione di sindacato o associazione professionale, così come l'organo di vigilanza l'esercizio della professione regolamentata;



VIII - essere pratico bar, porti, fiumi, laghi e canali;



IX - possedere, mantenere e gestire, anche come un giocatore dilettante, trasmissioni, radio e simili, fatta eccezione per il trattamento di reciprocità, e



X - fornire assistenza pastorale alle forze armate e ausiliari, e anche l'istituzione di collettivo.



§ 1 Le disposizioni del paragrafo I del presente articolo non si applicano alle navi da pesca nazionali.



§ 2 In portoghese, il godimento dei diritti e degli obblighi previsti dallo Statuto di uguaglianza, solo che è chiuso:



a) assumersi la responsabilità e l'orientamento amministrativo e intellettuale della società di cui al punto II del presente articolo;



b) essere il proprietario, armatore o di un paese della nave, comprese quelle fluviali e lacustri di navigazione, salvo quanto previsto nel paragrafo precedente, e



c) fornire assistenza pastorale alle forze armate e ausiliari.



Articolo 107. Uno straniero ammesso al paese non può esercitare attività politica, né di interferire, direttamente o indirettamente, al governo del Brasile, è espressamente vietato: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - organizzare, creare o mantenere una società o un soggetto politico, anche se alla fine solo pubblicità o trasmettono esclusivamente tra connazionali, idee, programmi o azione dei partiti politici nel paese di origine;



II - esercitare l'azione individuale, insieme con connazionali o meno, di ottenere con la coercizione o costrizione di alcun tipo, l'adesione alle idee, programmi di azione o di partiti politici o fazioni di qualsiasi paese;



III - organizzare parate, marce, manifestazioni e riunioni di qualsiasi tipo, o parte di essi, con le finalità di cui ai punti I e II del presente articolo.



Paragrafo unico. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano al beneficiario dello Statuto la parità portoghese che è stato concesso il godimento dei diritti politici.



Articolo 108. Gli stranieri possono associarsi per l'assistenza culturali, religiose, ricreative, di beneficenza o, aderito al club sportivi e sociali, e altri enti con scopi analoghi, nonché partecipare alle date delle riunioni commemorative o eventi di rilevanza nazionale patriottici. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. I soggetti di cui al presente articolo, si compone di oltre la metà delle consociate estere, può funzionare solo con l'autorizzazione del ministro della Giustizia.



Art. 108. L'entità che ha ottenuto la registrazione da travisamento dei suoi fini, o di andare dopo registrati a svolgere attività proibite, saranno sommariamente annullare la sua registrazione da parte del ministro della Giustizia e il suo funzionamento sarà sospeso fino a quando non sia legalmente sciolto.



Articolo 109. L'entità che ha ottenuto la registrazione da travisamento delle sue finalità e che, una volta registrato, andare a svolgere attività illecite che sono vietati, sarà sommariamente ha revocato l'autorizzazione di cui al precedente paragrafo dell'articolo e il suo funzionamento sarà sospesa con atto del Ministro Giustizia, a giudicare dalla fine del processo di dissoluzione, che sarà avviata immediatamente. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 110. Il ministro della Giustizia può, qualora lo ritenga opportuno interessi nazionali, per prevenire la detenzione da parte degli stranieri, conferenze, congressi e mostre e arte popolare. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



TITOLO XI

Naturalizzazione



CAPO I

Condizioni



Articolo 111. La concessione della naturalizzazione, come previsto all'articolo 145, punto II, lettera b della Costituzione, è il potere esclusivo del potere esecutivo e di gran lunga avverrà attraverso il ministro della Giustizia. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 112. Le condizioni per la concessione della naturalizzazione: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



I - capacità civili, secondo la legge brasiliana;



II - di essere registrata come organizzazione in Brasile;



III - residenza continua nel Paese per un periodo minimo di quattro anni immediatamente precedenti la domanda di naturalizzazione;



IV - leggere e scrivere la lingua inglese, tenendo conto delle condizioni di naturalizzazione;



V - esercitare una professione o il possesso di risorse sufficienti per mantenere se stessa e la famiglia;



VI - un buon comportamento;



VII - no, accusa reclamo o in Brasile o all'estero per un reato grave che è spesso dominata pena minima di reclusione, astrattamente considerato, più di 1 (uno) anno;



VIII - buona salute.



§ 1 non richiede un attestato di buona salute ad ogni straniero che risiedono nel paese da oltre due anni. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1 verificare in ogni momento, o false dichiarazioni materiali di uno dei requisiti previsti dal presente articolo o dagli articoli 112 e 113 della presente legge deve essere valida se l'atto di naturalizzazione fatte salve le vigenti azione penale per la violazione commessa.



§ 2 verificare in ogni momento, o false dichiarazioni materiali di uno dei requisiti previsti dal presente articolo o delle arti. 113 e 114 della presente legge deve essere valida se l'atto di naturalizzazione fatte salve le vigenti azione penale per la violazione commessa. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



§ 3 La dichiarazione di nullità di cui al comma precedente saranno trattati amministrativamente, il Ministero della Giustizia, lettera o attraverso la presentazione motivato, dato naturalizzato, per la difesa, entro quindici giorni dalla notifica. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 113. Il periodo di residenza di cui all'articolo 112, punto III, può essere ridotto se la naturalizzazione soddisfa più una delle seguenti condizioni: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



I - avere un figlio o il coniuge del Brasile;



II - il figlio del Brasile;



III - che devono essere fornite o in grado di fornire servizi rilevanti per il Brasile, secondo il parere del Ministro della giustizia;



IV - di essere raccomandato dal loro attività professionali, scientifiche o artistiche, o



V - da titolare, in Brasile, la proprietà, il cui valore è pari ad almeno un migliaio di volte il valore massimo di riferimento, industriali o di essere in possesso di fondi di pari valore, o possedere azioni o quota dell'importo pagato in meno identici nella società civile o commerciale, finalizzata principalmente e in modo permanente, al funzionamento delle attività industriali o agricole.



Paragrafo unico. Il residence è almeno un anno, nel caso di articoli I, II e III, per due anni, al punto IV, e tre anni al punto V.



Articolo 114. Respingere sarà un requisito di residenza, che richiede solo di rimanere in Brasile per 30 giorni, nel caso: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



I - coniuge straniero sposato da più di cinque anni con un diplomatico brasiliano al lavoro o



II - alieno, impiegato della rappresentanza diplomatica o consolare in Brasile, ha più di 10 (dieci) anni di servizio ininterrotto.



Articolo 115. Gli stranieri che vogliono la naturalizzazione dovrebbe richiedere al Ministro della giustizia, indicando: nome, cognome, luogo di nascita, nazionalità, appartenenza, sesso, stato civile, giorno, mese e anno di nascita, professione, i luoghi dove in precedenza risiedeva in Brasile e all'estero, soddisfa i requisiti di cui all'articolo 112, punto VII, e se non tradurre o adattare il suo nome ai portoghesi. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)

§ 2. Richiede solo la presentazione di un documento di identità per il certificato di polizia straniere di residenza continuativa in Brasile e certificato casellario giudiziale, rilasciato dal servizio competente del luogo di residenza in Brasile, nel caso di (§ e clausole incluse da legge n. 6964 del 09/12/81)




I - straniero ammesso in Brasile fino all'età di 5 (cinque) anni, sicuramente radicato nel territorio nazionale, in quanto la naturalizzazione richiede 2 (due) anni al raggiungimento della maggioranza;



II - gli stranieri che hanno risieduto in Brasile prima di raggiungere l'età adulta e ha fatto più progressi nella fissazione di educazione nazionale, sono necessari per la naturalizzazione fino ad 1 (uno) anno dalla laurea.



§ 3. Qualsiasi cambiamento di nome o cognome, successivamente alla naturalizzazione, e motivato solo da eccezione è consentito dal permesso del ministro della Giustizia. (§ § 3 convertito in Legge n. 6964 del 09/12/81)



Dell'articolo 116. Lo straniero ammesso in Brasile durante i primi 5 (cinque) anni di vita, definitivamente stabilito sul territorio nazionale, possono, mentre i più piccoli, richiedono il ministro della Giustizia, attraverso il suo legale rappresentante, il rilascio del certificato provvisorio di naturalizzazione, che vale una prova della nazionalità brasiliana, due anni dopo il raggiungimento della maggioranza. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. La naturalizzazione diventa definitiva qualora il titolare della licenza provvisoria fino a due anni dopo aver raggiunto la maggioranza, espressamente confermato l'intenzione di continuare in Brasile, in una richiesta indirizzata al ministro della Giustizia.



Articolo 117. La domanda di cui all'articolo 115, indirizzata al Ministro della Giustizia, sarà presentato nel Distretto Federale, Stati e territori l'organo competente del Ministero della Giustizia, che ne sonda della vita precoce di naturalizzazione e opinare sull'opportunità di naturalizzazione. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 118. Ricevuto il processo che porta l'agenzia del ministero della Giustizia, può determinare, se necessario, altre misure. In ogni caso, il processo deve essere presentata con un parere al ministro della Giustizia. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Il capo della agenzia del Ministero della giustizia determina il deposito della domanda non soddisfa la naturalizzazione, se del caso, a qualsiasi delle condizioni di cui all'articolo 112 o 116, lasciando riconsiderare l'ordine se l'archivio viene mantenuto, potrebbe la naturalizzazione appello al ministro della Giustizia, in entrambi i casi, il periodo è di trenta giorni dalla pubblicazione dell'atto.



Art. 118. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Ordine della naturalizzazione, sarà depositato presso l'organo competente del Ministero della Giustizia, che rilascia un certificato per ogni naturalizzazione, che saranno consegnati come specificato nel regolamento.

Paragrafo unico. La naturalizzazione deve essere valida se il certificato non è richiesto da naturalizzare entro dodici mesi dalla data di pubblicazione dell'atto, ad eccezione di dimostrata forza maggiore.



Articolo 119. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del decreto di naturalizzazione, sarà depositato presso l'organo competente del Ministero della Giustizia, che rilascia un certificato per ogni naturalizzazione, che verrà solennemente consegnato nella forma, fissati dal regolamento, il giudice federale della città in cui la persona è domiciliata . (Rinumerato dall'art. 118 per l'arte. 119 e modificato dalla Legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1. Dove più di un giudice federale, la consegna sarà effettuata dal primo circuito. (Compreso modificata dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 2. Quando non c'è giudice federale della città che sono domiciliati parti interessate, la consegna sarà effettuata attraverso il giudice ordinario del distretto e, in mancanza, al più vicino distretto. (Compreso modificata dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 3. La naturalizzazione deve essere valida se il certificato non è richiesto da naturalizzare entro dodici mesi dalla data di pubblicazione dell'atto, tranne che per cause di forza maggiore, debitamente comprovate. (Trasformato in un unico paragrafo in § 3 dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 120. Nel corso del processo di naturalizzazione, può ogni opposizione con la gente, a condizione che lo fa giustamente. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 121. La soddisfazione delle condizioni specificate nella presente legge non garantisce il diritto di cittadinanza straniera. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)
 
 
CAPITOLO II


Effetti della naturalizzazione



Articolo 122. La naturalizzazione, a meno che la possibilità di cui all'articolo 116, avrà effetto solo dopo la consegna del certificato e dà il naturalizzato il godimento di tutti i diritti civili e politici, salvo che la Costituzione assegna esclusivamente al brasiliano nato. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 123. Naturalizzazione nessuna acquisizione questione di nazionalità brasiliana da parte del coniuge e dei figli di naturalizzati, non autorizza entrano o sentita in Brasile senza soddisfare i requisiti della presente legge (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 124. Naturalizzazione non estingue la responsabilità penale o che la naturalizzazione è stata soggetta anteriormente qualsiasi altro paese. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



TITOLO XII

Infrazioni, sanzioni e la procedura



CAPO I

Infrazioni e sanzioni



Articolo 125. È una violazione sostanziale, sottoponendo il trasgressore a sanzioni comminata qui: (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



I - entrare nel paese senza autorizzazione (illegali):



Pena: l'espulsione.



II - per portare il Paese fuori dopo il periodo legale di soggiorno:



Pena: multa di un decimo di riferimento Best Value, in eccesso al giorno fino ad un massimo di 10 (dieci) volte il valore più alto di riferimento, e la deportazione se non lasciano il tempo.



III - non riescono a registrare con l'agenzia, entro il termine previsto dalla presente legge (articolo 30):



Pena: multa di un decimo di riferimento Best Value, in eccesso al giorno fino ad un massimo di 10 (dieci) volte il valore più alto di riferimento.



IV - non riescono a conformarsi alle disposizioni di cui agli articoli 96, 102 e 103:



Pena: multa di due a dieci volte il valore più alto di riferimento.



V - lasciando il vettore di riunirsi per mantenere o promuovere l'uscita del clandestino del paese o impedito (art. 27):



Pena: multa di 30 (trenta) volte il valore più alto di riferimento, da parte degli stranieri.



VI - sposta in Brasile non è estranea alla documentazione in ordine:



Pena: multa di dieci volte il valore più alto di riferimento, stranieri, e la sua rimozione del territorio brasiliano.



Pena: multa di dieci volte il valore più alto di riferimento, da stranieri, e la responsabilità per i costi del ritiro del territorio nazionale. (Scrittura dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



VII - assumere o mantenere nel suo servizio all'estero illegalmente o impedito di avere un lavoro retribuito:



Pena: multa di 30 (trenta) volte il valore più alto di riferimento, da parte degli stranieri.



VIII - violando le disposizioni degli articoli 21, § 2, 24, 98, 104, § § 1 o 2 e 105:



Pena: l'espulsione.



IX - violando le disposizioni di cui all'articolo 25:



Pena: multa di 5 (cinque) volte il valore massimo di riferimento per il soccorritore e l'espulsione per lo straniero.



X - violando le disposizioni degli articoli 18, 37, § 2, o 99-101:



Pena: cancellazione della registrazione e la deportazione.



XI - violando le disposizioni dell'articolo 106 o 107:



Pena: reclusione da 1 (uno) a 3 (tre) anni e l'espulsione.



XII - introdurre clandestinamente stranieri o nascondere i clandestini o irregolari:



Pena: reclusione da 1 (uno) a 3 (tre) anni, e se il reo è uno straniero, l'espulsione.



XIII - rendendo falsa dichiarazione nel processo di elaborazione dei visti, la registrazione del cambio di regolamento, naturalizzazione, o per ottenere un passaporto straniero, lasciapassare, o, se richiesto, un visto di uscita:



Penalità: 1 (uno) a 5 (cinque) anni e se il colpevole è una, l'espulsione straniero.



XIV - violando le disposizioni di articoli da 45 a 48:



Pena: multa di 5 (cinque) a 10 (dieci) volte il valore più alto di riferimento.



XV - violando le disposizioni di cui all'articolo 26, § 1 o 64:



Penalità: deportazione e recidiva, l'espulsione.



XVI - violano o non si atterrà alle disposizioni della presente legge o sue disposizioni che nessuna penalità speciale è spesso dominata:



Pena: multa di 2 (due) a 5 (cinque) volte il valore più alto di riferimento.



Paragrafo unico. Le sanzioni previste nella sezione XI, si applicano anche agli amministratori degli enti di cui al punto I dell'articolo 107.



Articolo 126. Le ammende previste dal presente capo, nei casi di recidiva, possono avere i loro valori aumentato da due a cinque volte. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)
 
CAPITOLO II


Procedura per la determinazione delle violazioni



Articolo 127. L'infrazione punibile con una multa sarà calcolata in un processo amministrativo, che compila la loro auto, in quanto possiede regolamento. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 128. Nel caso di cui all'articolo 125, punto XI-XIII, osserverà il codice di procedura penale, nei casi di deportazione e l'espulsione, le disposizioni dei titoli VII e VIII della presente legge, rispettivamente. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



TITOLO XIII

Disposizioni generali e transitorie



Art. 128. Ha creato il Consiglio Nazionale Immigrazione, sotto il Ministero del Lavoro, il quale, oltre alle competenze contenute nella presente legge, dirigere, coordinare e supervisionare le attività di immigrazione.

§ 1 Il National Immigration Consiglio è composto da un rappresentante del Ministero del Lavoro, che presiede, un ministero della Giustizia, il Ministero degli Affari Esteri, Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero della Salute, nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta dei Ministri del rispettivo Stato.

§ 2 Il segretariato generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale terrà un osservatore per l'Immigrazione del Consiglio Nazionale.

§ 3 Il ramo esecutivo regolano la struttura e il funzionamento del Consiglio Nazionale Immigrazione.

Articolo 129. Ha creato il Consiglio Nazionale Immigrazione, sotto il Ministero del Lavoro, che poi, in aggiunta alle altre responsabilità contenute nella presente legge, dirigere e coordinare e supervisionare le attività di immigrazione. (Rinumerato e modificato dalla Legge n. 6964 del 12/09/81)

§ 1 Il National Immigration Consiglio è composto da un rappresentante del Ministero del Lavoro, che presiede, un ministero della Giustizia, il Ministero degli Affari Esteri, Ministero delle Politiche Agricole, un ministero della Salute, il Ministero della Industria e Commercio e un Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico, tutti nominati dal Presidente, su proposta dei Ministri del rispettivo Stato. (Modificata dalla Legge n. 6964 del 09/12/81)

§ 2 Il segretariato generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale terrà un osservatore per l'Immigrazione del Consiglio Nazionale. (Modificata dalla Legge n. 6964 del 09/12/81)

§ 3 Il ramo esecutivo regolano la struttura e il funzionamento del Consiglio Nazionale Immigrazione. (Modificata dalla Legge n. 6964 del 09/12/81) (revocati dalla Legge n. 8422 del 13/05/92)



Sezione 130. L'esecutivo è autorizzato a stipulare accordi internazionali con il quale, fatto salvo il principio della reciprocità di trattamento e rispettato convenienza brasiliano e gli interessi nazionali, per regolare le condizioni per la concessione, gratuità, o rinuncia l'esenzione dal visto di cui alla presente legge (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 131. Ha approvato il Programma delle tasse consolari e oneri che integra questa legge (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81) - (vedi decreto-legge n. 2236 del 1985/01/23)



§ 1 Gli importi delle tasse inclusi nella tabella avrà un adeguamento annuale in proporzione al rapporto tra il valore di riferimento.



§ 2 Il Ministro degli Affari esteri è autorizzato ad approvare, con decreto, la revisione dei valori dei diritti consolari  Tenendo conto del tasso di cambio oro da crociera con le principali valute liberamente convertibili.




Articolo 132. Il Ministro della Giustizia è autorizzato ad imporre un unico modello di carta d'identità per gli stranieri, in possesso di un visto temporaneo o permanente, che sarà valida in tutto il territorio nazionale e sostituire le carte d'identità già esistenti. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Fino all'introduzione del voto in questo articolo, restano valide:



I - carte d'identità emesse a norma dell'articolo 135 del decreto n. 3010, al 20 agosto 1938, così come i certificati di cui al § 2 dell'articolo 149 del decreto stesso, e



II - quelli emessi e quelli che si basano sul decreto-legge 670, 3 luglio 1969, e gli articoli 57, § 1, 60, § 2 del decreto n. 66689 dell'11 giugno 1970.



Articolo 133. L'esecutivo è autorizzato a eseguire, con gli Stati che sono cittadini di stranieri che si trovano illegalmente in Brasile, gli accordi bilaterali in cui tale situazione è normalizzata, a condizione che: ((rinumerato dalla legge n. 6964 del 09 / 12/81) (revocati dalla Legge n. 7180 del 1983/12/20)

I - la regolarizzazione adattarsi alle condizioni di cui all'articolo 18, e

II - beneficio degli stranieri:

a) ci sono in Brasile è entrato prima del 31 dicembre 1978;

a) ci sono in Brasile è entrato prima del 20 Agosto 1980; (Scrittura dalla legge n. 6964 del 09/12/81)

b) soddisfano le condizioni di cui all'articolo 7, e

c) richiedere la regolarizzazione della loro situazione nel termine perentorio di 90 (novanta) giorni dalla data di entrata in vigore.

Paragrafo unico. Nell'ambito degli accordi di cui al presente articolo deve necessariamente includere una considerazione per la quale si impegna lo stato di stranieri che sono destinate ai cittadini:

I - rigorosamente controllare l'emigrazione in Brasile;

II - tenere a condizioni da concordare con i costi di trasporto dalla deportazione dei suoi cittadini;

III - fornire cooperazione tecnica e finanziaria per l'insediamento, come previsto dall'articolo 18 dei suoi cittadini che, in base all'accordo, hanno regolarizzato la loro permanenza in Brasile.



Articolo 134. Possono essere corrette, in via provvisoria, la situazione degli stranieri che l'articolo precedente. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



§ 1. Ai fini del presente articolo, è compito del Ministero della Giustizia della registrazione provvisoria all'estero.



§ 2. Il record del comma precedente comporterà l'emissione di documenti di identità che consentono l'esercizio illegale alieno di movimento gratuiti ea pagamento all'interno del paese.



§ 3. La richiesta di registrazione provvisoria deve essere presentata entro 120 (120) giorni dalla data di pubblicazione della presente legge



§ 4. La petizione, in forma corretta, sarà indirizzata al Consiglio di Dipartimento di Polizia più vicino al domicilio dell'interessato ed educato uno dei seguenti documenti:



I - copia autenticata del passaporto o documento equipollente;



II - certificato previsto dalla rappresentanza diplomatica o consolare del Paese che lo straniero è cittadino, attestante la loro nazionalità;



III - Certificato di registrazione di nascita o di matrimonio;
 
 
IV - eventuali altri documenti necessari per consentire all'Amministrazione di conferire i dati di qualificazione dall'estero.




§ 5. La registrazione provvisoria e carta d'identità, di cui al presente articolo sono periodo di validità di due anni prorogabile, fatto salvo il paragrafo seguente.



§ 6. Firmato entro il termine scade nel § 5. accordi bilaterali di cui all'articolo precedente, i cittadini dei rispettivi paesi dovrebbero cercare regolarizzazione della loro situazione entro il termine previsto nel paragrafo c, punto II dell'art. 133.



§ 7. Il ministro della Giustizia stabilire speciale modello di identità di cui al presente articolo.



Articolo 135. Gli stranieri che risiedono in Brasile, come previsto dall'articolo 26 del decreto-legge n. 941 del 13 ottobre 1969, continuano a risiedere nel paese, richiedono l'agenzia permanente del ministero della Giustizia entro 90 (novanta) giorni prorogabile, dalla data di entrata in vigore della presente legge (rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Paragrafo unico. Indipendente di soddisfare le esigenze di carattere speciale di cui all'articolo 17 della presente legge, l'autorizzazione a cui si riferisce l'articolo.



Articolo 136. Se lo straniero è entrato in Brasile fino al 20 agosto 1938, data di entrata in vigore del decreto 3010, a patto di avere mantenuto residenza continua nel Paese, da quella data, e dimostrare di ammissibilità, compresa la loro nazionalità, residenza può rivolgersi al competente Ministero della Giustizia, fatte salve le disposizioni del comma uno dell'articolo precedente. (Rinumerato dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Art. 135. Presente legge si applica ai requisiti per la naturalizzazione in corso presso il Dipartimento di Giustizia.

Paragrafo unico. I certificati di naturalizzazione emessi alla data di pubblicazione della presente legge deve essere consegnato, come previsto dal decreto-legge n. 941 del 13 ottobre 1969 e dai relativi regolamenti, Decreto n. 66689 del 11 luglio 1970, con la modificato dalla Legge n. 6282 del 18 novembre 1975.



Sezione 137. Il procedimento nel Ministero della Giustizia, alla data di pubblicazione della presente legge si applicano le disposizioni del decreto legge nr. 941 del 13 ottobre 1969 e dal relativo regolamento, decreto n. 66689 dell'11 giugno 1970. (Rinumerato arte. 135 dell'art. 137e modificato dalla Legge n. 6964 del 12.9.81)



Paragrafo unico. Quanto sopra non si applicano al processo di naturalizzazione, che si concentrerà su, quindi, le disposizioni della presente legge (modificata dalla Legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 138. Si applica il presente atto alle persone di nazionalità portoghese, fatte salve le disposizioni particolari espressi nella Costituzione o dei trattati in vigore. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 139. Il Ministro della Giustizia è autorizzato a delegare responsabilità, che la legge assegna per ordinare la detenzione di stranieri, in caso di deportazione, espulsione e di estradizione. (Aggiunto dalla legge n. 6964 del 09/12/81)



Articolo 140. La presente legge entra in vigore alla data della sua pubblicazione. (Smembramento dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Articolo 141. Disposizioni abrogate al contrario, in particolare il decreto-legge n. 406 del 4 maggio 1938, articolo 69 del decreto-legge n. 3688 del 3 ottobre 1941, decreto-legge n. 5101 del 17 dicembre 1942; Decreto-legge n. 7967 del 18 settembre 1945, Legge n. 5333 del 11 ottobre 1967, decreto legge n. 417 del 10 gennaio 1969, decreto legge n. 941 del 13 ottobre 1969; L'articolo 2 della legge n. 5709 del 7 ottobre 1971, e Legge n. 6262 del 18 novembre 1975. (Smembramento dalla legge n. 6964 del 12/09/81)



Brasilia, 19 agosto 1980, 159 e 92 della indipendenza della Repubblica.



JOHN FIGUEIREDO

Ibrahim Abi-Ackel

R. S. Guerriero

Amaury Angelo Stabile

Murilo Macedo

Waldyr Mendes Arcoverde

Danilo Venturini



Questo testo sostituisce quello pubblicato in D.O.U. del 1980/08/21
 

http://legislacao.planalto.gov.br/legisla/legislacao.nsf/Viw_Identificacao/lei%206.815-1980?OpenDocument

A concessão do visto

Presidência da República

Casa Civil

Subchefia para Assuntos Jurídicos



LEI Nº 6.815, DE 19 DE AGOSTO DE 1980.



Regulamento Define a situação jurídica do estrangeiro no Brasil, cria o Conselho Nacional de Imigração.





ESTA LEI FOI REPUBLICADA PELA DETERMINAÇÃO DO ARTIGO 11, DA LEI Nº 6.964, DE 09.12.1981.



O PRESIDENTE DA REPÚBLICA, faço saber que o Congresso Nacional decreta e eu sanciono a seguinte Lei:



Art. 1° Em tempo de paz, qualquer estrangeiro poderá, satisfeitas as condições desta Lei, entrar e permanecer no Brasil e dele sair, resguardados os interesses nacionais.



TÍTULO I

Da Aplicação



Art. 2º Na aplicação desta Lei atender-se-á precipuamente à segurança nacional, à organização institucional, aos interesses políticos, sócio-econômicos e culturais do Brasil, bem assim à defesa do trabalhador nacional.



Art. 3º A concessão do visto, a sua prorrogação ou transformação ficarão sempre condicionadas aos interesses nacionais.



TÍTULO II

Da Admissão, Entrada e Impedimento



CAPÍTULO I

Da Admissão



Art. 4º Ao estrangeiro que pretenda entrar no território nacional poderá ser concedido visto:



I - de trânsito;



II - de turista;



III - temporário;



IV - permanente;



V - de cortesia;



VI - oficial; e



VII - diplomático.



Parágrafo único. O visto é individual e sua concessão poderá estender-se a dependentes legais, observado o disposto no artigo 7º.



Art. 5º Serão fixados em regulamento os requisitos para a obtenção dos vistos de entrada previstos nesta Lei.



Art. 6º A posse ou a propriedade de bens no Brasil não confere ao estrangeiro o direito de obter visto de qualquer natureza, ou autorização de permanência no território nacional.



Art. 7º Não se concederá visto ao estrangeiro:



I - menor de 18 (dezoito) anos, desacompanhado do responsável legal ou sem a sua autorização expressa;



II - considerado nocivo à ordem pública ou aos interesses nacionais;



III - anteriormente expulso do País, salvo se a expulsão tiver sido revogada;



IV - condenado ou processado em outro país por crime doloso, passível de extradição segundo a lei brasileira; ou



V - que não satisfaça às condições de saúde estabelecidas pelo Ministério da Saúde.



Art. 8º O visto de trânsito poderá ser concedido ao estrangeiro que, para atingir o país de destino, tenha de entrar em território nacional.



§ 1º O visto de trânsito é válido para uma estada de até 10 (dez) dias improrrogáveis e uma só entrada.



§ 2° Não se exigirá visto de trânsito ao estrangeiro em viagem contínua, que só se interrompa para as escalas obrigatórias do meio de transporte utilizado.



Art. 9º O visto de turista poderá ser concedido ao estrangeiro que venha ao Brasil em caráter recreativo ou de visita, assim considerado aquele que não tenha finalidade imigratória, nem intuito de exercício de atividade remunerada.



Art. 10. Poderá ser dispensada a exigência de visto, prevista no artigo anterior, ao turista nacional de país que dispense ao brasileiro idêntico tratamento.



Parágrafo único. A reciprocidade prevista neste artigo será, em todos os casos, estabelecida mediante acordo internacional, que observará o prazo de estada do turista fixado nesta Lei.



Art. 11. A empresa transportadora deverá verificar, por ocasião do embarque, no exterior, a documentação exigida, sendo responsável, no caso de irregularidade apurada no momento da entrada, pela saída do estrangeiro, sem prejuízo do disposto no artigo 125, item VI.



Art 12. O prazo de estada do turista será de até noventa dias.

Parágrafo único. O prazo poderá ser reduzido, em cada caso, a critério do Ministério da Justiça.



Art. 12. O prazo de validade do visto de turista será de até cinco anos, fixado pelo Ministério das Relações Exteriores, dentro de critérios de reciprocidade, e proporcionará múltiplas entradas no País, com estadas não excedentes a noventa dias, prorrogáveis por igual período, totalizando o máximo de cento e oitenta dias por ano. (Redação dada pela Lei nº 9.076, de 10/07/95)



Art. 13. O visto temporário poderá ser concedido ao estrangeiro que pretenda vir ao Brasil:



I - em viagem cultural ou em missão de estudos;



II - em viagem de negócios;



III - na condição de artista ou desportista;



IV - na condição de estudante;



V - na condição de cientista, professor, técnico ou profissional de outra categoria, sob regime de contrato ou a serviço do Governo brasileiro;



VI - na condição de correspondente de jornal, revista, rádio, televisão ou agência noticiosa estrangeira.



VII - na condição de ministro de confissão religiosa ou membro de instituto de vida consagrada e de congregação ou ordem religiosa. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art 14. O prazo de estada no Brasil, nos casos dos itens II e III do artigo 13, será de até noventa dias, e, nos demais, salvo o disposto no parágrafo único deste artigo, o correspondente à duração da missão, do contrato, ou da prestação de serviços, comprovada perante a autoridade consular, observado o disposto na legislação trabalhista.



Art. 14. O prazo de estada no Brasil, nos casos dos incisos II e III do art. 13, será de até noventa dias; no caso do inciso VII, de até um ano; e nos demais, salvo o disposto no parágrafo único deste artigo, o correspondente à duração da missão, do contrato, ou da prestação de serviços, comprovada perante a autoridade consular, observado o disposto na legislação trabalhista. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. No caso do item IV do artigo 13 o prazo será de até 1 (um) ano, prorrogável, quando for o caso, mediante prova do aproveitamento escolar e da matrícula.



Art. 15. Ao estrangeiro referido no item III ou V do artigo 13 só se concederá o visto se satisfizer às exigências especiais estabelecidas pelo Conselho Nacional de Imigração e for parte em contrato de trabalho, visado pelo Ministério do Trabalho, salvo no caso de comprovada prestação de serviço ao Governo brasileiro.



Art. 16. O visto permanente poderá ser concedido ao estrangeiro que pretenda se fixar definitivamente no Brasil.



Parágrafo único. A imigração objetivará, primordialmente, propiciar mão-de-obra especializada aos vários setores da economia nacional, visando ao aumento da produtividade, à assimilação de tecnologia e à captação de recursos para setores específicos.



Parágrafo único. A imigração objetivará, primordialmente, propiciar mão-de-obra especializada aos vários setores da economia nacional, visando à Política Nacional de Desenvolvimento em todos os aspectos e, em especial, ao aumento da produtividade, à assimilação de tecnologia e à captação de recursos para setores específicos. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 17. Para obter visto permanente o estrangeiro deverá satisfazer, além dos requisitos referidos no artigo 5º, as exigências de caráter especial previstas nas normas de seleção de imigrantes estabelecidas pelo Conselho Nacional de Imigração.



Art. 18. A concessão do visto permanente poderá ficar condicionada, por prazo não-superior a 5 (cinco) anos, ao exercício de atividade certa e à fixação em região determinada do território nacional.



Art. 19. O Ministério das Relações Exteriores definirá os casos de concessão, prorrogação ou dispensa dos vistos diplomáticos, oficial e de cortesia.



Art. 20. Pela concessão de visto cobrar-se-ão emolumentos consulares, ressalvados:



I - os regulados por acordos que concedam gratuidade;



II - os vistos de cortesia, oficial ou diplomático;



III - os vistos de trânsito, temporário ou de turista, se concedidos a titulares de passaporte diplomático ou de serviço.



Parágrafo único. A validade para a utilização de qualquer dos vistos é de 90 (noventa) dias, contados da data de sua concessão, podendo ser prorrogada pela autoridade consular uma só vez, por igual prazo, cobrando-se os emolumentos devidos.



Parágrafo único. A validade para a utilização de qualquer dos vistos é de 90 (noventa) dias, contados da data de sua concessão, podendo ser prorrogada pela autoridade consular uma só vez, por igual prazo, cobrando-se os emolumentos devidos, aplicando-se esta exigência somente a cidadãos de países onde seja verificada a limitação recíproca. (Redação dada pela Lei nº 12.134, de 2009).



Art. 21. Ao natural de país limítrofe, domiciliado em cidade contígua ao território nacional, respeitados os interesses da segurança nacional, poder-se-á permitir a entrada nos municípios fronteiriços a seu respectivo país, desde que apresente prova de identidade.



§ 1º Ao estrangeiro, referido neste artigo, que pretenda exercer atividade remunerada ou freqüentar estabelecimento de ensino naqueles municípios, será fornecido documento especial que o identifique e caracterize a sua condição, e, ainda, Carteira de Trabalho e Previdência Social, quando for o caso.



§ 2º Os documentos referidos no parágrafo anterior não conferem o direito de residência no Brasil, nem autorizam o afastamento dos limites territoriais daqueles municípios.



CAPÍTULO II

Da Entrada



Art. 22. A entrada no território nacional far-se-á somente pelos locais onde houver fiscalização dos órgãos competentes dos Ministérios da Saúde, da Justiça e da Fazenda.



Art. 23. O transportador ou seu agente responderá, a qualquer tempo, pela manutenção e demais despesas do passageiro em viagem contínua ou do tripulante que não estiver presente por ocasião da saída do meio de transporte, bem como pela retirada dos mesmos do território nacional.



Art 24. Nenhum estrangeiro procedente do exterior poderá afastar-se do local de entrada e inspeção sem que o seu documento de viagem e o cartão de entrada e saída hajam sido visados.



Art. 24. Nenhum estrangeiro procedente do exterior poderá afastar-se do local de entrada e inspeção, sem que o seu documento de viagem e o cartão de entrada e saída hajam sido visados pelo órgão competente do Ministério da Justiça. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 25. Não poderá ser resgatado no Brasil, sem prévia autorização do Ministério da Justiça, o bilhete de viagem do estrangeiro que tenha entrado no território nacional na condição de turista ou em trânsito.



CAPÍTULO III

Do Impedimento



Art. 26. O visto concedido pela autoridade consular configura mera expectativa de direito, podendo a entrada, a estada ou o registro do estrangeiro ser obstado ocorrendo qualquer dos casos do artigo 7º, ou a inconveniência de sua presença no território nacional, a critério do Ministério da Justiça.



§ 1º O estrangeiro que se tiver retirado do País sem recolher a multa devida em virtude desta Lei, não poderá reentrar sem efetuar o seu pagamento, acrescido de correção monetária.



§ 2º O impedimento de qualquer dos integrantes da família poderá estender-se a todo o grupo familiar.



Art. 27. A empresa transportadora responde, a qualquer tempo, pela saída do clandestino e do impedido.



Parágrafo único. Na impossibilidade da saída imediata do impedido ou do clandestino, o Ministério da Justiça poderá permitir a sua entrada condicional, mediante termo de responsabilidade firmado pelo representante da empresa transportadora, que lhe assegure a manutenção, fixados o prazo de estada e o local em que deva permanecer o impedido, ficando o clandestino custodiado pelo prazo máximo de 30 (trinta) dias, prorrogável por igual período.



TÍTULO III

Da Condição de Asilado



Art. 28. O estrangeiro admitido no território nacional na condição de asilado político ficará sujeito, além dos deveres que lhe forem impostos pelo Direito Internacional, a cumprir as disposições da legislação vigente e as que o Governo brasileiro lhe fixar.



Art. 29. O asilado não poderá sair do País sem prévia autorização do Governo brasileiro.



Parágrafo único. A inobservância do disposto neste artigo importará na renúncia ao asilo e impedirá o reingresso nessa condição.



TÍTULO IV

Do Registro e suas Alterações



CAPÍTULO I

Do Registro



Art 30. O estrangeiro admitido na condição de permanente, de temporário (art. 13, itens l, e de IV a VI), ou de asilado, é obrigado a registrar-se no Ministério da Justiça, dentro dos trinta dias seguintes à entrada ou à concessão do asilo e a identificar-se pelo sistema datiloscópico, observadas as disposições regulamentares.



Art. 30. O estrangeiro admitido na condição de permanente, de temporário (incisos I e de IV a VI do art. 13) ou de asilado é obrigado a registrar-se no Ministério da Justiça, dentro dos trinta dias seguintes à entrada ou à concessão do asilo, e a identificar-se pelo sistema datiloscópico, observadas as disposições regulamentares. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 31. O nome e a nacionalidade do estrangeiro, para o efeito de registro, serão os constantes do documento de viagem.



Art. 32. O titular de visto diplomático, oficial ou de cortesia, acreditado junto ao Governo brasileiro ou cujo prazo previsto de estada no País seja superior a 90 (noventa) dias, deverá providenciar seu registro no Ministério das Relações Exteriores.



Parágrafo único. O estrangeiro titular de passaporte de serviço, oficial ou diplomático, que haja entrado no Brasil ao amparo de acordo de dispensa de visto, deverá, igualmente, proceder ao registro mencionado neste artigo sempre que sua estada no Brasil deva ser superior a 90 (noventa) dias.



Art. 33. Ao estrangeiro registrado será fornecido documento de identidade.



Parágrafo único. A emissão de documento de identidade, salvo nos casos de asilado ou de titular de visto de cortesia, oficial ou diplomático, está sujeita ao pagamento da taxa prevista na Tabela de que trata o artigo 130.



CAPÍTULO II

Da Prorrogação do Prazo de Estada



Art. 34. Ao estrangeiro que tenha entrado na condição de turista, temporário ou asilado e aos titulares de visto de cortesia, oficial ou diplomático, poderá ser concedida a prorrogação do prazo de estada no Brasil.



Art. 35. A prorrogação do prazo de estada do turista não excederá a 90 (noventa) dias, podendo ser cancelada a critério do Ministério da Justiça.



Art. 36. A prorrogação do prazo de estada do titular do visto temporário, de que trata o item VII, do artigo 13, não excederá a um ano. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



CAPÍTULO III

Da Transformação dos Vistos



Art 36. O titular do visto de que trata o artigo 13, item V, poderá obter transformação do mesmo para permanente (art. 16), satisfeitas as condições previstas nesta Lei e no seu Regulamento.

Parágrafo único. Na transformação do visto poderá aplicar-se o disposto no artigo 18.



Art. 37. O titular do visto de que trata o artigo 13, incisos V e VII, poderá obter transformação do mesmo para permanente (art. 16), satisfeitas às condições previstas nesta Lei e no seu Regulamento. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º. Ao titular do visto temporário previsto no inciso VII do art. 13 só poderá ser concedida a transformação após o prazo de dois anos de residência no País. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 2º. Na transformação do visto poder-se-á aplicar o disposto no artigo 18 desta Lei. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 38. É vedada a legalização da estada de clandestino e de irregular, e a transformação em permanente, dos vistos de trânsito, de turista, temporário (artigo 13, itens I a IV e VI) e de cortesia. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 39. O titular de visto diplomático ou oficial poderá obter transformação desses vistos para temporário (artigo 13, itens I a VI) ou para permanente (artigo 16), ouvido o Ministério das Relações Exteriores, e satisfeitas as exigências previstas nesta Lei e no seu Regulamento. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A transformação do visto oficial ou diplomático em temporário ou permanente importará na cessação de todas as prerrogativas, privilégios e imunidades decorrentes daqueles vistos.



Art. 40. A solicitação da transformação de visto não impede a aplicação do disposto no artigo 57, se o estrangeiro ultrapassar o prazo legal de estada no território nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Do despacho que denegar a transformação do visto, caberá pedido de reconsideração na forma definida em Regulamento.



Art. 41. A transformação de vistos de que tratam os artigos 37 e 39 ficará sem efeito, se não for efetuado o registro no prazo de noventa dias, contados da publicação, no Diário Oficial, do deferimento do pedido. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 42. O titular de quaisquer dos vistos definidos nos artigos 8°, 9°, 10, 13 e 16, poderá ter os mesmos transformados para oficial ou diplomático. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



CAPÍTULO IV

Da Alteração de Assentamentos



Art. 43. O nome do estrangeiro, constante do registro (art. 30), poderá ser alterado: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - se estiver comprovadamente errado;



II - se tiver sentido pejorativo ou expuser o titular ao ridículo; ou



III - se for de pronunciação e compreensão difíceis e puder ser traduzido ou adaptado à prosódia da língua portuguesa.



§ 1° O pedido de alteração de nome deverá ser instruído com a documentação prevista em Regulamento e será sempre objeto de investigação sobre o comportamento do requerente.



§ 2° Os erros materiais no registro serão corrigidos de ofício.



§ 3° A alteração decorrente de desquite ou divórcio obtido em país estrangeiro dependerá de homologação, no Brasil, da sentença respectiva.



§ 4° Poderá ser averbado no registro o nome abreviado usado pelo estrangeiro como firma comercial registrada ou em qualquer atividade profissional.



Art. 44. Compete ao Ministro da Justiça autorizar a alteração de assentamentos constantes do registro de estrangeiro. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



CAPÍTULO V

Da Atualização do Registro



Art. 45. A Junta Comercial, ao registrar firma de que participe estrangeiro, remeterá ao Ministério da Justiça os dados de identificação do estrangeiro e os do seu documento de identidade emitido no Brasil. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Tratando-se de sociedade anônima, a providência é obrigatória em relação ao estrangeiro que figure na condição de administrador, gerente, diretor ou acionista controlador. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 46. Os Cartórios de Registro Civil remeterão, mensalmente, ao Ministério da Justiça cópia dos registros de casamento e de óbito de estrangeiro. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art 46. O estabelecimento hoteleiro, a empresa imobiliária, o proprietário, locador, sublocador ou locatário de imóvel e o síndico de edifício remeterão ao Ministério da Justiça os dados de identificação do estrangeiro admitido na condição de hóspede, locatário, sublocatário ou morador



Art. 47. O estabelecimento hoteleiro, a empresa imobiliária, o proprietário, locador, sublocador ou locatário de imóvel e o síndico de edifício remeterão ao Ministério da Justiça, quando requisitados, os dados de identificação do estrangeiro admitido na condição de hóspede, locatário, sublocatário ou morador. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 48. Salvo o disposto no § 1° do artigo 21, a admissão de estrangeiro a serviço de entidade pública ou privada, ou a matrícula em estabelecimento de ensino de qualquer grau, só se efetivará se o mesmo estiver devidamente registrado (art. 30). (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. As entidades, a que se refere este artigo remeterão ao Ministério da Justiça, que dará conhecimento ao Ministério do Trabalho, quando for o caso, os dados de identificação do estrangeiro admitido ou matriculado e comunicarão, à medida que ocorrer, o término do contrato de trabalho, sua rescisão ou prorrogação, bem como a suspensão ou cancelamento da matrícula e a conclusão do curso.



CAPÍTULO VI

Do Cancelamento e do Restabelecimento do Registro



Art. 49. O estrangeiro terá o registro cancelado: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - se obtiver naturalização brasileira;



II - se tiver decretada sua expulsão;



III - se requerer a saída do território nacional em caráter definitivo, renunciando, expressamente, ao direito de retorno previsto no artigo 51;



IV - se permanecer ausente do Brasil por prazo superior ao previsto no artigo 51;



V - se ocorrer a transformação de visto de que trata o artigo 42;



VI - se houver transgressão do artigo 18, artigo 37, § 2º, ou 99 a 101; e



VII - se temporário ou asilado, no término do prazo de sua estada no território nacional.



§ 1° O registro poderá ser restabelecido, nos casos do item I ou II, se cessada a causa do cancelamento, e, nos demais casos, se o estrangeiro retornar ao território nacional com visto de que trata o artigo 13 ou 16, ou obtiver a transformação prevista no artigo 39.



§ 2° Ocorrendo a hipótese prevista no item III deste artigo, o estrangeiro deverá proceder à entrega do documento de identidade para estrangeiro e deixar o território nacional dentro de 30 (trinta) dias.



§ 3° Se da solicitação de que trata o item III deste artigo resultar isenção de ônus fiscal ou financeiro, o restabelecimento do registro dependerá, sempre, da satisfação prévia dos referidos encargos.



TÍTULO V

Da Saída e do Retorno



Art. 50. Não se exigirá visto de saída do estrangeiro que pretender sair do território nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1° O Ministro da Justiça poderá, a qualquer tempo, estabelecer a exigência de visto de saída, quando razões de segurança interna aconselharem a medida.



§ 2° Na hipótese do parágrafo anterior, o ato que estabelecer a exigência disporá sobre o prazo de validade do visto e as condições para a sua concessão.



§ 3º O asilado deverá observar o disposto no artigo 29.



Art. 51. O estrangeiro registrado como permanente, que se ausentar do Brasil, poderá regressar independentemente de visto se o fizer dentro de dois anos. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A prova da data da saída, para os fins deste artigo, far-se-á pela anotação aposta, pelo órgão competente do Ministério da Justiça, no documento de viagem do estrangeiro, no momento em que o mesmo deixar o território nacional.



Art. 52. O estrangeiro registrado como temporário, que se ausentar do Brasil, poderá regressar independentemente de novo visto, se o fizer dentro do prazo de validade de sua estada no território nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 53. O estrangeiro titular de visto consular de turista, que se ausentar do Brasil, poderá regressar independentemente de novo visto, se o fizer dentro do prazo de estada, no território nacional, fixado no visto. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)) (Suprimido pela Lei nº 9.076, de 10/07/95)



TÍTULO VI

Do Documento de Viagem para Estrangeiro



Art. 54. São documentos de viagem o passaporte para estrangeiro e o laissez-passer. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Os documentos de que trata este artigo são de propriedade da União, cabendo a seus titulares a posse direta e o uso regular.



Art. 55. Poderá ser concedido passaporte para estrangeiro: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - no Brasil:



a) ao apátrida e ao de nacionalidade indefinida;



b) a nacional de país que não tenha representação diplomática ou consular no Brasil, nem representante de outro país encarregado de protegê-lo;



c) a asilado ou a refugiado, como tal admitido no Brasil.



II - no Brasil e no exterior, ao cônjuge ou à viúva de brasileiro que haja perdido a nacionalidade originária em virtude do casamento.



Parágrafo único. A concessão de passaporte, no caso da letra b, do item I, deste artigo, dependerá de prévia consulta ao Ministério das Relações Exteriores.



Art. 56. O laissez-passer poderá ser concedido, no Brasil ou no exterior, ao estrangeiro portador de documento de viagem emitido por governo não reconhecido pelo Governo brasileiro, ou não válido para o Brasil. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A concessão, no exterior, de laissez-passer a estrangeiro registrado no Brasil como permanente, temporário ou asilado, dependerá de audiência prévia do Ministério da Justiça.



TÍTULO VII

Da Deportação



Art. 57. Nos casos de entrada ou estada irregular de estrangeiro, se este não se retirar voluntariamente do território nacional no prazo fixado em Regulamento, será promovida sua deportação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º Será igualmente deportado o estrangeiro que infringir o disposto nos artigos 21, § 2º, 24, 37, § 2º, 98 a 101, §§ 1º ou 2º do artigo 104 ou artigo 105.



§ 2º Desde que conveniente aos interesses nacionais, a deportação far-se-á independentemente da fixação do prazo de que trata o caput deste artigo.



Art. 58. A deportação consistirá na saída compulsória do estrangeiro. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A deportação far-se-á para o país da nacionalidade ou de procedência do estrangeiro, ou para outro que consinta em recebê-lo.



Art. 59. Não sendo apurada a responsabilidade do transportador pelas despesas com a retirada do estrangeiro, nem podendo este ou terceiro por ela responder, serão as mesmas custeadas pelo Tesouro Nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 60. O estrangeiro poderá ser dispensado de quaisquer penalidades relativas à entrada ou estada irregular no Brasil ou formalidade cujo cumprimento possa dificultar a deportação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 61. O estrangeiro, enquanto não se efetivar a deportação, poderá ser recolhido à prisão por ordem do Ministro da Justiça, pelo prazo de sessenta dias. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Sempre que não for possível, dentro do prazo previsto neste artigo, determinar-se a identidade do deportando ou obter-se documento de viagem para promover a sua retirada, a prisão poderá ser prorrogada por igual período, findo o qual será ele posto em liberdade, aplicando-se o disposto no artigo 73.



Art. 62. Não sendo exeqüível a deportação ou quando existirem indícios sérios de periculosidade ou indesejabilidade do estrangeiro, proceder-se-á à sua expulsão. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 63. Não se procederá à deportação se implicar em extradição inadmitida pela lei brasileira. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 64. O deportado só poderá reingressar no território nacional se ressarcir o Tesouro Nacional, com correção monetária, das despesas com a sua deportação e efetuar, se for o caso, o pagamento da multa devida à época, também corrigida. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



TÍTULO VIII

Da Expulsão



Art. 65. É passível de expulsão o estrangeiro que, de qualquer forma, atentar contra a segurança nacional, a ordem política ou social, a tranqüilidade ou moralidade pública e a economia popular, ou cujo procedimento o torne nocivo à conveniência e aos interesses nacionais. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. É passível, também, de expulsão o estrangeiro que:



a) praticar fraude a fim de obter a sua entrada ou permanência no Brasil;



b) havendo entrado no território nacional com infração à lei, dele não se retirar no prazo que lhe for determinado para fazê-lo, não sendo aconselhável a deportação;



c) entregar-se à vadiagem ou à mendicância; ou



d) desrespeitar proibição especialmente prevista em lei para estrangeiro.



Art. 66. Caberá exclusivamente ao Presidente da República resolver sobre a conveniência e a oportunidade da expulsão ou de sua revogação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A medida expulsória ou a sua revogação far-se-á por decreto.



Art. 67. Desde que conveniente ao interesse nacional, a expulsão do estrangeiro poderá efetivar-se, ainda que haja processo ou tenha ocorrido condenação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 68. Os órgãos do Ministério Público remeterão ao Ministério da Justiça, de ofício, até trinta dias após o trânsito em julgado, cópia da sentença condenatória de estrangeiro autor de crime doloso ou de qualquer crime contra a segurança nacional, a ordem política ou social, a economia popular, a moralidade ou a saúde pública, assim como da folha de antecedentes penais constantes dos autos. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. O Ministro da Justiça, recebidos os documentos mencionados neste artigo, determinará a instauração de inquérito para a expulsão do estrangeiro.



Art. 69. O Ministro da Justiça, a qualquer tempo, poderá determinar a prisão, por 90 (noventa) dias, do estrangeiro submetido a processo de expulsão e, para concluir o inquérito ou assegurar a execução da medida, prorrogá-la por igual prazo. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Em caso de medida interposta junto ao Poder Judiciário que suspenda, provisoriamente, a efetivação do ato expulsório, o prazo de prisão de que trata a parte final do caput deste artigo ficará interrompido, até a decisão definitiva do Tribunal a que estiver submetido o feito.



Art. 70. Compete ao Ministro da Justiça, de ofício ou acolhendo solicitação fundamentada, determinar a instauração de inquérito para a expulsão do estrangeiro. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 71. Nos casos de infração contra a segurança nacional, a ordem política ou social e a economia popular, assim como nos casos de comércio, posse ou facilitação de uso indevido de substância entorpecente ou que determine dependência física ou psíquica, ou de desrespeito à proibição especialmente prevista em lei para estrangeiro, o inquérito será sumário e não excederá o prazo de quinze dias, dentro do qual fica assegurado ao expulsando o direito de defesa. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 72. Salvo as hipóteses previstas no artigo anterior, caberá pedido de reconsideração no prazo de 10 (dez) dias, a contar da publicação do decreto de expulsão, no Diário Oficial da União. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 73. O estrangeiro, cuja prisão não se torne necessária, ou que tenha o prazo desta vencido, permanecerá em liberdade vigiada, em lugar designado pelo Ministério da Justiça, e guardará as normas de comportamento que lhe forem estabelecidas. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Descumprida qualquer das normas fixadas de conformidade com o disposto neste artigo ou no seguinte, o Ministro da Justiça, a qualquer tempo, poderá determinar a prisão administrativa do estrangeiro, cujo prazo não excederá a 90 (noventa) dias.



Art. 74. O Ministro da Justiça poderá modificar, de ofício ou a pedido, as normas de conduta impostas ao estrangeiro e designar outro lugar para a sua residência. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art 74. Não se procederá à expulsão se implicar em extradição inadmitida pela lei brasileira.



Art. 75. Não se procederá à expulsão: (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - se implicar extradição inadmitida pela lei brasileira; ou (Incluído incisos, alíneas e §§ pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



II - quando o estrangeiro tiver:



a) Cônjuge brasileiro do qual não esteja divorciado ou separado, de fato ou de direito, e desde que o casamento tenha sido celebrado há mais de 5 (cinco) anos; ou



b) filho brasileiro que, comprovadamente, esteja sob sua guarda e dele dependa economicamente.



§ 1º. não constituem impedimento à expulsão a adoção ou o reconhecimento de filho brasileiro supervenientes ao fato que o motivar.



§ 2º. Verificados o abandono do filho, o divórcio ou a separação, de fato ou de direito, a expulsão poderá efetivar-se a qualquer tempo.



TÍTULO IX

Da Extradição



Art 75. A extradição poderá ser concedida quando o governo requerente se fundamentar em convenção, tratado ou quando prometer ao Brasil a reciprocidade.



Art. 76. A extradição poderá ser concedida quando o governo requerente se fundamentar em tratado, ou quando prometer ao Brasil a reciprocidade. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 77. Não se concederá a extradição quando: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - se tratar de brasileiro, salvo se a aquisição dessa nacionalidade verificar-se após o fato que motivar o pedido;



II - o fato que motivar o pedido não for considerado crime no Brasil ou no Estado requerente;



III - o Brasil for competente, segundo suas leis, para julgar o crime imputado ao extraditando;



IV - a lei brasileira impuser ao crime a pena de prisão igual ou inferior a 1 (um) ano;



V - o extraditando estiver a responder a processo ou já houver sido condenado ou absolvido no Brasil pelo mesmo fato em que se fundar o pedido;



VI - estiver extinta a punibilidade pela prescrição segundo a lei brasileira ou a do Estado requerente;



VII - o fato constituir crime político; e



VIII - o extraditando houver de responder, no Estado requerente, perante Tribunal ou Juízo de exceção.



§ 1° A exceção do item VII não impedirá a extradição quando o fato constituir, principalmente, infração da lei penal comum, ou quando o crime comum, conexo ao delito político, constituir o fato principal.



§ 2º Caberá, exclusivamente, ao Supremo Tribunal Federal, a apreciação do caráter da infração.



§ 3° O Supremo Tribunal Federal poderá deixar de considerar crimes políticos os atentados contra Chefes de Estado ou quaisquer autoridades, bem assim os atos de anarquismo, terrorismo, sabotagem, seqüestro de pessoa, ou que importem propaganda de guerra ou de processos violentos para subverter a ordem política ou social.



Art. 78. São condições para concessão da extradição: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - ter sido o crime cometido no território do Estado requerente ou serem aplicáveis ao extraditando as leis penais desse Estado; e



II - existir sentença final de privação de liberdade, ou estar a prisão do extraditando autorizada por Juiz, Tribunal ou autoridade competente do Estado requerente, salvo o disposto no artigo 82.



Art. 79. Quando mais de um Estado requerer a extradição da mesma pessoa, pelo mesmo fato, terá preferência o pedido daquele em cujo território a infração foi cometida. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º Tratando-se de crimes diversos, terão preferência, sucessivamente:



I - o Estado requerente em cujo território haja sido cometido o crime mais grave, segundo a lei brasileira;



II - o que em primeiro lugar houver pedido a entrega do extraditando, se a gravidade dos crimes for idêntica; e



III - o Estado de origem, ou, na sua falta, o domiciliar do extraditando, se os pedidos forem simultâneos.



§ 2º Nos casos não previstos decidirá sobre a preferência o Governo brasileiro.



§ 3º Havendo tratado ou convenção com algum dos Estados requerentes, prevalecerão suas normas no que disserem respeito à preferência de que trata este artigo.



§ 3º Havendo tratado ou convenção com algum dos Estados requerentes, prevalecerão suas normas no que disserem respeito à preferência de que trata este artigo. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 80. A extradição será requerida por via diplomática ou, na falta de agente diplomático do Estado que a requerer, diretamente de Governo a Governo, devendo o pedido ser instruído com a cópia autêntica ou a certidão da sentença condenatória, da de pronúncia ou da que decretar a prisão preventiva, proferida por Juiz ou autoridade competente. Esse documento ou qualquer outro que se juntar ao pedido conterá indicações precisas sobre o local, data, natureza e circunstâncias do fato criminoso, identidade do extraditando, e, ainda, cópia dos textos legais sobre o crime, a pena e sua prescrição. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º O encaminhamento do pedido por via diplomática confere autenticidade aos documentos.



§ 2º Não havendo tratado ou convenção que disponha em contrário, os documentos indicados neste artigo serão acompanhados de versão oficialmente feita para o idioma português no Estado requerente.



§ 2º Não havendo tratado que disponha em contrário, os documentos indicados neste artigo serão acompanhados de versão oficialmente feita para o idioma português no Estado requerente. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 81. O Ministério das Relações Exteriores remeterá o pedido ao Ministério da Justiça, que ordenará a prisão do extraditando colocando-o à disposição do Supremo Tribunal Federal. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 82. Em caso de urgência, poderá ser ordenada a prisão preventiva do extraditando desde que pedida, em termos hábeis, qualquer que seja o meio de comunicação, por autoridade competente, agente diplomático ou consular do Estado requerente. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º O pedido, que noticiará o crime cometido, deverá fundamentar-se em sentença condenatória, auto de prisão em flagrante, mandado de prisão, ou, ainda, em fuga do indiciado.



§ 2º Efetivada a prisão, o Estado requerente deverá formalizar o pedido em noventa dias, na conformidade do artigo 80.



§ 3º A prisão com base neste artigo não será mantida além do prazo referido no parágrafo anterior, nem se admitirá novo pedido pelo mesmo fato sem que a extradição haja sido formalmente requerida.



Art. 83. Nenhuma extradição será concedida sem prévio pronunciamento do Plenário do Supremo Tribunal Federal sobre sua legalidade e procedência, não cabendo recurso da decisão. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 84. Efetivada a prisão do extraditando (artigo 81), o pedido será encaminhado ao Supremo Tribunal Federal. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A prisão perdurará até o julgamento final do Supremo Tribunal Federal, não sendo admitidas a liberdade vigiada, a prisão domiciliar, nem a prisão albergue.



Art. 85. Ao receber o pedido, o Relator designará dia e hora para o interrogatório do extraditando e, conforme o caso, dar-lhe-á curador ou advogado, se não o tiver, correndo do interrogatório o prazo de dez dias para a defesa. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º A defesa versará sobre a identidade da pessoa reclamada, defeito de forma dos documentos apresentados ou ilegalidade da extradição.



§ 2º Não estando o processo devidamente instruído, o Tribunal, a requerimento do Procurador-Geral da República, poderá converter o julgamento em diligência para suprir a falta no prazo improrrogável de 60 (sessenta) dias, decorridos os quais o pedido será julgado independentemente da diligência.



§ 3º O prazo referido no parágrafo anterior correrá da data da notificação que o Ministério das Relações Exteriores fizer à Missão Diplomática do Estado requerente.



Art. 86. Concedida a extradição, será o fato comunicado através do Ministério das Relações Exteriores à Missão Diplomática do Estado requerente que, no prazo de sessenta dias da comunicação, deverá retirar o extraditando do território nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 87. Se o Estado requerente não retirar o extraditando do território nacional no prazo do artigo anterior, será ele posto em liberdade, sem prejuízo de responder a processo de expulsão, se o motivo da extradição o recomendar. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 88. Negada a extradição, não se admitirá novo pedido baseado no mesmo fato. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 89. Quando o extraditando estiver sendo processado, ou tiver sido condenado, no Brasil, por crime punível com pena privativa de liberdade, a extradição será executada somente depois da conclusão do processo ou do cumprimento da pena, ressalvado, entretanto, o disposto no artigo 67. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A entrega do extraditando ficará igualmente adiada se a efetivação da medida puser em risco a sua vida por causa de enfermidade grave comprovada por laudo médico oficial.



Art. 90. O Governo poderá entregar o extraditando ainda que responda a processo ou esteja condenado por contravenção. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 91. Não será efetivada a entrega sem que o Estado requerente assuma o compromisso: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - de não ser o extraditando preso nem processado por fatos anteriores ao pedido;



II - de computar o tempo de prisão que, no Brasil, foi imposta por força da extradição;



III - de comutar em pena privativa de liberdade a pena corporal ou de morte, ressalvados, quanto à última, os casos em que a lei brasileira permitir a sua aplicação;



IV - de não ser o extraditando entregue, sem consentimento do Brasil, a outro Estado que o reclame; e



V - de não considerar qualquer motivo político, para agravar a pena.



Art. 92. A entrega do extraditando, de acordo com as leis brasileiras e respeitado o direito de terceiro, será feita com os objetos e instrumentos do crime encontrados em seu poder. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Os objetos e instrumentos referidos neste artigo poderão ser entregues independentemente da entrega do extraditando.



Art. 93. O extraditando que, depois de entregue ao Estado requerente, escapar à ação da Justiça e homiziar-se no Brasil, ou por ele transitar, será detido mediante pedido feito diretamente por via diplomática, e de novo entregue sem outras formalidades. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 94. Salvo motivo de ordem pública, poderá ser permitido, pelo Ministro da Justiça, o trânsito, no território nacional, de pessoas extraditadas por Estados estrangeiros, bem assim o da respectiva guarda, mediante apresentação de documentos comprobatórios de concessão da medida. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



TÍTULO X

Dos Direitos e Deveres do Estrangeiro



Art. 95. O estrangeiro residente no Brasil goza de todos os direitos reconhecidos aos brasileiros, nos termos da Constituição e das leis. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 96. Sempre que lhe for exigido por qualquer autoridade ou seu agente, o estrangeiro deverá exibir documento comprobatório de sua estada legal no território nacional. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Para os fins deste artigo e dos artigos 43, 45, 47 e 48, o documento deverá ser apresentado no original.



Art. 97. O exercício de atividade remunerada e a matrícula em estabelecimento de ensino são permitidos ao estrangeiro com as restrições estabelecidas nesta Lei e no seu Regulamento. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 98. Ao estrangeiro que se encontra no Brasil ao amparo de visto de turista, de trânsito ou temporário de que trata o artigo 13, item IV, bem como aos dependentes de titulares de quaisquer vistos temporários é vedado o exercício de atividade remunerada. Ao titular de visto temporário de que trata o artigo 13, item VI, é vedado o exercício de atividade remunerada por fonte brasileira. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 99. Ao estrangeiro titular de visto temporário e ao que se encontre no Brasil na condição do artigo 21, § 1°, é vedado estabelecer-se com firma individual, ou exercer cargo ou função de administrador, gerente ou diretor de sociedade comercial ou civil, bem como inscrever-se em entidade fiscalizadora do exercício de profissão regulamentada. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Aos estrangeiros portadores do visto de que trata o inciso V do art. 13 é permitida a inscrição temporária em entidade fiscalizadora do exercício de profissão regulamentada. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 100. O estrangeiro admitido na condição de temporário, sob regime de contrato, só poderá exercer atividade junto à entidade pela qual foi contratado, na oportunidade da concessão do visto, salvo autorização expressa do Ministério da Justiça, ouvido o Ministério do Trabalho. ((Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 101. O estrangeiro admitido na forma do artigo 18, ou do artigo 37, § 2º, para o desempenho de atividade profissional certa, e a fixação em região determinada, não poderá, dentro do prazo que lhe for fixado na oportunidade da concessão ou da transformação do visto, mudar de domicílio nem de atividade profissional, ou exercê-la fora daquela região, salvo em caso excepcional, mediante autorização prévia do Ministério da Justiça, ouvido o Ministério do Trabalho, quando necessário. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 102. O estrangeiro registrado é obrigado a comunicar ao Ministério da Justiça a mudança do seu domicílio ou residência, devendo fazê-lo nos 30 (trinta) dias imediatamente seguintes à sua efetivação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 103. O estrangeiro que adquirir nacionalidade diversa da constante do registro (art. 30), deverá, nos noventa dias seguintes, requerer a averbação da nova nacionalidade em seus assentamentos. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 104. O portador de visto de cortesia, oficial ou diplomático só poderá exercer atividade remunerada em favor do Estado estrangeiro, organização ou agência internacional de caráter intergovernamental a cujo serviço se encontre no País, ou do Governo ou de entidade brasileiros, mediante instrumento internacional firmado com outro Governo que encerre cláusula específica sobre o assunto. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º O serviçal com visto de cortesia só poderá exercer atividade remunerada a serviço particular de titular de visto de cortesia, oficial ou diplomático.



§ 2º A missão, organização ou pessoa, a cujo serviço se encontra o serviçal, fica responsável pela sua saída do território nacional, no prazo de 30 (trinta) dias, a contar da data em que cessar o vínculo empregatício, sob pena de deportação do mesmo.



§ 3º Ao titular de quaisquer dos vistos referidos neste artigo não se aplica o disposto na legislação trabalhista brasileira.



Art. 105. Ao estrangeiro que tenha entrado no Brasil na condição de turista ou em trânsito é proibido o engajamento como tripulante em porto brasileiro, salvo em navio de bandeira de seu país, por viagem não redonda, a requerimento do transportador ou do seu agente, mediante autorização do Ministério da Justiça. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 106. É vedado ao estrangeiro: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - ser proprietário, armador ou comandante de navio nacional, inclusive nos serviços de navegação fluvial e lacustre;



II - ser proprietário de empresa jornalística de qualquer espécie, e de empresas de televisão e de radiodifusão, sócio ou acionista de sociedade proprietária dessas empresas;



III - ser responsável, orientador intelectual ou administrativo das empresas mencionadas no item anterior;



IV - obter concessão ou autorização para a pesquisa, prospecção, exploração e aproveitamento das jazidas, minas e demais recursos minerais e dos potenciais de energia hidráulica;



V - ser proprietário ou explorador de aeronave brasileira, ressalvado o disposto na legislação específica;



VI - ser corretor de navios, de fundos públicos, leiloeiro e despachante aduaneiro;



VII - participar da administração ou representação de sindicato ou associação profissional, bem como de entidade fiscalizadora do exercício de profissão regulamentada;



VIII - ser prático de barras, portos, rios, lagos e canais;



IX - possuir, manter ou operar, mesmo como amador, aparelho de radiodifusão, de radiotelegrafia e similar, salvo reciprocidade de tratamento; e



X - prestar assistência religiosa às Forças Armadas e auxiliares, e também aos estabelecimentos de internação coletiva.



§ 1º O disposto no item I deste artigo não se aplica aos navios nacionais de pesca.



§ 2º Ao português, no gozo dos direitos e obrigações previstos no Estatuto da Igualdade, apenas lhe é defeso:



a) assumir a responsabilidade e a orientação intelectual e administrativa das empresas mencionadas no item II deste artigo;



b) ser proprietário, armador ou comandante de navio nacional, inclusive de navegação fluvial e lacustre, ressalvado o disposto no parágrafo anterior; e



c) prestar assistência religiosa às Forças Armadas e auxiliares.



Art. 107. O estrangeiro admitido no território nacional não pode exercer atividade de natureza política, nem se imiscuir, direta ou indiretamente, nos negócios públicos do Brasil, sendo-lhe especialmente vedado: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - organizar, criar ou manter sociedade ou quaisquer entidades de caráter político, ainda que tenham por fim apenas a propaganda ou a difusão, exclusivamente entre compatriotas, de idéias, programas ou normas de ação de partidos políticos do país de origem;



II - exercer ação individual, junto a compatriotas ou não, no sentido de obter, mediante coação ou constrangimento de qualquer natureza, adesão a idéias, programas ou normas de ação de partidos ou facções políticas de qualquer país;



III - organizar desfiles, passeatas, comícios e reuniões de qualquer natureza, ou deles participar, com os fins a que se referem os itens I e II deste artigo.



Parágrafo único. O disposto no caput deste artigo não se aplica ao português beneficiário do Estatuto da Igualdade ao qual tiver sido reconhecido o gozo de direitos políticos.



Art. 108. É lícito aos estrangeiros associarem-se para fins culturais, religiosos, recreativos, beneficentes ou de assistência, filiarem-se a clubes sociais e desportivos, e a quaisquer outras entidades com iguais fins, bem como participarem de reunião comemorativa de datas nacionais ou acontecimentos de significação patriótica. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. As entidades mencionadas neste artigo, se constituídas de mais da metade de associados estrangeiros, somente poderão funcionar mediante autorização do Ministro da Justiça.



Art 108. A entidade que houver obtido registro mediante falsa declaração de seus fins, ou que passar, depois de registrada, a exercer atividades proibidas, terá sumariamente cancelado o seu registro pelo Ministro da Justiça, e seu funcionamento será suspenso até que seja judicialmente dissolvida.



Art. 109. A entidade que houver obtido registro mediante falsa declaração de seus fins ou que, depois de registrada, passar a exercer atividades proibidas ilícitas, terá sumariamente cassada a autorização a que se refere o parágrafo único do artigo anterior e o seu funcionamento será suspenso por ato do Ministro da Justiça, até final julgamento do processo de dissolução, a ser instaurado imediatamente. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 110. O Ministro da Justiça poderá, sempre que considerar conveniente aos interesses nacionais, impedir a realização, por estrangeiros, de conferências, congressos e exibições artísticas ou folclóricas. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



TÍTULO XI

Da Naturalização



CAPÍTULO I

Das Condições



Art. 111. A concessão da naturalização nos casos previstos no artigo 145, item II, alínea b, da Constituição, é faculdade exclusiva do Poder Executivo e far-se-á mediante portaria do Ministro da Justiça. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 112. São condições para a concessão da naturalização: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - capacidade civil, segundo a lei brasileira;



II - ser registrado como permanente no Brasil;



III - residência contínua no território nacional, pelo prazo mínimo de quatro anos, imediatamente anteriores ao pedido de naturalização;



IV - ler e escrever a língua portuguesa, consideradas as condições do naturalizando;



V - exercício de profissão ou posse de bens suficientes à manutenção própria e da família;



VI - bom procedimento;



VII - inexistência de denúncia, pronúncia ou condenação no Brasil ou no exterior por crime doloso a que seja cominada pena mínima de prisão, abstratamente considerada, superior a 1 (um) ano; e



VIII - boa saúde.



§ 1º não se exigirá a prova de boa saúde a nenhum estrangeiro que residir no País há mais de dois anos. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º Verificada, a qualquer tempo, a falsidade ideológica ou material de quaisquer dos requisitos exigidos neste artigo ou nos artigos 112 e 113 desta Lei, será declarado nulo o ato de naturalização sem prejuízo da ação penal cabível pela infração cometida.



§ 2º verificada, a qualquer tempo, a falsidade ideológica ou material de qualquer dos requisitos exigidos neste artigo ou nos arts. 113 e 114 desta Lei, será declarado nulo o ato de naturalização sem prejuízo da ação penal cabível pela infração cometida. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 3º A declaração de nulidade a que se refere o parágrafo anterior processar-se-á administrativamente, no Ministério da Justiça, de ofício ou mediante representação fundamentada, concedido ao naturalizado, para defesa, o prazo de quinze dias, contados da notificação. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 113. O prazo de residência fixado no artigo 112, item III, poderá ser reduzido se o naturalizando preencher quaisquer das seguintes condições: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - ter filho ou cônjuge brasileiro;



II - ser filho de brasileiro;



III - haver prestado ou poder prestar serviços relevantes ao Brasil, a juízo do Ministro da Justiça;



IV - recomendar-se por sua capacidade profissional, científica ou artística; ou



V - ser proprietário, no Brasil, de bem imóvel, cujo valor seja igual, pelo menos, a mil vezes o Maior Valor de Referência; ou ser industrial que disponha de fundos de igual valor; ou possuir cota ou ações integralizadas de montante, no mínimo, idêntico, em sociedade comercial ou civil, destinada, principal e permanentemente, à exploração de atividade industrial ou agrícola.



Parágrafo único. A residência será, no mínimo, de um ano, nos casos dos itens I a III; de dois anos, no do item IV; e de três anos, no do item V.



Art. 114. Dispensar-se-á o requisito da residência, exigindo-se apenas a estada no Brasil por trinta dias, quando se tratar: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - de cônjuge estrangeiro casado há mais de cinco anos com diplomata brasileiro em atividade; ou



II - de estrangeiro que, empregado em Missão Diplomática ou em Repartição Consular do Brasil, contar mais de 10 (dez) anos de serviços ininterruptos.



Art. 115. O estrangeiro que pretender a naturalização deverá requerê-la ao Ministro da Justiça, declarando: nome por extenso, naturalidade, nacionalidade, filiação, sexo, estado civil, dia, mês e ano de nascimento, profissão, lugares onde haja residido anteriormente no Brasil e no exterior, se satisfaz ao requisito a que alude o artigo 112, item VII e se deseja ou não traduzir ou adaptar o seu nome à língua portuguesa. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º. A petição será assinada pelo naturalizando e instruída com os documentos a serem especificados em regulamento. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 2º. Exigir-se-á a apresentação apenas de documento de identidade para estrangeiro, atestado policial de residência contínua no Brasil e atestado policial de antecedentes, passado pelo serviço competente do lugar de residência no Brasil, quando se tratar de: (Incluído § e incisos pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - estrangeiro admitido no Brasil até a idade de 5 (cinco) anos, radicado definitivamente no território nacional, desde que requeira a naturalização até 2 (dois) anos após atingir a maioridade;



II - estrangeiro que tenha vindo residir no Brasil antes de atingida a maioridade e haja feito curso superior em estabelecimento nacional de ensino, se requerida a naturalização até 1 (um) ano depois da formatura.



§ 3º. Qualquer mudança de nome ou de prenome, posteriormente à naturalização, só por exceção e motivadamente será permitida, mediante autorização do Ministro da Justiça. (Parágrafo único transformado em § 3º pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 116. O estrangeiro admitido no Brasil durante os primeiros 5 (cinco) anos de vida, estabelecido definitivamente no território nacional, poderá, enquanto menor, requerer ao Ministro da Justiça, por intermédio de seu representante legal, a emissão de certificado provisório de naturalização, que valerá como prova de nacionalidade brasileira até dois anos depois de atingida a maioridade. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. A naturalização se tornará definitiva se o titular do certificado provisório, até dois anos após atingir a maioridade, confirmar expressamente a intenção de continuar brasileiro, em requerimento dirigido ao Ministro da Justiça.



Art. 117. O requerimento de que trata o artigo 115, dirigido ao Ministro da Justiça, será apresentado, no Distrito Federal, Estados e Territórios, ao órgão competente do Ministério da Justiça, que procederá à sindicância sobre a vida pregressa do naturalizando e opinará quanto à conveniência da naturalização. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 118. Recebido o processo pelo dirigente do órgão competente do Ministério da Justiça, poderá ele determinar, se necessário, outras diligências. Em qualquer hipótese, o processo deverá ser submetido, com parecer, ao Ministro da Justiça. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. O dirigente do órgão competente do Ministério da Justiça determinará o arquivamento do pedido, se o naturalizando não satisfizer, conforme o caso, a qualquer das condições previstas no artigo 112 ou 116, cabendo reconsideração desse despacho; se o arquivamento for mantido, poderá o naturalizando recorrer ao Ministro da Justiça; em ambos os casos, o prazo é de trinta dias contados da publicação do ato.



Art 118. Publicada no Diário Oficial a Portaria de naturalização, será ela arquivada no órgão competente do Ministério da Justiça, o qual emitirá certificado relativo a cada naturalizando, que será entregue na forma fixada em Regulamento.

Parágrafo único. A naturalização ficará sem efeito se o certificado não for solicitado pelo naturalizando, no prazo de doze meses, contados da data da publicação do ato, salvo motivo de força maior devidamente comprovado.



Art. 119. Publicada no Diário Oficial a portaria de naturalização, será ela arquivada no órgão competente do Ministério da Justiça, que emitirá certificado relativo a cada naturalizando, o qual será solenemente entregue, na forma fixada em Regulamento, pelo juiz federal da cidade onde tenha domicílio o interessado. (Renumerado o art. 118 para art. 119 e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º. Onde houver mais de um juiz federal, a entrega será feita pelo da Primeira Vara. (Incluído alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 2º. Quando não houver juiz federal na cidade em que tiverem domicílio os interessados, a entrega será feita através do juiz ordinário da comarca e, na sua falta, pelo da comarca mais próxima. (Incluído alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 3º. A naturalização ficará sem efeito se o certificado não for solicitado pelo naturalizando no prazo de doze meses contados da data de publicação do ato, salvo motivo de força maior, devidamente comprovado. (Parágrafo único transformado em em § 3º pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 120. No curso do processo de naturalização, poderá qualquer do povo impugná-la, desde que o faça fundamentadamente. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 121. A satisfação das condições previstas nesta Lei não assegura ao estrangeiro direito à naturalização. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



CAPÍTULO II

Dos Efeitos da Naturalização



Art. 122. A naturalização, salvo a hipótese do artigo 116, só produzirá efeitos após a entrega do certificado e confere ao naturalizado o gozo de todos os direitos civis e políticos, excetuados os que a Constituição Federal atribui exclusivamente ao brasileiro nato. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 123. A naturalização não importa aquisição da nacionalidade brasileira pelo cônjuge e filhos do naturalizado, nem autoriza que estes entrem ou se radiquem no Brasil sem que satisfaçam às exigências desta Lei. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 124. A naturalização não extingue a responsabilidade civil ou penal a que o naturalizando estava anteriormente sujeito em qualquer outro país. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



TÍTULO XII

Das Infrações, Penalidades e seu Procedimento



CAPÍTULO I

Das Infrações e Penalidades



Art. 125. Constitui infração, sujeitando o infrator às penas aqui cominadas: (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



I - entrar no território nacional sem estar autorizado (clandestino):



Pena: deportação.



II - demorar-se no território nacional após esgotado o prazo legal de estada:



Pena: multa de um décimo do Maior Valor de Referência, por dia de excesso, até o máximo de 10 (dez) vezes o Maior Valor de Referência, e deportação, caso não saia no prazo fixado.



III - deixar de registrar-se no órgão competente, dentro do prazo estabelecido nesta Lei (artigo 30):



Pena: multa de um décimo do Maior Valor de Referência, por dia de excesso, até o máximo de 10 (dez) vezes o Maior Valor de Referência.



IV - deixar de cumprir o disposto nos artigos 96, 102 e 103:



Pena: multa de duas a dez vezes o Maior Valor de Referência.



V - deixar a empresa transportadora de atender à manutenção ou promover a saída do território nacional do clandestino ou do impedido (artigo 27):



Pena: multa de 30 (trinta) vezes o Maior Valor de Referência, por estrangeiro.



VI - transportar para o Brasil estrangeiro que esteja sem a documentação em ordem:



Pena: multa de dez vezes o maior valor de referência, por estrangeiro, e sua retirada do território brasileiro.



Pena: multa de dez vezes o Maior Valor de Referência, por estrangeiro, além da responsabilidade pelas despesas com a retirada deste do território nacional. (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



VII - empregar ou manter a seu serviço estrangeiro em situação irregular ou impedido de exercer atividade remunerada:



Pena: multa de 30 (trinta) vezes o Maior Valor de Referência, por estrangeiro.



VIII - infringir o disposto nos artigos 21, § 2º, 24, 98, 104, §§ 1º ou 2º e 105:



Pena: deportação.



IX - infringir o disposto no artigo 25:



Pena: multa de 5 (cinco) vezes o Maior Valor de Referência para o resgatador e deportação para o estrangeiro.



X - infringir o disposto nos artigos 18, 37, § 2º, ou 99 a 101:



Pena: cancelamento do registro e deportação.



XI - infringir o disposto no artigo 106 ou 107:



Pena: detenção de 1 (um) a 3 (três) anos e expulsão.



XII - introduzir estrangeiro clandestinamente ou ocultar clandestino ou irregular:



Pena: detenção de 1 (um) a 3 (três) anos e, se o infrator for estrangeiro, expulsão.



XIII - fazer declaração falsa em processo de transformação de visto, de registro, de alteração de assentamentos, de naturalização, ou para a obtenção de passaporte para estrangeiro, laissez-passer, ou, quando exigido, visto de saída:



Pena: reclusão de 1 (um) a 5 (cinco) anos e, se o infrator for estrangeiro, expulsão.



XIV - infringir o disposto nos artigos 45 a 48:



Pena: multa de 5 (cinco) a 10 (dez) vezes o Maior Valor de Referência.



XV - infringir o disposto no artigo 26, § 1º ou 64:



Pena: deportação e na reincidência, expulsão.



XVI - infringir ou deixar de observar qualquer disposição desta Lei ou de seu Regulamento para a qual não seja cominada sanção especial:



Pena: multa de 2 (duas) a 5 (cinco) vezes o Maior Valor de Referência.



Parágrafo único. As penalidades previstas no item XI, aplicam-se também aos diretores das entidades referidas no item I do artigo 107.



Art. 126. As multas previstas neste Capítulo, nos casos de reincidência, poderão ter os respectivos valores aumentados do dobro ao quíntuplo. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



CAPÍTULO II

Do Procedimento para Apuração das Infrações



Art. 127. A infração punida com multa será apurada em processo administrativo, que terá por base o respectivo auto, conforme se dispuser em Regulamento. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 128. No caso do artigo 125, itens XI a XIII, observar-se-á o Código de Processo Penal e, nos casos de deportação e expulsão, o disposto nos Títulos VII e VIII desta Lei, respectivamente. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



TÍTULO XIII

Disposições Gerais e Transitórias



Art 128. Fica criado o Conselho Nacional de Imigração, vinculado ao Ministério do Trabalho, a quem caberá, além das atribuições constantes desta Lei, orientar, coordenar e fiscalizar as atividades de imigração.

§ 1º O Conselho Nacional de Imigração será integrado por um representante do Ministério do Trabalho, que o presidirá, um do Ministério da Justiça, um do Ministério das Relações Exteriores, um do Ministério da Agricultura e um do Ministério da Saúde, nomeado pelo Presidente da República, por indicação dos respectivos Ministros de Estado.

§ 2º A Secretaria Geral do Conselho de Segurança Nacional manterá um observador junto ao Conselho Nacional de Imigração.

§ 3º O Poder Executivo disporá sobre a estrutura e o funcionamento do Conselho Nacional de Imigração.

Art. 129. Fica criado o Conselho Nacional de Imigração, vinculado ao Ministério do Trabalho, ao qual caberá, além das demais atribuições constantes desta Lei, orientar e coordenar e fiscalizar as atividades de imigração. (Renumerado e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)

§ 1º O Conselho Nacional de Imigração será integrado por um representante do Ministério do Trabalho, que o presidirá, um do Ministério da Justiça, um do Ministério das Relações Exteriores, um do Ministério da Agricultura, um do Ministério da Saúde, um do Ministério da Indústria e do Comércio e um do Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico, todos nomeados pelo Presidente da República, por indicação dos respectivos Ministros de Estado. (Alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)

§ 2º A Secretaria Geral do Conselho de Segurança Nacional manterá um observador junto ao Conselho Nacional de Imigração. (Alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)

§ 3º O Poder Executivo disporá sobre a estrutura e o funcionamento do Conselho Nacional de Imigração. (Alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81) (Revogado pela Lei nº 8.422, de 13/05/92)



Art. 130. O Poder Executivo fica autorizado a firmar acordos internacionais pelos quais, observado o princípio da reciprocidade de tratamento a brasileiros e respeitados a conveniência e os interesses nacionais, estabeleçam-se as condições para a concessão, gratuidade, isenção ou dispensa dos vistos estatuídos nesta Lei. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 131. Fica aprovada a Tabela de Emolumentos Consulares e Taxas que integra esta Lei. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81) - (Vide Decreto-Lei nº 2.236, de 23.01.1985)



§ 1º Os valores das taxas incluídas na tabela terão reajustamento anual na mesma proporção do coeficiente do valor de referências.



§ 2º O Ministro das Relações Exteriores fica autorizado a aprovar, mediante Portaria, a revisão dos valores dos emolumentos consulares, tendo em conta a taxa de câmbio do cruzeiro-ouro com as principais moedas de livre convertibilidade.



Art. 132. Fica o Ministro da Justiça autorizado a instituir modelo único de Cédula de Identidade para estrangeiro, portador de visto temporário ou permanente, a qual terá validade em todo o território nacional e substituirá as carteiras de identidade em vigor. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Enquanto não for criada a cédula de que trata este artigo, continuarão válidas:



I - as Carteiras de Identidade emitidas com base no artigo 135 do Decreto n. 3.010, de 20 de agosto de 1938, bem como as certidões de que trata o § 2º, do artigo 149, do mesmo Decreto; e



II - as emitidas e as que o sejam, com base no Decreto-Lei n. 670, de 3 de julho de 1969, e nos artigos 57, § 1º, e 60, § 2°, do Decreto n. 66.689, de 11 de junho de 1970.



Art. 133. Fica o Poder Executivo autorizado a firmar, com os Estados de que sejam nacionais os estrangeiros que estejam em situação ilegal no Brasil, acordos bilaterais por força dos quais tal situação seja regularizada, desde que: ((Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81) (Revogado pela Lei nº 7.180, de 20.12.1983)

I - a regularização se ajuste às condições enumeradas no artigo 18; e

II - os estrangeiros beneficiados:

a) hajam entrado no Brasil antes de 31 de dezembro de 1978;

a) hajam entrado no Brasil antes de 20 de agosto de 1980; (Redação dada pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)

b) satisfaçam às condições enumeradas no artigo 7º; e

c) requeiram a regularização de sua situação no prazo improrrogável de 90 (noventa) dias a contar da entrada em vigor do acordo.

Parágrafo único. Nos acordos a que se refere este artigo deverá constar necessariamente contrapartida pela qual o Estado de que sejam nacionais os estrangeiros beneficiados se comprometa a:

I - controlar estritamente a emigração para o Brasil;

II - arcar, em condições a serem ajustadas, com os custos de transporte oriundos da deportação de seus nacionais;

III - prestar cooperação financeira e técnica ao assentamento, na forma do artigo 18, dos seus nacionais que, em virtude do acordo, tenham regularizado sua permanência no Brasil.



Art. 134. Poderá ser regularizada, provisoriamente, a situação dos estrangeiros de que trata o artigo anterior. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



§ 1º. Para os fins deste artigo, fica instituído no Ministério da Justiça o registro provisório de estrangeiro.



§ 2º. O registro de que trata o parágrafo anterior implicará na expedição de cédula de identidade, que permitirá ao estrangeiro em situação ilegal o exercício de atividade remunerada e a livre locomoção no território nacional.



§ 3º. O pedido de registro provisório deverá ser feito no prazo de 120 (cento e vinte) dias, a contar da data de publicação desta Lei.



§ 4º. A petição, em formulário próprio, será dirigida ao órgão do Departamento de Polícia mais próximo do domicílio do interessado e instruída com um dos seguintes documentos:



I - cópia autêntica do passaporte ou documento equivalente;



II - certidão fornecida pela representação diplomática ou consular do país de que seja nacional o estrangeiro, atestando a sua nacionalidade;



III - certidão do registro de nascimento ou casamento;



IV - qualquer outro documento idôneo que permita à Administração conferir os dados de qualificação do estrangeiro.



§ 5º. O registro provisório e a cédula de identidade, de que trata este artigo, terão prazo de validade de dois anos improrrogáveis, ressalvado o disposto no parágrafo seguinte.



§ 6º. Firmados, antes de esgotar o prazo previsto no § 5º. os acordos bilaterais, referidos no artigo anterior, os nacionais dos países respectivos deverão requerer a regularização de sua situação, no prazo previsto na alínea c, do item II do art. 133.



§ 7º. O Ministro da Justiça instituirá modelo especial da cédula de identidade de que trata este artigo.



Art. 135. O estrangeiro que se encontre residindo no Brasil na condição prevista no artigo 26 do Decreto-Lei n. 941, de 13 de outubro de 1969, deverá, para continuar a residir no território nacional, requerer permanência ao órgão competente do Ministério da Justiça dentro do prazo de 90 (noventa) dias improrrogáveis, a contar da data da entrada em vigor desta Lei. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. Independerá da satisfação das exigências de caráter especial referidas no artigo 17 desta Lei a autorização a que alude este artigo.



Art. 136. Se o estrangeiro tiver ingressado no Brasil até 20 de agosto de 1938, data da entrada em vigor do Decreto n. 3.010, desde que tenha mantido residência contínua no território nacional, a partir daquela data, e prove a qualificação, inclusive a nacionalidade, poderá requerer permanência ao órgão competente do Ministério da Justiça, observado o disposto no parágrafo único do artigo anterior. (Renumerado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art 135. Aplica-se o disposto nesta Lei aos requerimentos de naturalização em curso no Ministério da Justiça.

Parágrafo único. Os certificados de naturalização emitidos até a data da publicação desta Lei serão entregues na forma prevista no Decreto-Lei nº 941, de 13 de outubro de 1969, e no seu Regulamento, no Decreto nº 66.689, de 11 de julho de 1970, com as alterações introduzidas pela Lei nº 6.282, de 18 de novembro de 1975.



Art. 137. Aos processos em curso no Ministério da Justiça, na data de publicação desta Lei, aplicar-se-á o disposto no Decreto-lei nº. 941, de 13 de outubro de 1969, e no seu Regulamento, Decreto nº 66.689, de 11 de junho de 1970. (Renumerado o art. 135 para art. 137e alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Parágrafo único. O disposto neste artigo não se aplica aos processos de naturalização, sobre os quais incidirão, desde logo, as normas desta Lei. (Alterado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 138. Aplica-se o disposto nesta Lei às pessoas de nacionalidade portuguesa, sob reserva de disposições especiais expressas na Constituição Federal ou nos tratados em vigor. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 139. Fica o Ministro da Justiça autorizado a delegar a competência, que esta lei lhe atribui, para determinar a prisão do estrangeiro, em caso de deportação, expulsão e extradição. (Incluído pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 140. Esta Lei entrará em vigor na data de sua publicação. (Desmembrado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Art. 141. Revogadas as disposições em contrário, especialmente o Decreto-Lei nº 406, de 4 de maio de 1938; artigo 69 do Decreto-Lei nº 3.688, de 3 de outubro de 1941; Decreto-Lei nº 5.101, de 17 de dezembro de 1942; Decreto-Lei nº 7.967, de 18 de setembro de 1945; Lei nº 5.333, de 11 de outubro de 1967; Decreto-Lei nº 417, de 10 de janeiro de 1969; Decreto-Lei nº 941, de 13 de outubro de 1969; artigo 2° da Lei nº 5.709, de 7 de outubro de 1971, e Lei nº 6.262, de 18 de novembro de 1975. (Desmembrado pela Lei nº 6.964, de 09/12/81)



Brasília, 19 de agosto de 1980; 159º da Independência e 92º da República.



JOÃO FIGUEIREDO

Ibrahim Abi-Ackel

R. S. Guerreiro

Angelo Amaury Stábile

Murilo Macêdo

Waldyr Mendes Arcoverde

Danilo Venturini



Este texto não substitui o publicado no D.O.U. de 21.8.1980



ANEXO



Tabela de Emolumentos e Taxas

(Art. 131 da Leí n ° 6.815, de 19 de agosto de 1980)

(Vide Decreto-Lei nº 2.236, de 23.01.1985)



I - Emolumentos Consulares

- Concessão de passaporte e "lassez-passer" para estrangeiro: Cr$ 15,00 (quinze cruzeiros) ouro.

- Visto em passaporte estrangeiro:



visto de trânsito: Cr$ 5,00 (cinco cruzeiros) ouro.

visto de turista: Cr$ 5,00 (cinco cruzeiros) ouro.

visto temporário: Cr$ 10,00 (dez cruzeiros) ouro.

visto permanente: Cr$ 10,00 (dez cruzeiros) ouro.

II - Taxas

- Pedido de visto de saída: Cr$ 300,00 (trezentos cruzeiros).

- Pedido de transformação de visto: Cr$ 4.000,00 (quatro mil cruzeiros).

- Pedido de prorrogação de prazo de estada do titular de visto de turista ou temporário: Cr$ 2.000, 00 (dois mil cruzeiros).

- Pedido de passaporte para estrangeiro ou "lassez-passer" Cr$ 500,00 (quinhentos cruzeiros).

- Pedido de passaporte para estrangeiro ou "Iaissez-passer" - 1,0 (um) maior valor de referência; (Redação dada pelo Decreto-Lei nº 2.236, 23.1.1985)

- Pedido de retificação de assentamentos no registro de estrangeiro: Cr$ 600,00 (seiscentos cruzeiros).

- Pedido de registro temporário ou permanente: Cr 600,00 (seiscentos cruzeiros).

- Pedido de restabelecimento de registro temporário ou permanente: Cr$ 1.000,00 (hum mil cruzeiros).

- Pedido de autorização para funcionamento de sociedade, Cr$2.000,00 (dois mil cruzeiros). (Incluído pela Lei nº 6.964, de 9.12.1981)

- Pedido de registro de sociedade: Cr$ 2.000,00 (dois mil cruzeiros).

- Pedido de naturalização: Cr$ 1.000,00 (hum mil cruzeiros).

- Pedido de certidão: Cr$ 600,00 (seiscentos cruzeiros) por ato a certificar.

- Pedido de visto em contrato de trabalho: Cr$ 2.000,00 (dois mil cruzeiros).

- Emissão de documento de identidade (art. 33): primeira via Cr$ 600,00 (seiscentos cruzeiros); outras vias Cr$ 900,00 (novecentos - cruzeiros).



- Emissão de documento de identidade (artigos 33 e 132): Primeira via - 1,0 (um) maior valor de referência; (Redação dada pelo Decreto-Lei nº 2.236, 23.1.1985)



Outras vias - 1,5 (um e meio) maior valor de referência;



Substituição - 0,6 (seis décimos) do maior valor de referência.



- Pedido de reconsideração de despacho e recurso: o dobro da taxa devida no pedido inicial.

http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/leis/L6815.htm