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domenica 25 aprile 2010

Alberto Bertoni



La Poesia italiana del secondo Novecento - The italian Poetry of the second half of the 20th century



Alberto Bertoni

Alberto Bertoni è nato a Modena, dove vive, nel 1955. Ricercatore presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, come critico ha curato l’edizione dei Taccuini 1915-21 di Filippo Tommaso Marinetti (Bologna, il Mulino, 1987) e, oltre a numerosi altri saggi di argomento novecentesco, ha pubblicato i volumi Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (Bologna, il Mulino, 1995, Premio Russo e Premio Croce 1996) e Una geografia letteraria tra Emilia e Romagna (Bologna, CLUEB, 1997, insieme con Gian Mario Anselmi).

Sul versante poetico, a partire dal 1986, ha svolto una costante attività di performance in collaborazione con il poeta modenese Enrico Trebbi e con il saxofonista jazz Ivan Valentini, realizzando con loro - nel 1997 - il libro+CD La casa azzurra (Faenza, Mobydick). In proprio ha pubblicato i volumi Lettere stagionali (Castel Maggiore, Book Editore, 1996, Premio Caput Gauri 1996 e Premio Dario Bellezza 1998); Tatì (ibid., 1999, Finalista del Festival Nazionale di Poesia San Pellegrino Terme 1999); e Il catalogo è questo (Parma, Il cavaliere azzurro, 2000). Ha partecipato alle antologie Quaderno bolognese (Bologna, Printer, 1992, con introduzione di Roberto Roversi), Fuoricasa (Castel Maggiore, Book, 1994, con un saggio di Andrea Battistini) e L’Europa dei poeti (Bologna, CLUEB, 1999). Sempre per Book dirige dal 1996 la collana di poesia contemporanea "Fuoricasa". E’ tra i fondatori e redattori delle riviste "Gli immediati dintorni" e "Frontiera". Suoi testi sono presenti in diverse riviste e antologie italiane e statunitensi, tra le quali "Discorso diretto", "L’ozio letterario", "Omero", "Steve", "il belpaese", "Origini", "L’anello che non tiene" e "YIP". Alcune poesie di Tatì sono state tradotte e recitate in inglese dal critico Anthony Oldcorn e altre sono uscite in russo sulla rivista pietroburghese "Zvezdà" (n. 9, 2000). Sulla sua poesia hanno scritto tra gli altri Giovanni Giudici, Raffaele Crovi, Niva Lorenzini, Gianni D’Elia, Elio Tavilla, Salvatore Jemma, Vitaniello Bonito.





Il tempo o forse

il suo battito dentro

il cuore, le vene

vedranno arrugginito

l’apriscatole sul tavolo

brivido aureo che t’imperla

e con te l’ironia dell’ora

in penombra, le feritoie

i tonfi del condominio intorno - fatica

o poco meno a cena, i ruoli

le valvole di sfogo...

Così l’assoluto pallore del volto

la raucedine e sul muro

solo un’astratta resistenza di rami

e persiane a metà, niente più che il fuoco

pallido di un poster, Matisse

a Zurigo, la sua stanza rossa

http://www.italian-poetry.org/Bertoni1.htm

http://www.italian-poetry.org/index_principale.htm




Il volume raccoglie poesie sia inedite sia pubblicate di Alberto Bertoni, professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna, dedicate al padre Gilberto, un modenese nato il
29 agosto 1925 e deceduto il 5 gennaio 2006.
“I temi dell’amnesia e del disorientamento sono diventati a mano a mano dominanti, nella mia poesia, soprattutto dopo la diagnosi di Alzheimer formulatagli nel dicembre del 2001. E’ noto che l’Alzheimer tende a distruggere la vita non solo dei pazienti ma anche dei loro familiari: io non ho fatto eccezione, naturalmente, ma non è questo (e soprattutto non sono io) l’elemento centrale e unificante delle poesie che ho dedicato a mio padre, quanto piuttosto una conoscenza imprevista della sua personalità e della sua storia” scrive Bertoni.
A versi scritti in italiano se ne affiancano altri in modenese.
© 2008 Notiziario Alzheimer Italia n.36



http://www.alzheimer.it/ricordi.html


la neve sulle viole...

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