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sabato 16 ottobre 2010

Pino Daniele

Pino Daniele nasce a Napoli il 19 marzo del 1955. All’inizio degli anni settanta vive la sua prima esperienza musicale con il gruppo jazz-rock chiamato "Batracomiomachia". Sono gli anni successivi al ’68, quelli della protesta giovanile, delle rivendicazioni, delle speranze, e l’influenza della musica suonata nelle cantine, nei locali, per la strada, nella stazione, lo spinge alla ricerca di uno stile che può rileggere i temi della tradizionale canzone popolare napoletana con uno sguardo innovativo e moderno, mescolando ritmi d’oltreoceano a quelli mediterranei, a quelli africani. Si afferma il "Neapolitan Power", confermando il carattere superbo di una Napoli ricca di idiomi, culture e tradizioni differenti. Risale a questo periodo la sua collaborazione con James Senese, il sassofonista del gruppo "Napoli Centrale"; collaborazione che è diventata poi una delle tappe più significative del cammino musicale intrapreso da Pino. "Con James, c’era un continuo dialogo fatto di sguardi e di energie che ci trasmettevamo l’un l’altro. Era quello che si chiama feeling, o sintonia".

La svolta definitiva che segna l’avvio di una splendida carriera è il suo incontro con Rosario Jermano, batterista e percussionista, che da vita ad una serie di formazioni che affinano sempre più il suo ormai inconfondibile sound. Nel 1976 registra il suo primo singolo "Che calore" a cui fa seguito il suo primo album: "Terra mia", nel quale l’artista trasforma in musica e poesia le vibrazioni dell’ambiente e di quella particolare atmosfera in cui è immerso. E tutto ciò con una felicissima contaminazione tra rock e blues. Il blues… suo più grande amore, che arricchisce con influenze dal jazz e dalla musica latina: nasce il "sound napoletano", un nuovo genere musicale! Il nome di Pino Daniele comincia ad imporsi, ed egli vuole far sentire il suo urlo a lungo represso: l’urlo di "Je so’ pazzo", l’urlo di tutta una generazione. Il 1980 è l’anno della nuova Canzone Napoletana: il blues latino si sposa con la melodia mediterranea per dare vita a "Nero a metà". Il linguaggio utilizzato dal cantautore è personalmente coniato, fatto di un divertente anglo-napoletano. E’ in quell’anno che Pino Daniele viene chiamato allo stadio San Siro di Milano per aprire lo storico concerto di Bob Marley. Pino Daniele ha inoltre un progetto ambizioso: raccogliere il meglio dei musicisti napoletani del momento. Ci riesce nel 1981, e dalla collaborazione dell’artista conJames Senese, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Rino Zurzolo, nasce l’album "Vai Mò", una vera e propria bomba che esplode quello stesso anno a Napoli in un indimenticabile concerto tenutosi gratuitamente in Piazza del Plebiscito, con una partecipazione di oltre 200.000 persone! A questo album segue nel 1982 l’album "Bella ‘Mbriana" e una serie d’incontri, tra cui quello con il sassofonista Gato Barbieri, che porta lo stile di Daniele ad una forma di "world music" decisamente in anticipo sui tempi. Comincia una tournée che ha tappe in Canada, al Festival di Montreaux, all’Olympia di Parigi, in Svizzera e in Germania. Le sue canzoni sono un inno alla napoletanità, ma contemporaneamente denunciano, pur se velatamente, i disagi della sua terra. L’esempio più lampante è sicuramente la bellissima serenata "Napule è". Nel 1984 Daniele si consacra artista di fama mondiale suonando allo Stadio San Siro conSantana e Bob Dylan. L’inarrestabile successo prosegue con gli album successivi, fino a "Bonne Soirée", album del 1986. Due anni dopo il cantautore pubblica "Schizzichea with love" e ancora nel 1989 un altro grande successo: "Mascalzone Latino".

Nel 1991 esce "Un uomo in blues" pubblicizzato dal singolo "‘O scarrafone" e alla fine dello stesso anno esce il bellissimo "Sotto ‘o sole", che oltre al riarrangiamento di brani di precedenti album, contiene alcuni inediti come "Quando", colonna sonora del film di Massimo Troisi "Pensavo fosse amore invece era un calesse". Nel 1993 pubblica un altro album che riscuote un notevole successo:"Che Dio ti benedica" e l’anno seguente pubblica un album live: "E sona mò", registrazione del concerto tenuto a Cava dei Tirreni. Nel 1995 esce "Non calpestare i fiori nel deserto", in cui riecheggiano ritmi afro-mediterranei, come i titoli dei brani stessi ci suggeriscono; due anni dopo è la volta di "Dimmi cosa succede sulla terra", nel quale l’artista tratta temi riguardanti la sua città, come "Canto do mar" cantata insieme agli Almamegretta. Nel 1998 esce "Yes I know my way", una raccolta dei suoi brani più belli, alcuni ricantati, altri ripresi da precedenti registrazioni, perché, come lo stesso Pino Daniele afferma "è difficile cantare certe canzoni dopo vent’anni, pur essendo queste ancora attuali". L’album vende circa 350.000 copie e sale subito in testa a tutte le classifiche. Quello stesso anno Pino Daniele tiene un unico concerto-evento allo Stadio San Paolo di Napoli. L’Africa si fa sentire in modo persistente e si traduce presto in un nuovo lavoro datato 1999: "Come un gelato all’equatore". La continua ricerca dell’artista, di nuove sonorità musicali, lo porta verso ritmi sempre più orientali. E’ da questi orizzonti, che fanno intravedere un nuovo modo di pensare e di vivere, che nel 2000 nasce "Medina". L’intento di questo album (dichiara lo stesso autore) è quello di tornare al sound di origine: un intento concretizzatosi nella collaborazione con i 99 Posse.

Nel 2001 Pino festeggia l’uscita del suo ultimo lavoro (Medina) con un mega tour estivo che parte proprio dalla sua città, Napoli. Alcuni brani dell’album sono scritti in dialetto ed evidenziano la voglia dell’artista di proiettarsi verso una musicalità futura rimanendo comunque fortemente legato alle le sue origini. Pino Daniele in venticinque anni di carriera scrive un capitolo importante per la musica mondiale e riesce a far si che la sua musica ancora oggi regali emozioni vere. Nel 2001 esce un nuovo disco live "Concerto" che racchiude i momenti più belli di tutto il tour "Medina 2001". Nel cd si possono ascoltare due brani inediti "Bel orizzonte" e "Un cielo senza nuvole" entrambi molto orecchiabili e con la solita musicalità che contraddistingue il mito Pino Daniele. Al 2002 risale la memorabile tourneè con altri tre grandi della musica italiana: Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron. Il concerto, di cui poi ne sono prodotti un cd, un dvd ed una videocassetta (prodotti dalla blue drag), ha un grandissimo successo ed è una vera e propria festa della musica in cui generi diversi magicamente si unicono insieme. Nel 2004, Pino Daniele ritorna sulla scena musicale italiana con un nuovo album di quattordici brani ricchi di "nuove" sonorità: "Pino Daniele Project – Passi D’Autore". L’album ci sottolinea l’ormai raggiunta maturità artistica di Daniele, ma ci conferma anche il fatto che a distanza di quasi 30 anni sia viva in lui la volontà di ricercare nuovi modi di creare e suonare una musica che egli, sia come artista che come uomo, sente vicina. Questo album può essere visto come un lavoro sperimentale con cui Daniele cerca di trasmettere emozioni attraverso generi classici come il Jazz e la Bossanova, oppure riportandoci indietro nel tempo di circa 500 anni, affrontando (coraggiosamente) i Madrigali. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono artisti di fama internazionale: il "Peter Erskine Trio" formato da Peter Erskine (batteria e percussioni), Alan Pasqua (piano e tastiere) e Dave Carpenter (contrabbasso). Per quanto riguarda invece lo studio dei Madrigali, Pino è accompagnato dal "Pino Daniele Ensamble". Da sottolineare la presenza nel disco del brano "Nuages sulle note", del grandissimo Django Reinhardt "Nuages" e magistralmente ri-eseguito da Daniele e del brano "Tango della buena suerte", dedicato a Diego Armando Maradona. Il brano di uscita del disco è "Pigro". Il pubblico, inizialmente spiazzato da questo album di ascolto sicuramente non facile, dimostra di apprezzare comunque il lavoro sperimentale dell’artista, facendo arrivare il disco a buoni livelli di vendita e soprattutto facendo registrare il tutto esaurito alle date del tour. Una data particolare è quella del 18 Luglio, quando Pino Daniele torna a suonare nella sua Napoli con un concerto gratuito che ha luogo nella Piazza del Plebiscito e che registra 150.000 presenze. In onore alla carriera ormai trentennale del grande artista, il 26 Giugno del 2004 esce un album triplo "Pino Daniele Platinum Collection" che ripercorre in 53 brani tutta la storia del cantautore, il quale nello stesso anno ci regala un nuovo lavoro discografico, "Iguana Cafè – Latin Blues e Melodie". L’ascolto del nuovo album inizia nel mese di agosto con l’uscita radiofonica del brano "It’s now or never" versione inglese del classico napoletano "‘O sole mio" di Capurro e Di Capua e che vede la prima versione in inglese prodotta dal mitico Elvis Presley. Nei tredici brani che costituiscono l’album possiamo ascoltare un Pino Daniele che fa un chiarissimo riferimento a quelle che sono state le sue produzioni passate. "Iguana Cafè" può essere dunque considerato, a nostro avviso, l’album dei "ritorni", alludendo sia al modo di suonare la chitarra (finalmente protagonista in molti brani mediante assoli brevi ma intensi), sia alla presenza di importanti nomi del panorama musicale mondiale: Nanà Vasconcelos e Karl Potter, indimenticabili protagonisti di album capolavoro come "Musicante" e "Ferryboat", infine alla presenza di un brano in dialetto "Serenata a fronn ‘e limone". Ad accompagnare Pino in questo nuovo viaggio sono: il quartetto d’archi AMIT, meritorio di aver conferito grande finezza compositiva a tutto l’album; e gli ormai inseparabili amici Fabio Massimo Colasanti e Gianluca Podio già protagonisti in "Passi d’Autore". Dopo due anni di tour nei teatri italiani, Pino Daniele torna ad incidere un nuovo disco: il 16 Febbraio 2007 esce infatti a sorpresa "Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui" di cui il singolo "Back Home" viene lanciato in radio già dal 26 Gennaio. Il titolo del singolo, tradotto in italiano ‘Torno a casa’, preannuncia un ritorno al passato: dimenticato l’urto dei singoli radiofonici di facile presa, Pino Daniele appare sempre meno interessato a mode e tendenze, e trascorre il suo tempo sperimentando per ore in solitudine, in studio o a casa, affiancato solo da collaboratori fidati. Da questa vita un poco autarchica e tutta proiettata all’interno della musica, nasce appunto il suo album, un disco polemico almeno nel titolo: «Il nome e l’indirizzo sono ormai le mie uniche certezze, voglio ricominciare da cose sicure», spiega l’artista, «ricomincio da me, da quel poco che so ancora, da quel minimo di certezze che non ho ancora perso». Il tour 2007 parte il 23 Aprile da Palermo (Teatro Politeama) e attraversa l’Italia e la Svizzera (tappa a Zurigo il 12 Maggio) , registrando ovunque il tutto esaurito.

Nel 2008 esce, "RICOMINCIO DA 30" il nuovo lavoro discografico di Pino Daniele dedicato all’amico Massimo Troisi (il legame con il film "Ricomincio da 3" è presto fatto), un cofanetto di successi della sua carriera di cantautore, alcuni dei quali rivisitati… Il lavoro è costituito da 45 brani di cui 4 inediti: "Anema e Core" (primo singolo estratto dall’album nonché promo dello stesso), "‘O munn va" (colonna sonora del film "La seconda volta non si scorda mai" di Alessandro Siani), "L’ironia di sempre" e "Acqua ‘e rose". Pino Daniele ritrova tutti i suoi compagni di un tempo: James Senese, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo e Joe Amoroso, in un lavoro che si preannuncia assolutamente da non perdere… L’attesissimo tour, "Vai Mò 2008", parte da Piazza del Plebiscito a Napoli la sera dell’8 luglio; la piazza è stracolma e sul palco si alternano numerosi artisti, un’autentica "festa" dedicata alla città di Napoli. Anche questa volta il Tour in giro per l’Italia, registra il tutto esaurito!



Il 27 marzo 2009 vedrà la luce il nuovo disco di inediti di Pino Daniele, "ELECTRIC JAM" (RCA/SonyMusic), anticipato in radio dal primo singolo "Il sole dentro di me" (con la partecipazione di J-AX).

"ELECTRIC JAM" è la prima parte discografica di un unico progetto artistico; la seconda parte (sempre un cd-ep) verrà pubblicata a novembre con il titolo "ACOUSTIC JAM". Entrambi i dischi sono stati prodotti e arrangiati da PINO DANIELE.

La prima parte del suo "ELECTRIC JAM EUROPEAN TOUR" (che ha avuto la sua anteprima con quattro date al Blue Note di Milano) ha portato Pino Daniele da nord a sud dell’italia passando da Genova, Udine, Torino, Saint Vincent (AO), Firenze, Cesena (FC), Bergamo, Benevento, toccando anche Zurigo e Monaco proseguendo durante l’estate con una serie di concerti che partiti il 13 giugno da Imola (Bo).

Grazie.


http://pinodaniele.wordpress.com/

http://www.pinodanieleonline.it/





Pino Daniele

Dubbi Non Ho
Artist: Pino Daniele
Title: Dubbi Non Ho
Io che non seguo il mio cuore

perché so già dove mi porterà

fra milioni di persone

lui ha scelto te

e non ti tradirà

Non mi fido del mio cuore

perché so già

che soffrirò

in amore non c'è ragione

perché dubbi non ho, perché dubbi non ho.

Mai nessuna mi ha mai detto

sono pazza di te

Mai mai nessuna è grande come te

che metti i tuoi sogni dentro ai miei

e riesci ad essere sempre

come sei, come sei.

Forse seguirò il mio cuore

o forse l'ho seguito già

in amore non c'è ragione

perché dubbi non ha, perché dubbi non ha.

Mai nessuna

mi ha mai detto sono pazza di te

mai, mai nessuna è grande come te

che metti i tuoi sogni dentro ai miei

e riesci ad essere sempre

come sei, come sei, come sei.

Mai nessuna mi ha mai detto

sono pazza di te

Mai, mai nessuna è grande come te

che metti i tuoi sogni

dentro ai miei

e riesci ad essere sempre

come sei, come sei, come sei.

[ Dubbi Non Ho Lyrics on http://www.lyricsmania.com/ ]






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