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giovedì 21 ottobre 2010

Renato Zero


1950: Renato Fiacchini (in arte Renato Zero) nasce a Roma il 30 settembre da Ada e Domenico Fiacchini in Via di Ripetta, nel cuore di Roma, poi la sua famiglia si trasferisce in una borgata romana, la Montagnola. Frequenta le scuole fino alla III Media dopodichè si dedica completamente alla sua vera passione, l’Arte.


1964: E’ l’anno del suo esordio al Ciak di Roma.

1965: Si inaugura a Roma, un locale che diventerà “storico”: il Piper Club. E’ lì che Renato, comincia a frequentare le persone dello spettacolo, che possono tangibilmente aiutarlo: Federico Fellini, Don Lurio, Gianni Boncompagni, Renzo Arbore, Rita Pavone, Patty Pravo (soprannominata “la ragazza del Piper”), Fabrizio Zampa, Gianni Minà e, quelle che diventeranno le amiche del cuore, Loredana Bertè e Mimì Berté (successivamente diventerà semplicemente Mia Martini).

1966: Esibendosi al Piper viene notato dal coreografo Don Lurio che lo inserisce nel gruppo di ballo di Rita Pavone, “Collettoni e Collettine”, per la trasmissione “Stasera Rita” trasmessa dalla RAI. Sono dello stesso periodo alcune sue partecipazioni a programmi radiofonici condotti da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Realizza il suo primo 45 giri intitolato “Non basta, sai”. Il risultato è deludente, ma il giovane Renato, non si arrende. Ottiene, dopo regolare corso, l’Attestato come Operatore cinematografico e partecipa ad un Corso di Danza organizzato da Renato Greco.

1968: Partecipa, come comparsa, al film “La bambolona”.

1969: Scrive il brano “Carosello” firmandolo col suo vero nome, Renato Fiacchini, che viene inciso da Wilma Goich nello stesso anno.

Federico Fellini lo vuole per una parte nel suo film “Satyricon”.

1970: Le esperienze teatrali lo portano al Sistina di Roma, dove si dedica alla versione italiana del musical americano Hair, per la regia di Giuseppe Patroni Griffi, una commedia musicale che fece scalpore soprattutto per il fatto che gli interpreti recitavano in costume adamitico. Più rilevante si rivela l’esperienza di “Orfeo 9″, l’opera rock di (e con) Tito Schipa Jr, dove Renato ricopre il ruolo di “venditore di felicità”. Da qui l’idea, qualche anno dopo, del suo spettacolo “No! mamma no!”, passando per mille piazze di provincia percorse con un malridotto pulmino.

1971: Appare come comparsa nel film “Roma”, ancora una volta con il grande regista Federico Fellini.

1972: Firma il suo primo contratto discografico come cantautore con la RCA e appare come comparsa nel film “La mala ordina”.

1973: Esce il suo primo Lp, album dal vivo, intitolato “No! Mamma, No!” che riscuote un buon successo di pubblico, anche se non ottiene il giusto riconoscimento dalla critica. Infatti quell’apparizione, dai critici, fu segnalata come un tentativo di imitare personaggi stranieri. Renato ne rimase sgomento. Dopo anni di lavoro sotterraneo non accettava la definizione di “copione”. Quel ruolo era stato sempre suo, prima della nascita del personaggio “Bowie” e a nulla valsero le sue rimostranze, fu lo stesso etichettato una “copia”. Anche in RCA si sentiva questo peso, lo stesso Bowie era un loro artista. Iniziarono obbligatoriamente le prime incomprensioni tra Renato e la RCA, per il mancato supporto economico (che la casa aveva promesso) destinato alla produzione di spettacoli dal vivo, importanti anche per la promozione del disco. Renato sapeva che esprimere davanti al pubblico il significato di un’opera musicale portava ad essere compreso ed apprezzato e, per questo motivo, era pronto ad un’estenuante tournee nonostante la RCA continuasse a definire il disco “poco coinvolgente” e a non voler rischiare.

1974: Renato è pronto ad incidere un secondo album, ma i discografici non erano ancora molto convinti. Prepara così personalmente questo comunicato stampa: “Renato Fiacchini, nato a Roma il 30 Settembre 1950, sarebbe stato un ottimo impiegato della SIP se non fosse stata la sua eccentricità ed il suo estro a ricordargli che il suo posto era sul palcoscenico. Ha dovuto lottare per imporsi contro il mondo che voleva fare di lui oggetto di studio e di ricerca. Oggi il mondo sa di avere a che fare con un artista che canta la sua vita e quella degli altri…”. Questa dichiarazione fu presa con ironia dai critici che non gradivano una figura di cantante intellettuale indipendente e questo fece infuriare Renato che rispose: “Dall’incertezza di non arrivare ad essere capito alla sicurezza di un contatto vero con il pubblico, con il mondo e con me stesso. Sotto i lustrini di questo personaggio prende forza un’anima che spero ardentemente arrivi fino a voi”. Nasce con questi temi il suo secondo Lp “Invenzioni”; inizia la sua collaborazione con Piero Pintucci e Franca Evangelisti con i quali firmerà numerosi pezzi negli anni successivi. E’ di quest’anno anche la canzone firmata Zero dal titolo “Dipende”, che viene inserita da Ornella Vanoni nell’album “A un certo punto”.

1976: Conquista il suo primo grande successo di pubblico e di vendite con il 45 giri “Madame/Un uomo da bruciare” (che sale fino alla 15a posizione nella Hit Parade) tratto dal suo terzo Lp “Trapezio”. Tra i brani del disco c’è una canzone intitolata “Motel”, che viene ripresa da Patty Pravo, seppure con titolo e testo leggermente cambiati: “Grand Hotel”.

1977: E’ l’anno della sua consacrazione come cantautore ma anche come show-man; pubblica infatti “Zerofobia” che raggiunge le vette della hit-parade grazie a pezzi come “Il cielo” e “Mi vendo”. Ma Zerofobia è anche il titolo del suo nuovo spettacolo che registra per mesi il tutto esaurito in ogni città d’Italia.

1978: Crea la “Zeromania Music Edizioni” ed una nuova etichetta: “Zerolandia”, distribuita dalla casa discografica RCA. Esce il quinto Lp “Zerolandia” che resterà saldamente in testa alle classifiche nazionali per molte settimane, trainato dal singolo “Triangolo”. Sull’onda del grande successo vengono incise in lingua spagnola le canzoni “La carroza” e “Triángulo”, che come lasciano chiaramente intuire i titoli tradotti, non sono altro che, rispettivamente, “Il carrozzone” e “Triangolo”, editi in un unico 45 giri in Spagna e Argentina per la traduzione di Buddy Mary McCluskey e Lope De Toledo.

1979: In questo periodo della sua vita Renato sente il bisogno di intraprendere la strada del produttore e scopritore di talenti. L’artista che più degli altri riuscì a emergere fu Farida, una cantante siciliana che si era messa in luce grazie ad alcune interessanti incisioni, fra cui una personale versione della nota “Vedrai vedrai” di L. Tenco. Oltre a prestarsi come supporter nei variopinti concerti, Zero produce alcuni dischi della cantante: un Q.Disc (supporto a metà tra il singolo e il 33 giri) dal titolo “Complicità”, e il singolo “Io donna”/”Al limite di noi”. In “Mister uomo”, l’unica delle quattro canzoni di “Complicità” non firmate Zero, Renato interviene anche vocalmente. Per la stessa etichetta viene scritturato un certo Yo Yokaris, artista emergente che è un ex attore-bambino che si era rivelato nel ‘56 nel film “Il ferroviere” di Pietro Germi con il nome di Edoardo Nevola, Renato lo aveva conosciuto quando recitarono assieme nell’edizione italiana di Hair. Yokaris incide un solo 45 giri con due pezzi firmati Zero: “Il mago delle nuvole” e “Il tempo”.

Zerolandia diventa anche l’etichetta discografica con la quale Zero produrrà d’ora in poi tutti i suoi dischi. In questo periodo un gruppo vocale poco conosciuto, i “San Francisco”, incidono un pezzo scritto dal musicista romano, “Vuoi”, che passa completamente sotto silenzio. Poco dopo, il pezzo viene modificato leggermente e riproposto dal suo autore con un titolo diverso, “La rete d’oro”, inserito nell’album “EroZero”, con il quale ottiene nuovamente un trionfo di critica e pubblico

Sale in testa alle vendite sia con l’album che con il 45 giri da esso estratto “Il Carrozzone”. Vince a Venezia la “Gondola d’oro 1979″. Realizza per la Cineriz il suo primo (e finora unico) film da protagonista, intitolato “Ciao Nì!”, un’ironica storia musicale a carattere autobiografico. E’ un successo di pubblico incredibile, supererà negli incassi addirittura il kolossal americano Superman. Affitta un tendone dai circensi Togni e lo chiama Zerolandia, in cui teatro e musica si fondono in una kermesse ricca di costumi fantasmagorici. Sotto il tendone di Zerolandia affluiscono ogni sera migliaia di “sorcini” ed esplode in tutta Italia la Zerofollia..

1980: Zero compie trent’anni e la sua discografia si arricchisce di un altro doppio Lp dedicato al padre dal significativo titolo “Tregua” in cui si può scorgere una raggiunta maturità artistica ed umana. Esce contemporaneamente il 45 giri contenente il brano “Amico”, realizzato in collaborazione con Dario Baldan Bembo, che rimane in testa alle classifiche per oltre 10 settimane.

1981: A marzo esce il doppio Lp-live “Icaro”, registrato durante la Tournée “Tregua” dell’anno precedente. E’ un successo senza precedenti per un disco live, arriva addirittura al primo posto in classifica. In aprile la Rai trasmette il programma “Viaggio a Zerolandia”, uno special su un concerto tenuto da Zero a Torino per la regia di Valerio Lazarov. In estate, senza nessun preavviso, Renato pubblica un 45 giri con una canzone inedita “Galeotto fu il canotto” e sull’altro lato, l’ormai famosissima “Più sù”. Il 1° Dicembre presenta uno dei più bei dischi di tutta la sua produzione: “Artide e Antartide”, grazie al quale vincerà il premio per il disco più venduto dell’anno (un milione di copie vendute).

1982: Fa parte del cast-conduttori di Fantastico 1982 accanto a Raffaella Carrà e Corrado presentando un suo teatrino dal titolo “Fantastico Zero”. Durante l’autunno presenta al Piper di Roma la sua nuova fatica discografica dal titolo “Via Tagliamento 1965 – 1970″, un tributo al luogo dove prese avvio la sua carriera. Conduce dai microfoni di Rai 2 la trasmissione “Zerolandia Fermoposta”, il cui successo porterà alla luce altre due edizioni: “Zerolandia Fermoposta ci riprova” e nel 1983, “Zerolandia Fermoposta in StereoZero”.

In questo periodo Zero riprende le vesti di produttore, interessandosi di un giovane e promettente artista, Massimo Morante, con cui scrive diversi brani : “Corsari”, “Caro professore”, “Artiglieria”, “Sono tornato”, “Fanatico”, “Prima della fine” (tutte racchiuse nell’album “Corpo a corpo” di M. Morante), oltre a “Imprevedibile” e “Adesso o mai più”, dirottate su un Q.Disc. Un’altra sua canzone, “Protagonisti”, viene incisa da un ennesimo emergente, Mark Bodin. Claudio Villa, incide “Buon compleanno”, scritta insieme a Roberto Conrado ed edita su un 45 giri. Quasi dieci anni dopo, Renato vorrà omaggiare “Il reuccio” sovrapponendo la sua voce con quella di Claudio nello stesso brano, inserito nell’album “La coscienza di Zero”

1983: Con “Via Tagliamento 1965 – 1970″ ancora in classifica, esce a cavallo dell’estate il il suo primo Q-Disc “Calore”, che rimane 6 settimane consecutive al primo posto.

1984: Per presentare il nuovo lavoro discografico dal titolo “Leoni si nasce”, organizza una conferenza stampa allo Zoo di Roma e per ribadire la sua rabbia contro la chiusura improvvisa del tendone Zerolandia, si presenta indossando una pelle da leone con tanto di pigmei al seguito. La provocazione ottiene il suo scopo e il disco sale subito al primo posto in classifica.

1985: Pubblica “Identikit”, album composto da vecchi successi completamente riarrangiati dal Maestro Renato Serio ed eseguiti da un’orchestra composta da 25 elementi (la stessa del tour).

1986: Alterna un’intensa attività di concerti alla produzione discografica che corona con la realizzazione del suo tredicesimo album “Soggetti smarriti”, che vincerà il disco d’oro per le centomila copie vendute.

1987: Dopo una pausa di riflessione ed approfondimento, Zero si propone con una immagine diversa e frutto della sua grande esperienza di vita accanto ai giovani, sempre in prima linea nell’affrontare i grandi temi dell’emarginazione dell’amore e dell’amicizia. Tale impegno trova voce con l’uscita di un album doppio di profonda intensità: “Zero”.

1989: Dopo quasi due anni di “silenzio”, Zero produce al Parsifal Studio di Londra in collaborazione con Geoff Westley, “Voyeur”, album animato da una vibrante sonorità e da una ritmica travolgente.

1990: Un anno importantissimo per l’artista romano che si ripropone al suo pubblico nel suo habitat artistico prediletto, il grande tendone circense. In febbraio parte infatti il “Tour Voyeur” che toccherà tutte le principali piazze italiane registrando ovunque il tutto esaurito. Dopo una breve sosta riprende i concerti sotto il grande tendone di Bussola tenendo il cartellone per tutta la stagione estiva che si concluderà a Firenze con la grande festa per il suo 40esimo compleanno.

1991: Partecipa al Festival di Sanremo 1991 con il brano “Spalle al muro” scritto per lui dall’amica Mariella Nava: si classifica al secondo posto raccogliendo larghi consensi di critica e di pubblico. Il disco live “Prometeo”, contenente il brano sanremese, nonché un altro brano inedito scritto da Renato nel 1965, “L’equilibrista”, vende 250 mila copie e raggiunge la terza posizione nella Hit Parade. Per Natale pubblica una raccolta di inediti, scritti tra il 1977 e il 1990, alcuni riveduti e corretti, dal titolo “La coscienza di Zero”. Tra gli inediti figurano le registrazioni di inizio carriera rimaste negli scaffali della sua prima casa discografica, la RCA, una sua personale versione di “È la pioggia che va”, il successo beat dei Rokes, la classica di ogni tempo “Mamma” di Cherubini e Bixio e la sua “Al mercato dell’usato”, appartenuta a Loredana Bertè.

1992: Accetta di tornare in televisione per presentare, in compagnia di Giancarlo Magalli e Barbara De Rossi, la Trasmissione della RAI, “1, 2, 3, RAI…Riva Del Garda” e con l’occasione, annuncia, per la prima volta, il progetto Fonòpoli.

1993: Prende vita l’idea Fonòpoli, l’inevitabile meta di un percorso coraggioso e coerente all’insegna dell’impegno e dell’incrollabile fede nella “gente comune”. E’ per dare vita a questa iniziativa che Zero torna sulla sua decisione di abbandonare le scene. Quale migliore cassa di risonanza per promuoverla di Sanremo! Partecipa infatti all’ultima edizione sollevando, come di consueto, grande scalpore e polemiche, con il brano “Ave Maria”. Escono contemporaneamente l’album “Quando non sei più di nessuno” e il mini-disc “Passaporto per Fonòpoli” (i proventi di quest’ultimo andranno tutti in favore di Fonòpoli). Il 19 di aprile debutta al Regio di Parma con il suo nuovo Tour “ZerOpera”, che si avvale per la prima volta, dell’accompagnamento di un’orchestra sinfonica e che toccherà i più prestigiosi teatri d’Italia.

1994: E’ l’anno de “L’imperfetto”. Il disco viene registrato e mixato, presso lo Studio Fonòpoli di Roma con la partecipazione di 13 musicisti e di coristi del calibro di Baraonna, Augusto Giardino e Pasquale Schembri. Tutto il disco è di grande spessore a livello di testi, musica e arrangiamenti, con sonorità rock. Sempre dello stesso anno è la partecipazione di Renato alla Colonna Sonora del film di Tim Burton “Nightmare before Christmas”. Le canzoni in cui è presente l’Artista sono “Re del blu”, “Re del mai”, “Cos’è”, “Assemblea cittadina”, “L’ossessione di Jack”, “Far Natale”, “Povero Jack” e “Finale/Reprise”. Inoltre presta la voce al personaggio Jack Skeletron nei dialoghi.

1995: Pubblica il cd, omaggio per i 30 anni di carriera “Sulle tracce dell’imperfetto”. Il disco contiene il brano “I migliori anni della nostra vita”, titolo che sarà usato, inoltre, per presentare il cofanetto natalizio contenente i due album “L’imperfetto” e “Sulle tracce dell’imperfetto”.

1998: Esce l’album “Amore dopo amore” che risulterà “Disco dell’Anno” e “Album più venduto nel 1998″ (un milione e duecentomila copie). Al disco dovrebbe seguire una serie di concerti per tutta l’estate; ciò non avviene a causa di un incidente durante lo spettacolo di Verona del 15 maggio, nel quale Renato si frattura un piede. Nell’estate dello stesso anno, ancora convalescente e ingessato al piede, partecipa come ospite fisso al programma televisivo di Canale 5 “Un disco per l’estate”. In autunno riprende la serie di concerti precedentemente interrotta e raccoglie un enorme successo in tutta Italia.

1999: Esce l’album live “Amore dopo Amore Tour dopo Tour” registrato a Milano, al FilaForum di Assago, il 20 Ottobre 1998 durante le tourneè dell’anno precedente. E’ dello stesso anno l’ufficializzazione dell’idea di Fonòpoli, il cui progetto definitivo viene consegnato al Sindaco di Roma Francesco Rutelli durante una conferenza stampa nella Sala Rossa del Campidoglio. Durante una puntata della trasmissione “Carramba che fortuna” presentata da Raffaella Carrà, Renato pone la prima simbolica pietra del progetto Fonopoli alla Magliana, un quartiere di Roma, su un terreno adiacente al Centro direzionale Alitalia. E’ di quest’anno la splendida serie di concerti “Cantiere Fonòpoli” con Carla Fracci e i Momix.

2000: Nel mese di marzo Renato Zero conduce su Raiuno “Tutti gli zeri del mondo”, uno spettacolo in quattro puntate (più un “the best”), viaggio ideale a bordo della “Zeronave” attraverso la sua arte, la sua musica, il suo essere teatrante. Nel corso dello show vengono presentati alcuni brani inediti, che andranno a far parte dell’album “Tutti gli zeri del mondo”, uscito poche settimane dopo il termine della trasmissione, il 26 maggio.

2001: Nel mese di settembre scompare per malattia la madre di Renato, la signora Ada, e questo evento luttuoso segna molto le decisioni di Renato, che decide di posticipare l’uscita del suo nuovo lavoro discografico. Nel mese di ottobre, precisamente il giorno 12, inizia a essere trasmessa in radio la canzone “Non cancellate il mio mondo”, singolo che anticipa l’imminente uscita del nuovo album, il cui titolo rimane coperto dal mistero fino a pochi giorni prima della data di pubblicazione, il 9 novembre. “La curva dell’angelo”, questo il titolo dell’album, conquista la classifica in una sola settimana.

2002: In meno di due mesi di vendita “La curva dell’angelo”, con circa 500.000 copie vendute, fa già parte della Top Ten dei cd più venduti dell’anno passato. Nel mese di febbraio inizia a concretizzarsi il “Prove Di Volo Tour 2002″, l’attesissimo viaggio musicale di Renato Zero. Le più importanti città italiane si preparano così a ospitare questo nuovo carrozzone, che parte da Firenze il 15 aprile e si conclude a Viareggio il 4 agosto. Il giorno 23 giugno viene ricordato Alex Baroni con un concerto ai Fori Imperiali a Roma; Renato vi partecipa eseguendo in maniera toccante due canzoni, tra cui il brano “E il cielo mi prese con sè”, canzone scritta da lui proprio per l’amico Alex.

2003: Dopo quasi due anni di silenzio Renato si riaffaccia sulla scena musicale con la canzone “A braccia aperte”, in radio dal 10 ottobre. Il singolo, in vendita dal 24 dello stesso mese, è molto particolare, viene venduto in quattro diverse versioni di copertina. Ognuno infatti ha una copertina diversa che costituisce un elemento di un puzzle che, ricomposto, regala ai fan e ai collezionisti una immagine speciale del viso di Renato realizzata da Gianni Ronco, autore di numerose copertine di Mina. Il 3 novembre con un mini concerto Renato presenta ufficialmente presso il Teatro Eliseo di Roma il suo nuovo lavoro, “Cattura”. L’album, in vendita dal 7 novembre, dopo due settimane raggiunge la vetta dei dischi più venduti ed in due mesi è già triplo disco di platino. In sole 7 settimane diventa il 5° disco più venduto dell’anno 2003.

2004: Il 19 di Febbraio vengono finalmente ufficializzate le 4 date del “Cattura il meglio in Tour 2004″, che toccherà le città di Milano, Verona, Firenze e Roma. Il tour è un successo, viene aggiunta una data a Roma, oltre 250.000 “anime” hanno catturato Renato. C’è qualcosa nell’aria dopo il Tour, sembra strano che solamente mezza Italia abbia potuto ammirare il Sogno di Renato, ed ecco infatti che a settembre viene presentato “Il Sogno Continua – Tour 2004″, che dalla Sicilia fino Al Piemonte toccherà tutta l’Italia. La prevendita è un successo, una dopo l’altra vengono aggiunte nuove date per soddisfare la richiesta, si arriverà a 25 date in meno di due mesi. Il 5 novembre esce poi “Figli del Sogno Live 2004″ in versione DVD e CD, ripreso durante il tour estivo. E’ record di prenotazioni per il primo DVD di Renato, che diventa subito 1° nella classifica delle vendite dei DVD.

2005: Il 2 luglio 2005 partecipa al Live8 romano al Circo Massimo, eseguendo “Cercami” e “Nei giardini che nessuno sa”, e duettando con Claudio Baglioni e Laura Pausini sulle note de “I migliori anni della nostra vita”. Il 2005 è anche l’anno in cui Renato diventa nonno di Virginia, primogenita del figlio adottivo Roberto (a distanza di due anni, nascerà anche la seconda figlia di Roberto, che sarà chiamata Ada, in ricordo dell’amata madre dell’artista, scomparsa nel 2001).

Il 18 novembre, anticipato dal singolo “Mentre aspetto che ritorni”, esce l’ennesimo album, Il dono, pubblicato in tre diverse versioni tra cui il Dual Disc (un supporto ibrido tra CD e DVD), in cui l’artista si concede in un’intervista di circa 30 minuti. L’album si insedia stabilmente al primo posto della hit parade e vi rimane fino alla fine del 2005: in sole sei settimane, conquista il quarto posto nella chart annuale. Da notare che tutti i successi discografici di Renato degli ultimi anni sono ottenuti senza godere sostanzialmente di passaggi radiofonici: i grandi network, a cui dedica il polemico brano “Radio o non radio”, non trasmettono infatti i suoi brani.

2006: Dal 26 dicembre 2005 al 6 gennaio 2006, conduce per 10 serate una trasmissione radiofonica su Radio2, in cui ripercorre le tappe più significative della sua carriera, insieme a molti amici dello spettacolo. Nel febbraio 2006 parte da Montichiari il nuovo tour, ZeroMovimento, che fa registrare ovunque il tutto esaurito, già in prevendita, con molte date aggiunte, per venire incontro alle richieste del pubblico, per un totale di 25 serate. Sempre a febbraio, rifiuta il premio alla carriera, che vorrebbero consegnargli sul palco del Festival di Sanremo. È il 17 novembre dello stesso anno, quando la Sony Music (da anni casa discografica dell’artista, dopo il primo lungo periodo alla RCA, poi diventata BMG) pubblica il primo (triplo) best-of nella carriera del cantante della Montagnola. Il titolo è Renatissimo! e con questa tripla compilation il «Signor Zero» festeggia i suoi (primi) 40 anni di carriera. A chi considera i best-of solo una buona scusa per far soldi, lo stesso Renato Zero risponde: «Dissento dalle spremute. C’è la paura che dopodomani i CD diventino chewing-gum. È un sospetto che viene al discografico, ma così fai un frullato di tutto. Se dopo 40 anni timidamente mi permetto di fare una raccolta, e devo pure chiedere scusa, allora non ci sto!». L’uscita del cofanetto è anticipata dalla diffusione in radio (in una discutibile versione tronca di alcune strofe) di un singolo inedito: “Sono innocente”. Renatissimo! contiene anche la prima ed unica versione studio di “Più su” (fino ad allora disponibile soltanto nell’esecuzione dal vivo, inserita nel doppio album live Icaro, di cui rappresentò anche il singolo trainante, un doppio lato A con il brano di studio “Galeotto fu il canotto”, ripreso anche da Mina in N° 0) e la nuova “Fammi sognare almeno tu”. Come da copione, per le ultime apparizioni nel mercato discografico dell’istrionico artista, il 16 novembre (1 giorno prima dell’uscita effettiva nei negozi di musica), grazie alle oltre 240mila prenotazioni, il cofanetto conta già tre dischi di platino. Renatissimo! esce in tre versioni diverse: con copertina color oro, con copertina color argento e in un’edizione limitata. In sole sei settimane, la raccolta diventa il quinto CD più venduto in Italia nel 2006.

2007: A gennaio 2007, Zero Movimento riceve il Telegatto come miglior tour del 2006: Renato Zero è l’unico vincitore a non presentarsi sul palco per ritirarlo, inviando al suo posto il suo manager Claudio Trotta. Sempre a gennaio, inizia la prevendita dei biglietti per il nuovo tour estivo, che, a partire da maggio, lo riporterà negli stadi: Padova, Roma, Milano, Firenze, Bari e Palermo. Venerdì 16 febbraio, viene annunciata una nuova data a Roma e il nome definitivo della tourneé, che sarà MpZero Tour 2007. A fine febbraio, due pezzi che lo vedono autore del testo, “Nel perdono” e “La vita subito”, vengono presentati al Festival di Sanremo, rispettivamente da Al Bano, nella sezione «Campioni», e da Jasmine, nella categoria «Giovani». “Nel perdono” conquisterà il secondo posto. Venerdì 2 marzo, lo stesso Renato sale sul palco dell’Ariston come super ospite: si esibisce, a notte inoltrata, tenendo incollati al video quasi sei milioni di spettatori, con uno share di oltre il 60%, il più alto di tutto il festival, escluse le premiazioni dei vincitori. Propone due medley: il primo è dedicato a Luigi Tenco (”Ciao amore”), Bruno Lauzi (”Ritornerai”) e Sergio Endrigo (”Era d’estate”); il secondo è invece composto da pezzi del suo repertorio: “Il carrozzone”, “L’impossibile vivere”, “Ave Maria”, “Nei giardini che nessuno sa” e “Il cielo”. Dimostrando uno stile che manca agli altri ospiti, si limita ad omaggiare Sanremo senza fare un solo accenno al suo ultimo disco o al suo imminente tour. Nonostante la scarsa pubblicità e il fatto che il tour arrivi a un solo anno dal precedente, MpZero si rivela un successo. L’esordio di Padova non è dei più fortunati: sulla città si abbatte un diluvio di pioggia e grandine, che tuttavia non scoraggia 20.000 spettatori dal recarsi allo stadio. Nelle due serate allo Stadio Olimpico di Roma, l’MpZero raduna 120.000 spettatori, oltre 50.000 allo stadio San Siro di Milano, 40.000 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, 30.000 all’Arena della Vittoria di Bari, per chiudersi al Velodromo Borsellino di Palermo, con oltre 15.000 presenze. Il tour chiude i battenti con circa 270.000 presenze in 7 date. Particolarmente apprezzato dai fans il fatto che, dopo otto anni, Renato sia tornato a chiudere il concerto con “Il cielo”.

2008: A gennaio 2008, la Universal ripubblica su DVD la VHS (uscita nel 1990) Zero 40. Nonostante si tratti di un vecchio filmato, peraltro messo in vendita senza alcuna pubblicità, a una settimana dall’uscita, il DVD raggiunge clamorosamente la prima posizione in classifica. Nell’aprile 2008, lancia la sua prima linea di occhiali, dal titolo Nero d’Autore. A settembre partecipa a Carràmba che fortuna annunciando la prossima uscita di un nuovo album nel segno dell’amore.


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