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lunedì 22 novembre 2010

Teresa De Sio

Il primo incontro con la musica avviene attraverso l'esperienza di Musica Nova, l'ensamble che, in quella fine anni settanta, riuscì a fondere il linguaggio folk con la canzone d'autore. Una De Sio appena ventenne scopre così la musica popolare e ne fa subito tesoro, quando, iniziando a scrivere canzoni di suo pugno, decide di lasciare il gruppo e pubblicare il suo primo album solista, "Sulla Terra Sulla Luna", del 1980. Teresa, che firma tutti i testi, trova nel dialetto napoletano la fluidità di un canto personalissimo. Un lungo tour ne mette in mostra la grande personalità di performer.




Nel 1982 esce "Teresa De Sio", che contiene tra le altre canzoni "Voglia 'e turnà" e "Aumm Aumm". A sorpresa il disco vende oltre cinquecentomila copie e una lunghissima tournée corona il successo dell'anno assieme ad una totale stima da parte della critica che ne esalta la peculiarità poetica e musicale in un crossover molto sofisticato. Con la pubblicazione di "Tre", la popolarità della De Sio diviene indiscussa. Molti i riconoscimenti per i testi, tutti firmati da lei. Nuovo tour che si conclude con la prima diretta televisiva di un concerto realizzato dalla Rai effettuata dalla Mostra d'Oltremare con trentamila presenze (in tv la seguiranno sette milioni di spettatori).



Ci vogliono due anni di lavoro per la realizzazione di "Africana", primo album dove compaiono composizioni in lingua italiana con una inversione di tendenza anche sul piano sonoro, molto più vicino ad un linguaggio rock. Al suo fianco Brian Eno, un legame artistico e una amicizia che continueranno con il passare del tempo, regalando risultati importanti e di prestigio. L'album viene pubblicato in Inghilterra, Francia e Germania. Mentre l'anno successivo per la prima volta Teresa non compone, ma si avvicina in maniera virtuosa e sofisticata al patrimonio musicale napoletano dei primi del Novecento: "Toledo E Regina" é una raccolta di classici interpretati in maniera mirabile, con occhio attento alla musica colta. Arrangiatore degli archi e direttore d’orchestra Paul Buckmaster, al piano Ernesto Vitolo. Nel 1988 esce il doppio album "Sindarella Suite", la prima parte contiene canzoni, la seconda mostra la natura audace della scrittura della De Sio con la avvincente suite composta assieme a Brian Eno e Michael Brook intitolata "La Storia Vera di Lupita Mendera" che verrà presentata in anteprima al Festival Internazionale della Poesia di Parma. Ospite della suite Piero Pelù dei Litfiba.



Nel 1991 viene pubblicato "Ombre Rosse", un disco che sembra chiudere un ciclo artistico, sottolineato da due lunghi tour, uno invernale e uno estivo, nel quale la cantautrice ripercorre le tappe della sua carriera decennale regalando alle canzoni una sorta di unitarietà venata di rock, jazz e canzone d'autore. Infatti "La Mappa del Nuovo Mondo", del 1993, naturalmente con testi e musica da lei composti e scritto in italiano (c'è un solo brano in dialetto napoletano) appare modificare la vena di Teresa, un lavoro che si concentra su di una forte ispirazione poetica a fotografare momenti importanti come la canzone-manifesto "Io Non Mi Pento". Nell'inverno del '93/'94 gira l'Italia con lo spettacolo "Parole e musica", in cui, per la prima volta si assiste ad un concerto dove pubblico e artista scambiano opinioni dialogando, tessendo un rapporto intenso e unico. Nel settembre del 1995 viene pubblicato "Un Libero Cercare", album interamente scritto in italiano, registrato dal vivo al Teatro Petrella di Longiano, senza pubblico e con una ricerca sonora tesa verso forme di acustica naturale, prendendo spunto dalla necessità di Teresa di dare alle canzoni non solo una unitarietà di suoni e di arrangiamenti ma anche la consapevolezza di un'anima live che è sempre stata fondamentale nella vita artistica della cantautrice. Ospiti del disco Fabrizio De André e Fiorella Mannoia che, con le loro voci, vengono a tributare la loro stima ad una autrice sempre più matura.



L'anno successivo la De Sio partecipa alla Rassegna del Festival di Recanati (è nella giuria del premio fin dalla prima edizione) con una composizione per voce recitante e sonorizzazioni di chitarra elettrica, intitolato “La Cattiva Sorella”, dedicato alle vedove dei liquidatori di Chernobyl e scritta soltanto pochi giorni prima, in occasione del decennale dell’esplosione. “La Cattiva Sorella” viene letta in contemporanea a Roma dal poeta Maurizio Gregorini davanti a cinquantamila persone, nel corso di una manifestazione indetta al Colosseo dalla Lega Ambiente, Cgil e WWF per il decennale. Nell’estate realizza una serie di concerti (il progetto prende il titolo di uno dei suoi brani, “Brigate di Frontiera”) che la vede insieme sul palco con gli YoYo Mundi (band emergente piemontese) e ad Andrea Chimenti, in una avvincente e spericolata fusione di linguaggi. Il mese di gennaio del '97 è un mese febbrile: scrive tre inediti e sceglie le canzoni "storiche" da inserire nel tour che servirà per la registrazione dal vivo del suo nuovo disco. A guidare il gruppo il chitarrista e arrangiatore Sasà Flauto, un ragazzo napoletano di grande talento che diventerà braccio destro della cantautrice.



Il risultato di questo lavoro è un disco che si intitola "Primo viene l'amore", pubblicato nel giugno del 1997, quindici canzoni, dalle canzoni popolari e tradizionali, ai grandi successi come "Voglia 'e turnà", "Marzo", "Terra 'e nisciuno" riarrangiate e rivisitate con sorprendente attualità, agli inediti, tra cui spicca "Anima Lenta". Con l'arrivo dell'estate si torna a pensare ai concerti e una collaborazione con i Pantarei, esponenti nuovo rock italiano, presenti anche in "Canti Sudati", si concretizza nel tour che, iniziato nel mese di giugno a del Cuba con quattro concerti sold out, terminerà ai primi di ottobre.



Il '99 è l'anno della realizzazione del progetto "La notte del dio che balla", di cui Teresa De Sio è direttore artistico. Contiene il singolo inedito "Salta Salta" presentato in anteprima nazionale al grande concerto del 1° Maggio a Piazza San Giovanni a Roma, ripreso in diretta da Rai 3. Verrà poi ripreso nel mese di luglio con sei concerti realizzati nei maggiori festival italiani: più di tre ore di musica dal vivo, dalle radici della musica popolare alle contaminazioni tecnologiche. Una lunga notte tutta da ballare, tra chitarre battenti e loops campionati passando tra alcune delle più significative realtà musicali oggi in Italia. Un omaggio ad una delle più importanti tradizioni culturali italiane: la taranta e al suo luogo d'origine, il Gargano. La partecipazione dal vivo al Club Tenco di Sanremo e al Salone della Musica di Torino, chiudono gli impegni dell'anno.



Il 7 gennaio del 2001 suona davanti all'immensa miniera di sale di Petralia Sottana, nel parco protetto delle Madonie, ad un'ora da Palermo, chiudendo la rassegna "I Suoni della Terra" e devolvendo l'intero incasso al WWF. Nel frattempo Teresa sta pensando ad una nuova onda di concerti, con la realizzazione del tour "Da Napoli a Bahia da Genova a Bastia", una sorta di viaggio per mare , scritta assieme al navigatore Giovanni Soldini. Concretizzatisi nei mesi di marzo e aprile nei maggiori teatri italiani (con chiusura all'Ambra Jovinelli di Roma) e d'estate in bellissimi festival (come la fortezza del 1500 di Civitella del Tronto al Crossover Festival, l'Anfiteatro di Nuoro, il Festival EtnoPollino in Sila o il Festival di Caserta per la chiusura, sul palco assieme a Giovanni Soldini).



Nei primi mesi del 2003 Teresa inizia la pre-produzione delle canzoni che dovrebbero far parte del nuovo disco. Invece, prepotentemente, entra in scena un progetto che la catturerà totalmente. Si intola “Craj (Domani)” ed è un affresco musical/teatrale di un viaggio nella terra di Puglia, alla ricerca delle radici. Teresa scrive il plot inventando due personaggi: Messer Floridippo e il suo servo Bimbascione. Coinvolge Giovanni Lindo Ferretti, voce carismatica del PGR, una personalità unica, perfetta per il personaggio di Floridippo. “Craj” è uno spettacolo dedicato ai grandi vecchi della musica popolare pugliese, i pilastri della musica popolare, gli indiscussi maestri di sempre. “Uno spettacolo di devozione” come ama chiamarlo, fatto con un amore speciale verso i Cantori di Carpino, Uccio Aloisi e Matteo Salvatore, questi ottantenni indomiti rimasti a vegliare sulla tradizione. Il successo, di pubblico e di critica, è assoluto: lo spettacolo, che non è solo musica, né teatro, né happening, ma tutto questo assieme, viene prodotto in otto date-evento, da Torino e Milano, a Bologna e Ancona, a Lecce e Roma. Quattro palcoscenici, una scenografia da festa di paese, trentasei persone tra musicisti e produzione, un cavallo, Toledo, ad entrare in scena. Lo spettacolo cattura l’attenzione di Gianluca Arcopinto e Luisa Pistoia e il passo successivo è quello di farlo diventare un film la cui uscita è prevista per la primavera del 2005.



Con questo progetto faticosissimo e al tempo stesso pieno di fascino, Teresa giunge alla fine dell’estate. Nella sua testa il nuovo disco è già pronto, non rimane che registrarlo.



Si intitola "A Sud! A Sud!". E’ il potente ritorno alle radici della musica popolare. Il disco, pubblicato nell’inverno, è un trionfo di riconoscimenti live, dai teatri ai festival estivi, in un crescendo di premi e conferme di un ritrovato amore, sopito e mai dimenticato. Teresa è ospite con Raiz e Stewart Copeland alla “Notte della Taranta” del 2005, nella città di Melpignano davanti a centomila persone in delirio. Nel 2006 la lunga scia di “A Sud A Sud” continua con un nuovo tour nei festival più importanti. Inoltre il film “Craj” ottiene molti premi (il “Libero Bizzarri” e il “Premio Opera Prima” a Venezia, entra nella cinquina per il Davide di Donatello) e viene presentato anche in Francia, dove Teresa partecipa anche con concerti acustici.



L’inverno 2006 e i primi mesi del 2007 sono il momento di scrittura del nuovo disco che, realizzato in primavera, viene pubblicato nel mese di giugno di quest’anno: “Sacco e Fuoco”, Il disco contiene un brano, “Amèn”, mix sonoro tra Napoli e Giamaica, tra tarantella e reggae, che racconta il sangue e la violenza insensata e troppo tollerata da tutti coloro che ogni giorno oscurano e devastano lo splendore di Napoli; nel brano la De Sio si rivolge al Padreterno del Vomero perché scenda a liberare la città dalla criminalità e alla Madonna della Mondezza: “Oi Madonna d’a munnezza scinne tu a lavà sta chiazza, manco ll’aria fa chiarezza pe sti pisce dint’a rezza”. Tra i brani del cd, “Non tengo paura”, una lettera di una figlia ad una madre tra le regole imposte ad ogni destino femminile con un resoconto struggente di quanto coraggio ci voglia per poter trasgredire e costruire la propria vita senza moralismi e ipocrisie. In questo mondo che va in rovina - canta la De Sio - l’unica salvezza è NON AVERE MAI PAURA!







Un grande fermento di creatività accoglie l’uscita di “Sacco e Fuoco”, un successo di pubblico e critica per la celebre cantautrice napoletana che entra nella cinquina dei 5 migliori dischi dell’anno secondo il prestigioso Club Tenco e riceve il primo premio degli “Impedibili” di Bielle. Tutti i festival che nel 2007 hanno ospitato la produzione live di TERESA DE SIO hanno costatato la potenza dello spettacolo assistendo a rinnovati favori del pubblico da Roma a Bologna, da Genova a Firenze, da Urbino a Ascoli Piceno, a Crotone per tutta l’estate fino al concerto finale a Napoli a Piazza Plebiscito davanti a centomila persone. Sull’onda di quel riscontro parte la nuova produzione estiva del 2008 che iniziata a luglio e terminerà a metà settembre 2008 con arrangiamenti potenti e graffianti, e con una sorprendente e ritrovata energia vitale.



Ma il 2008 è importante anche per la pubblicazione di “RIDDIM A SUD”, il nuovo progetto che vede la De Sio ideatrice di quello che lei stessa presenta così: “Il vento che muove RIDDIM-A SUD è il vento della necessità forte di condivisione musicale e scambio di energie creative. Per questo progetto ho tratto ispirazione, come d’altronde il titolo stesso rivela, da una “modalità” della musica giamaicana nella quale la stessa “base” creata da un determinato artista per un proprio pezzo, è poi riutilizzata da altri cantanti e compositori che a loro volta ricreano una nuova melodia e un nuovo testo e dunque una canzone completamente diversa. L’ambizione è quella di introdurre questa usanza nella musica popolare italiana e, in particolare, nella musica folk-d’autore. In effetti, già la nostra musica popolare, quella più legata alle “radici”, si muove in questa direzione. Chiunque reinterpreti, ad esempio, una “pizzica” o una “tarantella” di Carpino, non può prescindere dall’uso di un “riddim” di tamburello, chitarra e violino che sono codificati dalla tradizione. Fare circolare la propria musica, metterla a disposizione di altri musicisti e stimolare la loro immaginazione, è un vero progetto di creatività e produttività interattiva.”



Il Cd vede riuniti alcuni dei nomi più interessanti e creativi della scena musicale italiana folk e folk-rock, sudisti e non, da Roy Paci agli Apres la Classe, da Ambrogio Sparagna agli Agricantus, da Peppe Voltarelli a Raiz, dai Mau Mau a Ginevra di Marco, con l’aggiunta di quattro musicisti emergenti scelti attraverso la rete: Nicodemo, La Resistenza, Manekà e Paolo Lizzadro. Tutti questi musicisti hanno utilizzato delle basi di canzoni di Teresa De Sio e le hanno rielaborate al punto di scrivere una nuova composizione. I risultati sono davvero eccellenti e la decisione di realizzare dei concerti viene spontanea: 6 grandi festival ospitano la produzione di “RIDDIMM A SUD LIVE” nell’estate 2008: da Imola per la Festa della Musica, a Roma a Villa Ada Incontra il Mondo, alla chiusura per la notte bianca di Roseto degli Abruzzi davanti a cinquantamila persone pronti a ballare per tre ore di grande musica.



A sottolineare la felice vita del progetto, nel mese di novembre esce RIDDIM A BOOK, un libro fotografico realizzato dalla Core, etichetta della De Sio, con le immagini di Pasquale Modica, fotografo eccezionale che cattura lo spirito nomade e avventuroso dei musicisti che hanno partecipato ai concerti. Pubblicato a tiratura limitata, il libro è una vera chicca per collezionisti.



Sempre nel mese di novembre viene pubblicato SACCO E FUOCO DELUXE, un versione composta da 2 cd: il primo con i brani di Sacco e Fuoco e il secondo con un cd live realizzato in acustico per il programma Patchanka, di Radio Popolare e alla Salumeria della Musica per Lifegate: le canzoni vivono di una nuova veste e possiedono l’energia magnifica del trio (con Max Rosati alle chitarre, Giuseppe De Trizio al mandolino e Her al violino, oltre naturalmente a Teresa voce e chitarra). Inoltre il cd contiene l’inedito del piccolo gioiello che non poteva non essere pubblicato dall’autrice: “’O Paraviso ‘n Terra”, scritto da Teresa per RAIZ, riarrangiato e rielaborato in un ritratto formidabile del “suo” suono. Del brano viene realizzato un video, girato in pellicola con la regia di Giuseppe Gagliardi e realizzato a “impatto zero”, con il sistema di pannelli fotovoltaici, argomento ecologico che sta molto a cuore all’ artista. Il video è stato presentato in anteprima a “Linea Notte” del Tg3 dal Direttore Antonio di Bella e poi a “Scalo 76”, il programma di RaiDue.



Ma la fine dell’anno 2008 prevede per Teresa De Sio una nuova importante attività: scrivere il suo primo romanzo. Di questo è prematuro parlarne, ma è un impegno che coinvolge Teresa totalmente al punto di fermare tutte le attività concertistiche.

http://www.teresadesio.com/biografia.htm
 

 
 

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