Franco Battiato
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Francesco Battiato, noto come Franco Battiato[1] (Jonia, 23 marzo 1945), è un cantautore, regista e pittore italiano.
Considerato da sempre il "maestro" della canzone. È fra le personalità più eclettiche, originali e influenti del panorama artistico/musicale italiano; si è confrontato con molteplici stili musicali, combinandoli spesso tra loro: dagli inizi romantici, alla musica sperimentale, passando per l'avanguardia colta, l'opera lirica, la musica etnica, il rock progressivo e la musica leggera. Ha sempre conseguito un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (co-autore di molti dei suoi brani).
Non solo la musica, ma anche i suoi testi riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la filosofia e la meditazione orientale.
La carriera musicale
I primi singoli
Dopo avere completato gli studi superiori al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale, nel 1965 si trasferisce dapprima a Roma per poi stabilirsi definitivamente a Milano e dopo aver svolto lavoretti vari, come magazziniere dei dischi che incideva, riesce a pubblicare due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretati da cantanti poco conosciuti. I dischi allegati alla rivista hanno oggi un alto valore collezionistico. In queste due occasioni, l'artista appare col nome di Francesco Battiato.
Il primo singolo reca in copertina la foto di Battiato e contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo ripropone invece una canzone portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo. Tradotto in italiano da Gino Paoli, il brano ritorna nell'album di Battiato del 2008, Fleurs 2.
La canzone di protesta
Insieme al compaesano Gregorio Alicata, già pianista di Edoardo Vianello ed autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, hit degli anni sessanta), Battiato forma un duo, "Gli Ambulanti". I due artisti si esibiscono con un repertorio di canzoni di protesta davanti alle scuole all'uscita degli studenti, suscitando molta curiosità. In questa fase vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che propone i loro brani alla casa discografica Dischi Ricordi. Il disco, però, è bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d'incisione. Il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo.
Proprio Giorgio Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta" che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli incisi ufficialmente furono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me.
Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista: poco dopo l'uscita del disco, il 1 maggio 1967, Giorgio Gaber lo invitò al programma televisivo che presentava insieme a Caterina Caselli, Diamoci del tu. Battiato si esibì proprio con il brano La torre. Ospite del programma, nella stessa puntata, un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: Francesco Guccini.
Qualche mese dopo partecipa anche alla III edizione della Caravella dei successi, presentata quell'anno da Mike Bongiorno, che si svolgeva al Teatro Petruzzelli di Bari[2].
Tra le sue prime esperienze, c'è anche quella di attore teatrale: Battiato ha recitato, con un piccolo ruolo, insieme a nomi del calibro di Tino Carraro ed Elsa Merlini, in Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Collabora inoltre con Gaber scrivendo la famosa ...e allora dai!, presentata al Festival di Sanremo del 1967, e Gulp Gulp, sigla della trasmissione televisiva Diamoci del tu.
Il periodo romantico
Nel 1968 cambiò casa discografica, passando alla Philips e abbandonando anche il genere di protesta per incidere dischi romantici più immediati e di facile consumo, con la collaborazione del chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registrò due brani che la casa discografica pubblicò soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottenne un discreto successo con È l'amore, nel quale l'arrangiamento classicheggiante al pianoforte e una voce accorata lascia già intravedere quello che sarà il Battiato futuro. Nel 1969 il catanese partecipò al Disco per l'estate con il brano Bella ragazza (insieme a lui c'era anche un'altra cantante destinata poi alla celebrità, Fiorella Mannoia), ma venne escluso dalla competizione; sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con Sembrava una serata come tante.
Musica sperimentale e avanguardia colta
Franco Battiato durante un'esibizione con il suo gruppo nel 1972Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l'etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus (1972) - con un'altra famosa copertina, all'epoca censurata - che vendette circa 7000 copie [3]; del disco venne anche registrata una versione cantata in inglese per il mercato estero, Foetus.
Il successivo, Pollution (1972), ebbe un discreto successo entrando anche in classifica e risultando il 59° album più venduto dell'anno.[4].
Nel 1972 avvenne anche l'incontro con il musicista Karl-Heinz Stockhausen e, per un certo periodo, i due rimasero amici.[5] Grazie al tedesco Battiato studiò solfeggio e notazione musicale tradizionale.[5]
I dischi seguenti furono Sulle corde di Aries (1973), Clic (1974) e M.elle le Gladiator (1975).
Un brano di questo primo periodo, Propriedad prohibida (1974) viene utilizzato ancora oggi come sigla del programma Tg2 Dossier.
L'album Clic venne inoltre stampato in Inghilterra nel 1974, con l'aggiunta di Aria di rivoluzione da Sulle corde di Aries (tradotta in copertina come Revolution in the air) dalla Island.
Esperimenti d'avanguardia in collaborazione
Franco Battiato nel 1972Il nome di Battiato appare nel 1972 in un LP di jazz rock progressivo opera del gruppo Osage Tribe ed intitolato Arrow Head.
Degli Osage Tribe si ricorda anche il 45 giri, Un falco nel cielo, la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con la bocca sanguinante, divenne molto famosa.
Inoltre collabora al disco Area di servizio, inciso da Riccardo Pirolli usando lo pseudonimo "Genco Puro & CO": in questo disco Battiato canta in tre canzoni: Giorno d'estate, Nebbia e Biscotti e the.
Realizza anche alcune produzioni minori per l'etichetta Bla Bla (con le denominazioni Springfield, Ixo e Colonello Musch, in quest'ultimo caso collaborando con Pino Massara).
Nel 1973 collabora anche insieme ad i jumbo nel loro album intitolato "Vietato ai minori di 18 anni?", aggiungendo gli effetti sonori nel brano "Gil" tramite il suo VCS3
Fondamentale la partecipazione al disco di Juri Camisasca La finestra dentro, album tra i più noti della musica d'avanguardia di quegli anni.
Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale Telaio magnetico, di cui rimane testimonianza in un rarissimo album live, uscito in pochissime copie, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino "Capra" Vaccina.
Sperimentazioni con la musica colta
Nel 1976 con la chiusura della Bla Bla passò alla Dischi Ricordi che aveva curato la distribuzione delle ultime produzioni dell'etichetta, e si dedicò all'avanguardia colta con tre album venduti pochissimo ma apprezzati dalla critica. Il primo di questi fu Battiato del 1977. In questi anni avvenne l'incontro del cantautore siciliano con Giusto Pio, che per tre anni gli impartì lezioni di violino.[5] Con lui compose Juke Box, che doveva essere la colonna sonora del film tv Brunelleschi, ma che venne poi rifiutato dai produttori. Infine ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi fu L'Egitto prima delle sabbie (1978). Con L'Egitto prima delle Sabbie, brano di 14 minuti di pianoforte "zen", con un solo accordo ripetuto, si aggiudicò nel 1979 il Premio Stockhausen di musica contemporanea. In questo periodo, insieme a Pio, Battiato assunse la direzione musicale dello spettacolo di Giorgio Gaber Polli d'allevamento: i due si occuparono degli arrangiamenti delle canzoni, utilizzati poi nel disco dal vivo tratto dallo spettacolo.
Il grande successo
Il ritorno alla canzone avvenne nel 1978 con un 45 giri pubblicato usando lo pseudonimo Astra (Scaduto il contratto con la Ricordi, il disco fu pubblicato dalla Elektra): i due brani, scritti con Pio (ma Battiato utilizzò lo pseudonimo "Albert Kui"), si intitolavano Adieu e San Marco (entrambi con un testo in francese); l'anno dopo Battiato usò la stessa musica di Adieu per Canterai se canterò incisa da Catherine Spaak (come retro di "Pasticcio"), e nel 1989 per la canzone Una storia inventata (contenuta nel disco Svegliando l'amante che dorme di Milva).
Il giovane seduto con in braccio una custodia di violino nella copertina del disco è Stefano, il figlio di Giusto Pio.
Passò poi alla EMI Italiana nel 1979 e qui continuò il ritorno alla canzone, con echi orientali e senza mai cedere al gusto imperante. Il primo album veramente pop dell'artista catanese è L'era del cinghiale bianco (1979), che ottenne un modesto riscontro di vendite. Con questo Lp cominciò anche la collaborazione con Alberto Radius, che sarebbe durata fino al disco Nomadas. Nello stesso anno iniziò anche il sodalizio con Filippo Destrieri, tastierista che avrebbe seguito Battiato in tutti i tour e in ogni album fino al 1997. L'anno seguente fu pubblicato Patriots (1980), che in origine doveva chiamarsi I telegrafi del martedì santo, ma si decise per il titolo attuale (mutuato dal brano principale Up patriots to arms) in quanto più d'impatto: l'album ottenne un discreto successo, arrivando fino alla trentesima posizione in classifica.
Nell'ottobre 1981 pubblicò l'album La voce del padrone, titolo ispirato alla casa discografica (distribuita in Italia dalla stessa EMI), promosso in televisione a Discoring, e prima ancora alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, attraverso il singolo Bandiera Bianca, dove Battiato cantava da un ipotetico palco elettorale, con tanto di megafono durante il ritornello (che era cantato infatti con una voce amplificata), e lo stuolo del Coro dei Madrigalisti ad arricchire la coreografia. Dopo un timido successo, a febbraio del 1982 l'album iniziò a scalare la classifica degli album, raggiungendo la prima posizione nel mese di marzo, e mantenendo il primato quasi ininterrottamente fino a inizio autunno, insidiato solamente da Bella 'mbriana di Pino Daniele: fu il primo Album a superare, tra settembre e ottobre, il milione di copie vendute,[6] superando ogni aspettativa dell'autore e della casa discografica.[6] A fine anno, inoltre, ricevette il premio Gondola d'oro a Venezia come miglior album dell'anno.[7]
Risultati simili all'album precedente vennero confermati da L'arca di Noè (1982), che risultò ancora una volta l'album più venduto in Italia in un anno, nella fattispecie il 1983, preceduto solamente da Thriller di Michael Jackson.[8] In poche settimane vendette circa 550.000 copie[9] e rimase in classifica per molti mesi. La prima canzone del LP, Radio Varsavia, fece molto discutere i critici e Gianfranco Manfredi, dalle colonne del quotidiano La Stampa, accusò Battiato di avere inserito nel disco "la cultura della nuova destra".[9]
Discreto successo ottenne anche l'album successivo Orizzonti perduti (1983), seppur nettamente inferiore ai precedenti.
Nel 1984 il cantante siciliano cantò anche all'Eurofestival in coppia con Alice la canzone I treni di Tozeur, giungendo al quinto posto. Canzone che poi venne inclusa in una versione solista nell'album Mondi lontanissimi del 1985, che raggiunse buoni risultati di vendita.
Battiato tornò poi alla pubblicazione di un disco nel 1988 con Fisiognomica (1988), che vendette oltre 300.000 copie, divenendo uno dei maggiori successi dell'anno e fu seguito da un tour svoltosi anche fuori dai confini nazionali.[10] Proprio grazie a questo disco, nel 1989 venne chiamato da Papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nello Stato pontificio.[11]
Il successivo Giubbe rosse (1989) fu il suo primo album live.
Nel 1991 uscì poi Come un cammello in una grondaia, che vendette oltre 25.000 copie[12]. La canzone Povera Patria ricevette inoltre la Targa Tenco[13] e l'album venne eletto miglior disco dell'anno, così come il successivo Caffè de la Paix (1993).[14] L'ombrello e la macchina da cucire (1995), fu l'ultimo album per la EMI, realizzato su testi del filosofo Manlio Sgalambro, che diventò in seguito suo stretto collaboratore.
Parecchi suoi brani sono entrati a pieno diritto nella storia della musica, non solo italiana: basta citare L'era del cinghiale bianco, Il re del mondo, Up patriots to arms, Prospettiva Nevskji, Bandiera bianca, Centro di gravità permanente, Cuccurucucu, Radio Varsavia, Voglio vederti danzare, I treni di Tozeur (con il quale nel 1984 si classifica al quinto posto dell'Eurofestival in coppia con Alice), La stagione dell'amore, La Cura e tanti altri, compreso il celebre Povera patria, una durissima requisitoria contro il potere politico e il potere in generale. Nella sua musica si avverte una profonda e costante ricerca di spiritualità: da citare su tutti E ti vengo a cercare, L'oceano di silenzio e L'ombra della luce.
Con Manlio Sgalambro
Manlio Sgalambro.A partire dal 1994 inizia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, conosciuto per caso a una festa in onore di un poeta siciliano, e la casa discografica Mercury. Il primo album pubblicato per la casa discografica fu L'imboscata (1996), che ottenne molto successo, tanto da restituire a Battiato la popolarità che aveva negli anni ottanta. Il successivo Gommalacca (1998), raggiunse il primo posto in classifica e ottenne buone vendite, inferiori comunque a quelle de L'imboscata. Nel 1999 uscì poi Fleurs, una raccolta di cover con due brani inediti, che ottenne un grande successo commerciale e rimase in classifica per molte settimane. Successo replicato, seppur in misura leggermente minore, da Fleurs 3.
Ultimi suoi lavori sono stati Ferro battuto (2001), Dieci stratagemmi (2004) e Il vuoto (2007). Il nuovo duo regala alla magica voce di Patty Pravo, "Emma Bovary" contenuta nell'album della cantante veneziana "Notti guai e libertà". I brani di questo periodo sono meno fruibili, forse di sonorità più ostica per il grande pubblico il quale però continua a non abbandonarlo, a partire da La cura, quindi Strani giorni, Shock in my town, Il ballo del potere, Running against the grain (cantato insieme a Jim Kerr dei Simple Minds) Ermeneutica e Tra sesso e castità. Nel 2005 viene rilasciato il live Un soffio al cuore di natura elettrica registrato al Nelson Mandela Forum di Firenze il 17 febbraio 2005. Il 9 febbraio 2007 ha pubblicato Il vuoto. Il 14 novembre 2008 esce Fleurs 2, degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo Fleurs. Quasi un anno dopo, venerdì 13 novembre 2009 esce Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti.
Le collaborazioni
Determinante è il suo contributo al lancio di Alice, che vince il Festival di Sanremo nel 1981 con "Per Elisa" (scritta con la stessa e Giusto Pio) e per la quale firma numerosi altri successi, a partire da "Il vento caldo dell'estate" (1980), "Messaggio" (1982), "Chan-son egocentrique" (1983), "I treni di Tozeur" (1984), collaborando agli arrangiamenti di ben due album (Capo Nord e Alice tra il 1980 e il 1981). Nel 1985 la cantante forlivese dedica alle canzoni di Battiato un altro album di successo, dal titolo Gioielli rubati in cui è contenuta una versione di "Prospettiva Nevskji". Nel 2002 torneranno a duettare insieme nel brano "Come un sigillo", unico inedito dell'album di cover Fleurs 3.
Con Giuni Russo, cantante lirica e leggera di eccellenti qualità vocali, ottiene un grande successo estivo con "Un'estate al mare" (1982). Il momento più importante della collaborazione con questa artista è comunque la realizzazione dell'album Energie (1981), lampante esempio dei fermenti innovativi dei primi anni ottanta. Con Giuni collabora fino alla prematura scomparsa dell'artista, firmando l'arrangiamento del suo testamento musicale, la canzone Morirò d'amore con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 2003.
Non è poi da trascurare la decisiva collaborazione agli arrangiamenti di Giusto Pio, già violinista nell'orchestra della Rai, che realizza in proprio alcuni album strumentali prodotti da Battiato, cogliendo un buon successo con Legione straniera (1982). Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: Milva e dintorni (1982) e Svegliando l'amante che dorme (1989), conosciuto anche con il titolo Una storia inventata. Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sue diretta supervisione sono stati Juri Camisasca, Sibilla (partecipazione al Festival di Sanremo nel 1983 con Oppio), Farida, Michele Pecora con il brano Dormirai canterai ballerò e Ombretta Colli. Come arrangiatore ha lavorato con Giorgio Gaber per Polli d'allevamento e con Eugenio Finardi.
Nel 1992 collabora all'album L'amore nuovo del cantautore catanese Vincenzo Spampinato.
Nel 1996 Franco Battiato canta insieme al gruppo CSI (ex CCCP Fedeli alla linea) nell'album Linea Gotica, un suo successo E ti vengo a cercare, un arrangiamento cupo, ma che non perde il messaggio originale dell'autore.
Nel 1998 propone a Ginevra Di Marco (ex dei PGR nonché CSI) di collaborare ad un album storico, Gommalacca, cantando la canzone Vite parallele (che Battiato presenterà anche a Sanremo '99). Canterà sempre con Ginevra Di Marco La stagione dell'amore incentrata sul rimpianto e sulle occasioni perdute. In quest'ultimo collaborerà anche con il cantante-bassista dei Bluvertigo, Morgan. Appare inoltre con lo stesso gruppo nel 2001, nel video "L'assenzio".
Nel 1999 interpreta il brano Finnegan's Wake (dal titolo della celebre opera sperimentale di James Joyce) insieme a Pippo Pollina, col quale appare anche nell'omonimo videoclip.
Nel 2000 collabora all'album L'infinitamente piccolo di Angelo Branduardi con il brano "Il sultano di Babilonia e la prostituta".
Un'altra collaborazione è stata quella con il gruppo pugliese Folkabbestia nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana del 2006, dove reinterpreta L'avvelenata di Francesco Guccini, in un risultato a metà fra combat folk e lo stile d'avanguardia di Battiato.
Collabora nuovamente con un ex-membro dei CCCP, Gianni Maroccolo, nel 2004 in Night and storms.
Nel 2006 presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano Sento che sta per succedermi qualcosa, contenuto nell'album Toilette memoria di Moltheni.
Il 22 giugno 2007 esce l'album di Ivan Segreto a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo Ampia.
Nel novembre 2008 collabora al brano Il tempo stesso con Tiziano Ferro, canzone presente nell'album di quest'ultimo Alla mia età; scrive inoltre con Manlio Sgalambro per Fiorella Mannoia, per l'album Il movimento del dare, l'omonima canzone.
Il 14 novembre esce il suo ultimo lavoro discografico "Fleurs 2", degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo "Fleurs".
Ha partecipato a scopo benefico, per raccogliere fondi per l'Abruzzo colpito dal terremoto, all'incisione del brano Domani 21/04.09, insieme ad altri cinquantasei famosi artisti italiani, riunitisi per l'occasione in un gruppo battezzato Artisti uniti per l'Abruzzo. Nel 2009 è il brano Tutto l'universo obbedisce all'amore (in collaborazione con Carmen Consoli) è stato tra i sei candidati al Premio Mogol.
Nel 2009 ha cantato nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Sembra il primo giorno".
Nel 2010 ha realizzato l'album "ConFusione", contenente 10 remix di canzoni dei PGR. Sempre nel 2010 il brano 'U cuntu è stato tra i cinque candidati al Premio Mogol.
I numerosi progetti
Battiato in concerto alla Notte Bianca 2007 di Roma.A partire dal 1985, travolto dal successo colossale arrivato improvvisamente (non solo italiano, ma anche spagnolo e in gran parte dell'Europa, mentre nei paesi anglosassoni non viene altrettanto apprezzato) si dedica all'attuazione di numerosi progetti estranei alla musica pop, accolti con interesse.
Nel 1985 fonda una propria casa editrice, L'Ottava, che, in collaborazione con Longanesi, pubblica quattordici libri di autori vari, dei quali alcuni ripubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, legati a tematiche esoteriche ed in particolare al pensiero di Georges Ivanovitch Gurdjieff, del cui insegnamento egli è stato un adepto. È il periodo in cui frequenta Henri Thomasson, di cui diverrà allievo, ma anche diversi poeti, anch'essi vicini al pensiero esoterico, alla spiritualità e alla rivisitazione del mito, come Giuseppe Conte, Gian Ruggero Manzoni, Cesare Viviani. Nel 1989 fonda anche un'etichetta discografica omonima della sua casa editrice, che pubblicherà sei titoli di musica etnica e musica colta. Inoltre, egli stesso è scrittore: scrive per Bonanno Evoluzione evoluzione evoluzione, mentre Mondadori nel 2005 pubblica il suo Ideogrammi.
Compone anche tre opere liriche, Genesi (1987), Gilgamesh (1992) e Il cavaliere dell'intelletto nel 1994. È il primo musicista occidentale a esibirsi in Iraq, nel 1992, sotto il regime di Saddam Hussein (Concerto di Baghdad, pubblicato nel 2006 su DVD), ed è l'autore del balletto Campi magnetici, presentato nel 2000 al Maggio musicale fiorentino. Inoltre, tra il 1999 e il 2002 pubblica due raccolte di cover, Fleurs e Fleurs 3, dove omaggia diversi celebri brani di fine anni sessanta e settanta che lo hanno influenzato. Nel 2008, ha pubblicato anche Fleurs 2.
La pittura
Attorno al 1990, Franco Battiato inizia a cimentarsi nella pittura, mediante una specie di esperimento di autoanalisi e miglioramento di se stesso. Dipingendo, Battiato vuole verificare che l'abilità nel disegno e nella pittura non siano caratteristiche innate nella persona umana, come molti critici invece sostengono. Dopo un periodo di ricerca, adotta quindi l'ideale pratica artistica associata alla sua facoltà pittorica.
Dal 1993 la sua attività nella pittura lo porta ad organizzare mostre personali in Italia e nel mondo: Roma, Catania, Firenze, Stoccolma, Miami e Goteborg; una delle sue mostre è stata organizzata in collaborazione con Piero Guccione. Dall'inizio della sua attività ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo pseudonimo di Süphan Barzani. Nei suoi lavori, eseguiti su tele o tavole dorate, predilige tecniche di pittura ad olio e utilizzi di terre e pigmenti duri. Le copertine e i libretti di Fleurs, Ferro battuto e dell'opera lirica Gilgamesh sono alcuni esempi della pittura di Battiato. Nel corso della presentazione della mostra di pittura del musicista Giusto Pio tenutasi a Treviso tra giugno e luglio 2010, il direttore dei Musei Civici, Emilio Lippi, ha annunciato una personale di Franco Battiato insieme allo stesso Giusto Pio per la primavera del 2011, presso il Museo S. Caterina di Treviso. [15]
Giudizi critici
« […] la pittura di Battiato, qualora pretendessimo di canalizzarla in un comodo alveo di neoprimitivismo, dimenticando la ricchezza operativa e intellettuale che la sorregge, rischierebbe di apparirci l'hobby d'un artista episodico e dimezzato; mentre, viceversa, osservandola con tutti due gli occhi, della natura e della cultura, ne vedremo i colori sposarsi affettuosamente alle note, alle parole, alle meditazioni dell'autore e in quest'alleanza, per non dire connivenza, spiegarci la cifra inconfondibile di un'anima »
(Gesualdo Bufalino)
« […] In questi ultimi anni Battiato ha concentrato la sua ricerca, per riscoprire i poteri dell’anima che sono latenti in noi, su un figurativismo, dalla perfetta sintesi espressiva, ch’evoca una dimensione spirituale. Fedele solo ed esclusivamente al proprio mondo interiore, l’artista riesce a conferire ai suoi lavori, eseguiti con la lucidità intellettuale di chi vuole avere un approccio del tutto mistico “con la realtà”, una penetrazione filosofica-poetologica. Il suo talento riesce a esprimersi al meglio nel “costruire” una narrazione volutamente discontinua, costellata di riferimenti alle culture esotiche e al sufismo, che rappresenta una ricerca d’illuminazione interiore, ma anche un voluto gesto di rottura nei confronti di nuove direzioni interpretative. La sua arte coinvolge il fruitore in una sfida intellettuale vivamente stimolante…” »
(Fortunato Orazio Signorello)
Il cinema
Il rapporto di Franco Battiato con il cinema ha inizio negli anni settanta, dopo l'unica esperienza come attore teatrale, avvenuta nel 1967.
Nel 1973 appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado Farina Baba Yaga, interpretato da Carrol Baker: la scena principale in cui compare è quella dell'happening al cimitero, quasi completamente eliminata nella versione uscita nelle sale italiane (ma recuperata nell'edizione in DVD edita dalla Blue Underground).
Compone diverse colonne sonore, collaborando soprattutto col veronese Giacomo Battiato (omonimo ma non parente) nel film Una vita scellerata (1990), imperniato sulla figura di Benvenuto Cellini, e quindi con il conterraneo Pasquale Scimeca, firmando le musiche del film Il giorno di San Sebastiano (1994). Alcuni suoi brani vengono utilizzati da Antonello Aglioti nel film Il giardino dei ciliegi (1992), dove l'attrice Marisa Berenson esegue Luna indiana, e soprattutto Nanni Moretti, che lo cita esplicitamente in Bianca (1983, con il brano Scalo a Grado), La messa è finita (1985, con il brano I treni di Tozeur), Palombella rossa (1989, con il brano E ti vengo a cercare). Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la versione di Battiato di Ruby Tuesday dei Rolling Stones nella colonna sonora del film I figli degli uomini (Children of Men). Collabora inoltre a numerosi film dell'amica Elisabetta Sgarbi, tra cui Deserto Rosa nel 2009.
Regista
Le sue aspirazioni di regìa iniziano già nel 1979, quando comincia a dirigere tutti i suoi videoclip, raccolti in gran parte nella VHS Dal cinghiale al cammello (1992) e ristampata in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection (2004). Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a soggetto: Perdutoamor, in larga parte autobiografico, con il quale si aggiudica il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film (uscito poi nelle sale con una precaria distribuzione nel marzo 2006): Musikanten, imperniato sugli ultimi quattro anni di vita del grande musicista Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky.
Sempre nel 2006 firma la regia del videoclip "Amara Terra Mia" dei Radiodervish (cover di Domenico Modugno) (2006 - RadioFandango, distribuito Edel).
Nel giugno dello stesso anno, alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede anche la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky,che, dopo essere stato presentato nel 2007 alla Festa del Cinema di Roma, uscirà direttamente in dvd il 31 ottobre dello stesso anno per Bompiani insieme al libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza". Nel 2007 firma la regia del docufilm dedicato alla vita e all'opera di Giuni Russo per il titolo La Sua figura.
Nel 2010 viene presentato il quarto lavoro di Battiato come regista: si tratta del lungo docufilm "Auguri Don Gesualdo", prodotto dalla Regione Siciliana con Kasba Comunicazioni, ed incentrato sulla figura dell'intellettuasle siciliano Gesualdo Bufalino. Battiato ha presentato il suo nuovo lavoro con un ciclo di conferenze sulla figura di Bufalino e con una serie di anteprima. Nella giornata del 4 marzo 2010 si è tenuta la prima anteprima del docufilm a Palermo, con un ottimo riscontro di critica e di pubblico.
Il cantautore catanese ha annunciato la prossima uscita di una sua nuova pellicola, che a suo dire, sarebbe molto influenzata dai suoi studi a proposito della musica del '700. Il film dovrebbe chiamarsi "Viaggio nel regno del ritorno" e all'interno della trama dovrebbero essere inserite le vicende biografiche di Haendel e Scarlatti.
La televisione e la radio
Franco Battiato è apparso molto di rado sul piccolo schermo. Evita con grande accuratezza di essere ospite in trasmissioni leggere (uniche eccezioni, con Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, trasmesso da Raitre, Quelli che il calcio su Raidue con Simona Ventura, Chiambretti Night su Italia 1, Brand:New su Mtv con Alex Infascelli e Il Tornasole con Andrea Pezzi). Ha partecipato in veste di accompagnatore a Turisti per caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi; concede invece interviste in occasione dell'uscita dei suoi lavori e presta il proprio nome a campagne di solidarietà sociale.
Nel 1988 è apparso insieme ad altri cantanti e musicisti come Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Ombretta Colli e Franz Di Cioccio nel film per la televisione Una donna tutta sbagliata, diretto da Mauro Severino e con protagonista Claudia Koll. Nel 1997 al Festivalbar canta Di passaggio e La cura, nello stesso anno si esibisce in concerto al Night Express, tornandoci anche l'anno successivo per presentare l'album Gommalacca. Nel 1999 è stato ospite al festival di Sanremo dove ha presentato canzoni dall'album Gommalacca come Shock in my Town con coreografie marziali interpretate dalla maestra Li RongMei.
Nel dicembre 2004 ha esordito come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame ("Per favore, niente pubblicità"), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc.
Battiato è stato uno dei numerosi personaggi imitati da Fiorello nella stagione 2006/2007 di Viva Radio 2; da citare inoltre la sua presenza nell'ultima puntata della stagione, trasmessa su Raisat Extra il 22 giugno 2007; in quell'occasione rivelò di aver partecipato anni fa ad un programma di Rete 4 al fianco di Mike Bongiorno.
Nel 2007 è stato ospite del Festival di Sanremo e di Domenica In, entrambi condotti da Pippo Baudo. Nel 2008 è stato ospite a "Che tempo che fa". Nel 2009 è stato ospite anche nel talk show di Piero Chiambretti, il "Chiambretti Night".
Vita privata
Legatissimo alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, Battiato non ha mai amato la vita mondana, preferendo il suo eremo siciliano di Milo alle pendici dell'Etna[16] e la stretta amicizia con Manlio Sgalambro.
È un vegetariano convinto. A questo proposito, la canzone Sarcofagia, contenuta nell'album Ferro Battuto, è ispirata al trattato Del mangiar carne di Plutarco.[17]
Politica
Franco Battiato s'è dimostrato in varie occasioni simpatizzante del Partito Radicale di Marco Pannella. Nel maggio 2009 ha dichiarato che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Emma Bonino[18]. Nel 2009, con la canzone di protesta Inneres Auge, conferma al vasto pubblico le proprie preferenze politiche ed il proprio disgusto per l'attuale scena politica italiana.
Pseudonimi
Sin dall'inizio della sua carriera l'artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi, tra cui in ordine cronologico: Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra (da solista), Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida), Kilim (A' Sciara), Springfield (da solista), Colonnello Musch in collaborazione con Pino Massara, Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi).[19] Quest'ultimo nome è anche la sua firma nei quadri.
Discografia
Per approfondire, vedi la voce Discografia di Franco Battiato.
Videografia
Dal cinghiale al cammello (in VHS nel 1992, in DVD nel 2004)
Concerto di Baghdad (in VHS nel 1992 in DVD nel 2006)
Messa arcaica (in VHS nel 1994)
L'Imboscata Tour 1997 (in VHS nel 1998, in DVD, col titolo la Cura nel 2004)
Un soffio al cuore di natura elettrica (in DVD nel 2005)
Niente è Come Sembra (box con il film omonimo, il libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza" ed un cd con 7 brani live, 2007)
Frequenze e Dissolvenze, 2007 (2 CD: best studio e best live e 2 DVD: "Dal Cinghiale Al Cammello" e "Concerto di Baghdad")
Rappresentazioni teatrali
Genesi - Prima rappresentazione: Parma, Teatro Regio, 26 aprile 1987
Gilgamesh - Prima rappresentazione: Roma, Teatro dell'Opera, giugno 1992
Il cavaliere dell'intelletto - Prima rappresentazione: Palermo, Cattedrale, 20 settembre 1994 (non pubblicata discograficamente)
Nell'agosto 2009 ha curato la supervisione artistica dell'opera popolare "Ottocento", diretta dal regista Fredy Franzutti.
Filmografia
Regista
Perdutoamor, (2003) (anche produzione, soggetto, sceneggiatura e scelta musiche)
Musikanten, (2005)
Niente è come sembra, (2007) (uscito solo in DVD).
La Sua Figura, (2007), documentario sulla vita di Giuni Russo.
Auguri don Gesualdo, (2010), documentario sulla vita di Gesualdo Bufalino.
Haendel. Viaggio nel regno del ritorno, (2010), annunciato.
Altro [modifica]
Baba Yaga, comparsa.
Benvenuto Cellini. Una vita scellerata, musiche.
Brunelleschi, musiche.
Il giorno di San Sebastiano, musiche.
L'Ultima Salita - La Via Crucis di Beniamino Simoni a Cerveno, musiche.
Deserto Rosa, musiche.
Scritti
Tecnica mista su tappeto, Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini. EDT, 1992.
Evoluzione evoluzione evoluzione, Bonanno, 1998.
Parole e canzoni, Giulio Einaudi Editore, 2004.
Ideogrammi, Mondadori, 2005.
In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza, libro allegato al film DVD Niente è come sembra, 2007.
Musica e spiritualità, con Ovadia Moni e Angelo Branduardi, Sufi Jerrahi-Halveti, 2008.
Io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito, con Daniele Bossari, Mondadori, 2009.
Sowa rigpa. La scienza della guarigione per un'alimentazione consapevole, con Coco Giuseppe, Infinito, 2010, ISBN 8889602759.
Onorificenze
Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura e dell'arte (insignito il 2- 4- 2003 da Carlo Azeglio Ciampi).
A Franco Battiato è stato dedicato l'asteroide 18556 Battiato.
Nel 2002 è stato vincitore, come Miglior regista esordiente, del Nastro d'Argento.
Ha vinto quattro volte, durante tutta la sua carriera, la Targa Tenco; è stato autore di testi premiati per Milva ed Alice.
Nel 1996 il comune di Gangi (Pa) gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Bibliografia
Franco Pulcini, Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto Torino, EDT, 1992.
Maurizio Macale, Mentre ascoltavo un disco di Battiato. Bastogli Editrice Italiana, 1996.
Enzo Di Mauro, Roberto Masotti, Fenomenologia di Battiato. Auditorium, 1997.
Maurizio Macale, Franco Battiato: Centro di gravità permanente. Dalle origini a "Gommalacca". Bastogli Editrice Italiana, 1998.
Luca Cozzari, Franco Battiato. Pronipote dei padri del deserto. Zona, 2000.
Maurizio Macale, Franco Battiato. Una vita in diagonale. Bastogli Editrice Italiana, 2002.
Paolo Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato e il sacro. Ancora, 2005.
Alessandro Pomponi, Franco Battiato - Discografia Illustrata. Coniglio Editore, 2005.
Guido Guidi Guerrera, Battiato. Another link. Verdechiaro, 2006.
Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
Federico Guglielmi, Voci d'autore. La canzone italiana si racconta. Arcana, 2006. ISBN 88-7966-416-6.
Lovato Vanna, Franco Battiato 1965-2007. L'interminabile cammino del Musikante, Editori Riuniti, 2007.
Falzone Michele, Franco Battiato. La sicilia che profuma di oriente, Flaccovio Editore, 2009, ISBN 978-88-7804-440-1
Annino La Posta, Franco Battiato. Soprattutto il silenzio, Giunti Editore, 2010.
Pulina Giuseppe, La cura. Anche tu sei un essere speciale, Editore Zona, 2010.
Note
1.^ Alla Siae risulta iscritto con entrambi i nomi; Franco è quindi da considerarsi un'abbreviazione di Francesco
2.^ Di recente, Battiato ha ricordato quest'esperienza, facendo qualche piccola confusione sulle date, come riportato in Battiato: Petruzzelli, amore interrotto, di Anna Puricella e Paolo Russo, pubblicato da La Repubblica del 15 luglio 2009 - http://bari.repubblica.it/dettaglio/battiato-petruzzelli-amore-interrotto/1675081
3.^ Sebastiano Messina. «Franco Battiato dalla A alla Zeta». Repubblica.it, 05-08-1989. URL consultato in data 04-03-2009.
4.^ ALBUM 1973. URL consultato il 21-05-2008.
5.^ a b c Franco Pulcini. «Io, Wagner e Alice». La Repubblica, 08-05-1992, p. 38.
6.^ a b Retroterra, p. 24. URL consultato il 2-08-2009.
7.^ Storici - Riconoscimenti. URL consultato il 02-08-2009.
8.^ Gli album più venduti del 1983. URL consultato il 02-08-2009.
9.^ a b Settimana 4 marzo 1983. URL consultato il 5-09-2008.
10.^ «Battiato e 'Fisiognomica' alla conquista dell'Europa». Repubblica, 11-11-1988, p. 34.
11.^ «Battiato dal papa. In programma le sue composizioni». repubblica.it, 12-03-1989. URL consultato in data 05-09-2008.
12.^ Luca Dondoni. «Un disco e la colonna sonora per Ghezzi Battiato al
14.^ Franco Battiato - Caffè De La Paix. URL consultato il 24-07-2008.
15.^ Paola Fantin. «Pennellate di musica». Tg0 Positivo, 15-06-2010, p. http://www.tg0.it/doc.php?foglio=1&doc=425.
16.^ Sebastiano Messina. «Franco Battiato dalla A alla Zeta». Repubblica.it, 05-08-1989. URL consultato in data 04-03-2009.
17.^ Intervista a Franco Battiato
18.^ Radicali.it - Le personalità che hanno inviato una dichiarazione di voto per la Lista Emma Bonino
19.^ Collaborazioni con pseudonimi
http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Battiato
http://www.battiato.it/battiato
Franco Battiato - Orizzonti Perduti (1983)- La Stagione Dell'Amore
La stagione dell'amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
La stagione dell'amore viene e va,
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.
Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non ritornano mai.
La stagione dell'amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_franco_battiato_127/testo_canzone_la_stagione_dellamore_7417.html
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