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domenica 25 luglio 2010

Caterina Caselli


Caterina Caselli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Caterina Caselli (Modena, 10 aprile 1946) è una cantante e produttrice discografica italiana, popolare soprattutto negli anni sessanta. È conosciuta anche come Casco d'oro per la particolare acconciatura che la distingueva nel periodo di maggior successo.

Biografia
Gli esordi
Dopo un lungo periodo di gavetta trascorso suonando il basso nei primi complessi che si esibivano nelle balere emiliane, ad appena diciassette anni partecipa alla rassegna "Voci Nuove" di Castrocaro, arrivando in semifinale. Viene notata dal discografico Alberto Carisch e scritturata dalla milanese MRC, etichetta fondata da Carisch qualche anno prima. Così incide il primo singolo Sciocca/Ti telefono tutte le sere (quest'ultima presentata ad una puntata della trasmissione televisiva La fiera dei sogni di Mike Bongiorno), un 45 giri che non ebbe successo.
L'anno successivo, dopo aver firmato per la CGD della famiglia Sugar, si mette in mostra al Cantagiro con Sono qui con voi, versione italiana di Baby please don't go, incisa nel 1964 dai Them.
Casco d'oro

Un'esibizione dal vivo di Caterina Caselli con gli Amici nel 1966
Ma il colpo di fortuna arriva nel 1966, quando Celentano si presenta al "XVI Festival della Canzone Italiana" con Il ragazzo della Via Gluck, scartando il brano Nessuno mi può giudicare, già confezionato per lui e che viene affidato alla giovane cantante modenese, che lo canterà in coppia con Gene Pitney. È in quell'occasione che Caterina Caselli si presenta con un'acconciatura bionda a caschetto meritandosi il soprannome "casco d'oro" che l'accompagnerà per tutta la carriera. Il taglio a caschetto - ideato appositamente per lei dagli stilisti Vergottini - era un omaggio alla moda dilagante del taglio di capelli in stile Beatles.
Il Festival viene vinto da Domenico Modugno e da Gigliola Cinquetti con Dio, come ti amo, ma le maggiori vendite di dischi verranno fatte registrare proprio da Celentano e Caterina, con più di un milione di copie, mentre la canzone vincitrice si ferma a 300.000 copie.
Nessuno mi può giudicare resta al primo posto della classifica per 9 settimane consecutive. Sull'onda di questo successo discografico il regista Ettore Maria Fizzarotti la chiama per girare l'omonima pellicola sentimentale, con Laura Efrikian, Nino Taranto e Gino Bramieri.
Nessuno mi può giudicare in Spagna diventa Ninguno me puede juzgar mentre in Francia è conosciuta con il titolo Baisse un peu la radio, incisa oltre che dalla Caselli anche da Dalida; tra gli altri successi di quell'anno va segnalata anche una cover della canzone Paint It Black dei Rolling Stones, tradotta con il titolo Tutto nero.
I successi musicali e le interpretazioni cinematografiche [modifica]
Nel 1966 la Caselli trionfa al Festivalbar con Perdono, mentre con l'altro lato del 45 giri, L'uomo d'oro, si classifica al 4º posto ad Un disco per l'estate.
Sempre nello stesso anno Fizzarotti la sceglie come co-protagonista del film commedia Perdono con Fabrizio Moroni e Nino Taranto, un musicarello nel quale la parte principale è affidata a Laura Efrikian, allora moglie di Gianni Morandi.
Lo stesso anno esce il suo primo 33 giri intitolato Caterina meets the We Five, compilation dei suoi primi 3 45 giri. Il 33 giri è condiviso con il gruppo inglese dei We Five che aveva esordito l'anno prima con You were on my mind presente pure in questo LP; in autunno esce il 33 giri tutto suo intitolato Casco d'oro in cui inserisce È la pioggia che va dei Rokes e Puoi farmi piangere versione italiana di I put a spell on you, canzone d'esordio degli Alan Price Set.
Nel 1967 partecipa di nuovo al Festival della canzone italiana presentando in coppia a Sonny & Cher Il cammino di ogni speranza, che non riesce ad entrare in finale, anche se venderà un buon numero di dischi. Ancora meglio vende quello stesso anno Sono bugiarda, versione italiana di I'm a Believer, scritta da Neil Diamond e incisa dai Monkees nel 1966.
Sempre nel 1967, in concomitanza con la trasmissione omonima da lei condotta insieme a Giorgio Gaber, pubblica il 3º album, Diamoci del tu ed è anche protagonista del film musicale di Ferdinando Baldi Io non protesto, io amo con Livio Lorenzon, Tiberio Murgia e Mario Girotti, non ancora Terence Hill. Inoltre appare nel film musicale di Giorgio Bianchi Quando dico che ti amo in cui sono presenti anche altri cantanti: Tony Renis, Lola Falana, Enzo Jannacci, Anna Rita Spinaci, Lucio Dalla e Jimmy Fontana.
Molte le canzoni di successo nel 1968 (anno in cui non partecipa al Festival di Sanremo) Il volto della vita, cover di Days of Pearly Spencer dell'irlandese David McWilliams, con la quale vince il Cantagiro, L'orologio con la quale partecipò ad Un disco per l'estate, Il carnevale (6ª classificata a Canzonissima) e, forse, la sua più bella canzone incisa, Insieme a te non ci sto più di Paolo Conte.
Sempre nel 1968 interpreta un film di Enzo Battaglia: Non ti scordar di me con Sergio Leonardi, conosciuto anche come Playboy con Daniela Giordano.
Nel 1969 torna a Sanremo cantando in coppia a Johnny Dorelli Il gioco dell'amore, arrivando in finale e piazzandosi al 10º posto.
Nel 1970 partecipa in coppia con Nino Ferrer a Sanremo, dove presenta Re di cuori, e pur arrivando in finale, non convince del tutto gli acquirenti di dischi.
Agli inizi di giugno, partecipa con scarsa fortuna ad Un disco per l'estate con Spero di svegliarmi presto.
Il ritiro dalle scene ed una nuova carriera
Dopo il matrimonio nel giugno del 1970 con Piero Sugar, figlio di Ladislao, responsabile dell'omonima casa discografica, dirada l'attività, continuando comunque a cantare ancora per qualche anno. Ad ottobre partecipa con buon successo a Canzonissima dove, in finale, presenta Viale Kennedy.
Nel 1971, dopo il Festival di Sanremo al quale partecipò con Ninna nanna (cuore mio) in coppia con i Dik Dik, presenta La casa degli angeli ad una puntata di Senza Rete con Peppino Di Capri, dove canta dal vivo i suoi più grandi successi. Il 25 novembre diventa mamma di Filippo che continuerà la tradizione dei Sugar nella discografia. Nel 1972 presenta a Teatro 10 l'LP Caterina Caselli che è quasi totalmente un disco di cover. Il disco contiene infatti pezzi di Bill Withers, di Louis Armstrong, dei Lindisfarne, di Giorgio Moroder, degli Uriah Heep, di Harry Nilsson ed altri.
A settembre del 1972 presenta Le ali della gioventù alla Mostra Internazionale di musica leggera a Venezia (ex Gondola d'oro) e, subito dopo partecipa a Canzonissima dove arriva alla semifinale con È domenica mattina. Nel 1973 partecipa al Festivalbar con Un sogno tutto mio, brano il cui testo è scritto da Valerio Negrini, paroliere ed ex componente dei Pooh, con scarso successo anche per l'inesistente promozione discografica.
Decide di ritirarsi dalle scene musicali nel 1975 e lo fa con un nuovo 33 giri e un programma tutto suo intitolati Una grande emozione. Si dedicherà all'attività di mamma alternandola a quella di talent scout e produttore discografico e (nel 1977 fonda una propria casa discografica, la Ascolto): la sua voce tuttavia si potrà ascoltare ancora in duetto nelle canzoni L'Erminia teimp adree, con Pierangelo Bertoli nel 1978, Amico è, incisa da Dario Baldan Bembo nel 1982 (sigla di chiusura del quiz televisivo di Mike Bongiorno "Superflash"), Vado alle Hawaii con Sergio Caputo, Ricetta di donna con Ornella Vanoni e Loredana Bertè, Little Drummer Boy con Rettore e con i Magazzini Criminali. Con la Ascolto inizia a lanciare nuovi talenti: il già citato Bertoli, Franco Fanigliulo, Faust'O, Area, Mauro Pagani e Gian Piero Alloisio.
Alla chiusura dell'etichetta, alla fine del 1982, la Caselli continua l'attività di discografica presso la CGD e successivamente entra a far parte del management della casa discografica del gruppo Sugar, la Sugar Music.
Torna temporaneamente al Festival di Sanremo per l'ultima volta nel 1990 con Bisogner


http://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_Caselli

http://www.sugarmusic.com

http://www.readysteadygirls.eu/#/caterinacaselli/4523196547





Perdono
Caterina Caselli
Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!

Diceva le cose che dici tu
Aveva gli stessi occhi che hai tu
Mi avevi abbandonata
ed io mi son trovata
a un tratto già abbracciata a lui...

Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Perdono, perdono, perdono...
il male l'ho fatto più a me!

A volte piangendo non vedi più
Da come ha sorriso, sembravi tu...
Di notte è molto strano
ma il fuoco di un cerino
ti sembra il sole che non hai!

Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Perdono, perdono, perdono...
il male l'ho fatto più a me!

Di notte è molto strano
ma il fuoco di un cerino
ti sembra il sole che non hai!

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