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lunedì 17 maggio 2010

Carlo Nardese


La Poesia italiana del secondo Novecento - The Italian Poetry of the second half of the 20th century

Carlo Nardese


Carlo Nardese è nato nel 1963 a Noventa di Piave (VE) dove vive. Ha pubblicato quattro raccolte di versi: La vita futura – Edizioni del Leone 1986 , L’infinito prossimo – Edizioni del Leone 1987, Nel triste paese del rimorso – Edizioni del Leone 1989, Passaggi obbligati – Edizioni del Leone 1991, ed il romanzo epistolare Lettere a un pipistrello – Archinto 1999.





Ho comprato molti libri

che non ho mai letto.

Stanno lì pietrificati

li guardo

impaurito dalla loro eleganza

li adoro per la loro assenza.

Pochi libri leggerò

per la sapienza del cuore

molti ne comprerò

per i miei sguardi d’amore.


E-mail: carlonardese@libero.it

http://www.italian-poetry.org/nardese.htm

http://www.italian-poetry.org/index_principale.htm

E sarà domani che ci incontreremo sulle parole
Per Carlo Nardese, 1963-2010

Nel primo sabato di questo piovoso e cupo febbraio, davanti alla tomba del fratello Diego, il poeta Carlo Nardese ha deciso di raggiungerlo, di darla vinta alla belva della depressione con cui lottava, corpo a corpo, da circa trenta dei suoi quarantasei anni. Lascia una moglie e un figlio piccolo, Tommaso.
Carlo, coetaneo, essendo nato nel 1963 a Noventa di Piave (la Noventa del grande poeta dialettale) è stato, oltre che un poeta di rilievo (grande amico di Paolo Ruffilli, che ha prefato quasi tutte le sue opere) una persona garbata e sincera, con quell’aura di mestizia che il dolore urlante nella sua mente impresse in lui come un sigillo. Circa un anno fa ero stato alla presentazione dell’ultima opera di Ruffilli, a San Donà di Piave, dove, in un sodalizio che durava ormai da decenni, fu proprio Carlo a presentarla al pubblico; fra noi si parlò di un recital a tre, per la stima e l’amicizia che ci lega, ma poi, come spesso accade, l’idea è scivolata via, fra impegni dell’uno o dell’altro, e perché è la vita, poi, a dettare i suoi ritmi, a spalancare i suoi vuoti.
Carlo iniziò la sua lotta con le tenebre dopo la prematura perdita del padre, a cui era molto legato, e adesso mi verrebbe quasi da urlare e il tuo Tommaso, ora?, io che le ho attraversate a lungo quelle nebbie, che ancora sono costretto a stringere i denti, quando calano, sempre a bruciapelo, sempre quando sei di spalle, non fosse che Carlo è penetrato dove la voce è costretta al silenzio, e non c’è più tempo per chiamarsi; allora vorrei urlare contro Dio, o a quella qualsivoglia entità che governa i nostri destini, domandargli perché abbandoni soli di fronte al baratro sempre i più buoni, le persone più miti, più belle.
A Carlo vorrei almeno poter dire, oggi, in questo domani che non ha saputo attendere, così bello e beffardo di luce e sole: ciao, caro amico triste, cara anima torturata, chissà se finalmente hai trovato la pace che qui da noi mai ti accarezzò. (Fabio Franzin)



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Carlo Nardese, 1963-2010, ha pubblicato le raccolte poetiche: “La vita futura” (Edizioni del Leone, 1986), “L’infinito prossimo” (ivi, 1987), “Nel triste paese del rimorso” (ivi, 1989), “Paesaggi obbligati” (ivi, 1991), “Notazioni di un commesso viaggiatore” (ivi, 2005); e il romanzo epistolare “Lettere a un pipistrello” (Archinto, 1999).


Uffa... è la prima persona di quello sito che io ho trovato ... con tanti belle poesia ... che è uscito della vita... Che Dio guarde il suo cuore e sua famiglia.

http://rebstein.wordpress.com/2010/02/07/in-memoria-di-carlo-nardese/

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