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mercoledì 5 maggio 2010

Roberto Deidier


La Poesia italiana del secondo Novecento - The Italian Poetry of the second half of the 20th century



Roberto Deidier

Roberto Deidier è nato a Roma nel 1965. Ha esordito nel 1989 su "Tempo presente", presentato da Elio Pecora. Nello stesso anno ha fondato un piccolo semestrale di poesia, "Trame", uscito fino al 1995, del quale si è avviata una nuova serie con il titolo "Trame di letteratura comparata". Ha pubblicato su molte riviste, tra cui "lengua", "Poesia" (presentato da Biancamaria Frabotta), "Paragone", "Luceafarul", "Présages", "World Literature Today". Nel 1992 è presente con la silloge Tra il corpo e il giorno, introdotta da Gianni D'Elia, in Poesia contemporanea. Secondo quaderno italiano (Guerini e Associati). Nel 1995, con una prefazione di Antonio Prete, esce il suo primo libro, Il passo del giorno (Sestante, Premio Mondello opera prima). Ha tradotto Chirurgo celeste e altre poesie di Robert Louis Stevenson (Via del Vento, 1997). Nel 1999 pubblica una seconda raccolta, Libro naturale (Edizioni dell'Ombra). Hanno scritto di lui, tra gli altri, Biancamaria Frabotta, Giorgio Manacorda, Renzo Paris, Franco Loi, Pier Luigi Bacchini, Franca Grisoni, Giose Rimanelli, Stefano Verdino, Giovanna Sicari, Antonella Anedda. Insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all'università di Palermo e Letterature comparate all'università di Cassino. Ha pubblicato uno studio su Calvino (Le forme del tempo, Guerini e Associati 1995), L'officina di Penna (Archinto, 1997), Stili della percezione. Spazio, tempo poesia (Marcos y Marcos, 1998), La poesia. Lettura e comprensione (Armando, 1998), Dall'alto, da lontano. Scritture dell'adolescenza, della fiaba, dello scorcio nel Novecento italiano (Editori Riuniti, 2000), La fondazione del moderno. Percorsi della poesia occidentale (Carocci 2001) e ha curato, oltre al carteggio Montale-Penna (Lettere e minute 1932-1938, Archinto 1995) e Saba-Penna (Lettere a Sandro Penna, Archinto, 1997), una ricerca sulla poesia degli anni Ottanta: Le regioni della poesia (Marcos y Marcos 1996).

Fonte viva

Ci sono isole che affiorano

Solo con la bassa marea,

Lavori che si svolgono in disparte,

Abitudini che non sanno

La luce del giorno.



Ma dietro le palpebre serrate

È solo schiuma lucida

Sullo specchio freddo dell'infanzia:

Così cade ogni immagine riflessa

Insieme al silenzio di trent'anni.



Ci sono amori che sfuggono al ricordo,

Fontane rimaste ormai senz'acqua

Per calmare la sete di un adulto,

Pietre che insistiamo a chiamare fontane.





http://www.italian-poetry.org/deidier.htm


http://www.italian-poetry.org/index_principale.htm

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