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sabato 26 giugno 2010

Giuseppe Bonghi

Giuseppe Bonghi
Progetto Alessandro Manzoni


I Promessi Sposi


INDICE

Introduzione
L'Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il tempo...

Capitolo

I
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene ininterrotte di monti

Capitolo

II
Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi

Capitolo

III
Lucia entrò nella stanza terrena, mentre Renzo stava angosciosamente informando Agnese, la quale angosciosamente lo ascoltava

Capitolo

IV
Il sole non era ancora del tutto apparso all'orizzonte, quando il padre Cristoforo, uscì dal suo convento di Pescarenico per salire alla casetta

Capitolo

V
Il qual padre Cristoforo si fermò ritto sulla soglia, e, appena ebbe data un'occhiata alle donne, dovette accorgersi che i suoi presentimenti non eran

Capitolo

VI
«In che posso ubbidirla?» disse don Rodrigo, piantandosi in piedi nel mezzo della sala. Il suono delle parole

Capitolo

VII
Il padre Cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, perduta, senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non scoraggito

Capitolo

VIII
Carneade! Chi era costui? - ruminava tra sè don Abbondio seduto sul suo seggiolone, in una stanza del piano superiore

Capitolo

IX
L'urtar che fece la barca contro la proda, scosse Lucia, la quale, dopo aver asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa, come se si svegliasse

Capitolo

X
Vi son dei momenti in cui l'animo, particolarmente de' giovani, è disposto in maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni cosa

Capitolo

XI
Come un branco di segugi, dopo aver inseguita invano una lepre, tornano mortificati verso il padrone, co' musi bassi, e con le code ciondoloni

Capitolo

XII
Era quello il second'anno di raccolta scarsa. Nell'antecedente, le provvisioni rimaste degli anni addietro avevan supplito, fino a un certo segno

Capitolo

XIII
Lo sventurato vicario stava, in quel momento, facendo un chilo agro e stentato d'un desinare senza appetito, e senza pan fresco, e attendeva

Capitolo

XIV
La folla rimasta indietro cominciò a sbandarsi, a diramarsi a desta e a sinistra, per questa e per quella strada

Capitolo

XV
L'oste, vedendo che il gioco andava in lungo, s'era accostato a Renzo; e pregando, con buona grazia, quegli altri che lo lasciassero stare

Capitolo

XVI
«Scappa, scappa, galantuomo: lì c'è un convento, ecco là una chiesa; di qui, di là,» si grida a Renzo da ogni parte

Capitolo

XVII
Basta spesso una voglia, per non lasciar ben avere un uomo; pensate due alla volta, l'una in guerra con l'altra. Il povero Renzo

Capitolo

XVIII
Quello stesso giorno, 13 di novembre, arriva un espresso al signor podestà di Lecco, e gli presenta un dispaccio del signor capitano di giustizia

Capitolo

XIX
Chi, vedendo in un campo mal coltivato, un'erbaccia, per esempio un bel lapazio, volesse proprio sapere se sia venuto da un seme maturato nel campo

Capitolo

XX
Il castello dell'innominato era a cavaliere a una valle angusta e uggiosa, sulla cima d'un poggio che sporge in fuori da un'aspra giogaia

Capitolo

XXI
La vecchia era corsa a ubbidire e a comandare, con l'autorità di quel nome che, da chiunque fosse pronunziato in quel luogo, li faceva spicciar tutti

Capitolo

XXII
Poco dopo il bravo venne a riferire che, il giorno avanti, il cardinal Federigo Borromeo, arcivescovo di Milano, era arrivato a ***

Capitolo

XXIII
Il cardinal Federigo, intanto che aspettava l'ora d'andar in chiesa a celebrar gli ufizi divini, stava studiando, com'era solito di fare in tutti i ritagli di tempo

Capitolo

XXIV
Lucia s'era risentita da poco tempo; e di quel tempo una parte aveva penato a svegliarsi affatto, a separar le torbide visioni del sonno dalle memorie

Capitolo

XXV
Il giorno seguente nel paesetto di Lucia e in tutto il territorio di Lecco, non si parlava che di lei, dell'innominato, dell'arcivescovo e d'un altro tale

Capitolo

XXVI
A una siffatta domanda, don Abbondio, che pur s'era ingegnato di risponder qualcosa a delle meno precise, restò lì senza articolar parola

Capitolo

XXVII
Già più d'una volta, c'è occorso di far menzione della guerra che allora bolliva, per la successione agli stati del duca Vincenzo Gonzaga

Capitolo

XXVIII
Dopo quella sedizione del giorno di san Martino e del seguente, parve che l'abbondanza fosse tornata in Milano, come per miracolo

Capitolo

XXIX
Qui, tra i poveri spaventati troviamo persone di nostra conoscenza.

Chi non ha visto don Abbondio il giorno che si sparsero tutte in una volta

Capitolo

XXX
Quantunque il concorso maggiore non fosse dalla parte per cui i nostri tre fuggitivi s'avvicinavano alla valle, ma all'imboccatura opposta

Capitolo

XXXI
La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c'era entrata davvero

Capitolo

XXXII
Divenendo sempre più difficile il supplire all'esigenze dolorose della circostanza, era stato, il 4 di maggio, deciso nel consiglio de' decurioni

Capitolo

XXXIII
Una notte, verso la fine d'agosto, proprio nel colmo della peste, tornava don Rodrigo a casa sua, in Milano, accompagnato dal fedel Griso

Capitolo

XXXIV
In quanto alla maniera di penetrar in città, Renzo aveva sentito, così all'ingrosso, che c'eran ordini severissimi di non lasciar entrar

Capitolo

XXXV
S'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici mila appestati; quello spazio tutt'ingombro

Capitolo

XXXVI
Chi avrebbe mai detto a Renzo, qualche ora prima, che, nel forte d'una tal ricerca, al cominciar de' momenti più dubbiosi e più decisivi

Capitolo

XXXVII
Appena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzeretto e preso a dritta, per ritrovar la viottola di dov'era sboccato la mattina sotto le mura

Capitolo

XXXVIII
Una sera, Agnese, sente fermarsi un legno all'uscio. - È lei, di certo! - Era proprio lei, con la buona vedova.


- Edizione di riferimento:

I Promessi Sposi, Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni. Edizione riveduta dall'autore - Storia della colonna infame, inedita - Dalla tipografia Guglielmini e Redaelli. Milano 1840.



http://www.classicitaliani.it/index040.htm

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