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sabato 26 giugno 2010

Jacques Prévert

Jacques Prévert è nato a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è morto nel 1977 a Parigi. Di sangue brettone, schivo, testardo, ribelle e sentimentale come i brettoni, conservò tale carattere nelle sue composizioni. Della sua vita si sa ben poco di preciso, eppure la sua presenza nel mondo culturale francese di questi ultimi settant'anni è senza dubbio ben viva. Non c'è francese, infatti, di buona cultura che non conosca l'anedottica prévertiana, magari ripassata al setaccio della fantasia. E' questo il destino di un ribelle eccessivamente riservato. La sua prima apparizione risale al lontano 1930 quando pubblicò Souvenirs de famille ou L'Ange gardechiourine nella rivista "Bifur." Da allora il giovane Prévert cominciò a farsi conoscere pubblicando su riviste, quali ' Commerce ", "Soutes " ecc., le sue poesie, accolte con un certo interesse - ma sempre con riserbo - dalla critica. Nel 1932 prese parte, come attore, ad alcune rappresentazioni del "Group d'Octobre" che aveva in cartellone una sua pièce, La Bataille de Fontenoy, che gli valse, nel 1933, il primo premio alle Olimpiadi internazionali del Teatro Operaio a Mosca. più tardi l'interesse dell'eclettico poeta francese si spostò nel campo del cinema. La sua fama crebbe a vista d'occhio quale soggettista e sceneggiatore di numerosi film, divenuti classici nella storia del cinema francese. Per la maggior parte affidati a Marcel Carné, - i suoi soggetti raccolsero consensi in ogni parte del mondo; ricordiamo: Drôle de drame (1937), Quai des brumes (1938), Le iour se lève (1939), Les Visiteurs du soir
(1942), Les Enfants du Paradis e Jéricho (1945), Les Portes de la nuit (1946). E proprio quando si spegneva il suo successo cinematografico nasceva, e con una violenza inimmaginabile, quello letterario. E fu Paroles, il suo libro più famoso, a portarglielo. Prévert aveva 46 anni quando apparve la prima edizione; la raccolta dei versi era destinata ai pochi amici che da tempo giuravano sulla validità della sua opera, nota attraverso letture private o apparse su riviste e giornali letterari dal '30 in poi. Molte sue composizioni vennero rnusicate, soprattutto da Joseph Kosma, e ottennero un successo popolare incredibile

http://www.la-poesia.it/stranieri/francesi/prevert/JP_nota.htm#NOTA BIOGRAFICA 

Questo amore

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

http://www.la-poesia.it/stranieri/francesi/prevert/JP_questo.htm

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