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martedì 1 giugno 2010

Massimo Rossi


La Poesia italiana del Secondo Novecento - The Italian Poetry of the second half of the 20th century

Massimo Rossi


Massimo Rossi nasce a Venezia nel Luglio del 1956, vive e lavora a Mogliano Veneto (Treviso),giornalista pubblicista, esperto di autografi e manoscritti antichi. Nel 1992 per la Grafic House Editrice ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie :"Aritmie Metriche", nel 1993 con altri tre poeti l'antologia di poesia erotica: "La mano sulla carne" con prefazione di Dario Bellezza. Nel 1998 per le Edizioni del Leone ha pubblicato :" Minima Poetica e altri versi" giunto finalista al premio Ungaretti. Nel 1999 Ha vinto il primo premio al concorso nazionale per testo teatrale Sottopalco. La sua produzione poetica è riconosciuta dalla critica nel Neolirismo. Sue poesie compaiono in molte antologie, riviste di poesia e in Internet.Tra il 2000 e il 2002, pubblica sotto pseudonimo due libri di narrativa. Ha tenuto corsi di studio e approfondimento della Poesia per il Comune di Mogliano Veneto (Treviso). Ha scritto articoli per il Gazzettino di Venezia, per il mensile di antiquariato Charta, attualmente tiene laboratori di poesia e teatro per l'Assessorato Politiche Sociali - Reds del Comune di Venezia. E' stato direttore editoriale della Libreria Chiara & Co. Editrice.

Ultima pubblicazione: LA SORTE DEI POETI ( o dell'ironia) Teatro, Edizioni del Leone, Marzo 2001.

OFFICIAL WEB SITE: http://www.massimo-rossi.com (Nuovo!)

Bibliografia:

G. De Lazzari Mialich, Aritmie Metriche, maggio 1992

D. Bellezza, La mano sulla carne, maggio 1993

F. Scotto, Minima Poetica e Altri Versi, maggio 1998

R. Cappi, La voce di Mantova, giugno 1998

N. Menniti Ippolito, Il Mattino di Padova,ottobre1998

R. Carifi, Poesia, novembre 1998

L. Nanni, Punto di vista, dicembre 1999

C. Depetro, Novità editoriali - Radio Rai 3, gennaio1999

P. Ruffilli, Poesia, luglio 2000

Giovanni Nativio, Punto D' Incontro, luglio - agosto 2000


E’ una faccenda di bilanci dicesti

per tramortire anche ciò che di sacrosanto resta.

il caffè macchiato era ed è amaro l’orzo macchiato pure

e una ragione c’è: non mettiamo lo zucchero.

ma tra mille e una diversa o differenti conclusioni

solo i nostri sessi hanno valore assoluto

non certo il cornetto che ci facemmo

vagheggiando nell'orgasmo un’alba nuova.


http://www.italian-poetry.org/Rossi.htm

http://www.italian-poetry.org/index_principale.htm


http://www.massimo-rossi.com

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